martedì 12 settembre 2023

Review Party: “La rivoluzione dei piccoli gesti” di Adele Chiabodo

Buongiorno Booklovers.
Oggi il blog partecipa al Review Party organizzato dalla mia amica Susy del blog I miei magici mondi, dedicato al libro La rivoluzione dei piccoli gesti di Adele Chiabodo, pubblicato oggi da Garzanti.


Nel banner qui sopra trovate i nomi di tutti i blog che partecipano all’evento.
Ringrazio Susy per avermi coinvolta in questo evento.
Ringrazio Garzanti per la copia del romanzo in omaggio.


Titolo: La rivoluzione dei piccoli gesti
Autore: Adele Chiabodo
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 144
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Data di pubblicazione: 12 settembre 2023
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐

Trama:

Entra nella caffetteria di un piccolo borgo. Cerca il taccuino impolverato nel cassetto. Lì troverai tutti i consigli per riscoprire la bellezza delle piccole cose.

La copertina del taccuino è piena di polvere. Un dono inaspettato, che giace dimenticato in un cassetto della caffetteria di un piccolo borgo che si anima solo d’estate. È stata una donna straniera, Ella, a regalarlo al burbero proprietario del locale, Durante. In quelle pagine ci sono consigli per ritrovare la felicità attraverso piccoli gesti, in apparenza insignificanti, di cui Ella conosce il potere salvifico. Perché c’è una gioia irresistibile nel riscoprire la bellezza del quotidiano. Durante l’ha accolta con diffidenza, ma sembra proprio aver bisogno di uno spunto per riscoprire sotto una nuova luce le vecchie abitudini, ormai date per scontate. Per questo, Ella lo accompagna, con gentilezza, nelle sue avventure di tutti i giorni: preparare una confettura di albicocche fresche, organizzare brunch, guardare insieme le stelle cadenti la notte di San Lorenzo… Piccole cose in cui possiamo riscoprirci felici, come Ella ha imparato per prima. E chissà, forse anche Durante riuscirà ad aiutarla a superare il suo doloroso passato, se avrà il coraggio di prendere in mano quel taccuino e aprire il suo cuore.



Recensione


Prendi un’abitudine e reinventala. Parti da qualcosa di piccolo, una colazione ben apparecchiata sottratta alla velocità senza cura, accendi la radio e perditi in una canzone, osserva una foglia che cade. Si deve essere coraggiosi per rompere la routine.

Le due colonne portanti di questo libro sono Ella, una giovane donna scozzese e Durante, proprietario di una caffetteria in un piccolo borgo italiano.
La giovane Ella sa quanto un dolore possa limitare l’esistenza di qualcuno che lo sperimenta. Lo sa perché lo ha vissuto in prima persona, quando la sua vita sembrava come avvolta da una nube di pessimismo che condizionava i suoi giorni e che sembrava non intenzionato a darle tregua. Ma Ella non si è arresa ed è stato proprio grazie alla sua forza interiore che riesce a scoprire che è dagli eventi più tristi e dai cui sembra non esserci possibilità di salvezza che esplode la meraviglia. Ed è così che, con il suo fedele taccuino, ha visto che la felicità si può ritrovare nei piccoli gesti di ogni giorno. E quando Ella arriva nel piccolo borgo in cui Durante ha la sua caffetteria, negli occhi di quel proprietario un po’ burbero e scostante, rivede nei suoi occhi lo stesso velo di tristezza che ha conosciuto anche lei. La diffidenza con cui l’accoglie, perché Ella arriva in quel borgo per un motivo ben preciso, spingono Ella ad agire. E così decide di regalare anche a Durante un taccuino e di accompagnarlo nella riscoperta dei piccoli doni inaspettati di ogni giorno. Piccole cose in cui possiamo riscoprici felici. E forse, se Durante deciderà di prendere in mano quel taccuino e aprire il suo cuore, potrà aiutare la stessa Ella a superare il suo doloroso passato.
Era partita dal niente: cercava sollievo in un raggio di sole inaspettato, in un caffè quando la stanchezza la faceva da padrona, in una scia di profumo durante una passeggiata, in una canzone alla radio nelle cui parole riconoscersi. Aveva cercato di imparare, sera dopo sera, a rifiorire, nell’estate dell’anno successivo, a rendersi conto che ciò che più la rendeva fiera era essere riuscita a ritrovare sé stessa nell’atto di cogliere le piccole gioie del mondo.

La rivoluzione dei piccoli gesti è un libro delicato, quasi poetico in cui il lettore può prendere tanti spunti da mettere poi in pratica nella propria vita. Appena ci si immerge nella vita di Ella e di Durante si viene avvolti da quei particolari, all’apparenza poco importanti, ma che in realtà possono donare una gioia inaspettata.
L’autrice ci presenta i due protagonisti: Ella, una giovane donna scozzese e Durante, proprietario di una caffetteria in un piccolo borgo italiano che si popola di turismo in estate e che nei mesi invernali vive una placida esistenza fatta di gesti quotidiani che danno sicurezza.
Ella arriva nel piccolo borgo per un motivo ben preciso, ritrovare Barto – Bartolomeo – che aveva conosciuto quando il giovane uomo aveva vissuto per qualche tempo in Scozia. Ed è così che entra nella vita di Durante, padre di Bardo e proprietario di una caffetteria frequentata sia dagli abitanti, sia dai turisti che riempiono le strade durante la bella stagione. Negli occhi di Durante, la nostra Ella ritrova lo stesso velo di tristezza che lei conosce bene e così decide di fargli vedere che, spesso, la felicità si trova nei piccoli gesti quotidiani. Aiutarlo e abbattere le sue difese non sarà facile, ma la nostra protagonista sa che non si arrenderà anche se il cammino dovesse essere particolarmente difficile. Il personaggio di Ella è simile a una ventata di aria fresca, il suo modo di affrontare la vita la porta a riscoprire tutti i doni inaspettati che possiamo trovare ogni giorno se solo prestiamo attenzione.
Durante è uomo burbero, poco incline al sorriso e che all’arrivo di Ella la tratta con distacco e diffidenza, del resto in una comunità piccola come quella in cui Durante vive ci si conosce tutti e gli “stranieri” a volte vengono visti come elementi di disturbo. Eppure, giorno dopo giorno, scopre che l’approccio alla vita della giovane donna, non è una cosa da prendere alla leggera o da guardare con diffidenza perché grazie a lei riscoprirà i piccoli piaceri della vita e impererà a sorridere anche di più. Durante è un personaggio particolare che colpisce per il suo modo di fare e che il lettore ha il piacere di accompagnare nel suo personale percorso indicatogli da Ella.
Durante avrebbe chiuso la caffetteria e sarebbe tornato a casa da lì a poco. Ma, prima, si era seduto, aveva aperto un barattolo di marmellata e ne aveva mangiato un cucchiaino, poi un altro ancora, sforzandosi di smettere: quello, come avrebbe capito ragionandoci sopra qualche mese dopo, era il sapore della felicità.

Ma, oltre a Ella e Durante, l’autrice ci presenta altri personaggi, altrettanto importanti e fondamentali: come Barto, il figlio di Durante e Alma, o Franz, straniero come Ella, che ama dipingere e che nell’ultimo periodo, qualcosa lo intristisce e a risentirne è la sua pittura.
La trama è molto particolare e lo è anche il suo sviluppo ed è per questo che il libro risulta originale. A colpirmi, soprattutto, è la quasi assenza di dialoghi che rende la lettura come una sorta di un viaggio che il lettore intraprende insieme a Ella e Durante.
Nel corso della lettura ho trovato tantissimi spunti riflessivi e piccoli accorgimenti che posso applicare alla mia stessa vita, seguendo i suggerimenti di Ella, proprio come la lettura del libro stesso o della recensione che sto scrivendo.
È stato bello assistere al cambiamento di Durante, vederlo mettere in discussione il suo pensiero e imparare ad accogliere la presenza di Ella nella propria vita. Il rapporto che lega questi due personaggi è molto particolare. Ella si avvicina a Durante perché in lui riconosce lo stesso velo di tristezza che ha avvolto anche lei nel passato, ma abbattere le barriere e la diffidenza di quell’uomo diffidente e schivo è tutt’altro che semplice, ma Ella non è abituata ad arrendersi alle prime difficoltà e, con calma, mattone dopo mattone, riesce ad abbattere tutte le sue difese. A volte basta davvero poco ed Ella lo sa bene, per questo propone a Durante diverse attività da svolgere insieme o che, comunque, lo vedono coinvolto. Come preparare una confettura di albicocche, organizzare brunch, guardare insieme le stelle cadenti la notte di San Lorenzo… piccole attività e particolari in cui possiamo riscoprirci felici.
Un altro elemento che mi è piaciuto tanto è la vita nel borgo, un luogo che l’autrice ha saputo descrivere così bene da renderlo quasi come un personaggio silente ma che sa far sentire la propria presenza. Vi confesso che mi piacerebbe visitare un posto del genere e cercare di osservarlo con gli stessi occhi di Ella.
Entrambi i protagonisti intraprendono un percorso che li porterà a guardarsi meglio dentro e a superare i rispettivi dolori.
Lo stile di scrittura di Adele Chiabodo è un altro elemento che colpisce il lettore; la sua penna è attenta, evocativa, capace di trasmettere molte emozioni a chi legge.
Durante non avrebbe saputo descrivere quella bellezza, ma avrebbe voluto provarci. E forse l’avrebbe fatto, quella sera, prendendo in mano il suo taccuino. Intanto, con il sorriso sulle labbra, aveva preso un mazzo e si era incamminato verso il negozio di Alma, che si era commossa: era proprio vero, che ciò che nasceva inaspettato, non poteva che trasformarsi in qualcosa di meraviglioso.

Consiglio la lettura di La rivoluzione dei piccoli gesti a chi sia alla ricerca di un libro delicato, attento, a tratti molto poetico, ricco di spunti e consigli da poter applicare nella vita di tutti giorni da ognuno di noi, in fondo dobbiamo solo aprire gli occhi all’esistenza.
Buona lettura.

Voto



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