mercoledì 2 ottobre 2019

Recensione: "Perché la notte appartiene a noi" di Amabile Giusti

Buongiorno Booklovers e buon mercoledì.
Oggi vorrei parlarvi di un romanzo di Amabile Giusti uscito più di un anno fa ma che io ho letto solamente di recente.
Si tratta del contemporary romance new adult Perchè la notte appartiene a noi. Una storia romantica e ricca di sentimenti e di colpi di scena come solo Amabile Giusti riesce a dar vita.

Titolo: Perché la notte appartiene a noi
Autrice: Amabile Giusti
Casa Editrice: Amazon Publishing
Genere: New Adult
Pagine: 292
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: 9,99 €
Data di uscita: 22 maggio 2018

Voto: 🌟🌟🌟🌟


Trama:

La luce dell’aurora e il gelido buio dell’Alaska: sono Mira e Kade.

L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.
L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.
Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.
Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi.
Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.
Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.


L'autrice


Amabile Giusti è calabrese. È un ex avvocato che ormai si dedica completamente alla scrittura. La sua vita è scrivere romanzi e il suo sogno nel cassetto è vivere in un casale, dove inventare le sue storie circondata dal verde e da tanti animali.
Per farla felice, regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica blu, un manga giapponese o una pianta grassa piena di spine. Amabile spera di invecchiare lentamente (sembra sia l’unico modo per vivere a lungo), ma mai invecchiare dentro. Ascolta molto e parla poco ma, quando scrive, non si ferma più...

Con lo pseudonimo di Virginia Dellamore ha pubblicato numerosi romance storici: Lady Opaline, Una stravagante ragazza perbene, Non posso esistere senza di te, Un lord da conquistare, Un mascalzone senza pari, Il diavolo e la rosa, Di tutte le virtù e l’antologia I Regency.

Recensione

«Hai danneggiato la mia vita. O forse hai danneggiato l'armatura che l'avvolgeva e la rendeva un regno perfetto all'interndo del quale odiare il mondo.»

Chi mi conosce sa che non ho un rapporto eccezionale con il genere new adult, perché purtroppo lo sento troppo distante, spesso non approvo il comportamento delle nostre eroine e nemmeno lo capisco eppure la penna di Amabile Giusti riesce sempre a conquistarmi e a trasportarmi in un viaggio incredibile ed unico indipendentemente dal genere che scrive.
Mi sono affezionata a Mira e Kade esattamente come mi ero affezionata a Penelope e Marcus in tentare di non amarti.
Devo ammettere di aver trovato diverse similitudini e la cosa non mi è dispiaciuta anzi.
Ma andiamo con ordine.
Mira e Kade sono profondamente diversi, come il giorno e la notte eppure alla fine si scoprono molto più simili di quello che ci si poteva aspettare all'inizio. Mira è una ragazza originale, coraggiosa con una passione per i fiocchi di neve. Lavora nel negozio di famiglia e ha un rapporto con la madre che non è dei migliori. Vive in un piccolo paesino in Alaska dove non tutti conoscono tutti e non succede mai niente di emozionante. Mira è anche una sognatrice, una viaggiatrice anche se non si è mai allontanta da Noweetna, viaggia grazie ai romanzi che divora e nei quali si rifugia.
La sua vita viene scossa dall'arrivo a Noweetna di Kade, un uomo che non passa di certo inosservato anzi. E' alto, ha i capelli lunghi, tutto muscoli, tatuaggi, uno sguardo cupo e zero cordialità.
Kade non si trova a Noweetna per caso, ha i suoi segreti e desidera che restino tali. Eppure l'incontro con Mira gli cambierà completamente la vita. Imparerà cosa sia l'amore e per la prima volta aprirà le porte ad un sentimento che a lui sembrava precluso. E quando il passato tornerà a bussare alla sua porta farò di tutto per proteggere Mira e quel sentimento che gli scalda il cuore.
«Ci sono cose passeggere che restano passeggere. Considerami come un grosso, bastardo, fiocco di neve che non potrai mai, in alcun modo, ridurre a una cianfrusaglia di plastica. Non fare piani e non progettare trappole. Io mi scioglierò molto presto. Nel frattempo, non innamorarti di me. Credimi, sarebbe un pessimo affare.» Quindi, si staccò da lei per andarsene, lasciandola libera e sola.
Appena lui le voltò le spalle, Mira gli disse con la sua stessa fermezza: «Potrei farti la stessa raccomandazione. Stai attento a non innamorarti tu, piuttosto. Non dare per scontato di essere così invulnerabile. Magari perdi la testa per me, chi può dirlo?» 

L'amore, lo sappiamo bene noi inguaribili romantiche, ama mettere i bastoni tra le ruote anche ai protagonisti più cinici e caparbi che esistano. E anche Kade dovrà arrendersi a quel sentimento che ha sempre considerato ridicolo ed inutile.
Al contrario Mira sa bene che l'amore tutto può e anche se Kade non assomiglia affatto agli eroi dei romanzi che legge, non innamorarsi di lui sarà praicamente impossibile.
Come accennavo all'inizio le similitudini con altri due personaggi indimenticabili della Giusti, Penelope e Marcus, è innegabile che ci siano, eppure Mira e Kade sono simili a Penelope e a Marcus ma solo in parte.
Tuttavia l'abilità nella prosa dell'autrice riesce a farti dimenticare ogni cosa mentre leggi un suo romanzo e questo mi è successo anche con questo libro. L'ho divorato in un giorno in pratica, nonostante il lavoro e gli impegni di tutti i giorni.
Tra battibecchi al vitriolo, incontri amorosi, gelosie, misteri e un pericolo dietro all'angolo la storia di Mira e Kade ha saputo conquistarmi e lasciarmi un bel ricordo, non indimenticabile ma indubbiamente bello.

Vi saluto con la citazione che la Giusti ha sapientemente inserito all'inizio del romanzo che, inutile dirlo, è il giusto preludio ad una storia d'amore che saprà conquistarvi e farvi trascorrere ore di meritato relax.
“Prima di amare, io non ho mai vissuto pienamente.”
Emily Dickinson
Voto

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