domenica 25 marzo 2018

Recensione: "Un Lord da conquistare"

Titolo: Un Lord da conquistare
Autrice: Virginia Dellamore
Editore: Self Published
Genere: History romance, Regency
Pagine: 366
Serie: Autoconclusivo
Prezzo e-book: 0,99 €
Voto: 5 Stelline (5/5)

Trama: Londra, 1814. Althea Hope è tutto fuorché un’eroina romantica: ha quasi trent’anni, porta gli occhiali, e il suo guardaroba non contiene un solo abito che non sia terribilmente fuori moda. In più, ricopre la classica professione delle zitelle senza speranza: fa l’istitutrice e la chaperon di una ragazza alla sua prima Stagione. Il suo compito è quello di accompagnare la ricchissima e bellissima Greta agli eventi mondani, tenendola sotto controllo ma rimanendo sullo sfondo come una severa tappezzeria.
Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato.
Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea.
Di sicuro Althea non è la donna ideale di William.
Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme...
La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.

Fa' pure del tuo peggio per sfuggirmi
tu in me vivrai per tutta la vita
e vita non durerà più a lungo del tuo amore,
perchè sol da questo affetto essa dipende.

William Shakespeare

Recensione: 5 stelline (5/5)
Inizio la mia recensione dicendo che amo questo romanzo, l'ho letto due volte cosa abbastanza rara per me. Di solito rileggo solo ciò che apprezzo infinitamente e questo libro rientra assolutamente in suddetta categoria.
Virginia Dellamore è un'autrice abilissima, con un lessico ed una padronanza di linguaggio tali che ti fa venire voglia di abbracciarla e ringraziarla. I suoi romanzi sono come aria fresca e pulita per i nostri polmoni troppo abituati allo smog.
La prima volta che ho letto questo romanzo era il maggio 2017, ero stata spinta ad acquistarlo grazie alle recensioni più che positive lette su Amazon e, a fine lettura, mi son unita più che volentieri a questi positivissimi commenti.
Dopo aver visto la miniserie della BBC Orgoglio e Pregiudizio con Colin Firth (che ho amato alla follia!!!!), avevo proprio voglia di leggere qualcosa di Regency e questo romanzo ha soddisfatto in pieno le mie aspettative. Ottimi i dialoghi scoppiettanti e pieni di composta ironia, bellissimi anche i due protagonisti all'apparenza chiusi all'amore ma con tanta voglia di amare ed essere amati. Insomma due perfette anime gemelle.
Quello che colpisce di questo romanzo sono indubbiamente i dialoghi tra i due protagonisti, più e più volte leggendo lo scambio di battute tra William ed Althea mi sono ritrovata a ridere di cuore, finalmente due personaggi autentici e non imbalsamati nei rispettivi ruoli che riescono sempre a sorprenderti in un modo o nell'altro.
Il primo incontro tra Lord Warwick e Miss Hope avviene durante una non poco faticosa serata, in cui la nostra Althea sta facendo da chaperon alla giovane e bellissima Greta, una ragazza molto ricca e dolce alla ricerca di un buon partito.
Althea si allontana dalla sala principale per poter bere un tea in tranquillità e riposare le orecchie dalle continue chiacchiere delle altre accompagnatrici ed è proprio in questa occasione che avrà modo di conoscere Lord William Warwick che, come lei, sta recando un rifugio in cui potersi ricaricare.
Quando William si accorge di non essere solo in quella stanza accusa Althea di volerlo compromettere per poter farsi sposare, ovviamente la nostra eroina non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da questo individuo tanto bello quanto maleducato e gli risponde per le rime:

"Mettervi in trappola non sarebbe nemmeno l'ultimo dei miei desideri: siete l'individuo più orrido che abbia mai incontrato. Anzi, è meglio che mi allontani in fretta prima che siate voi a mettere in trappola me"
"Vi atteggiate a innocente insultata, perchè avete capito di non avere speranze? Combatto ogni giorno contro le arrampicatrici sociali pronte a tutto pur di avere un titolo. Ormai riesco a riconoscere a naso le donne come voi"
"Non v'è dubbio che ci riusciate, avete un naso che è entrato nella stanza dieci passi prima di voi tanto è grande! Invece di giudicare l'aspetto altrui, guardatevi allo specchio con minore indulgenza: non siete essattamente un piacere per gli occhi! Inoltre, nessuno ha mai informato Vostra Signoria che esiste un utensile chiamato pettine? I vostri nobiliari capelli sembrano cespi di fieno"

Ovviamente, dopo questo scambio di battute al fulmicotone ero già innamorata persa di entrambi i personaggi.
William non è il classico nobile perdigiorno, è un marchese atipico, che ama il duro lavoro e il contatto con la natura. Un uomo che si è fatto da sè. E Althea non è la rigida ed austera istitutrice che vuol far credere, è una ragazza romantica che aspetta di incontrare il vero amore.

"Quella donna lo eccitava e, insieme, lo rasserenava: la sua presenza era aria, acqua, terra, fuoco e speranza."

La nostra Virginia è riuscita a dar vita ad un romanzo accattivante, che ti invoglia sempre di più a proseguire nella lettura perchè sai che nella pagina troverai un dialogo o un pensiero o una situazione che ti farà battere il cuore, venire le lacrime agli occhi e farti ridere di gusto. 
E' un romanzo che trasuda passione nonostante riesca a rimanere casto fino alla fine ed è qui che si nota tutta l'abilità della nostra autrice, che è riuscita a realizzare un bellissimo romance senza alcun bisogno dell'aggiunta di scene di sesso, spesso fin troppo abusate.

"Sappi che io spalancherò sempre le tende della tua vita, sempre."

Consiglio assolutamente questo romanzo a tutte le amanti del genere ma non solo, lo consiglio anche a tutte coloro che hanno voglia di fare un tuffo nel passato.

"La vera eternità risiede nella dissonanza.
Solo chi è diverso risalta e rimane.
Solo chi si dà da fare per imporre delle idee controcorrente, in qualsiasi campo.
Gli altri, le pecore belanti, si confonderanno con l'uniforme gregge
."

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