mercoledì 7 luglio 2021

Review Party: “La maledizione di Goldwing Abbey” di Maria Novella Giorli


Oggi il blog partecipa al Review Party dedicato al romanzo d’esordio di Maria Novella Giorli intitolato La maledizione di Goldwing Abbey, primo volume della serie La Saga di Goldwing Abbey, uscito in Self Publishing lo scorso 13 marzo.
La maledizione Goldwing Abbey è un bel fantasy che richiama tantissimo la struttura delle favole, con due protagoniste forti e intelligenti che compieranno un lungo e difficile viaggio per spezzare la maledizione che grava sulla loro famiglia.


Titolo: La maledizione di Goldwing Abbey
Autore: Maria Novella Giorli
Editore: Self Publishing
Genere: Fantasy
Serie: La Saga di Goldwing Abbey #1
Pagine: 260
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: copertina felissibile 12,99 € / copertina rigida 15,98 €
Data di uscita: 13 marzo 2021
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐ 1/2

Trama:

Una magica storia fra leggenda e realtà.

Da quando una strana maledizione è caduta sulla ridente cittadina di Thunderbay nella contea del Dorset nessuno è mai riuscito a spezzarla. Becca e Joy dovranno svelare il segreto che si cela dietro il misterioso monastero di Goldwing e riuscire a rompere il maleficio che grava sulla città e sulla loro famiglia. Diroccata e abbandonata da secoli, l’abbazia viene evitata da tutti gli abitanti del paese, la sua fama è infatti sinistra e inquietante. Pare che sia maledetta e che, nei suoi pressi, molte persone siano sparite. Altri dicono che un’antica comunità di suore viveva secoli orsono al suo interno e che sopravviva fantasma tutt’oggi. Le due ragazze Incontreranno molti ostacoli lungo il loro percorso e dovranno fare i conti con scelte difficili. Come in un gioco di scatole cinesi, ogni enigma che risolveranno le condurrà in un altro e in un altro ancora, in un intreccio di complesse vicende che le vedrà dapprima scoraggiarsi e rinunciare, ma poi rialzarsi e combattere, fin quando non arriveranno a toccare con mano la potente magia di Goldwing Abbey. Fra diari, chiavi, porte segrete, scrigni, libri di magia, stanze stregate... riusciranno le protagoniste a distinguere il bene dal male e portare così a termine la loro missione?



Recensione


Si diceva che a Goldwing Abbey, molti secoli prima, fosse vissuta una comunità di monache di clausura che, secondo i racconti antichi, aveva attirato su di sé una potente maledizione.

Le protagoniste di questo bel libro sono due sorelle Becca, la maggiore, e Joy, più piccola di qualche anno. Vivono a Thunderbay, un villaggio nella contea del Dorset in Inghilterra, dove la vita degli abitanti è condizionata dalla presenza del monastero di Goldwing.
Grazie ai racconti della nonna Milly, le due sorelle sono affascinate dalla vecchia e diroccata abbazia che viene evitata dagli abitanti di Thunderbay perché la sua fame è inquietante e sinistra. Quando le due sorelle scoprono che sugli abitanti e sulla loro famiglia grava un’antica maledizione proveranno a fare di tutto per spezzarla e per riportare la serenità tra gli abitanti. La loro missione sarà difficile e ricca di ostacoli ed entrambe scopriranno l’esistenza della magia tra le mura di Goldwing Abbey, tra stanze stregate, scrigni, porte segrete e antiche chiavi.
Becca, avvolta nella sua calda sciarpa di lana, era totalmente sprofondata nella soffice poltroncina grigia del treno e si lasciava cullare dal dondolio. Guardava fuori dalla finestra, mentre con le dita si arricciava i morbidi boccoli castani. Stava tornando dal college e si dirigeva a casa, a Thunderbay, per le vacanze invernali.

La maledizione di Goldwing Abbey è un bel fantasy adatto a un pubblico molto vasto, penso che possa conquistare senza fatica sia adulti sia giovani. Una sorta di favola che porta con sé la magia a cui non mancano momenti cupi e tenebrosi con un richiamo al gotico che mi è molto piaciuto.
Becca e Joy sono due sorelle molto diverse tra loro ma unite da un profondo legame fatto di complicità, amicizia e rispetto. Mi sono piaciute entrambe tantissimo, le ho trovate molto vere e genuine.
Joy, la sorella minore, è un concentrato di coraggio, voglia di andare fino in fondo e determinazione. Becca è più riflessiva ma altrettanto determinata come la sorella e cerca di non lasciarsi scoraggiare dagli insuccessi o dagli imprevisti. A colpirmi moltissimo è stato il loro legame e il modo di interagire, si compensano a vicenda e unite sono veramente uniche.
Un altro personaggio che mi è piaciuto moltissimo è la nonna Milly, una donna in gamba che cerca in tutti i modi di aiutare le due nipoti nella loro missione. Una missione che riserverà loro grandi ostacoli da superare e imprevisti che sanno colpire e fare male. Bellissimo anche il gatto Cliff, un micio particolare che mi ha sorpreso più di una volta, una presenza rassicurante e importante per le due sorelle.
All'improvviso, mentre Becca parlava, Joy la interruppe: «Becky, io so che anche tu hai visto cose strane là dentro» e dicendo ciò, assunse un'espressione molto turbata, mentre gettava un sasso nelle calme acque del laghetto. Becca si toccò i capelli nervosamente e annuì. Le due stavano fissando il colle lontano sormontato dall'inquietante Goldwing Abbey...

Magia e mistero vanno a braccetto tra le pagine del romanzo, un romanzo che non ha paura di tingersi di oscurità all’occorrenza e questo aspetto mi è piaciuto molto. L’inizio del romanzo è molto fiabesco, ti conduce tra le braccia di questo villaggio immaginario nel Dorset, ricco di fascino e di mistero stemperato dalla presenza delle due sorelle e della loro famiglia. Mano a mano che i capitoli scorrono, però, il ritmo diventa più incalzante, ricco di rivelazioni e scoperte importanti che mi hanno tenuta incollata al Kindle fino all’ultima pagina. E quando sembra che tutto sia finito – il finale si può considerare autoconclusivo – ecco che l’autrice ci lascia un appiglio per un proseguo che non vedo l’ora di poter leggere.
Ho adorato tantissimo la grande abilità della Giorli di descrivere luoghi e paesaggi. Il suo stile di scrittura è bellissimo perché riesce a essere evocativo, preciso e scorrevole. I capitoli corrono veramente in fretta e ho faticato a capire chi tirasse le fila nell’oscurità.
Mi ha colpito molto l’avventura che le due sorelle vivono e il loro modo di affrontare i misteri e le avversità.
L’autrice è stata molto brava a distribuire i vari indizi al momento giusto, rendendo molto fluida e accattivante la lettura.
A impreziosire il libro, la presenza di illustrazioni creati dalla stessa autrice, mi sono piaciuti tantissimo e hanno reso ancora più magica e avventurosa la lettura.
Sono davvero felice di aver letto questo libro perché mi ha permesso di vagare con la fantasia in un luogo dove magia e mistero si fondono alla perfezione, creando un gioco di luci e ombre che mi hanno incuriosito e affascinato.
«Joy, la nonna ci ha preparate. Non ha voluto terrorizzarci per farci trascorrere un’infanzia serena, piena di sogni e creatività. Tanto ci ha pensato la mamma a tenerci al sicuro e dietro di lei c’era sicuramente la nonna. Lo sai, no, qual è il motto della nonna?».
«Ma certo», rispose Joy, «Fantasia: un piccolo universo fatto di Fede, Amore, Nostalgia, Tristezza, Avventura, Sentimento, Immaginazione e Abilità».

Consiglio la lettura de La maledizione di Goldwing Abbey a tutti quelli che abbiano voglia di volare con la fantasia e di vivere una favola dalle tinte oscure in compagnia di due eroine genuine, determinate e dal cuore grande.
Buona lettura.

Voto





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