Segnalazione: "10 Grammi – Il peso delle nostre anime" di RubyJack

Buon sabato Booklovers,
Inizio questo week end segnalandovi l’uscita del romanzo di esordio di RubyJack intitolato 10 Grammi - Il peso delle nostre anime. Il libro è disponibile da oggi su Amazon e su Kindle Unlimited.
Andiamo a scoprire di cosa parla.

Titolo:10 Grammi – Il peso delle nostre anime
Autore: RubyJack
Editore: Self Publishing
Genere: Romance
Prezzo e-book: 1,99 €
Data di uscita: 10 ottobre 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Trama:

Eva è la classica ragazza acqua e sapone.
Vive in un quartiere agiato della bella e “assolata” Roma Nord. Sta attraversando un periodo difficile e, dopo essersi lasciata con il suo ragazzo, non fa altro che disperarsi per il disprezzo che prova per se stessa. Così una sera, Sandra, la sua migliore amica, la trascina in una discoteca chiamata Room 26.
A causa di spiacevoli circostanze, conoscerà Filippo. Un ragazzo poco raccomandabile che vive a Laurentino 38, un quartiere malfamato della “piovosa” e degradata Roma Sud.
Filippo non è affatto la persona giusta, perché soffre di una dipendenza tanto forte quanto incontrollabile. Ma quando Eva se ne renderà conto sarà troppo tardi per tornare indietro.

Eva e Filippo sono diversi, ma possono cucire insieme la loro anima per farne una sola.

L'autrice

RubyJack è nata in paesino in provincia di Roma, ben trentadue anni fa. Ha sempre avuto una grande passione per i libri, crescendo così fra amici di carta in biblioteche di legno color mogano. All’età di sedici anni inizia ad appassionarsi alla scrittura, fino a decidere di volerne fare un mestiere vero e proprio. Vive a Roma, con suo marito e suo figlio, una vita molto riservata e semplice. 10 Grammi –Il peso delle nostre anime- è il suo primo esperimento nel genere romantico, iniziato sulla piattaforma social, wattpad.
Contatti: ruby.jack.stories@gmail.com

Estratti gentilmente forniti dall'autrice

«Non so cantare, almeno non bene come quei cantanti che si sentono alla radio» Disse lui con una nota di timidezza nella voce, ma mantenendo comunque una parvenza di sicurezza mista ad arroganza.
Eva sorrise, «Non voglio sentire un bravo cantante ma una bella canzone» si mordicchiò il labbro inferiore senza smettere di sorridere dolcemente.
«Parti col piede sbagliato gioia, una canzone diventa bella soltanto se chi la canta sa farlo bene, altrimenti perché ci sarebbero tanti cantanti scadenti ma di successo?» Sorrise maliziosamente. Adorava stuzzicarla.
«Canta e basta brutto idiota!» Eva si lanciò su di lui e assieme caddero sull’erba fresca, ancora bagnata di rugiada.
Le loro risa rubarono gli attimi della notte, una notte che speravano non finisse mai, che con violenza si opponesse al giorno, per donare loro la fortuna di restare fermi a quel momento. Lontani dalla vita di sempre, lontani dal dolore, colmi soltanto delle loro risate e dell’assordante rumore dei loro battiti. Si stavano innamorando, lentamente come nei film d’amore ma in modo brutale e disperato, come un dramma che ti brucia e pervade l’anima.