È con grandissimo piacere che prendo parte al Review Party dedicato al nuovo romanzo di Cristiano Pedrini intitolato Il sentiero degli Edelweiss, uscito in Self Publishing il 7 agosto scorso.
Un romanzo forte e delicato allo stesso tempo, che mi ha portata per mano attraverso i sentieri e la natura rigogliosa del Sud Tirolo.
Banner realizzato da Sara del blog Tre gatte tra i libri
Ringrazio Sara del blog Tre gatte tra i libri per aver organizzato l'evento.
E ringrazio Cristiano Pedrini per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: Il sentiero degli Edelweiss
Autore: Cristiano Pedrini
Editore: Self Publishing
Genere: Narrativa - M/M
Pagine: 193
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 11,40 €
Data di uscita: 7 agosto 2020
Disponibile su Amazon (link di acquisto sul titolo)
Pagina Facebook: Cristiano Pedrini Autore
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
Le montagne sono al tempo stesso dei maestri silenziosi che ci ricordano quando siamo piccoli e insicuri, ed immense cattedrali di pietra pronte ad accoglierci per proteggerci dalle nostre fragilità.
- Emil von Leiss -
L’arrivo dello zelante avvocato Lukas Bauer nel pittoresco villaggio di Ozval, tra le montagne del Sud Tirolo, scuote la tranquillità dei suoi abitanti. Bauer è intenzionato a rintracciare un ragazzo di nome Emil von Leiss e risolvere il caso della sua scomparsa. Ma quello che doveva essere un semplice incarico, acquista risvolti sempre più enigmatici che faranno comprendere a Lukas il prezzo da pagare per proteggere quanto di più prezioso custodiscono quelle montagne.
Un tesoro che Emil ha intenzione di preservare, trovando in Lukas un prezioso alleato che sarà pronto a difenderlo, come gli edelweiss, i fiori meravigliosi che tanto decantano le leggende del luogo, così ben custoditi che nessuno può coglierli senza morire.
Recensione
Desideravo tantissimo leggere questo romanzo di Cristiano Pedrini e, nonostante i giorni frenetici, non ho potuto fare a meno di partecipare al Review Party. È il suo primo romanzo che leggo e me ne rammarico, perché ho veramente apprezzato la sua penna attenta e poetica, mi ha fatto estraniare dal mondo e mi ha portata verso luoghi incantevoli che convivono, da sempre, accanto a noi.
Questo splendido e toccante romanzo, parla di un giovane avvocato di nome Lukas Bauer incaricato dallo studio legale per cui lavora di ritrovare un ragazzo di nome Emil Leiss. Le sue indagini lo conducono infine in un piccolo villaggio in Sud Tirolo di nome Ozval. La gente del posto è molto reticente nei suoi confronti, probabilmente non vedono di buon occhio l’arrivo di Lukas con i suoi abiti firmati e il suo zelo da avvocato rampante.
Tuttavia Lukas non ha intenzione di darsi per vinto, tuttavia più la sua ricerca prosegue più inizia a comprendere che, molto spesso, ciò che ci circonda nasconda dei tesori che sarebbe meglio proteggere. Ed Emil ha tutte le intenzioni di tenerli nascosti. Ciò che non si aspetta è di trovare proprio in Lukas un alleato prezioso e qualcosa di ancora più profondo. Un uomo pronto a proteggerlo e difenderlo come un edelweiss (stella alpina), il fiore meraviglioso che, si narra, non possa essere raccolto dall’uomo senza che questo lo conduca a morte certa.
Lukas non riusciva a distogliere lo sguardo da quel ragazzo. Aveva la sensazione da quando lo aveva incontrato lungo il sentiero, una forza arcana lo avesse imbrigliato, offuscando ogni sua certezza. Eppure non voleva combatterla, semplicemente provava a comprenderla e lasciava che gli mostrasse una realtà che non aveva immaginato.
Il sentiero degli Edelweiss è un romanzo estremamente evocativo, dove la natura e i tesori che essa custodisce acquisiscono un ruolo fondamentale che il lettore assapora attraverso lo stile poetico dell’autore. La prima cosa che colpisce, infatti, sono le descrizioni del paesaggio e del piccolo villaggio di Ozval. È alquanto facile, grazie all’abilità di Cristiano Pedrini, immergersi nella lettura e a immaginare di trovarsi in un paradiso naturale tra i più belli al mondo.
Il comportamento restio degli abitanti nei confronti di un estraneo, sono una caratteristica tipica dei paesi in cui tutti si conoscono e si proteggono a vicenda.
Il comportamento restio degli abitanti nei confronti di un estraneo, sono una caratteristica tipica dei paesi in cui tutti si conoscono e si proteggono a vicenda.
Il viaggio che Lukas intraprende, andando alla ricerca di Emil, lo porterà a una grande crescita interiore, attraverso i sentieri di montagna scoprirà non solo la loro pericolosità ma anche la loro bellezza.
Emil è un ragazzo avvolto da un alone di mistero e, soprattutto, ha una profondità d’animo in grado di far aprire gli occhi non solo a Lukas ma anche al lettore stesso. Non posso svelarvi molto su questo personaggio perché rischierei di rovinarvi il piacere della lettura, quello che posso dirvi è che Emil è molto distante dall’idea che lo stesso Lukas si era fatto di lui.
Ho trovato meravigliosa l’idea di aggiungere alla storia le leggende tipiche del Sud Tirolo che, da sempre, trovo affascinanti ed evocative.
La nascita del sentimento tra Lukas ed Emil che, con il tempo si fortifica diventando sempre più intenso, renderà entrambi più forti e darà a loro il modo di imparare a guardare dentro se stessi.
Gli bastò osservarlo, immerso nella luce del sole, immobile, seduto su quel grande masso, circondato dalle acque che scorrevano incessanti, per trasformarlo di nuovo ai suoi occhi in qualcuno che sembrava vivere in perfetta simbiosi in un mondo che lo accoglieva come individuo senza ipocrisie, né falsità.
Lo stile di scrittura dell’autore è favoloso, ho apprezzato ogni piccola sfumatura, ogni passaggio, trovandoli ricchi e molto adatti alla trama. Il libro si legge in pochissimo tempo e non ho potuto fare a meno di ritrovarmi completamente rapita dalla trama. L’inizio del romanzo mi ha inoltre ricordato un videogioco che ho amato moltissimo, chiamato Syberia, un’avventura grafica ambientata in un paesino tra le alpi francesi. Anche in questo caso la protagonista era un avvocato e, come Lukas, aveva il compito di risolvere un mistero. Questo, dal mio punto di visto, è un grande merito poiché ho profondamente amato il videogioco (tanto da averlo per più piattaforme diverse).
Tralasciando la mia passione per le avventure grafiche, quello che voglio dire è che bisogna riconoscere all’autore il merito di avere una penna molto attenta e in grado di cogliere ogni più piccolo dettaglio e di trasmetterlo sapientemente al lettore.
L’idea di aggiungere alla trama un tocco investigativo, dal mio punto di vista, ha reso il romanzo ancora più appassionante tanto è vero che, una volta iniziato, non puoi fare a meno di arrivare all’ultima parola.
L’unico appunto che faccio e che comunque non influisce sul mio giudizio finale, è la velocità con cui i sentimenti di Lukas si evolvono. Ma, ribadisco, è un piccolo dettaglio che non toglie il piacere della lettura.
«Forse potrei stupirla. Se c’è qualcosa che ho imparato a Ozval è che non tutto quello che vediamo è apparenza. C’è molto di più, come Emil mi ha fatto scoprire.»
Spero che la mia recensione sia stata esaustiva, il consiglio che sento di darvi è quello di leggere il romanzo di Cristiano Pedrini perché, ne sono sicura, non ne rimarrete delusi. Io sono felicissima di averlo fatto e non mancherò, d’ora in avanti, di leggere anche i suoi libri futuri (e recuperare quelli passati).
Buona lettura.
Ciao Katy! Mi hai messo tantissima curiosità con la tua recensione! Non conoscevo l'autore, però da come ne parli sono sicura che valga la pena dargli una possibilità! :)
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