Oggi ho il piacere di parlarvi del romanzo di Maria Sveva Morelli intitolato Volevo solo il lieto fine, una bellissima commedia romantica, leggera e toccante, che mi ha emozionato tantissimo.
Ringrazio Maria Sveva Morelli per la copia digitale in omaggio del romanzo.
Ringrazio Maria Sveva Morelli per la copia digitale in omaggio del romanzo.
Titolo: Volevo solo il lieto fine
Autore: Maria Sveva Morelli
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 354
Prezzo e-book: 0,99 €
Prezzo cartaceo: 10,00 €
Data di uscita: 3 gennaio 2021
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Autore: Maria Sveva Morelli
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 354
Prezzo e-book: 0,99 €
Prezzo cartaceo: 10,00 €
Data di uscita: 3 gennaio 2021
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
Mai sottovalutare il potere di un romanzo rosa.
La vita di Violet sembrerebbe perfetta: abita nella Grande Mela, i suoi romance balzano in cima alle classifiche e le lettrici l’adorano, ma le manca ancora qualcosa. Ha rinunciato all’amore, relegandolo tra le pagine dei suoi libri.
Almeno fino al giorno in cui si risveglia in ospedale, convinta di chiamarsi Vanilla e di essere innamorata di Fred, il suo affascinante vicino di casa. Peccato che Vanilla e Fred siano i nomi dei protagonisti del suo nuovo manoscritto e che somiglino fin troppo a lei e a Frank, il brillante architetto con cui ha avuto una storia indimenticabile… e naufragata anni prima. Fantasia e ricordi si mescolano a causa di un raro disturbo di memoria che spingerà Violet a rileggere il proprio passato. Tra le vie scintillanti di New York, cibo da strada e romanzi d’amore, riuscirà la Regina del Romance a raggiungere il sospirato lieto fine?
Mai sottovalutare il potere di un romanzo rosa.
La vita di Violet sembrerebbe perfetta: abita nella Grande Mela, i suoi romance balzano in cima alle classifiche e le lettrici l’adorano, ma le manca ancora qualcosa. Ha rinunciato all’amore, relegandolo tra le pagine dei suoi libri.
Almeno fino al giorno in cui si risveglia in ospedale, convinta di chiamarsi Vanilla e di essere innamorata di Fred, il suo affascinante vicino di casa. Peccato che Vanilla e Fred siano i nomi dei protagonisti del suo nuovo manoscritto e che somiglino fin troppo a lei e a Frank, il brillante architetto con cui ha avuto una storia indimenticabile… e naufragata anni prima. Fantasia e ricordi si mescolano a causa di un raro disturbo di memoria che spingerà Violet a rileggere il proprio passato. Tra le vie scintillanti di New York, cibo da strada e romanzi d’amore, riuscirà la Regina del Romance a raggiungere il sospirato lieto fine?
Violet è una giovane scrittrice di romanzi rosa, i suoi libri sono dei veri best-seller che scalano le classifiche, la sua vita sembra apparentemente perfetta, ma le manca qualcosa: l’amore. Dopo che il suo rapporto con Frank è finito, ha deciso di mettere al bando quel sentimento nella vita reale e di lasciarlo vivere solo alle sue eroine.
Purtroppo, o per fortuna, dopo uno sfortunato contrattempo, Violet si risveglia in ospedale convinta di chiamarsi Vanilla e di essere innamorata di Fred, il suo vicino di casa. Ma Vanilla e Fred sono i personaggi del suo nuovo manoscritto e, come se non bastasse, somigliano tantissimo a lei e Frank. Questo particolare disturbo della memoria spingerà Violet non solo a riflettere sul proprio passato, ma a valutare con occhi nuovi il presente. La ricerca del lieto fine non sarà semplice, ma ne varrà sicuramente la pena.
Purtroppo, o per fortuna, dopo uno sfortunato contrattempo, Violet si risveglia in ospedale convinta di chiamarsi Vanilla e di essere innamorata di Fred, il suo vicino di casa. Ma Vanilla e Fred sono i personaggi del suo nuovo manoscritto e, come se non bastasse, somigliano tantissimo a lei e Frank. Questo particolare disturbo della memoria spingerà Violet non solo a riflettere sul proprio passato, ma a valutare con occhi nuovi il presente. La ricerca del lieto fine non sarà semplice, ma ne varrà sicuramente la pena.
Insignificante per chiunque, ma non per lei.
Era quello il talento di Violet. Lei vedeva. Vedeva dove si celavano le storie e le faceva emergere, perché arrivassero ai lettori.
Volevo solo il lieto fine è un bellissimo romanzo, scritto con maestria e ricco di sentimenti, veri e genuini.
Mi sono innamorata del libro, dei suoi personaggi, della sua storia; mi ha emozionato tantissimo e mi sono accorta di averne proprio bisogno, la classica lettura arrivata al momento opportuno.
I protagonisti mi sono piaciuti immensamente perché li ho trovati profondamente veri nel loro modo di comportarsi, negli atteggiamenti e nei confronti dei propri sentimenti.
Violet è una scrittrice di successo che, dopo un avvenimento che l’ha profondamente ferita, ha deciso di rinnegare se stessa, diventando sostanzialmente inavvicinabile. Quando inizia a soffrire di paramnesia, i suoi ricordi reali si confondono con i ricordi della protagonista del suo manoscritto in fase di scrittura. Distinguere il vero dal falso diventa sempre più difficile e questa particolarità mi ha intrigato, soprattutto perché mi ha invogliato a comprendere fino in fondo il comportamento della protagonista. La vediamo mutare sia dal punto di vista personale sia da quello umano, e in molti momenti l’ho sentita particolarmente vicina, è facile rivedersi in lei, soffrire e gioire con lei.
Frank, è un personaggio tutto da scoprire, complesso e ricco di sfaccettature da renderlo molto reale. Ho adorato tutto in lui, il modo in cui cerca di stare vicino a Violet, l’amore che prova per lei ma che non sa esprimere, il velo di malinconia che lo opprime. Quando ho scoperto il suo passato ogni cosa ha acquisito maggiore importanza. Tra l’altro l’autrice è stata bravissima a far capire sin dal principio che dietro certi comportamenti c’era molto di più di ciò che sembrava. Tra i due è forse il personaggio che matura di più, rivelando al momento giusto ogni lato del suo essere.
Anche i personaggi secondari mi sono piaciuti tantissimo, non posso non citare Tony il ragazzino delle consegne, una piccola perla, oppure Jenny la migliore amica di Violet, un vero punto di riferimento. E, ultima ma non ultima la giovane Ellie, una di noi.
Mi sono innamorata del libro, dei suoi personaggi, della sua storia; mi ha emozionato tantissimo e mi sono accorta di averne proprio bisogno, la classica lettura arrivata al momento opportuno.
I protagonisti mi sono piaciuti immensamente perché li ho trovati profondamente veri nel loro modo di comportarsi, negli atteggiamenti e nei confronti dei propri sentimenti.
Violet è una scrittrice di successo che, dopo un avvenimento che l’ha profondamente ferita, ha deciso di rinnegare se stessa, diventando sostanzialmente inavvicinabile. Quando inizia a soffrire di paramnesia, i suoi ricordi reali si confondono con i ricordi della protagonista del suo manoscritto in fase di scrittura. Distinguere il vero dal falso diventa sempre più difficile e questa particolarità mi ha intrigato, soprattutto perché mi ha invogliato a comprendere fino in fondo il comportamento della protagonista. La vediamo mutare sia dal punto di vista personale sia da quello umano, e in molti momenti l’ho sentita particolarmente vicina, è facile rivedersi in lei, soffrire e gioire con lei.
Frank, è un personaggio tutto da scoprire, complesso e ricco di sfaccettature da renderlo molto reale. Ho adorato tutto in lui, il modo in cui cerca di stare vicino a Violet, l’amore che prova per lei ma che non sa esprimere, il velo di malinconia che lo opprime. Quando ho scoperto il suo passato ogni cosa ha acquisito maggiore importanza. Tra l’altro l’autrice è stata bravissima a far capire sin dal principio che dietro certi comportamenti c’era molto di più di ciò che sembrava. Tra i due è forse il personaggio che matura di più, rivelando al momento giusto ogni lato del suo essere.
Anche i personaggi secondari mi sono piaciuti tantissimo, non posso non citare Tony il ragazzino delle consegne, una piccola perla, oppure Jenny la migliore amica di Violet, un vero punto di riferimento. E, ultima ma non ultima la giovane Ellie, una di noi.
Frank aveva tenuto una foto di quel giorno, perché sapeva che i bei ricordi sono preziosi, più di oro e diamanti, eppure la gente tende sempre a darli per scontati, a lasciare che la polvere vi si depositi, fino a sbiadirli e forse cancellarli.
Lo stile di scrittura di Maria Sveva Morelli è un ulteriore punto di forza: scorrevole, attento, curato. La narrazione ha un ritmo perfetto, una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere.
La trama è interessante, soprattutto per la piega che a un certo punto prendono gli eventi. La paramnesia di cui soffre Violet è uno dei fulcri della storia, l’autrice non lo usa come escamotage per giustificare una scelta piuttosto che un’altra, ma le dà la giusta importanza. Questo è un aspetto che non può essere trascurato, perché è un’ulteriore qualità che rende l’intera vicenda molto “vera”. Le sedute che Violet fa con il suo terapeuta sono tra i momenti migliori del libro.
I dialoghi sono perfetti, divertenti, ironici e commoventi al momento giusto.
Interessante è anche la sottotrama del romanzo: il rapporto che Violet ha con la scrittura e, in particolar modo con il manoscritto che sta scrivendo, con la lettura e con tutto l’universo che ruota attorno alla pubblicazione di un libro. Da lettrice non ho potuto fare altro che rivedermi in tanti aspetti, l’amore che provo per un libro, la sintonia che trovo con un personaggio piuttosto che un altro, l’intreccio narrativo originale e che mi porta a riflettere. In alcuni momenti mi sono sentita talmente coinvolta emotivamente che non ho potuto fare a meno di commuovermi.
Un aspetto che ho apprezzato tantissimo, da amante compulsiva di romanzi storici, è stato il background di Violet come scrittrice, perché lei non scrive solo contemporanei, ma anche storici e lo fa con una passione tale che mi ha emozionato. Se avessi la possibilità di abbracciare Maria Sveva Morelli lo farei immediatamente. Sappi che mi hai reso immensamente felice.
La trama è interessante, soprattutto per la piega che a un certo punto prendono gli eventi. La paramnesia di cui soffre Violet è uno dei fulcri della storia, l’autrice non lo usa come escamotage per giustificare una scelta piuttosto che un’altra, ma le dà la giusta importanza. Questo è un aspetto che non può essere trascurato, perché è un’ulteriore qualità che rende l’intera vicenda molto “vera”. Le sedute che Violet fa con il suo terapeuta sono tra i momenti migliori del libro.
I dialoghi sono perfetti, divertenti, ironici e commoventi al momento giusto.
Interessante è anche la sottotrama del romanzo: il rapporto che Violet ha con la scrittura e, in particolar modo con il manoscritto che sta scrivendo, con la lettura e con tutto l’universo che ruota attorno alla pubblicazione di un libro. Da lettrice non ho potuto fare altro che rivedermi in tanti aspetti, l’amore che provo per un libro, la sintonia che trovo con un personaggio piuttosto che un altro, l’intreccio narrativo originale e che mi porta a riflettere. In alcuni momenti mi sono sentita talmente coinvolta emotivamente che non ho potuto fare a meno di commuovermi.
Un aspetto che ho apprezzato tantissimo, da amante compulsiva di romanzi storici, è stato il background di Violet come scrittrice, perché lei non scrive solo contemporanei, ma anche storici e lo fa con una passione tale che mi ha emozionato. Se avessi la possibilità di abbracciare Maria Sveva Morelli lo farei immediatamente. Sappi che mi hai reso immensamente felice.
Ma comprese di non essere Kate tra le braccia di un affascinante aristocratico, capì di non essere sul divano di casa sua a commuoversi per un film. Era il sogno diventato realtà, era lei tra le braccia di un uomo che aveva fatto di tutto pur di regalarle una notte perfetta.
Prima di salutarvi desidero ringraziare l’autrice per avermi regalato una lettura meravigliosa, che resterà a lungo nel mio cuore.
Se posso darvi un consiglio, leggete Volevo solo il lieto fine e soffermatevi anche sui ringraziamenti alla fine del libro, probabilmente vi scioglierete in lacrime come è successo a me.
“Non ci si ferma mai prima del lieto fine”
Buona lettura e alla prossima recensione.
Ispira molto anche a me questo libro
RispondiEliminaCiao Catia,
RispondiEliminati ringrazio immensamente per questa recensione. Sei riuscita a cogliere tutti gli aspetti del romanzo, anche quelli che a una prima occhiata sembrano insignificanti (es. l'amore di Violet per gli storici, che è anche il mio). Nella tua analisi ho trovato entusiasmo, empatia, profondità e non so dirti quanto mi renda felice sapere di essere riuscita a coinvolgerti e che hai amato i personaggi, quel che hai scritto su Frank mi ha commossa. So lui non è il solito protagonista dei romance, ma speravo davvero che qualcuno riuscisse ad apprezzarlo come me, con tenerezza.
Sei la seconda blogger a menzionare i ringraziamenti, questa cosa mi fa molto sorridere, anche se effettivamente li ho scritti proprio pensando ai lettori!
Grazie davvero,
Sveva.