Buon martedì Booklovers,
In questo post ho il piacere di parlarvi del romanzo di Cecilia Di Lorenzo, intitolato Filtri e pubblicato in Self lo scorso 27 agosto.
Una lettura introspettiva, densa, interessante e che fa riflettere.
In questo post ho il piacere di parlarvi del romanzo di Cecilia Di Lorenzo, intitolato Filtri e pubblicato in Self lo scorso 27 agosto.
Una lettura introspettiva, densa, interessante e che fa riflettere.
Ringrazio l’autrice per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: Filtri
Autore: Cecilia Di Lorenzo
Editore: Self – Publishing
Genere: Narrativa
Pagine: 303
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 12,90 €
Data di uscita: 27 agosto 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Autore: Cecilia Di Lorenzo
Editore: Self – Publishing
Genere: Narrativa
Pagine: 303
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 12,90 €
Data di uscita: 27 agosto 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐
Cosa faresti se una mattina ti svegliassi e ciò che prima ti sembrava normale, familiare, improvvisamente avesse un significato diverso?
Cosa faresti se i filtri che avvolgono la tua vita si dissolvessero, e tu vedessi tutto per la prima volta senza quei veli che, per anni, ti hanno protetto, giustificato e dato tutti gli alibi che ti servivano?
Saresti davvero capace di guardare in faccia la realtà?
Anna Milani è una donna realizzata.
Ha un matrimonio felice, un ottimo lavoro e le sue giornate sono scandite dagli impegni lavorativi e da quelli della vita mondana di una piccola città di provincia.
Non le manca nulla e nulla sembra possa turbare i suoi pensieri ovattati, asettici… indolore.
Fino a quando, un giorno qualunque, qualcosa s’incrina.
È un malessere indefinito ed insidioso, un pensiero sfuggente, una sola nota stonata in una vita apparentemente perfetta ma che, lentamente, crea una crepa e, giorno dopo giorno, i veli cadono e il suo universo non le sembra più così dorato come credeva.
Anna cerca dei nuovi alibi: è lo stress, sono gli ormoni… è Giacomo…
Giacomo è il suo primo grande amore che, dopo anni di oblio, ritorna nella sua vita.
Ma lui non è più il ragazzo che ha amato, ora è un uomo distante e senza un “poi” ma ancora capace di toccare corde profonde e far riaffiorare sentimenti sopiti da tempo. Insieme a quelle emozioni riemerge anche il ricordo della ragazza piena di sogni che era stata, di quella che amava andare in bicicletta con il vento nei capelli, che ballava con gli occhi chiusi stringendo tra le dita l’immagine di come sarebbe stata la sua vita.
La donna che è diventata, però, è lontana anni luce da quella che sognava di essere e, mentre le sue certezze si sgretolano, i filtri si dissolvono tutti, fino a farla restare nuda di fronte ad un teatrino degli orrori dove lei non è spettatrice ma attrice protagonista.
Filtri è un romanzo su quello che i nostri occhi guardano e non vedono.
È il racconto di una donna che ha smarrito sé stessa nel luccichio di una vita scintillante e che cerca di riafferrare quei sogni che si sono dissolti nel tempo.
È la storia di un amore che, dopo aver attraversato altri corpi e altri respiri, ritorna a quell'unico sguardo capace di emozionare.
Filtri è il percorso di tutti quelli che, quando arriva il momento, hanno il coraggio guardare in faccia la realtà e non voltare la testa dall’altra parte…
… perché quando arriva il conto, quelle cifre in rosso, sono il saldo della tua vita e tu, senza più alibi o scuse, non puoi far altro che pagare.
Cosa faresti se i filtri che avvolgono la tua vita si dissolvessero, e tu vedessi tutto per la prima volta senza quei veli che, per anni, ti hanno protetto, giustificato e dato tutti gli alibi che ti servivano?
Saresti davvero capace di guardare in faccia la realtà?
Anna Milani è una donna realizzata.
Ha un matrimonio felice, un ottimo lavoro e le sue giornate sono scandite dagli impegni lavorativi e da quelli della vita mondana di una piccola città di provincia.
Non le manca nulla e nulla sembra possa turbare i suoi pensieri ovattati, asettici… indolore.
Fino a quando, un giorno qualunque, qualcosa s’incrina.
È un malessere indefinito ed insidioso, un pensiero sfuggente, una sola nota stonata in una vita apparentemente perfetta ma che, lentamente, crea una crepa e, giorno dopo giorno, i veli cadono e il suo universo non le sembra più così dorato come credeva.
Anna cerca dei nuovi alibi: è lo stress, sono gli ormoni… è Giacomo…
Giacomo è il suo primo grande amore che, dopo anni di oblio, ritorna nella sua vita.
Ma lui non è più il ragazzo che ha amato, ora è un uomo distante e senza un “poi” ma ancora capace di toccare corde profonde e far riaffiorare sentimenti sopiti da tempo. Insieme a quelle emozioni riemerge anche il ricordo della ragazza piena di sogni che era stata, di quella che amava andare in bicicletta con il vento nei capelli, che ballava con gli occhi chiusi stringendo tra le dita l’immagine di come sarebbe stata la sua vita.
La donna che è diventata, però, è lontana anni luce da quella che sognava di essere e, mentre le sue certezze si sgretolano, i filtri si dissolvono tutti, fino a farla restare nuda di fronte ad un teatrino degli orrori dove lei non è spettatrice ma attrice protagonista.
Filtri è un romanzo su quello che i nostri occhi guardano e non vedono.
È il racconto di una donna che ha smarrito sé stessa nel luccichio di una vita scintillante e che cerca di riafferrare quei sogni che si sono dissolti nel tempo.
È la storia di un amore che, dopo aver attraversato altri corpi e altri respiri, ritorna a quell'unico sguardo capace di emozionare.
Filtri è il percorso di tutti quelli che, quando arriva il momento, hanno il coraggio guardare in faccia la realtà e non voltare la testa dall’altra parte…
… perché quando arriva il conto, quelle cifre in rosso, sono il saldo della tua vita e tu, senza più alibi o scuse, non puoi far altro che pagare.
Anna è una donna che, all’apparenza, possiede tutto. Una carriera lavorativa brillante, un marito affermato, una bella casa e degli amici di classe che, come lei, vivono nell’agiatezza.
Ma tutto questo è solo una “facciata”, una sorta di biglietto da visita patinato, che invoglia a essere ammirato e preso ad esempio. E Anna, un giorno, si accorge di vedere il mondo e la sua vita attraverso tanti diversi filtri e tutto quello che le sembrava perfetto, elegante e virtuoso inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Suo marito Paolo la esibisce come un trofeo, con la sua elegante bellezza innata e gli abiti firmati. Le amiche nascondono l’invidia e il giudizio dietro sorrisi affettati e laddove pensava che vi fosse solo perfezione, scopre che di perfetto non c’è niente. Capisce di essersi ingannata da sola per anni.
L’incontro inaspettato con Giacomo, suo primo grande amore e primo immenso dolore, accelera un processo innescato autonomamente e che porta Anna a vedere il mondo senza filtri, riscoprendo se stessa, i suoi sogni e la spensieratezza degli anni passati. La donna che vede oggi allo specchio non è quella che sognava di essere, esattamente come la sua vita.
Che cosa succede alla vita di Anna se, improvvisamente, scopre anche che quell’amore adolescenziale tanto profondo e inteso, non fosse del tutto sopito? Che cosa farà Anna, lascerà cadere tutti i filtri o deciderà di guardare veramente il mondo con occhi nuovi?
Filtri è un romanzo introspettivo, un viaggio che porta il lettore dentro la coscienza e l’emotività di Anna, dentro il suo mondo all’apparenza magnifico, ma assolutamente privo di sostanza.
Ho trovato veramente interessanti i filtri con cui Anna percepiva la propria vita, un’esistenza borghese, priva di difetti e alla quale ogni persona dovrebbe aspirare. Un lusso materiale accompagnato da una povertà di sentimenti su più strati percettivi. Matrimoni all’apparenza romantici ma che nascondono gli scheletri sotto i tappeti e tra i vestiti firmati. Una recita costante, una sorta di specchietto per le allodole.
Quando Anna inizia a intravedere le prime crepe e i primi filtri iniziano a cadere, è impossibile per lei non porsi delle domande: è davvero questa la vita che sognava, la persona che desiderava diventare? E l’incontro con Giacomo riporta la protagonista indietro nel tempo, quando davanti a sé non avevo solo un futuro luminoso e pieno di promesse ma anche un amore pieno e totale, come lo sono tutti gli amori adolescenziali.
Giacomo che ora è un uomo affermato e apprezzato, nonostante la sua freddezza apparente, è rimasto lo stesso ragazzo di sempre, sognatore e pieno di sentimento. Tuttavia anche lui vede il mondo attraverso alcuni filtri, dettati soprattutto dal dolore e dal disincanto, ma sono più sottili rispetto a quelli di Anna.
L’amore che li aveva uniti in passato brucia ancora sotto la cenere del dolore e della fiducia perduta. Grazie a Giacomo e al suo amore privo di filtri, quelli di Anna inizieranno a cadere uno dopo l’altro, facendole vedere il mondo con occhi nuovi, cogliendo sfumature laddove non riusciva a scorgere.
Il personaggio di Anna mi è piaciuto molto, specialmente per il coraggio che dimostra di possedere quando i filtri cedono il passo a una nuova visione della vita.
Giacomo, poi, mi è piaciuto ancora di più. L’ho trovato affascinante e ben delineato, estremamente interessante.
Il romanzo è quasi interamente narrato da Anna, anche se non mancano piccoli momenti in cui il lettore entra in contatto con i pensieri di Giacomo, e ritengo che sarebbe stato molto interessante se, anche lui, avesse avuto uno spazio maggiore, conoscere in modo più approfondito i suoi filtri, i sogni e le sue paure.
La scrittura di Cecilia Di Lorenzo è molto intensa e introspettiva. I dialoghi sono pochi mentre tanto spazio è concesso ai pensieri e alla presa di coscienza della protagonista.
Anche se lo stile narrativo risulta a volte un pochino macchinoso, ho apprezzato il modo in cui l’autrice invita il lettore a riflettere e a domandarsi quali siano i personali filtri.
Mi ha profondamente colpito la maestria con cui l’autrice analizza certe caratteristiche sociali e, ancora di più, ho apprezzato il modo in cui Anna decide di spogliarsi di tutti quelle etichette e dei piccoli grandi dettagli che la società tende a imporci, senza prendere in considerazione il libero arbitrio.
Nella società moderna dettata dalla velocità e dal consumismo più sfrenato, è facile smarrirsi. Molto più difficile è ritrovare se stessi e guardare le cose da una prospettiva diversa. Il cammino che intraprende Anna è salvifico, a tratti profondamente doloroso, ma altrettanto necessario, specialmente se la vita che hai non ti soddisfa e se, guardandoti allo specchio, non riconosci più il tuo stesso riflesso.
Consigliato a chi desidera guardare il mondo senza filtri e che non hanno paura di compiere un viaggio alla riscoperta di se stessi.
I miei più sinceri complimenti all’autrice, per la sua abilità e la sua maestria nell’aver saputo tratteggiare il mondo sotto la “giusta” prospettiva.
Ma tutto questo è solo una “facciata”, una sorta di biglietto da visita patinato, che invoglia a essere ammirato e preso ad esempio. E Anna, un giorno, si accorge di vedere il mondo e la sua vita attraverso tanti diversi filtri e tutto quello che le sembrava perfetto, elegante e virtuoso inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Suo marito Paolo la esibisce come un trofeo, con la sua elegante bellezza innata e gli abiti firmati. Le amiche nascondono l’invidia e il giudizio dietro sorrisi affettati e laddove pensava che vi fosse solo perfezione, scopre che di perfetto non c’è niente. Capisce di essersi ingannata da sola per anni.
L’incontro inaspettato con Giacomo, suo primo grande amore e primo immenso dolore, accelera un processo innescato autonomamente e che porta Anna a vedere il mondo senza filtri, riscoprendo se stessa, i suoi sogni e la spensieratezza degli anni passati. La donna che vede oggi allo specchio non è quella che sognava di essere, esattamente come la sua vita.
Che cosa succede alla vita di Anna se, improvvisamente, scopre anche che quell’amore adolescenziale tanto profondo e inteso, non fosse del tutto sopito? Che cosa farà Anna, lascerà cadere tutti i filtri o deciderà di guardare veramente il mondo con occhi nuovi?
Un altro filtro. È la mente che ci protegge dai brutti pensieri, da riflessioni amare e spesso spietate che non siamo pronti a capire, a metabolizzare.
Filtri è un romanzo introspettivo, un viaggio che porta il lettore dentro la coscienza e l’emotività di Anna, dentro il suo mondo all’apparenza magnifico, ma assolutamente privo di sostanza.
Ho trovato veramente interessanti i filtri con cui Anna percepiva la propria vita, un’esistenza borghese, priva di difetti e alla quale ogni persona dovrebbe aspirare. Un lusso materiale accompagnato da una povertà di sentimenti su più strati percettivi. Matrimoni all’apparenza romantici ma che nascondono gli scheletri sotto i tappeti e tra i vestiti firmati. Una recita costante, una sorta di specchietto per le allodole.
Quando Anna inizia a intravedere le prime crepe e i primi filtri iniziano a cadere, è impossibile per lei non porsi delle domande: è davvero questa la vita che sognava, la persona che desiderava diventare? E l’incontro con Giacomo riporta la protagonista indietro nel tempo, quando davanti a sé non avevo solo un futuro luminoso e pieno di promesse ma anche un amore pieno e totale, come lo sono tutti gli amori adolescenziali.
Giacomo che ora è un uomo affermato e apprezzato, nonostante la sua freddezza apparente, è rimasto lo stesso ragazzo di sempre, sognatore e pieno di sentimento. Tuttavia anche lui vede il mondo attraverso alcuni filtri, dettati soprattutto dal dolore e dal disincanto, ma sono più sottili rispetto a quelli di Anna.
L’amore che li aveva uniti in passato brucia ancora sotto la cenere del dolore e della fiducia perduta. Grazie a Giacomo e al suo amore privo di filtri, quelli di Anna inizieranno a cadere uno dopo l’altro, facendole vedere il mondo con occhi nuovi, cogliendo sfumature laddove non riusciva a scorgere.
Lo baciai dolcemente. Lo baciai con tutto l’amore che sentivo dentro. Lo baciai sapendo che le nostre vite, i nostri universi erano cambiati e non sarebbero più tornati come prima.
Il personaggio di Anna mi è piaciuto molto, specialmente per il coraggio che dimostra di possedere quando i filtri cedono il passo a una nuova visione della vita.
Giacomo, poi, mi è piaciuto ancora di più. L’ho trovato affascinante e ben delineato, estremamente interessante.
Il romanzo è quasi interamente narrato da Anna, anche se non mancano piccoli momenti in cui il lettore entra in contatto con i pensieri di Giacomo, e ritengo che sarebbe stato molto interessante se, anche lui, avesse avuto uno spazio maggiore, conoscere in modo più approfondito i suoi filtri, i sogni e le sue paure.
La scrittura di Cecilia Di Lorenzo è molto intensa e introspettiva. I dialoghi sono pochi mentre tanto spazio è concesso ai pensieri e alla presa di coscienza della protagonista.
Anche se lo stile narrativo risulta a volte un pochino macchinoso, ho apprezzato il modo in cui l’autrice invita il lettore a riflettere e a domandarsi quali siano i personali filtri.
Mi ha profondamente colpito la maestria con cui l’autrice analizza certe caratteristiche sociali e, ancora di più, ho apprezzato il modo in cui Anna decide di spogliarsi di tutti quelle etichette e dei piccoli grandi dettagli che la società tende a imporci, senza prendere in considerazione il libero arbitrio.
Nella società moderna dettata dalla velocità e dal consumismo più sfrenato, è facile smarrirsi. Molto più difficile è ritrovare se stessi e guardare le cose da una prospettiva diversa. Il cammino che intraprende Anna è salvifico, a tratti profondamente doloroso, ma altrettanto necessario, specialmente se la vita che hai non ti soddisfa e se, guardandoti allo specchio, non riconosci più il tuo stesso riflesso.
Ora li vedevo chiaramente, senza più alcun filtro ed erano fuori dalla mia vita. Come quando la nebbia si dissolve, io ora intravedevo quel sentiero che mi avrebbe portata lontano, verso il mio vero mondo, alle cose che contano e hanno un senso.
Consigliato a chi desidera guardare il mondo senza filtri e che non hanno paura di compiere un viaggio alla riscoperta di se stessi.
I miei più sinceri complimenti all’autrice, per la sua abilità e la sua maestria nell’aver saputo tratteggiare il mondo sotto la “giusta” prospettiva.
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