venerdì 12 aprile 2019

Review Tour: “È il suono delle onde che resta” di Clizia Fornasier

Buon venerdì!
Oggi ho il piacere di partecipare al review tour del romanzo di esordio di Clizia Fornasier dal titolo È il suono delle onde che resta edito da HarperCollins Italia.
Si tratta di un romanzo interessante e scritto molto bene, una piacevole scoperta.

Titolo: È il suono delle onde che resta
Autrice: Clizia Fornasier
Casa Editrice: HarperCollins Italia
Genere: Narrativa
Pagine: 2096
Prezzo e-book: 6,99
Prezzo cartaceo: 17,00
Data d'uscita: 4 aprile 2019
Disponibile su Amazon (link nel titolo)

Voto: 🌟🌟🌟🌟

Trama: È la notte di Natale su un'isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un’artista, che ha scelto per sé un destino di solitudine. Non vuole prendersi cura di niente e di nessuno, nemmeno di un gatto, e per questo vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d’arte. Mentre il resto del mondo festeggia davanti a una tavola imbandita, Caterina sta per andare a dormire, sola come sempre. I suoi occhi stanno per chiudersi, quando sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L’emozione di quell’improvviso contatto umano è troppo forte, e l'unica cosa che Caterina riesce a fare è stenderle addosso una coperta, sperando che la notte le sia clemente. La mattina dopo la bambina si è svegliata, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta disperatamente cercando il papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Adele, come Caterina chiama la piccola, travolge l'anziana e reticente artista con tutta la vita e i colori che porta con sé. Inizia così per entrambe un’avventura che le porta fino agli angoli più remoti della terra e che cambierà irrimediabilmente le loro esistenze e i loro cuori.



Recensione


Caterina è la protagonista di questo romanzo, è una signora anziana che vive da sola nella sua casa arroccata su uno scoglio. È una donna stravagante, che trova conforto nella sua solitudine e nella sua arte. I rapporti che ha con il mondo esterno sono sporadici e di nessun valore. L’unica costante nella sua vita sono i messaggi che scambia con l’amico Lassi e le memorie che affida alla sua fedele Lola, un vecchio registratore a musicassetta.
In paese la gente mormora alle sue spalle, e non solo, perché non riescono a capire il suo modo di vivere.
Eppure a Caterina non interessa quello che la gente pensi di lei. 
Tuttavia la sua vita viene stravolta la notte di Natale, quando un rumore proveniente dal salotto la costringe ad alzarsi dal letto e trova una bambina bagnata e svenuta sul pavimento. Non sapendo bene cosa fare Caterina la copre con una coperta e spera che la notte sia clemente con quella piccola creatura.
Al suo risveglio scopre che la bambina si è svegliata ma che non ricorda niente del suo passato. Non sapendo nemmeno quale sia il suo nome Caterina decide di chiamarla Adele.
Inizia in questo modo l’avventura di Adele e Caterina con una convivenza, all’inizio forzata, che porterà entrambe a compiere un viaggio che le farà crescere e darà l’occasione a Caterina di rivedere la propria vita e il proprio passato.
«Ho fatto ben di più Lassi. Mi sono lasciata andare. Mi vedi? Cosa fai, vuoi continuare a fare finta di niente? Non vedi cosa sono diventata? Ho aperto le finestre. Non è rimasto nessuno, si sono arrampicati come gatti e sono scappati via. Anch'io me ne sono andata, e non ha importanza restare a riflettere sul perché, tanto è già tutto andato.»

È il suono delle onde che resta è un romanzo intenso, a tratti commovente, una lettura veramente particolare, in cui si respira l’odore del mare e con le mani si dà vita a diverse opere d’arte.
Tramite Adele avremo modo di conoscere sempre meglio Caterina, il suo carattere e la sua vita. Fin dalla prime pagine capiamo come il passato dell’artista sia tormentato ma esso ci verrà rivelato pian piano, di pari passo con la narrazione, in un crescendo sinfonico.
Caterina ha un carattere difficile, sa essere cinica e ironica eppure dietro ai suoi modi spicci e bizzarri non possiamo non intravedere la donna che era un tempo, la sua voglia di vivere e amare, l’amore per l'arte e grazie alla presenza benefica della bambina la donna avrà l’opportunità di fare pace anche con il proprio passato.
La piccola Adele è un personaggio interessante, di lei sappiamo veramente molto poco, del proprio passato non ricorda praticamente niente, nemmeno il suo nome. Rammenta solo il colore degli occhi di suo padre, la sua voce e la sua musica. Grazie a Caterina imparerà tante cose nuove e il loro rapporto sarà positivo per entrambe.
Ho apprezzato tantissimo la corrispondenza tra Caterina e Lassi, grazie alle parole che i due vecchi amici scambiano ho avuto modo di comprendere sempre meglio il modo di agire della donna e il suo carattere.
«Stai attenta col colino della memoria, Kate.»
«Cos’è?»
«Mia nonna lo chiamava così. Quello che fa passare il tempo nelle sue maglie. I ricordi belli hanno grana più grossa e restano nel colino. Rammenti solo quello, il resto si è dissolto.»

Lo stile di scrittura di Clizia Fornasier è scorrevole, preciso e grazie alle sue sapienti parole è riuscita a dare vita a un romanzo intenso, emozionante e ricco di sfaccettature.
Ho apprezzato la presenza costante dell’acqua e della natura, ha dato un tocco ancora più poetico al romanzo.
Confesso che a un certo punto, durante la lettura, ho iniziato ad avere una sorta di presentimento che alla fine si è rivelato essere giusto, tuttavia avrei voluto leggere altre pagine per comprendere ancora meglio il personaggio di Caterina e la sua storia e non tutte le mie domande hanno trovato una risposta, ma forse il bello di un romanzo è anche questo, perché non dando tutte le risposte possiamo ipotizzarle noi e, in qualche modo, farle un po’ nostre.
In conclusione sono contenta di aver avuto la possibilità di leggere questo romanzo, è stato bello accompagnare passo dopo passo Adele e Caterina in questo viaggio fatto di sentimenti e di chilometri. Il mondo osservato attraverso gli occhi di Caterina è molto di più di quel che sembra.
Ottimo esordio per la Fornasier autrice di talento da tenere sicuramente d’occhio perché sono sicura che saprà regalarci altre storie ancora più coinvolgenti e intense.

Voto



Non perdetevi anche le altre tappe del tour, vi lascio il banner con i nomi dei blog partecipanti. 

1 commento:

  1. Felice che ti sia piaciuto Catia. E' stata una piacevole scoperta anche per me

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