Buon pomeriggio Booklovers, in questo post vi parlo del romanzo di Saffron A. Kent intitolato Gods & Monsters, pubblicato in Italia da Hope Edizioni lo scorso 23 febbraio.
Un New Adult intenso, a tratti doloroso, ma con un fortissimo messaggio e con una storia d’amore leggendaria che mi ha particolamente colpito e che ho amato tantissimo.
Un New Adult intenso, a tratti doloroso, ma con un fortissimo messaggio e con una storia d’amore leggendaria che mi ha particolamente colpito e che ho amato tantissimo.
Ringrazio Hope Edizioni per la copia ARC del romanzo.
Titolo: Gods & Monsters
Autore: Saffron A. Kent
Editore: Hope Edizioni
Genere: Contemporary Romance/New Adult
Pagine: 397
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: // €
Data di uscita: 23 febbraio 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo) e in tutti gli store digitali
Autore: Saffron A. Kent
Editore: Hope Edizioni
Genere: Contemporary Romance/New Adult
Pagine: 397
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: // €
Data di uscita: 23 febbraio 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo) e in tutti gli store digitali
Voto: ♕ ⭐⭐⭐⭐⭐ ♕
Trama:
Lui era un artista. Lei era la sua musa.
Per tutti in città, Abel Adams era la progenie del diavolo, un ragazzo che non sarebbe mai dovuto nascere. Un mostro.
Per la dodicenne Evie Hart, era soltanto un ragazzo con capelli dorati, magliette morbide e una macchina fotografica. Un ragazzo che amava scattarle fotografie e portarle di nascosto cioccolatini, prima di cena. Un ragazzo che la faceva sentire speciale.
Nonostante gli avvertimenti della sua famiglia, Evie lo ha amato in segreto per sei anni. Si sono incontrati in aule vuote e si sono baciati nei ripostigli bui della chiesa.
Finché non hanno più potuto farlo.
Finché è giunto il momento di scegliere tra l’amore e la famiglia, ed Evie ha scelto Abel, perché il loro amore valeva quel rischio.
Il loro amore era leggendario.
Le leggende, però, raccontano di scelte, ma anche di errori. E per Abel ed Evie, l’artista e la musa, questi errori arriveranno sotto forma di luci, videocamere e sesso.
Lui era un artista. Lei era la sua musa.
Per tutti in città, Abel Adams era la progenie del diavolo, un ragazzo che non sarebbe mai dovuto nascere. Un mostro.
Per la dodicenne Evie Hart, era soltanto un ragazzo con capelli dorati, magliette morbide e una macchina fotografica. Un ragazzo che amava scattarle fotografie e portarle di nascosto cioccolatini, prima di cena. Un ragazzo che la faceva sentire speciale.
Nonostante gli avvertimenti della sua famiglia, Evie lo ha amato in segreto per sei anni. Si sono incontrati in aule vuote e si sono baciati nei ripostigli bui della chiesa.
Finché non hanno più potuto farlo.
Finché è giunto il momento di scegliere tra l’amore e la famiglia, ed Evie ha scelto Abel, perché il loro amore valeva quel rischio.
Il loro amore era leggendario.
Le leggende, però, raccontano di scelte, ma anche di errori. E per Abel ed Evie, l’artista e la musa, questi errori arriveranno sotto forma di luci, videocamere e sesso.
Sono davvero felice di potervi parlare di Gods & Monsters, un romanzo che mi ha profondamente scosso e che ha saputo regalarmi tantissime emozioni, anche se contrastanti tra loro. Sono così tante le cose che vorrei dire e spero di riuscire a farlo senza creare troppa confusione. Anche se ho terminato la lettura da qualche giorno, sono ancora profondamente connessa alla storia che Saffron A. Kent mi ha raccontato.
Perché è così facile per le persone odiare, ma non capire? Perché è facile giudicare e trarre conclusioni, ma non prendersi un momento per ascoltare? Probabilmente perché hanno paura di accorgersi di quanto sono simili alle cose che odiano. Di quanto sono simili ai mostri di cui hanno così tanta paura.
I protagonisti sono Abel ed Evie.
La vita della dodicenne Evie scorre tranquilla fino al giorno in cui, da lontano, scorge un bellissimo ragazzino dai capelli biondi come il grano e arrabbiato con il mondo intero. Il suo nome è Abel Adams e per tutti lui non è altro che un mostro.
Evie sa che dovrebbe stargli lontana, i suoi genitori, molto rigidi e severi, non vogliono che lo frequenti, ma allo stesso modo capisce anche che desidera diventare sua amica perché lei, in Abel, non vede altro che un ragazzo cresciuto troppo in fretta, emarginato per colpe non sue e un promettente artista. L’amicizia si trasforma presto in un amore acerbo ma pieno di promesse. Si amano silenziosamente per sei anni, di nascosto dal resto della comunità, fino a quando tutto è crollato e Evie ha dovuto prendere una decisione tra l’amore per Abel e la sua famiglia e la ragazza ha scelto Abel. Del resto il loro amore è leggenda.
Ma lungo il percorso verso la consapevolezza e la maturità è facile inciampare, cadere, commettere errori e perdersi. Quello che conta è riuscire, alla fine, a ritrovarsi.
La vita della dodicenne Evie scorre tranquilla fino al giorno in cui, da lontano, scorge un bellissimo ragazzino dai capelli biondi come il grano e arrabbiato con il mondo intero. Il suo nome è Abel Adams e per tutti lui non è altro che un mostro.
Evie sa che dovrebbe stargli lontana, i suoi genitori, molto rigidi e severi, non vogliono che lo frequenti, ma allo stesso modo capisce anche che desidera diventare sua amica perché lei, in Abel, non vede altro che un ragazzo cresciuto troppo in fretta, emarginato per colpe non sue e un promettente artista. L’amicizia si trasforma presto in un amore acerbo ma pieno di promesse. Si amano silenziosamente per sei anni, di nascosto dal resto della comunità, fino a quando tutto è crollato e Evie ha dovuto prendere una decisione tra l’amore per Abel e la sua famiglia e la ragazza ha scelto Abel. Del resto il loro amore è leggenda.
Ma lungo il percorso verso la consapevolezza e la maturità è facile inciampare, cadere, commettere errori e perdersi. Quello che conta è riuscire, alla fine, a ritrovarsi.
«Ti voglio, Pixie. Ti voglio nella mia vita e se devo vendere tutto quel che possiedo, perfino la mia anima, lo farò. Mia mamma diceva che le persone senza’anima sono mostri. Non mi dispiace esserlo se riesco a tenerti. E ti terrò con me, Evie.» Una corrente mi attraversa quando dice il mio vero nome. «Ti terrò, cazzo. Neanche Dio può strapparti via da me.»
Gods & Monsters è un bellissimo romanzo che ci racconta una storia intensa, emotivamente toccante, che mi ha suscitato emozioni molto contrastanti tra loro e che ho apprezzato moltissimo proprio per questo.
Ho letto tantissime recensioni di questo libro e c’è chi l’ha apprezzato molto e chi ha fatto più fatica a metabolizzare la storia di Abel ed Evie, la sua Pixie. È innegabile che, a un certo punto, la loro storia d’amore prenda una piega inaspettata, ma se si è in grado di guardare oltre gli errori commessi ciò che resta è la consapevolezza che sbagliare è umano e che è possibile imparare dai propri sbagli quando ci si accetta e ci si perdona.
Abel ed Evie sono due personaggi meravigliosi, ho profondamente amato entrambi in ogni momento del romanzo, anche quando la loro storia si è fatta più complicata e difficile.
Conosciamo Evie quando ha solo dodici anni e una vita fatta di chiacchiere con la sua migliore amica, Sky, di parole condivise su un diario e di domeniche mattina trascorse in chiesa. Evie è una ragazzina dolcissima che si trasforma in una giovane donna altrettanto dolce e coraggiosa. Lei non è come i suoi genitori o il resto della comunità in cui vive, non ha mai pensato nemmeno per un attimo che Abel fosse un mostro, al contrario, è convita che in lui ci sia tanto potenziale ed è effettivamente così. Evie è uno di quei personaggi che non si possono non amare, mi è piaciuta tanto perché al momento giusto dimostra non solo di avere coraggio ma di essere diventata adulta senza che nessuno le indicasse la strada giusta da percorrere.
Abel è un ragazzino pieno di rabbia e di rancore che sta scontando colpe non sue. Nella piccola cittadina in cui si trasferisce, è visto come un mostro, il figlio del diavolo, una persona da emarginare e da tenere a distanza. Niente di più lontano dalla realtà perché quel ragazzino dai capelli biondi come il grano, il corpo simile a una montagna, la macchina fotografica in mano e le magliette morbide, non è altro che un essere umano bisognoso di affetto e amore. Ho amato Abel in ogni suo momento, specialmente quando si è perso e poi ha saputo ritrovarsi. Anche lui, come Evie, intraprende un viaggio tortuoso e complicato, inciamperà spesso e si ritroverà anche in balia della tempesta, come un naufrago che va alla deriva, ma troverà anche la forza per rialzarsi, fare chiarezza dentro di sé e perdonare.
L’amore tra Abel e la sua Pixie è fiore che nasce in un terreno poco fertile, fatto di pregiudizi e cattiveria, di ottusità e bigottismo. Nonostante abbiano alle spalle una storia personale molta diversa, si ritroveranno a condividere la stessa rabbia e lo stesso rancore proprio nei confronti di quelle persone che guardano, ma non vedono, sentono ma non ascoltano. Inciamperanno, cadranno, sbaglieranno e impareranno.
Ho letto tantissime recensioni di questo libro e c’è chi l’ha apprezzato molto e chi ha fatto più fatica a metabolizzare la storia di Abel ed Evie, la sua Pixie. È innegabile che, a un certo punto, la loro storia d’amore prenda una piega inaspettata, ma se si è in grado di guardare oltre gli errori commessi ciò che resta è la consapevolezza che sbagliare è umano e che è possibile imparare dai propri sbagli quando ci si accetta e ci si perdona.
Abel ed Evie sono due personaggi meravigliosi, ho profondamente amato entrambi in ogni momento del romanzo, anche quando la loro storia si è fatta più complicata e difficile.
Conosciamo Evie quando ha solo dodici anni e una vita fatta di chiacchiere con la sua migliore amica, Sky, di parole condivise su un diario e di domeniche mattina trascorse in chiesa. Evie è una ragazzina dolcissima che si trasforma in una giovane donna altrettanto dolce e coraggiosa. Lei non è come i suoi genitori o il resto della comunità in cui vive, non ha mai pensato nemmeno per un attimo che Abel fosse un mostro, al contrario, è convita che in lui ci sia tanto potenziale ed è effettivamente così. Evie è uno di quei personaggi che non si possono non amare, mi è piaciuta tanto perché al momento giusto dimostra non solo di avere coraggio ma di essere diventata adulta senza che nessuno le indicasse la strada giusta da percorrere.
Abel è un ragazzino pieno di rabbia e di rancore che sta scontando colpe non sue. Nella piccola cittadina in cui si trasferisce, è visto come un mostro, il figlio del diavolo, una persona da emarginare e da tenere a distanza. Niente di più lontano dalla realtà perché quel ragazzino dai capelli biondi come il grano, il corpo simile a una montagna, la macchina fotografica in mano e le magliette morbide, non è altro che un essere umano bisognoso di affetto e amore. Ho amato Abel in ogni suo momento, specialmente quando si è perso e poi ha saputo ritrovarsi. Anche lui, come Evie, intraprende un viaggio tortuoso e complicato, inciamperà spesso e si ritroverà anche in balia della tempesta, come un naufrago che va alla deriva, ma troverà anche la forza per rialzarsi, fare chiarezza dentro di sé e perdonare.
L’amore tra Abel e la sua Pixie è fiore che nasce in un terreno poco fertile, fatto di pregiudizi e cattiveria, di ottusità e bigottismo. Nonostante abbiano alle spalle una storia personale molta diversa, si ritroveranno a condividere la stessa rabbia e lo stesso rancore proprio nei confronti di quelle persone che guardano, ma non vedono, sentono ma non ascoltano. Inciamperanno, cadranno, sbaglieranno e impareranno.
Perché è così facile per le persone odiare, ma non capire? Perché è facile giudicare e trarre conclusioni, ma non prendersi un momento per ascoltare? Probabilmente perché hanno paura di accorgersi di quanto sono simili alle cose che odiano. Di quanto sono simili ai mostri di cui hanno così tanta paura.
A livello puramente tecnico il romanzo è suddiviso in tre parti molto diverse tra loro e altrettanto importanti, ho trovato questa scelta ardita e mi ha piacevolmente sorpreso. In realtà è proprio la stessa autrice che, nei commenti, ci spiega qualcosa di più del romanzo. Quando ho terminato di leggere il libro ogni piccolo tassello è andato al proprio posto e il sentimento predominante è stata la contentezza.
Lo stile di scrittura di Saffron A. Kent mi è piaciuto moltissimo perché è fluido, diretto e sa arrivare dritto al cuore del lettore in modo inaspettato e completo. Una volta iniziato a leggere il libro è stato difficile staccarsi dalla storia di Abel ed Evie, mi sono sentita completamente catturata e ho finito di leggerlo in un paio di giorni, estraniandomi completamente dalla realtà.
La particolarità di Gods & Monsters è il suo essere anticonvenzionale, spingere il lettore a porsi delle domande, a scendere a patti con i sentimenti contrastanti che la storia suscita, gli stessi sentimenti che spingono Abel ed Evie a comportarsi in un certo modo, a commettere degli errori, a perdersi e a ritrovarsi.
Sono tantissimi gli argomenti che l’autrice affronta: primo fra tutti i pregiudizi delle persone, il fatto che ci portiamo addosso una serie di etichette che, molto spesso, non corrispondono al vero, che non ci rappresentano per quello che siamo veramente. Inoltre ci parla di fragilità, di voglia di riscatto, di rabbia, rancore, di perdono e tanto, tantissimo amore.
Commettere sbagli, ferire gli altri, ferire anche noi stessi e sentirsi persi sono sentimenti che tutti noi sperimentiamo almeno una volta nella vita. Quando porti nel cuore un grande dolore, quando capita qualcosa che ti ferisce profondamente è naturale perdersi e perdere di vista quello che conta davvero. Bisogna imparare a lasciare andare il dolore, imparare a perdonare non solo chi ci ha fatto soffrire ma anche noi stessi, accettarsi, amarsi, comprendere dai propri sbagli e cambiare.
Sono davvero felice di aver deciso di leggere questo libro, all’inizio mi sentivo preoccupata proprio per quello che la trama ci svela, tuttavia quando ho imparato a conoscere Evie e Abel è stato impossibile non provare un sincero affetto per entrambi. La loro storia mi è piaciuta tanto perché mi ha ricordato quel modo di amare e di vivere intensamente tipico della giovinezza, quando si è alla ricerca di se stessi, quando tutto è bianco o nero e le zone grigie non esistono.
Sono rimasta letteralmente folgorata dalla storia di Abel ed Evie e sono certa che porterò entrambi nel mio cuore molto, molto a lungo. Ringrazio tantissimo Hope Edizioni per aver portato in Italia questa autrice che, a mio parere, ha un enorme potenziale e mi piacerebbe tantissimo leggere altri suoi romanzi perché penso che possa regalare tantissimo con le sue storie.
Lo stile di scrittura di Saffron A. Kent mi è piaciuto moltissimo perché è fluido, diretto e sa arrivare dritto al cuore del lettore in modo inaspettato e completo. Una volta iniziato a leggere il libro è stato difficile staccarsi dalla storia di Abel ed Evie, mi sono sentita completamente catturata e ho finito di leggerlo in un paio di giorni, estraniandomi completamente dalla realtà.
La particolarità di Gods & Monsters è il suo essere anticonvenzionale, spingere il lettore a porsi delle domande, a scendere a patti con i sentimenti contrastanti che la storia suscita, gli stessi sentimenti che spingono Abel ed Evie a comportarsi in un certo modo, a commettere degli errori, a perdersi e a ritrovarsi.
Sono tantissimi gli argomenti che l’autrice affronta: primo fra tutti i pregiudizi delle persone, il fatto che ci portiamo addosso una serie di etichette che, molto spesso, non corrispondono al vero, che non ci rappresentano per quello che siamo veramente. Inoltre ci parla di fragilità, di voglia di riscatto, di rabbia, rancore, di perdono e tanto, tantissimo amore.
Commettere sbagli, ferire gli altri, ferire anche noi stessi e sentirsi persi sono sentimenti che tutti noi sperimentiamo almeno una volta nella vita. Quando porti nel cuore un grande dolore, quando capita qualcosa che ti ferisce profondamente è naturale perdersi e perdere di vista quello che conta davvero. Bisogna imparare a lasciare andare il dolore, imparare a perdonare non solo chi ci ha fatto soffrire ma anche noi stessi, accettarsi, amarsi, comprendere dai propri sbagli e cambiare.
Sono davvero felice di aver deciso di leggere questo libro, all’inizio mi sentivo preoccupata proprio per quello che la trama ci svela, tuttavia quando ho imparato a conoscere Evie e Abel è stato impossibile non provare un sincero affetto per entrambi. La loro storia mi è piaciuta tanto perché mi ha ricordato quel modo di amare e di vivere intensamente tipico della giovinezza, quando si è alla ricerca di se stessi, quando tutto è bianco o nero e le zone grigie non esistono.
Sono rimasta letteralmente folgorata dalla storia di Abel ed Evie e sono certa che porterò entrambi nel mio cuore molto, molto a lungo. Ringrazio tantissimo Hope Edizioni per aver portato in Italia questa autrice che, a mio parere, ha un enorme potenziale e mi piacerebbe tantissimo leggere altri suoi romanzi perché penso che possa regalare tantissimo con le sue storie.
Non è il giudizio degli altri di cui ci dovremmo preoccupare. È il giudizio a cui sottoponiamo noi stessi. È il fatto che ci sei tu seduto al buio, dentro una scatoletta, tutto solo. Sei tu quello che deve sopportare la vergogna dei tuoi peccati mentre il mondo va avanti.
Gods & Monsters è molto più di un semplice romanzo d’amore, la storia di Abel ed Evie è una storia che merita di essere letta e mi sento di consigliarla a chi sia alla ricerca di una lettura originale, capace di uscire dagli schemi e di trattare argomenti impegnativi. Personalmente lo promuovo a pienissimi voti.
Buona lettura.
Buona lettura.
Che bellissima recensione Catia si vede che ti ha sconvolta in maniera positiva. E' una lettura forte ma davvero intensa
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