sabato 4 dicembre 2021

Blogtour: "Fidanzati per le feste" di Chiara Rametta e Francesca C. Cominelli

Buon sabato Booklovers.
Oggi il blog partecipa al Blog Tour dedicato al romanzo Fidanzati per le feste scritto a quattro mani da Chiara Rametta e Francesca C. Cominelli in uscita il 7 dicembre.


Nella mia tappa vi parlerò dellambientazione.
Prima di parlarverne però, vi lascio tutte le info del romanzo.


Titolo: Fidanzati per le feste
Autore: Chiara Rametta – Francesca C. Cominelli
Editore: Self Publishing
Genere: Chick-lit
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 0,99 €
Prezzo cartaceo: 9,99 €
Data di uscita: 7 dicembre 2021


Trama:

Lei una Louboutin, lui uno scarponcino di montagna.
Un ricatto di Natale, tre settimane esatte per salvare le feste e la sua sfarzosa vita. Questo è l’incubo nel quale si ritrova Paris, unica erede della famiglia Ramirez, proprietari della catena di concessionarie automobilistiche più lussuose di tutti gli Stati Uniti. Il giorno del ringraziamento suo padre decide di farle un “regalo” e tagliarle tutti fondi economici, eccetto il suo attico a Park Avenue. Paris deve entrare nel mondo degli adulti, trovare un lavoro vero e piantarla di fare la parassita mantenuta.
Ma lei ha già architettato un sotterfugio per rendere felici i suoi genitori: entro Natale troverà un fidanzato così da poter accedere al fondo fiduciario lasciato in eredità dal nonnoe ottenere il suo milione di dollari.
I giorni passano, ma Paris non riesce a trovare l’uomo dei sogni, fino a quando la sua migliore amica le propone un’applicazione per incontrare il suo “fidanzato per le feste”. DICK OR SWITCH – TROVA UN PENE PER NATALE potrebbe essere la svolta che stava aspettando. Peccato, però, che i casting per trovare la sua dolce – finta – metà da presentare al cenone di Natale si stiano rivelando un vero e proprio disastro!
Farouk, di origine persiana, non potrebbe essere più diverso da lei: portinaio squattrinato, alla ricerca del sogno americano che pare una visione celestiale, impossibile da raggiungere. Si è trasferito in America per allontanarsi dall’ombra del padre e aprire un ristorante tutto suo. Purtroppo le cose non sono andate come sperava e adesso si ritrova ad aprire le porte ai ricconi di Park Avenue!
Come se non bastasse i suoi genitori gli danno un ultimatum sotto le feste: trovarsi una moglie o rimpatriare in Iran seduta stante. Farouk non ha intenzione di abbandonare il suo sogno, né tanto meno di sposarsi, così inizia anche per lui la missione salva-Natale.



Ambientazione


Fidanzati per le feste è ambientato nella splendida New York. La storia inizia nel giorno del ringraziamento per cui, nei primi capitoli troviamo la città avvolta nella magia del Natale. Le vie della città sono addobbate a festa, c’è l’albero di Natale del Rockefeller Center e anche la fontana Pulizzer di fronte all’hotel Plaza.

Una delle ambientazioni più suggestive in cui abbiamo scelto di far “scontrare” Paris e Faribo è il Winter Village. Si tratta di un villaggio natalizio all’interno del Bryant Park; esso ospita gli “holidays shop”.

Sgrano gli occhi. «Ma siamo al Winter Village?» domando incredula, mentre ammiro lo spettacolo di luci di fronte a me.
Le illuminazioni provengono dai grattacieli e dalle lucine a intermittenza, blu e viola, dell’imponente albero di Natale che si trova proprio di fronte a noi. Negli holidays shop – chioschi in cui è possibile acquistare di tutto: bevande calde, souvenir, addobbi natalizi – ci sono delle lampadine sospese che rendono tutto ancora più magico e romantico.
«Esattamente, ci troviamo nel villaggio d’inverno del Bryant Park, a pochi passi da Times Square. Immagino tu ci sia già stata un miliardo di vol…»
Lo interrompo subito. «No, non ci sono mai stata.»

E ovviamente i i nostri Paribo non poteva non recarsi alla parte migliore del Winter Village: la pista di pattinaggio.

Con la mano destra tremolante, per il freddo e per l’ansia da prestazione, mi stacco dal parapetto e porto in avanti il piede sinistro, così come mi ha suggerito Faribo. Poi avanzo con l’altro, mentre lui viene verso di me, tendendomi entrambe le mani.
Stacco l’altra mano dalla balaustra e la allungo verso la direzione di Faribo, mentre avanzo strisciando con i miei pattini.
Non faccio nemmeno in tempo a pensare che sia un gioco per ragazzi, che il mio pattino sinistro s’inceppa e inciampo, cascando per terra.
Per fortuna nessuno se ne è accorto, dal momento che non ho emesso alcun gridolino.
Faribo si avvicina prontamente. «Ehi, tutto a posto qui?»
«Ti avevo scongiurato di non lasciarmi» lo rimprovero
«Potrei sempre dirti di andare all’Overlook, al secondo piano del padiglione della pista, così potrai riscaldarti. Ma è così divertente vederti qui…»
«…Spiaggiata a terra come una rana pescatrice?!»
«Al massimo sono le balene a spiaggiarsi. E comunque sì, è divertente.» Mi porge la mano in mio soccorso.
Bene, Faribo JaJaDivah o come diavolo ti chiami, adesso ti faccio vedere io.
Afferro saldamente la sua mano, con una pressione tale da farlo cadere giù, accanto a me. Un bambino e il padre si sono appena girati verso di noi. Cavoletti di Bruxelles, siamo in una pista da pattinaggio, di cosa vi stupite? È così normale scivolare.

La festa dell’Indipendenza è un altro momento significativo per i nostri #PARIBO.
Eccoci al Luna Park di Coney Island, uno dei parchi divertimento più amati.
Segnatevi la "Big Momma" di Coney Island, il ciclone più spaventoso di tutti che raggiunge una velocità massima di 60 miglia orarie, trasporta 24 passeggeri, perché è proprio lì che ne vedrete delle belle.

Passato il Natale e il 4 luglio, non ci resta che volare in una New York mascherata per la notte di Halloween. Notte molto importante per i Paribo, ma il motivo dovrete scoprirlo voi leggendo il romanzo.

Il taxi mi lascia di fronte al 230 sulla quinta strada alle otto in punto. I marciapiedi pullulano di bambini intenti a fare dolcetto o scherzetto e adulti alla ricerca del party migliore. Da dieci anni a questa parte non mi sono mai perso la parata a Greenwich Village, quest’anno la tradizione verrà interrotta. Chissà che qualcosa nella mia vita possa migliorare con questo cambiamento.
Entro nel palazzo dirigendomi verso l’ascensore dall’aria minacciosa che mi porterà al Rooftop bar sul tetto. Le porte sono state ricoperte di pittura nera e al centro c’è un enorme teschio con gli occhi luminescenti.
«Non male come inizio.»
Anche l’interno dell’ascensore non è stato risparmiato dalle decorazioni, il valletto è stato sostituito dal Cavaliere Senza Testa, alcune zucche intagliate giacciono in terra illuminate dalle loro candele e le ragnatele pendono dal soffitto appiccicandosi alle pareti.


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