mercoledì 23 marzo 2022

Review Party: “La scrittrice senza tempo” di Monica Brizzi


Buongiorno Booklovers.
Oggi il blog partecipa al Review Party dedicato al nuovo romanzo di Monica Brizzi intitolato La scrittrice senza tempo, uscito lo scorso 16 marzo.

Ringrazio Monica Brizzi per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: La scrittrice senza tempo
Autore: Monica Brizzi
Editore: self publishing
Genere: Narrativa contemporanea romantica
Pagine: 215
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 10,00 €
Data di uscita: 16 marzo 2022
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐

Trama:

Tempo e spazio, per Bianca Maffi, sono difficili da comprendere. Essere cresciuta tra un continente e l’altro l'ha resa una ragazza piena di mancanze ma capace di raccontare, con i suoi libri, storie indimenticabili. Bianca è abile con le parole scritte quanto non lo è mai stata con quelle parlate, e ora che ha deciso di trasferirsi in una cittadina toscana per iniziare un nuovo romanzo, è pronta a tutto.
Grazie al curioso condominio dove andrà a vivere, ad amici che non si aspettava di avere, alla sorella e ai ricordi che porta sempre con sé, nascosti in delle scatole di latta, il futuro di Bianca prende a districarsi, il tempo e il suo trascorrere cominciano a essere delle certezze e la vita pare diventare finalmente sua. Manca solo una cosa: Ian. Senza di lui, niente di tutto questo sarà davvero possibile.



Recensione


Monica Brizzi torna con un romanzo che esula dal classico Romance addentrandosi nell’animo umano e il suo tormento di non riuscire a dare all’amore il giusto tempo e, forse, anche la giusta dimensione.
Lo sa bene Bianca Maffi, cittadina del mondo che porta con sé tanti luoghi, persone, parole, mancanze e un amore che rinnega il tempo e non lo sa afferrare. Perché le manca qualcuno di fondamentale come l’aria per respirare; tre lettere, due vocali e una consonante: Ian.
Ed è paradossale che una scrittrice affermata come lei sappia scrivere storie indimenticabili, ma non sappia essere altrettanto abile con le parole parlate. E così lei ed Ian continuano a rincorrersi, a trovarsi, a viversi ma solo per la durata di un battito di ciglia. Tuttavia, ora ha trovato un luogo in cui fermarsi, forse mettere radici, in un paese della Toscana, accolta tra le braccia di un condominio pieno di colori, odori, musica e parole. Di amici, di famiglia dove poter scrivere il suo libro e, forse, un destino nuovo l’attende e il tempo non le sembrerà più così incerto e, forse, le riporterà lui.
Dentro di sé sapeva che c’era un unico sistema, per farlo, e che quel sistema era una parola composta da tre lettere, due vocali e una consonante a concludere. Ian. Ma il dolore le soffocava i pensieri e non ne aveva bisogno, non in quel momento.

La voce narrante, seppur sia scritto in terza persona, è Bianca Maffi, e mi piace definirla una cittadina del mondo, perché Bianca non riesce a stare ferma, è in perenne movimento. Un perpetuo peregrinare che la porta da un luogo a un altro, da una lingua a un’altra, che le fa vivere mille esperienze, le donano ricordi a volte molto belli, altri molto dolorosi, ma pur sempre pezzi di un puzzle che è la sua vita.
Bianca è una donna eccentrica nella sua timidezza, un prodigio quando si tratta di comunicare con le parole scritte, ma che fatica a dare forma e dimensione a quelle parlate, che restano incastrate in gola tra un bacio e un altro, una carezza e un sorriso, un alba e un tramonto. Ma per quanto la sua vita sia in continuo movimento, lei sa che manca qualcosa di fondamentale, una amore nato per caso tra le strade di Lisbona, un ragazzo poco più grande di lei. Ma quando non hai radici, quando non riesci a capire quale sia il tuo posto, tutto quello che puoi fare è continuare a muoverti, anche se sai che questo ti porterà lontano da lui, ancora una volta.
Bianca è un personaggio interessante e ricco di contraddizioni, almeno fino a quando decide di fermarsi in Toscana e di vivere in un condominio fatto da persone che, con molta semplicità e naturalezza, diventano amici con cui trascorrere il tempo, parlare e confidarsi.
Non sempre ho capito fino in fondo cosa spingesse Bianca a spostarsi di continuo, soprattutto quando spostarsi significava perdere Ian dopo averlo appena ritrovato.
Quello tra Ian e Bianca è un amore che resiste al tempo, alla distanza e all’assenza. Tuttavia, è anche un amore doloroso, nella sua profondità. Tra passato e presente la vita di Bianca si rivelerà al lettore.
Era curiosa la relazione che Bianca aveva con il tempo. Non riusciva a capire in che modo gli sfuggisse, perché che le sfuggisse era certo. Le scivolava tra le dita e in mezzo ai capelli, si incastrava tra le fughe delle mattonelle e tra i pulsanti della tastiera e lei si trovava nel niente, al buio, con la certezza di aver perso, ancora una volta, qualcosa.

Molto bello il rapporto con la sorella maggiore, la sua unica famiglia, il suo punto di riferimento, la sua certezza insieme a Ian. E cosa dire di questo ragazzo misterioso? Che resta un mistero e forse è giusto così, perché Ian rappresenta l’amore per Bianca, ma un amore con la “A” maiuscola, perché resta nonostante tutto.
Il rapporto tra Ian e Bianca è fatto di luoghi, attimi e momenti vissuti al massimo, perché dovranno bastare fino al prossimo incontro. Mi è piaciuto molto il loro modo di comunicare, molto semplice e diretto, privo di artifizi e barriere.
Quando Bianca deciderà di fermarsi per scrivere il suo ultimo libro, che avrà un sapore particolare, troverà in quel condominio che l’ha accolta e accudita, tanti volti amichevoli, pronti a tenderle una mano. Un luogo da chiamare casa nel suo vero significato.
Sono convinta che il vero protagonista di questo libro sia l’amore, quello vero, sofferto, aspettato e cercato. L’amore e tutto il bagaglio che porta con sé, il tormento, il dolore ma anche la speranza che dà vita a qualsiasi cosa.
La trama è abbastanza lineare, non ci sono molti scossoni; tuttavia, c’è tanta, tantissima introspezione, ci sono tanti personaggi alcuni bizzarri, altri meno, ma tutti molto vividi e reali. La scelta della terza persona mi è piaciuta molto, anche perché apprezzo entrambi gli stili narrativi.
Lo stile di scrittura di Monica Brizzi è attento, curato, diretto e di impatto. Molto belle le descrizioni dei vari luoghi visitati e vissuti da Bianca, che denotano tanto impegno e ricerca da parte dell’autrice. Piccoli dettagli che fanno grande un libro.
È stato bello leggere un romanzo di Monica capace di parlare d’amore senza essere un romanzo rosa vero e proprio, ma un libro di narrativa che non rinnega, però, quella vena romantica che io da lettrice amo tanto.
Perché l’amore è il più grande motore del mondo e Monica riesce sempre a esaltarlo con grande naturalezza.
«E poi ci sei tu che sei comparsa dal niente in mezzo al caos della città, e che non te nei vai in nessun modo da qui», confessò toccandosi la fronte, «né da qui, proseguì sul petto.»
«È un male?»
«No. Ma non mi era mai successo. Vorrei stare con te ogni secondo, e ti ho conosciuto un minuto fa. È strano. È bello. Tu sei bella.»

La scrittrice senza tempo è una storia diversa dal solito, che porta con sé tanti significati e una lingua universale che tutti conoscono, fatta di emozioni e sensazioni. Una lettura che mi sento di consigliare a chi sia alla ricerca di una storia diversa dal solito, dolce, dolorosa, profonda e intensa.
Buona lettura.

Voto



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