giovedì 19 marzo 2020

Review Party: “L’uomo che amava i libri” di George Pelecanos

Nuonvo post e nuova recensione!
Oggi inizia il Review Party del nuovo thriller di George Pelecanos intitolato L’uomo che amava i libri, edito da SEM Libri e uscito lo scorso 20 febbraio.
Tra oggi e domani saranno sei i blog che vi parleranno del libro. In fondo al post troverete i nomi dei blog e le date.

Grafica realizzata da Susy del blog I miei magici mondi

Prima di pararvi di questo interessante poliziesco ringrazio infinitamente Susy ed Ely per avermi coinvolta in questa nuova avventura e ringrazio anche la SEM Libri per avermi fornito la copia cartacea del romanzo.


Titolo: L' uomo che amava i libri
Autore: George Pelecanos
Casa Editrice: SEM Libri
Genere: Crime/Thriller
Pagine: 223
Prezzo e-book: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Data di uscita: 20 febbraio 2020
Disponibile su Amazon (link nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Michael Hudson trascorre le lunghe giornate in carcere divorando libri che gli sono stati dati dalla bibliotecaria della prigione, una giovane donna di nome Anna che ha un debole per il suo miglior studente. In un luogo in cui è difficile trovare speranza, il potere dei libri può essere una luce nel buio. Ad alcuni detenuti, come Michael, il lavoro di Anna sta cambiando la vita. Legge avidamente i libri che lei gli passa finché viene improvvisamente rilasciato dopo che un detective privato ha manipolato un testimone nel suo processo. Il detective è Phil Orzanian, un uomo spregiudicato che, insieme a un poliziotto in pensione, ruba con il ricatto e la violenza i soldi sporchi dei criminali. Fuori dal carcere Michael incontra una Washington D.C. profondamente cambiata. Le trasandate vetrine di un tempo ospitano birrerie all'aperto, caffè alla moda e negozi di fiori. Ciò che non è cambiato è la tentazione del crimine. Michael deve scegliere tra chi è riuscito a farlo uscire di prigione e la donna gli ha mostrato una vita diversa. Cercando di bilanciare il suo nuovo lavoro da lavapiatti, l'amore per la lettura e il debito nei confronti dell'uomo che lo ha liberato, Michael fatica a capire quale sia la sua strada. Riuscirà a resistere alla morsa del crimine o precipiterà nell'abisso? Una storia di scelte difficili, che scava nelle profondità dell'animo umano, parla di riscatto e del potere universale dei libri, un'analisi profonda della mentalità criminale e della linea sottile e spesso confusa che esiste tra bene e male.


Recensione


Conosciamo Michael Hudson mentre si trova in carcere per aver commesso una rapina, è in attesa di andare a processo e trascorre le sue giornate rifugiandosi tra le pagine dei libri che la bibliotecaria Anna, consiglia e procura ai carcerati. Michael non è una persona cattiva sembra più che mai un uomo che ha perso la propria strada a causa di amicizie e scelte sbagliate.
Anna è una giovane donna sposata che crede molto nel suo lavoro e lo fa con passione e trasporto. Grazie a questo programma speciale che avvicina i detenuti alla lettura, Michael e Anna imparano a conoscersi e a instaurare un rapporto di fiducia.
Contemporaneamente conosciamo anche Phil Orzanian, un detective privato che, spesso, agisce al limite della legalità nel suo lavoro e, contemporaneamente per guadagnare qualche soldo in più, deruba i criminali con la complicità di Thaddeus Ward, un ex poliziotto in pensione. Phil si sente una sorta di Robin Hood in versione distorta che deruba i criminali per mantenere la moglie Sydney e i figli, e cerca anche di aiutare chi si trova in difficoltà.
Le strade di Michael e Phil s’incontrano perché quest’ultimo lavora come detective per l’avvocato di Michael. Grazie all’intervento non molto pulito da parte di Phil, Michael viene rilasciato prima di andare a processo. Una volta uscito di prigione, dopo aver riabbracciato la madre e i suoi fratelli, trova lavoro come lavapiatti e ha la possibilità di vivere una vita onesta. Grazie all’influenza positiva che Anna ha avuto su di lui, l’uomo continua a leggere, scegliendo sempre i libri che Anna gli aveva consigliato o di cui avevano parlato quando si trovava ancora in carcere. L’amore che prova per la lettura lo accompagna in modo costante e benefico. Fortunatamente le strade di Anna e Michael si tornano a incrociare anche fuori dal penitenziario, i due sono ormai legati da una sorta di amicizia o da qualcosa di più ma Anna resta una donna sposata e Michael la rispetta e tiene troppo alla sua amicizia. Come dicevo prima, lui è un bravo ragazzo in realtà, il suo cuore è buono ed è una persona tranquilla, tuttavia resistere al brivido dell’illegalità che lo ha accompagnato quando era solo un adolescente non è semplice, e quando Phil si presenterà da lui facendo leva sul debito che ha nei suoi confronti, Michael si troverà davanti a un bivio e, questa volta, sarà decisivo.
Quando leggeva un libro, la porta della sua cella era aperta. Poteva varcarne la soglia. Risalire quelle colline sotto l’immenso cielo azzurro. Respirare l’aria buona tutt’attorno. Vedere le ombre che si muovevano sugli alberi. Quando leggeva un libro, non era più dietro le sbarre. Era libero.

Leggendo L’uomo che amava i libri, la prima impressione che ho avuto è stata quella di avere tra le mani la sceneggiatura di un buon poliziesco ma vecchio stile, non di quelli che siamo abituati a vedere ai giorni nostri, tra inseguimenti, sparatorie e scene adrenaliniche.
I personaggi che incontriamo nel corso della lettura sono tanti, a volte solo accennati, altre volte più approfonditi. Apparentemente distanti tra loro, in realtà scopriamo che le loro vicende s’intrecceranno, dando vita a un effetto catena dai risvolti interessanti e inaspettati.
La componente crime è indubbiamente presente così come è presente l’importanza che i libri ricoprono anche per coloro che la società punisce. Grazie ad Anna e ai suoi preziosi consigli sui libri, Michael riesce a viaggiare con la mente, anche se il suo corpo è confinato tra quattro mura. I libri hanno su di lui un effetto benefico perché non solo perché lo aiutano a trascorrere in modo positivo il tempo ma anche perché ogni libro che Anna gli consiglia, trova un messaggio forte e potente che può fare suo.
Quando uscirà di prigione l’amore che prova per i libri e la lettura continueranno a essere per lui una sorta di ancora di salvezza. Grazie al lavoro come lavapiatti la vita di Michael scorre tranquilla, tuttavia non è facile resistere al richiamo della delinquenza quando conosci solo quella strada.
Immischiarsi nei loschi traffici di Phil è molto pericoloso. La realtà è che la prospettiva praticamente pari a zero che circonda Michael, lo rende insoddisfatto e irrequieto. Ma ancora una volta saranno proprio i libri a indicargli la strada giusta da percorrere.
Chiuse gli occhi e lavorò di fantasia. Il libro lo aveva portato altrove. Era uscito da se stesso e dai suoi turbamenti.

Ammetto che questo romanzo mi ha veramente stupita, la lettura corre velocissima e l’ho finito in pochissime ore. Assistere al modo in cui la vita dei vari personaggi s’intreccia, è molto interessante, la componente crime intriga moltissimo ma quello che veramente mi ha lasciata soddisfatta è il messaggio profondo, a tratti filosofico che il romanzo vuole lasciare al lettore.
La particolarità dello stile di scrittura di George Pelecanos la troviamo nel modo molto semplice e diretto che ha per raccontarti quello che sta succedendo. Michael è indubbiamente il personaggio che conosciamo meglio, anche se in realtà i veri protagonisti del romanzo sono i libri e la lettura; loro restano il fulcro da cui Pelecanos ha sviluppato l’intera storia. Devo confessare che ho veramente apprezzato la sua prosa e il modo che ha di coinvolgerti, la trovo molto adatta a questo genere di romanzi e, cercando su internet, ho scoperto che ha scritto anche altri libri e mi piacerebbe moltissimo leggerli.
Il mio lato romantico ha esultato di fronte alla storia d’amicizia e fiducia che lega Michael ad Anna, ha dato un tocco in più a un romanzo che mi ha convinta al cento per cento.
Confesso che avrei voluto poter leggere qualche altro capitolo, solo per vedere cosa il futuro riserva a Michael, ma se cosi fosse stato, probabilmente il romanzo avrebbe perso la sua efficacia.
Questo è indubbiamente un poliziesco insolito ma non per questo meno affascinante.
Leggerlo è stato un vero e proprio piacere, anche perché ha dato a me la stessa opportunità che ha dato a Michael, mi ha permesso di lavorare di fantasia e di vivere attraverso gli occhi dei personaggi. Mi ha portata altrove e in questo periodo più che mai sento di averne bisogno. I libri mi tengono compagnia e mi fanno evadere, annientano le preoccupazioni e mi fanno tirare un sospiro di sollievo. È questa la magia infinita che ha lettura ed io sono felice che, nei miei confronti, abbia un effetto così benefico.
Anna rise. «Te lo ricordi ancora.»
«Come potrei dimenticarmene?» disse Michael. «Lei ha ancora il mio numero, vero?
«Certo e tu hai il mio.»
«Qualunque cosa le serva, Anna, basta che mi chiami. Lo sa, vero, che ha un amico in città? E lo avrà per sempre.»
«Lo stesso vale per te» disse lei
«Stia bene, Anna.»

Prima di salutarvi non mi resta che consigliarvi la lettura di questo incredibile romanzo, con la speranza che faccia vivere, anche a voi, delle ore piacevoli in sua compagnia.

Indimenticabile





1 commento:

  1. Bellissima recensdione Catia. Sono proprio contenta ti sia piaciuto

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