martedì 15 marzo 2022

Review Party: “Un uomo solo al comando” di Alex Connor


Buon martedì Booklovers.
Oggi il blog partecipa al Review Party organizzato da Monica, Sara e Corinne del blog Tre gatte tra i libri dedicato al secondo volume della serie La saga dei Borgia, nata dalla penna di Alex Connor, dal titolo Un uomo solo al potere, pubblicato da Newton Compton lo scorso 10 marzo.

La seria La saga dei Borgia:
Ascesa al potere
Un uomo solo al potere

Ringrazio le Gatte per aver organizzato l’evento.
Ringrazio Newton Compton per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Un uomo solo al comando
Autore: Alex Connor
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller storico
Serie: La saga dei Borgia #2
Pagine: 343
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 4,99 €
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Data di uscita: 10 marzo 2022
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

I Borgia sono al culmine del loro potere. Sono in molti a temere la loro ambizione, avidità e violenza. In pochi osano sfidarle: solo personalità come il vendicativo cardinale Della Rovere, il grande re Carlo VIII e il fanatico Savonarola. Circondato dai nemici, papa Borgia si affida al suo spietato e carismatico figlio Cesare, che tuttavia non intende farsi ingabbiare nel ruolo di cardinale. Mentre Lucrezia cerca di sottrarsi al matrimonio con un rampollo degli Sforza e Carlo VIII si prepara a invadere l’Italia per soggiogare Alessandro VI, i tumulti nelle strade di Roma arrivano a minacciare il Vaticano. E quando il papa decide di promuovere l’arrogante figlio Juan a capo dell’esercito pontificio, la rivalità tra i fratelli raggiunge picchi pericolosi. L’errore di giudizio di Alessandro VI sarà così grave da scatenare un vero bagno di sangue: un disastro che travolgerà ogni cosa, sia dentro che fuori le mura del Vaticano.



Recensione


Questo è il primo romanzo di Alex Connor che leggo anche se la conoscevo per fama e, vi giuro, mi rammarico di non averlo fatto prima perché Un uomo solo al potere non solo mi ha fatto conoscere il talento di questa scrittrice, ma mi ha aperto anche un mondo su un genere che mi piace davvero tanto.

«Siamo al sicuro pe ora. Ma il domani è incerto. E proprio mentre oziamo, beviamo e giacciamo con le nostre donne, i francesi complottano contro di noi. E forse lo stesso si potrebbe dire della famiglia Orsini, o del Moro, a Milano».

I Borgia sono nel momento di massimo splendore, in molti li temono e sono pochissimi quelli che oserebbero sfidarli. Conscio di essere circondato dai nemici, Alessandro VI, conosciuto anche come Rodrigo Borgia, il papa, si affida come consigliere al temibile figlio Cesare e al suo carisma, anche se quest’ultimo non vuole ricoprire il ruolo di cardinale, vorrebbe poter combattere con l’esercito papale. Tuttavia, il papa decide di promuovere il figlio Juan a capo dell’esercito pontificio e la rivalità tra i due fratelli raggiunge picchi molto pericolosi. Nel frattempo, Lucrezia cerca di trovare un modo per sottrarsi al matrimonio con Giovanni Sforza, e quando Carlo VIII si prepara a invadere l’Italia per soggiogare Alessandro VI, i tumulti nelle strade di Roma arrivano a minacciare anche il Vaticano. L’errore di giudizio di Alessandro VI avrà gravi conseguenze dando vita a un disastro sia dentro sia fuori le mura del Vaticano.
«Ve lo chiedo di nuovo, vi imploro, come un figlio che si rivolge a un padre, lasciatemi guidare l’esercito. Sapete che sono in grado di faro. Gonzaga e Trevisan possono confermare la mia abilità e il mio istinto. Io non sono Juan, non sono un ragazzetto a malapena cresciuto il cui obiettivo principale sono le prestazioni del proprio arnese».

Un uomo solo al comando è un romanzo storico veramente appassionante e coinvolgente. L’autrice ci mostra da vicino tutte le vicende che riguardano i Borgia, le rivalità tra i fratelli, le alleanze, i tentativi di resistere agli attacchi dei nemici e il loro lento ma inesorabile declino.
Rodrigo Borgia e i figli Cesare, Lucrezia, Juan e Jofré sono i protagonisti di questa serie.
L’autrice ha fatto un lavoro ottimo nella loro caratterizzazione, con poche e semplici parole ha saputo descriverli in modo splendido e molto vivido. Il personaggio che mi ha più colpito è stato, senza ombra di dubbio, Cesare Borgia. Primogenito dal carattere complesso e complicato, ricco di carisma, fascino e spietata crudeltà, è temuto e allo stesso tempo ammirato da tutti. Si trova rilegato in un ruolo che non gli appartiene; il papa, infatti, lo nomina cardinale, ma tutto quello che Cesare desidera è guidare l’esercito papale e spazzare via i nemici. Il suo animo complicato e oscuro è mitigato dalla presenza di Taddea e dall’amore che nutre per lei, anche se entrambi sanno che non possono vivere alla luce del sole la loro relazione. Il personaggio di Cesare conquistata con la sua intelligenza, il modo molto diretto di affrontare le situazioni e risolvere i problemi.
Lucrezia Borgia è una donna ricca di fascino, intelligenza e molto scaltra, appassionata di politica, cerca in tutti i modi di ottenere l’annullamento del matrimonio con Giovanni Sforza. Questo personaggio è più difficile da inquadrare perché è un connubio di luce e oscurità ed è sicuramente dotata di grande fascino. Lei e Cesare si somigliano sotto diversi punti di vista ed è il fratello con cui si confronta di più.
Juan è il secondo genito e il figlio prediletto del papa: è arrogante, sicuro di sé e la sua rivalità con Cesare cresce a dismisura quando viene messo a capo dell’esercito pontificio. Nonostante ami stare in battaglia, ben presto dimostrerà di non essere all’altezza del ruolo e le conseguenze delle sue azioni si ripercuoteranno su tutta la famiglia.
E poi c’è Rodrigo Borgia, Alessandro VI, un uomo ambizioso, potente che non si ferma davanti a niente e nessuno, spesso si scontra con Cesare per le sue decisioni; tuttavia, non può fare a meno dei consigli del primogenito, anche se sa che così facendo mette i due figli in perenne lotta fra loro.
C’è un rapporto speciale che lega il papa ai quattro figli e l’autrice è stata davvero bravissima a esaltare la loro relazione, a metterla sempre al centro della storia.
«No», Pinturicchio scosse la testa. «No, non ti odio, Taddea. Ma ho paura. Ti stai addentrando tra le fiamme…».
«È un fuoco che ho appiccato io», ribatté lei. «E, se brucerò, brucerò da sola».

Anche i personaggi secondari sono descritti benissimo: primo fra tutti Miguel de Corella, meglio conosciuto come Michelotto, fedele a Cesare e che è stato per lui maestro e mentore. E ancora Taddea, sorellastra di Pinturicchio, ha un ruolo importante per Cesare in quanto sua amante, anche se entrambi non voglio far sapere a nessuno della loro relazione. Poi ancora, l’acerrimo nemico di Alessandro VI, il virtuoso cardinale Giuliano della Rovere, Girolamo Savonarola, Carlo VIII, il cardinale Ascanio Sforza e Vannozza Cattanei, madre dei figli di Rodrigo.
La trama corre velocissima, mi sono sentita catturata dalla lettura sin dal prologo, quando una voce fuori campo introduce i fatti a cui stiamo per assistere, condividendo le riflessioni su ciò che ha vissuto sulla propria pelle, stando molto vicino ai Borgia. Un personaggio anonimo e ignoto, ma che mi ha molto incuriosito.
La narrazione ha un ritmo perfetto e il romanzo si legge in pochissimo tempo; come accennavo poc’anzi mi sono subito sentita catturata dalla trama, una volta iniziato a leggere non sono quasi più riuscita a smettere. Le vicende sono narrate benissimo e ho adorato l’accuratezza storica della Connor; fatti e persone realmente esistite che si fondono alla perfezione con personaggi e altrettanti fatti inventate, ma che contribuiscono a dare molta vivacità alla lettura.
Lo stile di scrittura di Alex Connor è scorrevole, attento, molto dinamico e accurato. Con poche e semplici parole riesce a spiegare alla perfezione tutto quello che accade senza annoiare il lettore e dando un ritmo perfetto alla lettura. I dialoghi, inoltre, sono ben strutturati ed esaltano in modo naturale la trama mettendo in risalto le qualità dei vari personaggi.
Anche l’ambientazione e le sue descrizioni sono perfette e aiutano il lettore a sentirsi coinvolti nella lettura.
Penso che l’autrice abbia fatto un lavoro eccelso nella descrizione del rinascimento che risente ancora dell’influsso del medioevo. E non mancano, in questo senso, gli accenni alle grandi opere, come ad esempio dello stesso Pinturicchio, o i richiami a Leonardo Da Vinci.
Per tutta la durata del romanzo si respira una certa tensione, una sorta di suspense che rende ancora più accattivante e appassionante la lettura.
Il finale, poi, è un vero e proprio crescendo di intensità e mi ha lasciata molto scombussolata. Spero che ci sia terzo volume, anche se questo significa, forse, assistere alla caduta di Cesare.
«Non siamo nati per amare un’altra persona, Cesare, non lo sai? Siamo nati Borgia e cresciuti per servire le ambizioni di nostro padre, e, col tempo, anche le nostre».

Un uomo solo al comando è un romanzo bellissimo, pieno di fascino in cui fatti storici e fiction si fondono alla perfezione. Consiglio la lettura di questo libro a tutti gli amanti di storia e della famiglia Borgia. Io ne sono rimasta affascinata e spero che affascinerà anche voi se deciderete di leggerlo.
Buona lettura e alla prossima recensione.

Voto



Nessun commento:

Posta un commento