sabato 10 ottobre 2020

Recensione: “La MalaDanza” di Folgorata e La Pizia

Sono di nuovo qui Booklovers,
Proseguo questo sabato parlandovi di un romanzo in uscita proprio oggi, scritto a quattro mani da Folgorata (Monica Montanari) e La Pizia (Anna Letizia Zocche) intitolato La MalaDanza, primo volume autoconclusivo della serie I Diari dell'Apocalisse, pubblicato da Òphiere (marchio editoriale di Mamma editori.
Un romanzo fresco, divertente e appassionante, che mi ha completamente rapita, facendomi trascorrere delle bellissime ore in sua compagnia.

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea in omaggio.


Titolo: La MalaDanza
Autore: Folgorata e La Pizia
Editore: Òphiere (marchio editoriale di Mamma editori)
Genere: Romance Fantasy
Serie: I Diari dell'Apocalisse #1
Pagine: 300
Prezzo e-book: 4,90 €
Prezzo cartaceo: 9,80 € (tascabile) e 13,00 € (libro con risguardi)
Data di uscita: 10 ottobre 2020
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Una postina ventitreenne, bisbetica e afflitta da ogni tipo di allergia, deve affrontare l’arrivo dell’Apocalisse. Ma in paese giunge uno straniero biondo, suadente e con gli occhi color temporale.
Magnetico e sfuggente, Belforte non è tuttavia quello che sembra e, con la Peste alle porte e il moltiplicarsi di presagi inquietanti, la fine dei giorni sorprenderà Malva tra capo e collo. Anzi, giusto all’altezza del cuore. Perché quando la via del destino incrocia quella dell’amore, è la forza dei sentimenti a fare la differenza tra salvezza e distruzione totale. La Morte potrebbe aver commesso un errore cruciale e questa potrebbe essere la sua più grande fortuna. La MalaDanza di Folgorata (Monica Montanari) e La Pizia (Anna Letizia Zocche). Con la collaborazione di Giusy De Nicolo e Fanny Di Natale.



Recensione


Adoro il genere Fantasy, sia Paranormal sia Urban Fantasy tuttavia non ne leggo tanti quanto vorrei, e quando mi capita di imbattermi in un romanzo come La MalaDanza, non posso che esserne entusiasta. Se a questo fatto aggiungiamo due autrici magistrali che sanno far ridere ed emozionare, il risultato non potrà che essere meraviglioso.
A parlare era stato lo straniero, dall’alto del furgone e, ora, con le mani sui fianchi sui fianchi, scuoteva i capelli ridendo, con occhi tanto gentili da darmi il batticuore, un misto di incredulità e riconoscenza.

La protagonista e voce narrante è Malva, una postina ventitreenne che vive nella zona di Montefeltro. Malva è diversa dalle sue coetanee ma è sicuramente molto più genuina. Soffre di ogni tipo di allergia e ogni cosa, per lei, può essere una potenziale minaccia. La sua vita tranquilla, tuttavia, è stravolta dalla minaccia dell’Apocalisse e con la Peste alle porte e il moltiplicarsi di presagi decisamente inquietanti, la nostra Malva si troverà proprio al centro del ciclone. L’arrivo di Belforte, uno straniero bellissimo e dagli occhi color temporale, scombussolerà ancora di più la vita di Malva. Perché Belforte non è solo un uomo carismatico e suadente, è anche misterioso e per Malva resta un enigma da cercare di risolvere. I loro destini si intrecciano dando vita a un romanzo avvincente e ricco di sentimento.
Fu lì, in quel momento preciso che si saldò in me un legame tanto forte da sembrare l’unica cosa vera e reale.

Lasciate che vi dica, care Booklovers, che era da tempo che desideravo leggere un romanzo come La MalaDanza, una volta aperto il libro non sono più riuscita a staccarmene. Mi sono ritrovata a fare le ore piccole in compagnia di Belforte e Malva, due personaggi veramente bellissimi, e arrivare alla fine è stato un vero peccato. La cosa che mi consola è sapere che La MalaDanza è il primo capitolo autoconclusivo di una tetralogia, e sono convinta che la magia che ho percepito durante la lettura di questo volume, la respirerò anche nei prossimi.
Se dovessi trovare tre aggettivi per descrivere il romanzo direi: divertente, emozionante e romantico.
I personaggi incontranti nel corso della lettura sono originali e ben costruiti, anche quelli meno simpatici per così dire. I due protagonisti, poi, sono assolutamente favolosi.
Ho amato sin dal principio Malva, il suo modo di fare, la sua schiettezza, il suo buon cuore, il suo saper guardare oltre, soffermandosi su quei dettagli che rendono il mondo un luogo magnifico. Ha un modo di affrontare la vita con dolcezza e caparbietà, seguendo sempre il proprio istinto, proteggendo chi si trova in difficoltà e restando sempre fedele a se stessa.
Anche Belforte è un personaggio meraviglioso, di lui non posso svelarvi tanto ma sappiate che saprà conquistare il vostro cuore, con l’alone di mistero che lo avvolge, i suoi occhi color temporale e lo sguardo che sa ammaliare e arriva dritto al cuore.
L’incontro tra Malva e Belforte è destabilizzante per entrambi, perché entrambi si rendono conto che tra loro ci sia una sorta di connessione speciale, un legame all’inizio fragile ma capace di fortificarsi con il tempo. Belforte, specialmente, capisce che Malva è sicuramente diversa da tutte le altre persone, si comprendono e si accettano, anche se le cose, per loro, non saranno prive di ostacoli.
Anche la madre di Malva è un personaggio straordinario con la sua eccentricità e il modo originale con cui affronta la vita, è fonte inesauribile di saggezza e il legame che ha con la figlia è solido e speciale.
Un’altra particolarità del romanzo sono i nomi dei diversi personaggi o dei luoghi, nomi che sembrano arrivare da un passato lontano e che rendono l’intera vicenda avvolta dalla magia, una sorta di luogo incantato dove tutto diventa possibile, anche quello che non si riesce a comprendere.
Sollevò lo sguardo e lo posò dentro il mio con un candore e una limpidezza nell’espressione indifesa da farmi sentire nuda e incapace di controbattere, come se stesse accadendo qualcosa di irrimediabile.

Come accennavo poc’anzi, staccarmi dalla lettura non è stato per niente semplice, anche perché certi passaggi mi sono piaciuti talmente tanto da leggerli e rileggerli più volte. Sin dal principio mi sono sentita completamente catturata dalla storia, la trama si evolve in modo costante e sorprendente, non mancano momenti di tensione e altri di pura magia. L’amore è una costante del libro e lo ritroviamo in tutte le sue forme e dimensioni.
Lo stile narrativo è favoloso, un romanzo scritto a quattro mani ma che sembra provenire da un’unica penna, a dimostrazione del grande affiatamento tra le due autrici. Il loro stile è fresco, divertente, emozionante e pieno di tutte quelle piccole peculiarità che rendono la lettura ancora più appassionante.
L’idea di parlare della minaccia della Peste, con tanto di Apocalisse in arrivo, non può non portare il lettore a fare similitudini con il periodo che abbiamo vissuto nei mesi scorsi e che, pian piano, si sta ripresentando: la quarantena, l’isolamento sociale, il dover restare a casa per evitare di ammalarsi o di far ammalare.
Il periodo che stiamo vivendo è fatto di incertezza e di paura, una paura che ho sperimentato in modo tangibile nei mesi tra marzo e maggio e i libri, con la loro presenza rassicurante, mi hanno aiutato ad affrontare. Anche La MalaDanza mi ha aiutata e isolarmi dalle preoccupazioni e dalla paura che tutto posso di nuovo precipitare.
L’originalità della trama e della sua evoluzione mi ha conquistata senza remore, i dialoghi sono freschi, divertenti, hanno spessore e non mancano di profondità emotiva. I momenti di interazione tra Belforte e Malva sono stupendi, i due imparano a conoscersi e a riconoscersi passo, dopo passo, con spontaneità e un certo timore che mi ha fatto sorridere e battere forte il cuore. Il finale, inoltre, è meraviglioso e mi ha lasciata con un senso di appagamento e un sorriso spontaneo tra le labbra. Mi sono coccolata e continuerò a coccolarmi il libro e, sicuramente, lo rileggerò in futuro nel tentativo di ingannare il tempo, mentre attendo l’uscita del prossimo volume.
Nel tepore di quella coperta d’amore, sotto la notte stellata, le sensazioni più tumultuose, acquietandosi, cominciarono a scrivermi sul cuore le parole segrete di un destino impossibile, di un legame inscindibile, per minuti, o forse per ore finché, ancora stordita dalla felicità, lasciai che, di nuovo, le sue labbra, si posassero sulle mie.

Prima di salutarvi, ringrazio tantissimo Folgorata e La Pizia per avermi fatto vivere un’avventura fantastica e avermi regalato emozioni indimenticabili.
Ovviamente vi consiglio di leggere La MalaDanza non solo se siete appassionati del genere ma anche se amate le storie romantiche, divertenti e originali.
Buona lettura.

Voto



2 commenti:

  1. Completa, bellissima questa recencensione tocca tutte le corde nascoste. Catia Raneri mi hai fatto piangere.

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  2. Grazie, sono commossa anch'io! 💜

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