martedì 7 maggio 2019

Review Party: "Non dire che era un sogno" di Terenci Moix


Buongiorno Booklovers,
oggi vi parlerò di un romanzo storico che tratta di fatti realmente accaduti e che ci porta indietro nel tempo e nello spazio. Arriviamo così ad Alessandria d'Egitto e incontriamo Cleopatra, regina egizia nel periodo tolemaico, regnante dal 52 a.C. alla sua morte. Il romanzo si intitola Non dire che era un sogno scritto da Terenci Moix ed edito da DeA Planeta.

Ringrazio la DeA Planeta per la copia omaggio.


Autore: Terenci Moix
Casa Editrice: DeA Planeta
Genere: Narrativa storica
Pagine: 472
Prezzo e-book: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Data d'uscita: 30 aprile 2019
Disponibile su Amazon (link nel titolo)

Voto: 🌟🌟🌟

Trama: Sulla galea che risale lenta le acque del Nilo, Cleopatra piange il suo lutto d’amore: il triumviro Marco Antonio l’ha ripudiata per sposare la sorella dell’eterno rivale Ottaviano. Le vite dei due amanti sembrano destinate ad allontanarsi per sempre; ma nel suo viaggio di ritorno verso l’Egitto, la regina ha partorito due gemelli, e i rapporti di Antonio con l’imperatore si sono fatti di nuovo turbolenti. Nell’arco di poche, concitate settimane, l’amore che era stato sacrificato sull’altare delle ambizioni personali e della ragione politica torna a divampare, trascinando Antonio e Cleopatra in una nuova spirale di passioni. In questo romanzo finora inedito in Italia e considerato un classico della moderna narrativa spagnola, Terenci Moix porta in scena gli splendori e le ombre dell’epoca classica, restituendoci il ritratto intimo e folgorante di una delle figure femminili più complesse della Storia.


L'autore


Terenci Moix (Spagna 1942-2003), con una formazione da autodidatta e grande appassionato di cinema, ha lavorato in televisione, come traduttore, giornalista e autore teatrale. Durante gli anni Sessanta ha vissuto a Londra, a Parigi e a Roma. Ha trascorso lunghi periodi anche in Egitto, paese che amava moltissimo e che alla sua morte gli ha tributato i funerali di Stato. Vincitore di numerosi riconoscimenti letterari, con "Non dire che era un sogno" si è aggiudicato il Premio Planeta.


Recensione


Quando Susy ed Ely (che ringrazio di cuore) mi hanno proposto di partecipare al review party di questo romanzo ho accettato di buon grado perché amo la storia in tutte le sue forme e sfaccettature, inoltre leggere di antiche civiltà credo che sia sempre molto interessante, a maggior ragione se si parla della civiltà egizia, con i suoi Faraoni, le divinità e le antiche Piramidi.

Non dirmi che era un sogno racconta la storia di Cleopatra e Marco Antonio, due personaggi che hanno veramente fatto la storia.
Il romanzo inizia all’indomani della partenza di Marco Antonio per Roma, la  storia d’amore tra lui e Cleopatra è finita perché il politico romano la ripudia per sposare Ottavia, sorella dell’Imperatore Ottaviano Augusto.
La Cleopatra che incontriamo, quindi è una donna in lutto, provata dalla fine della sua relazione con Marco Antonio. Ma nonostante il dolore resta pur sempre la Regina d’Egitto e il bene dei suoi figli e del suo popolo non possono passare in secondo piano.
Tuttavia abbiamo la possibilità di conoscere il “lato più vulnerabile” di questa donna mitica e a tratti irraggiungibile.
Ho sempre conosciuto la figura di Cleopatra come quella di una donna colta, brillante, dotata di grande intuito e intelligenza e vederla così addolorata e provata dall’abbandono di Marco Antonio è stato strano, lo devo ammettere. Tuttavia, nonostante il dolore e lo smarrimento assisteremo a come riesca, seppur lentamente, a tornare ad essere la regina egizia che noi tutti conosciamo.
Proseguendo nella lettura conosceremo anche l’altra donna, Ottavia la moglie di Marco Antonio, e sarà proprio grazie alle parole di Cleopatra e di Ottavia stessa che avremo modo di conoscere il soldato/politico romano.
E, ammettiamolo, non è che ne esca benissimo anzi.
Marco Antonio, infatti, viene descritto come un uomo esuberante, a tratti frivolo, guidato dal desiderio di governare e di avere un ruolo fondamentale per la storia dell’Impero ma che  dimostra di essere anche fragile, tormentandosi per l'amore perduto.

Il punto forte di questo romanzo è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, essi risultano ben curati e strutturati sia caratterialmente che psicologicamente.
La figura che mi ha affascinato di più è stata quella di Ottavia, anche perché di lei conoscevo praticamente poco o niente.
Ci viene descritta come una donna forte e coraggiosa, capace di affrontare con grande dignità le sofferenze della vita e di saper celare le sue fragilità con sapienza e abilità, una vera donna romana.

La storia raccontata è indubbiamente interessante tuttavia la lettura è risultata essere impegnativa, a tratti ho fatto fatica a trovare il mood giusto per apprezzare pienamente il romanzo, complice anche uno stile narrativo indubbiamente molto curato, preciso e ricco di descrizioni ma, a parer mio, non particolarmente fluido.
Nel complesso il mio giudizio è positivo tuttavia non sono stata in grado di apprezzarlo come avrei voluto forse anche a causa della lunghezza e della lentezza nella lettura incontrata in diversi momenti del libro.
Non dirmi che era un sogno è un romanzo impegnativo, corposo, particolare che gli amanti del genere sapranno sicuramente apprezzare.



Prima di salutarvi vi lascio il banner in cui potrete trovare i nomi dei blog che hanno preso parte al review party.

4 commenti:

  1. Anche io ho trovato più interessante di tutte la figura di Ottavia. DI MArco Antonio meglio non dir nulla, ne esce maluccio!!!

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  2. tutte con lo stesso pensiero meglio Ottavia di Cleopatra.
    e vogliamo parlare di Adone? ecco lui mi è piaicuto tantissimo

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  3. La lentezza ha davvero rovinato l'idea e la storia

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