sabato 8 febbraio 2020

Recensione: "L'Ultimo Dorcha" di Arianna Colomba

Buon sabato Booklovers, sono molto contenta che il fine settimana sia arrivato perché ho decisamente bisogno di prendere le cose con un pizzico di calma in più.
Ma veniamo a noi, oggi ho l'enorme piacere di parlarvi di un romanzo Dark Fantasy che ho letteralmente divorato, scritto dalla talentuosa Arianna Colomba e intitolato L’Ultimo Dorcha, e uscito lo scorso sei gennaio.


Titolo: L’Ultimo Dorcha
Autore: Arianna Colomba
Casa Editrice: Self Publishing
Genere: Dark Fantasy
Pagine: 359
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 13,99 €
Data di uscita: 6 gennaio 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto sul titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

«Io, Robert Karth, stipulo questo contratto con il Dorcha, affinché porti fuori dalla prigione, sana e salva, questa ragazza. Dovrà prendersi cura di lei fin quando gli sarà permesso e fin tanto che non la riterrà al sicuro. La tratterà con rispetto e farà in modo che né lui, né altri, possano farle del male. In cambio, in anticipo, offro il pagamento di tre notti di riposo nella mia dimora, abiti puliti e le cure necessarie per la giovane.» L’uomo alzò il volto. Era chiaro il fatto che temesse di aver osato troppo e adesso si stava chiedendo se il Dorcha avrebbe accettato i termini del contratto o gettato la pergamena.
Gareth fissò un’ultima volta la giovane distesa sul tavolo. Passarono lunghi attimi e infine, a un tratto, si chinò sulla pergamena macchiata di sangue e soffiò.

In un’epoca sull’orlo dell’apocalisse, i Dorcha rappresentano l’equilibrio tra Uomini e Oltremondo. Sono l’ago della bilancia che mantiene in vita ogni creatura, nel corso dei secoli.
Ma qualcosa sembra essere cambiato. La pioggia continua a cadere da svariati mesi e gli Uomini hanno iniziato la caccia ai propri simili, incolpando di stregoneria chiunque ritengano sospetto.
È proprio in questo clima di follia che Gareth, un Dorcha, viene legato da un contratto a una strana ragazza, accusata di essere una strega.



Cosa ne penso


Mi piace pensare che esistano libri che non possiamo non leggere, e il Dark Fantasy di Arianna Colomba è proprio uno di questi, come se fosse scritto da qualche parte che un determinato libro debba entrare nella nostra vita. È un ragionamento un po’ bizzarro fatto da me, soprattutto perché ho la tendenza a razionalizzare tutto, ma lo trovo anche molto affascinante e stimolante. Che io sia una contraddizione non è certo una novità. Tuttavia, sono felice di averlo letto, perché non solo mi ha fatto fare le ore piccole (ed è sempre un buon segno quando avviene) ma anche perché ho apprezzato tutto, dallo svolgimento della trama ai personaggi, dai paesaggi descritti con sapienza e attenzione fino ad arrivare alla parola “fine”.

Così come per ogni altro Dorcha, era il suo sguardo a ricordare che non fosse del tutto umano. Nei suoi occhi di ghiaccio, attraversati da piccole pagliuzze del colore delle tenebre, non risiedeva alcun sentimento e le leggende stesse narravano che i Dorcha fossero nati privi di cuore.

Gareth, il protagonista, è un Dorcha nato dall’unione di un essere umano con un demone. Una creatura considerata reietta ma cui gli Umani si rivolgono spesso e con cui stringono un patto.
Il compito dei Dorcha è di mantenere l’equilibrio tra gli Uomini e l’Oltremondo dove si trovano le creature oscure. Tuttavia non può intervenire autonomamente a favore di un mondo a discapito di un altro, anzi il suo compito è di restare neutrale, interviene solo se l’equilibrio dovesse venire a mancare oppure se dovesse essere stipulato un contratto. In contratto è stipulato con il sangue del Dorcha che determina il vincolo, una volta che il contratto viene rispetto, il Dorcha prosegue nel suo cammino alla ricerca di un nuovo contratto da stringere.
Qualcosa, tuttavia, sta cambiando. A causa di una pioggia sempre più incessante che non lascia posto al sole e che rende la popolazione sempre più povera, l’uomo ha iniziato a cacciare il proprio simile, accusando di praticare la stregoneria chiunque sia ritenuto sospetto.
I processi sommari portano a condanne veloci e, ogni giorno, il numero di persone impiccate aumenta.
È in un clima come questo che il cammino di Gareth e Sive s’intreccia; la ragazza è accusata di essere una strega ed è in attesa di andare al patibolo ma grazie a un nuovo contratto stipulato da Robert Karth, uno dei carcerieri che tenta di mettere un freno a questa pazzia, avrà salva la vita. Il compito di Gareth è quello di prendersi cura della ragazza e di proteggerla fino a quando la sua vita non sarà nuovamente al sicuro.
Sive è una ragazza particolare, bella e fragile ma allo stesso tempo forte, in grado di illuminare l’oscurità che avvolge il Dorcha. Tra i due si insatura, pian piano, un legame che sembra andare oltre al semplice contratto stipulato. Inoltre Gareth sa che la ragazza gli sta nascondendo qualcosa, e lei diventerà un tassello fondamentale per la vita dello stesso Dorcha.
L’imparzialità di Gareth sarà messa a dura prova quando la sua vita e quella di Sive saranno messe in pericolo da macchinazioni e complotti.
Ma chi è veramente Sive e quale sarà il destino di Gareth?
I suoi occhi azzurri, venati di nero dal sangue ancestrale, tornarono a cercare quelli di lei.
«Farei di tutto, per te.»

L’ultimo Dorcha è un romanzo dark fantasy intenso e corposo, ricco di spunti riflessivi e che affronta tematiche decisamente attuali.
I personaggi che incontriamo durante la lettura sono tutti ben strutturati e caratterizzati, non solo i due protagonisti ma anche i personaggi secondari che, nonostante la loro marginalità, apportano un contributo deciso e decisivo all’intera vicenda.
Se da una parte abbiamo Gareth, il Dorcha, un personaggio di cui pian piano scopriremo praticamente tutto, dal suo passato, alla sua lotta constante tra lato umano e quello demoniaco, dall’altra parte abbiamo Sive, un personaggio più nebuloso e avvolto dal misterioso capace di rendere l’intera storia ancora più intrigante e appassionante.
Arianna Colomba è stata bravissima a diluire nel corso delle pagine ogni informazione utile al lettore per venire a capo del mistero che avvolge la vicenda. Vi assicuro che sbrogliare l’intera matassa non è stato per niente semplice.
Nel corso delle pagine assistiamo non solo alla nascita di un rapporto intenso e profondo tra Gareth e Sive, quello che ho maggiormente apprezzato nel loro rapporto è stata l’abilità, da parte di Arianna, di fondere insieme momenti divertenti caratterizzati da battibecchi e ironia, a momenti molto più intensi e profondi.
Sive è una ragazza piena di luce, ironica, intelligente e arguta, grazie a lei assisteremo a un’evoluzione importante da parte di Gareth, che lo porterà a maturare ulteriormente e ad accettare in modo completo la sua natura. Non so dire quale dei due personaggi mi sia piaciuto di più perché si fondono alla perfezione, si completano e si arricchiscono a vicenda. Non solo, ho trovato entrambi molto coerenti con loro stessi ed è una caratteristica fondamentale che risalta nel corso della storia.
Il sentimento che provano l’un l’altro è perfettamente coerente al contesto che li circonda, non ho visto né forzature, né ho assistito a stravolgimenti narrativi. Anzi ho trovato il loro rapporto intenso e molto emozionante. Sia Gareth sia Sive hanno fascino e personalità, ombra e luce in grado di coesistere tra loro senza problemi e ho tifato per loro fino alla fine.
Il mondo creato da Arianna è un modo intrigante e pieno di mistero, in cui macchinazioni e tentativi di rompere l’equilibrio si fondono in modo omogeneo a tutto il resto.
Il sangue iniziò a pulsargli nelle vene, divenne rovente, combattendo contro la natura umana, in una guerra d’equilibrio che da anni aveva perduto.

Grazie a uno stile narrativo molto curato e preciso, in cui niente è lasciato al caso, ho letteralmente divorato quasi quattrocento pagine in pochissimi giorni. L’autrice è stata veramente fantastica nel sapere calibrare con pazienza e astuzia l’evolvere della storia. Se avessi avuto altre cento pagine in più da leggere, non mi sarebbe di certo dispiaciuto.
Grazie alle favolose descrizioni dei luoghi e a una trama ricca di colpi di scena e rivelazioni importanti, mi sono sentita emotivamente coinvolta e completamente assorbita dalla lettura. Mi sono ritrovata al fianco dei protagonisti, ho combatto, sofferto, sperato, amato e pianto con loro. E questo credo che sia il regalo più bello che un romanzo possa farci.
Arianna Colomba è stata in grado di creare un universo cupo e misterioso fatto di ombre e luce con componenti fantasy e distopiche che si fondono insieme alla perfezione, con un finale perfetto che mi ha lasciato un gusto dolce e amaro e un sorriso di speranza sulle labbra.
Per questo motivo non posso che ringraziarla con tutto il cuore, per avermi saputo regalare così tanto attraverso i suoi personaggi e le sue parole.
Fu consapevole di avere di fronte a sé la sua unica debolezza e nel momento in cui Sive gli sorrise, ebbe la certezza che niente al mondo l’avrebbe potuta portare via da lui.

Prima di salutarvi, vorrei anche congratularmi con l’autrice per la scelta della cover. Non solo trovo che sia stata ben realizzata ma credo che riesca a racchiudere in sé l’essenza del libro.
L’ultimo Dorcha è un romanzo di cui consiglio caldamente la lettura non solo agli amanti del genere Fantasy ma anche a tutti coloro che siano alla ricerca di una storia avvincente, ricca di colpi di scena e con personaggi in grado di lasciare una traccia indelebile.


Indimenticabile



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