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giovedì 26 ottobre 2023

Review Party: “I Calcagnanti” di Nicolò Moscatelli

Buongiorno Booklovers.
Oggi il blog partecipa al Review Party organizzato dalla mia amica Susy del blog I miei magici mondi, dedicato al libro I Calcagnanti di Nicolò Moscatelli pubblicato per noi da La Nave di Teseo lo scorso 10 ottobre.


Nel banner qui sopra trovate i nomi di tutti i blog che partecipano all’evento.
Ringrazio Susy per avermi coinvolta in questo evento.
Ringrazio La nave di Teseo per la copia del romanzo in omaggio.


Titolo: I Calcagnanti
Autore: Nicolò Moscatelli
Editore: La Nave di Teseo
Genere: Narrativa
Pagine: 282
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 11,99 €
Prezzo cartaceo: 20,00 €
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2023
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐

Trama:

Timoteo è un ragazzino nato e cresciuto alla Casa della Buona Volontà, sorta di bordello in cui vivono le tante ragazze di cui è il beniamino e il cuoco fra’ Gaetano, quel che ha di più simile a un padre. Da lui Timoteo impara le storie magnifiche che costituiscono la sua principale educazione, avventure di banditi e fuorilegge – i calcagnanti – animati dalla più nobile delle idee: combattere l’ingiustizia e i soprusi di ricchi e potenti. Sogna di diventare uno di loro, da grande, e finire sulla forca come un eroe. L’occasione non tarda ad arrivare. Timoteo scopre un cadavere nel canale. Il crudele barone Raimondo fa arrestare e condanna a morte fra’ Gaetano, accusato dell’omicidio. Timoteo, ricercato a sua volta, viene salvato dalle donne della casa, ma poi è costretto a fuggire e a unirsi alla banda dei calcagnanti.
Romanzo d’avventura, romanzo di formazione e insieme fiaba anarchica, I calcagnanti ci ricorda quanto i libri, le storie condivise e gli “irregolari” che incontriamo sul nostro cammino siano importanti per crescere e imparare a opporci, né soli né disarmati, all’arroganza del potere.
“Un testo scintillante di intelligenza, ironia e allusioni colte: un viatico di speranza.” Dalla motivazione del premio Calvino.



Recensione


Il libro narra le avventure di Timoteo, un ragazzino nato e cresciuto presso la Casa della Buona Volontà, un bordello in cui vivono tante ragazze che lo coccolano e che gli vogliono bene e fra’ Gaetano, che fa il cuoco e che rappresenta per Timoteo una sorta di padre. È grazie a lui se impara le storie magnifiche che lo aiutano a formarsi, avventure di banditi e fuorilegge, chiamati i calcagnanti, che combattono l’ingiustizia e i soprusi di ricchi e potenti. Da grande vorrebbe diventare come uno di loro e morire da eroe.
La vita di Timoteo cambia quando scopre un cadavere nel canale. Il crudele barone Raimondo fa arrestare e condannare a morte fra’ Gaetano perché accusato dell’omicidio. Ma il barone non si ferma a fra’ Gaetano, vuole prendere anche Timoteo che viene salvato e nascosto dalle donne della casa, almeno fino a quando non è costretto a fuggire e a unirsi alla banda dei calcagnanti diventando un fuorilegge a sua volta.
Fra’ Gaetano sarebbe stato andato orgoglioso di lui, perché in questo modo tanta altra gente avrebbe imparato le storie di quegli eroi che si erano battuti per le nobili idee. E se poi anche lui sarebbe diventato un bandito, che era uno dei suoi principali progetti per il futuro, avrebbe potuto fare ancora meglio: raccontare, cioè, le storie proprie, cosa che a quanto sapeva nessuno aveva mai fatto […].

I Calcagnanti è un libro avvincente che alterna momenti di quiete ad altri ricchi di adrenalina e avventura. Un libro che ti trascina nella avventure di un ragazzino desideroso di crescere e di diventare come uno degli eroi erranti, protagonisti delle storie che ama e che adora ascoltare nonostante le conosca a memoria.
Timoteo è il protagonista assoluto del romanzo, ma accanto a lui troviamo tantissimi altri personaggi che si intrecciano nella trama rendendola piena e vivace.
Timoteo è nato e cresciuto alla Casa della Buona Volontà, una specie di bordello in cui vivono tante ragazze e di cui il ragazzino è il beniamino e fra’ Gaetano, che fa il cuoco e che rappresenta per Timoteo il padre che non ha mai avuto. Trascorre le sue giornate insieme a Sansusì, il coniglio che uno delle ragazze gli ha regalato, e ascoltando i racconti di fra’ Gaetano che parlano di banditi e fuorilegge – chiamati calcagnanti – animati da nobili idee, ossia combattere l’ingiustizia e i soprusi da parte dei ricchi e dei potenti. Il suo sogno è di diventare come loro e di morire sulla forca da eroe. La sua esistenza placida cambia all’improvviso quando scopre un cadavere e dell’omicidio viene arrestato e condannato a morte fra’ Gaetano. Quando anche lui diventa un ricercato è costretto a scappare dalla casa e si unisci a quei banditi di cui ha ascoltato le storie fine a impararle a memoria. Timoteo è un ragazzino curioso, vivace, coraggioso e che assorbe tutto quello che gli capita attorno. Attraverso i racconti sui banditi mossi da nobili idee inizia la sua formazione educativa, fino a quando diventa protagonista di quelle stesse storie nel tentativo di salvare la vita a fra’ Gaetano che sta per essere impiccato. Le leggende di cui Timoteo si è sempre cibato diventano all’improvviso la sua realtà e così il ragazzino cresce e si forma, testando il suo coraggio e imparando che non sempre le cose sono davvero come appaiono.
Scrutò Timoteo, cambiò posizion sul sasso, prese un coltello dalla cintura e cominciò a incidere la robinia; ma distrattamente, come se le sue grosse mani lo facessero per conto proprio. Aggrottò la fronte. “Bene bene,” ripeté, e continuò con voce grave: “Sei anche tu un fuorilegge adesso, perciò secondo me è giusto che tu sappia certe cose, perché ti riguardano.”

Oltre a Timoteo l’autore ha introdotto tantissimi personaggi dalle più svariate sfumature, primo fra tutti proprio fra’ Gaetano che rappresenta per Timoteo un punto di riferimento. Per non parlare delle donne che vivono alla Casa della Buona Volontà che cercano di proteggere il ragazzino dal crudele barone Raimondo, oppure Landolfo che aiuta Timoteo a scappare e a salvare fra’ Gaetano. Ogni personaggio si muove e agisce in base alla propria natura che a volte appare sfocata e altre più nitida e definita. Insieme riempiono la narrazione e la trama rendendola più vivace e avvincente.
La trama si sviluppa in modo interessante anche se il suo ritmo cambia in base al momento. La prima parte del romanzo scorre in modo lento, quasi domestico, in cui il lettore impara a conoscere Timoteo, fra’ Gaetano e le donne vivono presso la casa. Il lettore vive e apprende gli insegnamenti che la vita impartisce a Timoteo attraverso gli occhi del ragazzino. Il ritmo cambia quando il protagonista scopre il cadavere e all’improvviso diventa tutto molto più avventuroso e avvincente.
La narrazione è in terza persona, una scelta a mio avviso indovinata soprattutto per la presenza dei tanti personaggi le cui strade si intrecciano e sovrappongono a quella di Timoteo.
L’ambientazione mi ha molto colpita per la sua originalità, per tutta la lettura si ha l’impressione di vivere in una sorta di fiaba ambientata in un tempo e un luogo non ben definito ma che odora di antico e saggio.
I calcagni sono, insieme a Timoteo, il fulcro di tutta la vicenda, è attraverso le storie dei fuorilegge che il ragazzino inizia il suo percorso formativo, un percorso che lo porta a desiderare di diventare come loro, di combattere per degli elevati ideali e di morire da eroe diventando lui stesso il protagonista delle storie che verranno tramandate in futuro.
Lo stile di scrittura di Nicolò Moscatelli è un tratto distintivo; la sua penna è particolareggiata, attenta e molto curata. I dialoghi a volte risultano assenti per molte pagine in cui l’autore si concentra di più sulle descrizioni, ma quando essi compaiono danno moltissima vivacità alla storia definendo ancora meglio i vari personaggi.
I suoi amici di sempre, quegli uomini che gli insegnavano le canzoni e giocavano a carte la domenica in cucina, all’improvviso sembravano stagliarsi all’altezza dei più grandi banditi delle storie – e grazie a loro anche lui era invischiato ora in quelle trame eroiche di pericolo, di nobili imprese, di rapine e di fughe coraggiose.

Consiglio la lettura di questo libro a chi sia alla ricerca di un romanzo di formazione e avventura, originale e avvincente, dove il mondo delle leggende prende vita e trasporta il lettore al centro delle storie di banditi e fuorilegge di altri tempi.
Buona lettura.

Voto



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