sabato 12 marzo 2022

Recensione: “Bagliori di morte” di Leslie Wolfe


Buon sabato Booklovers.
Oggi vi parlo del terzo romanzo della serie Agente Speciale Tess Winnett intitolato Bagliori di morte scritto da Leslie Wolfe e pubblicato da Hope Edizioni per la collana Hope Crime lo scorso febbraio.

In questo volume l’Agente Speciale Tess Winnett sarà alle prese con un intrigante caso da sbrogliare e si troverà a dover fare i conti con uno spietato serial killer e stanarlo metterà a dura prova lei e la sua squadra.

La serie Agente Speciale Tess Winnett:
La Ragazza dell’Alba
La Ragazza Watson
Bagliori di morte
Taker of lives (inedito in Italia)
Not really dead (inedito in Italia)
Girl with a rose (inedito in Italia)
Mile high Death (inedito in Italia)

Ringrazio Hope Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Bagliori di morte
Autore: Leslie Wolfe
Editore: Hope Edizioni
Genere: Thriller
Serie: Agente Speciale Tess Winnett #3
Collana: Hope Crime
Pagine: 357
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: //€
Data di uscita: 4 febbraio 2022
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Quando il corpo di una giovane donna viene trovato nel suo stesso giardino, a una settimana dalla scomparsa, gli investigatori giungono a una conclusione agghiacciante: la donna è l’ennesima vittima di un serial killer di cui nessuno conosceva l’esistenza e, con ogni probabilità, non l’ultima.
L’Agente Speciale dell’FBI Tess Winnett e i detective assegnati al caso cercano delle risposte tra un’infinità di prove che non conducono a nessuna pista valida. È soltanto quando viene ritrovato un altro corpo che emergono alcuni dettagli sull’insolita firma dell’assassino: gli piace pedinare le sue vittime prima di rapirle e gli piace mostrare loro un vivido assaggio di ciò che sta per accadere.
L’implacabile Tess Winnett e il suo team daranno la caccia a un serial killer che uccide senza pietà, un predatore di giovani madri. Piena di risorse, creativa e intransigente, Tess non si fermerà davanti a nulla per catturare l’assassino, prima che possa annientare un’altra vita innocente.



Recensione


Piccola premessa: è il primo romanzo di questa serie che leggo, a catturare la mia attenzione è stata la trama e una sorta di sesto senso libroso. Non solo sono contenta di averlo fatto, ma ora voglio recuperare anche i due libri precedenti per conoscere più a fondo l’Agente dell’FBI Tess Winnett e la sua storia.

«Chiamalo istinto» replicò criptico. «Venticinque anni a fare questo lavoro, e una cosa che mi ha detto una volta Tess Winnett.»
«Sputa il rospo.»
«Ha detto che strangolare è una faccenda personale; il metodo più personale di uccidere che esista. Più intenso e personale è l’omicidio, maggiori sono le possibilità che il killer abbia commesso un errore.»

Il romanzo inizia con Tess, Agente Speciale dell’FBI, ricoverata all’ospedale, le sue condizioni sono serie ma non è in pericolo di vita. I suoi colleghi della polizia di Miami non la lasciano mai sola e quando si trovano per le mani un nuovo caso non esitano a consultarla e a coinvolgerla nelle indagini. Il corpo di una giovane donna è stato rinvenuto nel suo stesso giardino, a una settimana dalla sua scomparsa. Dopo le prime indagini preliminari, gli investigatori giungono a una conclusione agghiacciante: c’è un serial killer in circolazione di cui nessuno sospettava l’esistenza e, con molta probabilità la donna trovata morta non sarà l’ultima.
Tess Winnett e i detective Michowsky e Fradella si mettono subito al lavoro. La convalescenza di Tess non ha fermato il suo spirito combattivo che fa di tutto per dare una mano, anche da un letto d’ospedale.
Le prime piste non portano da nessuna parte e sarà solo quando un altro corpo verrà rinvenuto che emergeranno nuovi dettagli sulla firma dell’assassino che, prima di rapirle, mostra loro un assaggio di quello che sta per accadere. Il profilo del soggetto ignoto va, via via, delineandosi sempre di più: è un predatore di giovani madri e le uccide senza pietà. Tess non riesce a restare con le mani in mano e farà di tutto per fermare il serial killer prima che un’altra innocente vita venga annientata.
«Sta dando a quelle donne un avvertimento. Mostra loro che cosa le aspetta e, in qualche modo, quelle donne non gli prestano attenzione. Ecco perché nessuna di loro lo vede in faccia… notano solo la corda, attorcigliata stretta intorno ai suoi pugni, pronto a uccidere. Vedono la morte; lui mostra loro un bagliore di morte.»

Iniziare a leggere una serie dal terzo volume potrebbe essere considerato un azzardo, ma io sono contenta di averlo fatto perché se c’è una qualità che questa autrice ha, oltre ad avere scritto un bellissimo libro, è di essere stata molto ma molto brava a dare al lettore tutti gli strumenti per comprendere bene la situazione in cui ci troviamo.
Sono molteplici gli aspetti che mi sono piaciuti: la caratterizzazione dei personaggi, la narrazione, lo stile di scrittura e l’evoluzione della trama. Tutto sommato questo libro è pressoché perfetto.
La protagonista è, senza ombro di dubbio, l’Agente Speciale dell’FBI Tess Winnicott, ma i personaggi secondari sono altrettanto importanti e ho trovato ognuno di essi descritti molto bene e facilmente inquadrabili.
Tess mi ha fatto un’ottima impressione, mi sembra una donna caparbia, con un grandissimo senso della giustizia e dedita al suo lavoro che cerca di svolgere al meglio, senza risparmiarsi. Ha un passato complicato alle spalle che solo due persone conoscono: Cat il suo angelo custode e Bill il profiler che le ha offerto un lavoro come analista a Quantico. Tess, infatti, è una grandissima profiler e il suo sesto senso la conduce spesso nella giusta direzione. Ora, capirete la mia voglia di scoprire il suo passato e da qui, ma non solo, l’intenzione di recuperare i primi due libri al più presto.
Gli altri personaggi che affiancano Tess nelle indagini sono Michowsky e Fradella e anche loro mi hanno fatto una buonissima impressione. Sono entrambi in gamba: Fradella è più giovane e tende a voler correre anche se ha molto ancora da imparare, mentre Michowsky è un agente più navigato e che sa il fatto suo.
E poi si vede benissimo quanto tengano a lei, non solo professionalmente ma anche umanamente, niente di romantico, ma tanto affiatamento tra tre persone che svolgono lo stesso lavoro anche se per agenzie diverse. Questo, per esempio, è stato un aspetto che mi ha colpito e che vorrei approfondire. Di solito i poliziotti non vedo mai di buon occhio gli agenti dell’FBI, c’è molta rivalità. In questo caso, tuttavia, tale rivalità non l’ho notata, al contrario stanno gettando le basi per una collaborazione solida e un legame che può regalare enormi soddisfazioni.
Non sentiva di meritare nessun affetto da quelle persone, eppure erano lì, pronte ad aiutare. Il dottor Rizza, Gary, Todd, persino Donovan. Il pensiero di avere degli amici era una novità per lei, e un po’ la spaventava. […] Forse Cat aveva ragione: era arrivato il momento di permettere di nuovo alle persone di avvicinarsi. Era arrivato il momento di fidarsi e condividere.

Non posso scendere nello specifico parlando della trama, ma posso dire che tutto l’aspetto che riguarda le indagini, la raccolta delle prove e le varie teorie fatte mentre lavorano al caso sono appassionanti e gestite molto bene. Ho seguito con grande attenzione il lavoro di Tess e i suoi colleghi e ho adorato l’acume della protagonista, il modo in cui ha saputo unire tutti i puntini e vedere il quadro generale del caso.
Anche la narrazione è ottima, non c’è un attimo di pausa eppure tutto si svolge seguendo dei tempi più che plausibili, non ho notato forzature o situazioni poco veritiere.
La narrazione è in terza persona e il Pov è alternato e su questo punto mi vorrei soffermare perché, in linea di massima, quando leggo un thriller non amo avere troppe informazioni. Preferisco seguire da vicino chi sta svolgendo le indagini per indagare a mia volta, ipotizzando cosa possa essere accaduto. In questo caso, invece, l’autrice sposta la sua attenzione anche sul killer e sulle vittime e, contrariamente al mio solito, penso che questa sia stata la scelta migliore e che dà qualcosa di più a tutta la storia. Mi ha proprio appassionato.
Lo stile di scrittura di Leslie Wolfe mi è piaciuto molto: è attento, scorrevole, diretto e ho amato tutte le descrizioni relative alle indagini. I briefing che Tess e il suo team tengono con regolarità, il continuo scambio di informazioni e più teste che lavorano contemporaneamente alla risoluzione del caso. I dialoghi sono accurati e hanno un buon ritmo. Mi sono sentita subito coinvolta dalla storia, sin dal prologo e mi è piaciuto che l’autrice non giri troppo intorno alle questioni ma che vada dritta al punto.
Questo libro mi ha ricardato il telefilm Criminal Minds ma con qualcosa di più, ho un debole per i profiler e la scienza forense. Inoltre, c’è moltissima suspense e la tensione cresce mentre i capitoli si susseguono veloci. In conclusione, il mio non può che essere un giudizio entusiastico del libro.
«Sapete, ragazzi, quello che abbiamo qui, questa collaborazione tra agenzie, questa, ehm, nostra partnership sta cominciando ad assomigliare molto a un’amicizia, e non so come gestirla» ammise, poi li osservò agitarsi, a disagio, in attesa che continuasse. «Ma sono una che impara in fretta. Andiamo a prenderci quell’hamburger… Sto morendo di fame.»

Consiglio la lettura di Bagliori di morte a chi abbia voglia di leggere una storia avvincente, ricca di suspense e con dei personaggi – principali e secondari – descritti e caratterizzati benissimo. Se amate il genere Thriller questo libro può fare di sicuro al caso vostro.
Buona lettura.

Voto



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