mercoledì 19 maggio 2021

Review Tour: “Intramoenia” di Deborah P. Cumberbatch


Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Deborah P. Cumberbatch intitolato Intramoenia e uscito in Self Publishing lo scorso 14 maggio. Una storia ricca e potente che mi ha conquistato con la sua prosa intensa e i suoi protagonisti incredibili.

Ringrazio Deborah P. Cumberbatch per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Intramoenia
Autore: Deborah P. Cumberbatch
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 334
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 15,09 €
Data di uscita: 14 maggio 2021
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Jax è uno dei migliori agenti dell’MI6.
È nato per essere un soldato, è nato per proteggere il suo Paese ed è una certezza che avverte sin nelle ossa, portandola avanti con orgoglio e dedizione.
O, almeno, è quello che pensa finché una missione non gli sconvolge interamente l’esistenza.
Finché la Terra non emette la sua sentenza.
Dopo quel giorno, dopo aver visto che cosa la mano dell’uomo è in grado di fare, Jax si perde in una spirale autodistruttiva, in una guerra dove non resterà altro che caos.
E la fine, quella che lui si augura. Quella che aspetta.

Sarabi è una donna spezzata, recisa, distrutta.
Una donna che il mondo ha deciso di punire per qualcosa che non ha mai scelto. Per un colore di pelle che deriva dallo stesso spettro da cui hanno origine tutti gli altri e che però viene disprezzato come se appartenesse all’inferno.
Dopo essere stata salvata da una voce che ha infranto l’oscurità, Sarabi non sente più nulla: è un fantasma che vaga in attesa della morte, rifuggendo qualunque contatto umano.
Dopo due anni in cui ha solo tentato di tenere insieme i pezzi, però, decide di far felice sua nonna, il suo unico appiglio per non crollare nell’abisso, e lascia Londra per ritirarsi nella loro fattoria fuori dal tempo, in cerca di un po’ di pace. Non avrebbe mai pensato che proprio lì avrebbe di nuovo risentito quella voce.

Nelle terre isolate e umide delle campagne inglesi, due persone in guerra si ritroveranno in una clessidra scheggiata fuori dal mondo fatta di stelle e parole, pronte a combattere l’una per l’altra ancora prima di conoscersi.
Insieme a un diario arrivato dal passato, che contiene una storia che cambierà per sempre le loro vite.



Recensione


Jax è un agente dell’MI6, ama il suo lavoro e cerca sempre di concludere al meglio ogni sia missione. Almeno fino a quando tutto precipita sconvolgendogli l’intera esistenza. È capitato qualcosa in quell’ultima missione, qualcosa che lo ha fatto andare in mille pezzi e lo ha fatto precipitare in una spirale di dolore e rabbia.
Sarabi è una giovane donna che ha vissuto un’esperienza terribile, dilaniante. È stata ferita in modi inimmaginabili, a causa del colore della sua pelle. Quando pensavo che tutto fosse ormai perduto è arrivata una voce che l’ha strappata dalle tenebre che la tenevano imprigionata. Tuttavia riprendere in mano la vecchia vita sembra impossibile, Sarabi ha cicatrici troppo estese e profonde, non sopporta essere toccata, non riesce a gestire la portata della sua paura. Dopo due anni di duro impegno e lavoro su se stessa, Sarabi decide di lasciare Londra e accontentare la richiesta dell’amata nonna, si trasferisce così nella loro fattoria alla ricerca di un po’ di pace.
Il destino, però, ha deciso che la voce di quell’uomo che in passato l’aveva strappata dalle tenebre ritornasse, ed è così che le strade di Jax e Sarabi si incontrano di nuovo, in uno scenario diverso e in compagnia di un diario che cambierà per sempre la loro vita.
E poi la sua voce è stato il colpo finale, l’ultima scarica di pallottole prima di essere avvolto dal buio e trovare la pace. La sua voce è il mio punto debole. È musica, sono note musicali che scoppiano nell’aria, è come la sensazione del sole sul viso che sconfigge il vento aspro dell’inverno e accoglie la primavera.

È il primo romanzo di Deborah P. Cumberbatch che leggo e me ne rammarico molto perché la storia di Jax e Sarabi mi ha completamente conquistata.
I due protagonisti sono caratterizzati in modo perfetto e penso che non sia stato semplice dargli così tanto spessore specialmente perché hanno alle spalle una storia particolarmente difficile, eppure Deborah c’è riuscita in modo egregio e questo rivela molto del suo talento.
Jax è un uomo tormentato da quell’ultima missione che ha mandato letteralmente in pezzi tutto il suo mondo, e ora porta con sé un fardello e un dolore che rischiano di schiacciarlo per sempre. È convinto di non meritare niente di buono che la vita possa offrirgli e cerca di annegare la sua oscurità bevendo fino a stordirsi per non pensare, per non ricordare. Ma il destino non ha finito di giocare con lui, ed è così che nel pieno del suo caos personale ritrovare lei. Ha conosciuto Sarabi in un momento terribile e da quel momento in poi non ha più potuto dimenticarla. Quando è costretto a prendersi un periodo di congedo, infatti, il fato vuole che lui si presenti alla fattoria di Sarabi e che quello sia per lui l’inizio di qualcosa di unico. Il personaggio di Jax mi è piaciuto tantissimo, nonostante il suo inferno personale ha un animo davvero speciale, è veramente un brav’uomo e si merita tutta la felicità di questo mondo.
Allo stesso modo ho amato Sarabi, una donna straordinaria, una vera guerriera. Vittima di un sistema crudele e di persone senza scrupoli, è riuscita comunque a sopravvivere. Anche per merito di Jax che è entrato nella sua vita quando tutto sembrava ormai perduto. Riprendere in mano la propria vita, ritrovare la propria dignità quando hanno provato a strappartela non è semplice, eppure lei in qualche modo è riuscita ad andare avanti. Anche se si sente spezzata dentro di lei, continua ad ardere quella voglia di vivere che non l’ha mai abbondata. E quando Jax rientra nella sua vita quella scintilla si trasforma in fuoco potente destinato a non spegnersi mai. Sarabi è un misto di fragilità e forza che mi ha colpito nel profondo, quando ho scoperto cosa le fosse capitato mi sono sentita stringere il cuore in una morsa inesorabile. Anche lei, come Jax, merita tutta la felicità di questo mondo e anche di più.
Ho amato tantissimo la loro storia e ho amato tantissimo loro sia presi singolarmente sia come coppia. Hanno un modo unico e speciale di completarsi, sono l’una la cura e la terapia dell’altro. Insieme affrontano l’oscurità che li avvolge e anche se hanno paura, anche se si sentono persi, non smettono mai di credere l’uno nell’altra. L’amore che nasce tra loro è qualcosa di mistico e unico, che trascende il tempo e lo spazio.
«Tu mi troverai sempre.»
Sa di promessa solenne ricoperta di spine di una condanna.
«Sempre» sigillo e ingoio rovi e spine, inalo aria senza ossigeno. «Ti troverò sempre Sarabi.»

Un altro personaggio splendido è Wanniya, la nonna di Sarabi. È una donna straordinaria e anche con lei l’autrice è riuscita a caratterizzarla in modo splendido.
Ho particolarmente apprezzato la cura con cui ha descritto il rapporto tra nonna e nipote, e allo stesso modo ho apprezzato quanto sia riuscita ad andare in profondità con i suoi personaggi, a renderli reali quasi tangibili. Niente in questo libro è lasciato al caso e si nota distintamente che dietro c’è un progetto ampio e che abbraccia diversi argomenti difficili ma trattati con enorme delicatezza.
Il pov alternato permette al lettore di addentrarsi nelle profondità dei loro pensieri e delle loro anime. Ho amato tantissimo come Jax e Sarabi riescano a completarsi, sono i loro occhi e i loro gesti a parlare veramente, molto più delle parole. Inoltre hanno un modo unico di interagire e ho adorato ogni loro dialogo, ogni loro pensiero.
Anche la sottotrama legata alla presenza di questo diario mi è piaciuta molto, una storia nella storia che emoziona, commuove e lascia un segno indelebile nel cuore del lettore.
Lo stile di scrittura di Deborah P. Cumberbatch è favoloso, mi ha conquistata in un modo che non credevo possibile. La sua penna è scorrevole, attenta, profonda, molto di impatto. Riesce a giocare con le parole e a trasmettere tantissimo. Mentre leggevo la storia di Jax e Sarabi, mi sembrava quasi di essere lì con loro tanto mi sono sentita coinvolta.
La trama si evolve in modo costante e il ritmo narrativo è perfetto. Inoltre questo romanzo è ricco di molte sfumature differenti che creano un’esplosione di colori, l’autrice è bravissima a parlare di sentimenti e di emozioni, più andavo avanti nella lettura e più sentivo di volerne ancora. Non è un caso che io abbia letto questo libro in un solo giorno e che mi abbia fatto fare le ore piccole. Una volta iniziato non sono più riuscita a staccarmene.
Sono davvero felice di aver avuto la possibilità di conoscere la bravura di Deborah, ora devo assolutamente recuperare gli altri suoi libri perché è riuscita a fare breccia nel mio cuore con estrema facilità. E sono ancora più felice di aver potuto assaporare la meravigliosa storia di Jax e Samara perché mi ha dato tanto in termini di emozioni e sensazioni e ne avevo proprio bisogno.
Lui è l’unico posto dove un colibrì come me, con ali spezzate e il corpo troppo pesante, vorrebbe mai posarsi.
«Quindi mi stavi cercando?» riesco a domandare infine con voce rotta, un misto tra un sussurro e un gracidio.
«Da tutta la vita.»

Consiglio la lettura di Intramoenia a chi non ha paura di scontrarsi con la profondità dell’animo umano e a chi sia alla ricerca di una storia completa e strutturata benissimo sotto ogni punto di vista, con due protagonisti meravigliosi che bucano le pagine e arrivano dritti al cuore del lettore.
Buona lettura.

Voto



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