mercoledì 26 febbraio 2020

Review Party: “L’imperfezione delle madri” di Marida Lombardo Pijola

Eccomi di nuovo tra voi Booklovers.
Nel tantativo di spazzare via l'ansia derivata da questo antipatico virus, è con immenso piacere che partecipo al Rewiew Party di un libro davvero speciale, intitolato L’imperfezione delle madri, scritto dalla penna poetica di Marida Lombardo Pijola ed edito dalla casa editrice La nave di Teseo.

Si ringrazia la Casa Editrice per avermi fornito la copia omaggio del libro.

Ringrazio tantissimo Ely e Susy per avermi coinvolta in questo Review Party, grazie a voi ragazze faccio sempre delle letture non solo appaganti ma anche stimolanti e intense.
Vi consiglio anche di leggere tutte le tappe di questo review party in modo da avere un quadro più completo e più variegato del libro.


Titolo: L'imperfezione delle madri
Autore: Marida Lombardo Pijola
Casa Editrice: La nave di Teseo
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 299
Prezzo e-book: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Data di uscita: 20 febbraio 2020
Disponibile su Amazon (link nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐1/2

Trama:

Agata, Angela, Azzurra: nonna, figlia e nipote. Tre donne molto diverse eppure profondamente legate da vincoli e affinità che loro stesse stentano a riconoscere. Deluse, a volte frustrate ma mai arrese, lottano contro pene e fantasmi d'amore in una battaglia che le accomuna anche se su fronti solitari. Agata, la nonna, che dopo il fallimento del suo matrimonio ha avuto un crollo psicologico; Angela, figlia e madre a sua volta, che ha alle spalle una relazione finita e un presente fatto di incontri con sconosciuti online e di una relazione - elettrizzante quanto oscura - con l'ambiguo Piero; infine la più giovane, Azzurra, bellissima e irruenta, egoista e fragile, figlia e nipote, il cui rapporto con Massi naufraga di fronte a impegni e responsabilità mentre l'amica di sempre, Gioia, la sostiene ogni giorno. I destini di queste donne, così autonomi e così profondamente intrecciati anche da alcuni segreti sorprendenti i cui fili si srotolano lungo l'arco di tre generazioni, potranno cambiare solo ricomponendo, come in un mosaico inatteso, i pezzi delle loro vite, quei fili sotterranei che le legano oltre ai più apparenti vincoli famigliari.


Recensione


Le protagoniste di questo libro sono Agata, Angela e Azzurra, rispettivamente nonna, figlia e nipote.
Agata è la nonna, è madre e a sua volta è stata figlia, una donna che ha lottato duramente nel corso della sua vita, che ha dovuto affrontare anche momenti molto difficili e dolorosi ma che ha avuto la forza di rialzarsi, di andare avanti, anche per il bene di Angela.
Angela è la figlia di Agata e la mamma di Azzurra, una donna di mezza età, intrappolata in una relazione che non la soddisfa, costretta a combattere non solo contro il marito ma anche contro Azzurra, perché le relazioni tra madre e figlia non sempre sono semplici, ma l’amore che prova una madre per la propria figlia non si mette (quasi) mai in discussione. E sicuramente Angela sa amare, ha un cuore grande e generoso, ma soprattutto sa che la vita non può finire a cinquant’anni, ha voglia di tornare a vivere, di dare e ricevere amore.
E infine c’è Azzurra, figlia e nipote. La piccola di casa, una venticinquenne alla ricerca di se stessa. Adulta per l’anagrafe ma ancora adolescente e ribelle nell’animo. È sentimentalmente legata a Massi, un uomo potenzialmente immaturo e la loro relazione entrerà in crisi quando si troveranno di fronte a grandi responsabilità. Ma Azzurra non è sola, accanto ha l’amica di sempre, Gioia, che le sta vicino da una vita, che la conosce come le proprie tasche.
Tre donne, tre vissuti diversi, tre epoche, tre generazioni ma lo stesso sangue, la stessa famiglia. Tre donne imperfette, che hanno sofferto, sbagliato, imparato e hanno saputo rialzarsi. Tre donne a tratti sole, che sembrano distanti l’una dall’altra ma che, scopriranno invece, di essere più simili di quanto credessero e soprattutto sono legata da un vincolo forte e potente, quello della famiglia.
“Avevi ragione cara mamma: la famiglia è la cosa più importante. Senza non ci saremmo mai riuscite. Sai, la famiglia non è un dato di natura, servono fantasia, energia, pazienza, amore, ostinazione. Serve follia. Grazie per averci rifornite di tutti gli strumenti necessari.”

L’imperfezione delle madri è un libro corale, intenso e profondo, una storia che ci parla di tre donne che non sono solo donne, sono anche figlie e sono (o lo diventeranno) madri.
Essere madri è il mestiere più difficile al mondo, non esiste un libretto delle istruzioni. È facile sbagliare, e anche se non vogliamo a volte, ricadiamo negli errori commessi dalle nostre madri, che prima di diventare genitore, sono state figlie a loro volta e così via. In un circolo senza fine. Donne indissolubilmente legate non solo a livello genetico, ma anche da un vincolo forte e potente. La famiglia è una e una sola, quando nasciamo non scegliamo i nostri genitori. In quanto esseri umani apprendiamo, cresciamo e maturiamo grazie agli insegnamenti del nucleo familiare e all’influenza che la società ha irrimediabilmente su di noi, pensiamo per esempio all’importanza che il gruppo dei pari ha nella crescita degli adolescenti. La famiglia diventano gli amici, nel tentativo, a volte vano, di tagliare il cordone ombelicale. Quest’aspetto viene messo in risalto in modo considerevole e autentico dall’autrice che, attraverso il personaggio di Azzurra, ci mostra il tentativo, a tratti poco produttivo ed efficace, che la ragazza fa nella ricerca di una sorta di emancipazione anche a livello affettivo.
Devo ammettere che tra i tre personaggi è quello che ho sentito più distante, a volte ho faticato a comprenderla (forse anche perché io non sono più cosi tanto giovane), al tempo stesso ho apprezzato e ammirato il personaggio di Gioia che, a tratti, diventa il grillo parlante della situazione.
Angela è una sorta di anello di congiunzione tra due generazioni, una donna che ha patito tanto, non solo a causa delle scelte sbagliate sue personali ma anche per il tipo d’infanzia che ha avuto. Il viaggio che lei intraprende, anche alla riscoperta della madre è stato molto toccante e intenso.
Allo stesso modo, grazie a un diario che Angela trova della madre, abbiamo la possibilità di conoscere Agata nel passato, durante il suo periodo più difficile e più basso sia emotivamente sia psicologicamente.
Attraverso le parole affidate a questo diario, Angela capirà molto del vissuto della madre e riuscirà in qualche modo a riappacificarsi con lei e a riscattarsi anche agli occhi di una figlia che l’ha sempre vissuta come un ostacolo e non come un porto sicuro in cui attraccare.
Tre personaggi unici, veri, vividi, passionali e alla ricerca di una sorta di pace emotiva e di benessere. Agata, Angela e Azzurra sono personaggi complessi e strutturati con molta cura e precisione, mille sfaccettature ma una sola vera anima: la famiglia. La famiglia è un nucleo sociale in continua evoluzione, in grado di modificarsi nel tempo ma di rimanere anche sempre la stessa: un punto di partenza, di transito e di arrivo.

Grazie alla sua prosa molto attenta, graffiante e spesso poetica, Marida Lombardo Pijola riesce a trasmettere al lettore una serie di emozioni a volte anche contrastanti ma che lasciano un segno del loro passaggio. Il libro si legge molto bene e molto in fretta, i capitoli si diramano tra presente e passato, da un personaggio a un altro ma con un solo filo conduttore.
A livello stilistico il libro è diviso in due parti, anche la lunghezza dei capitoli cambia ma la costante è la qualità della prosa, resta sempre molto profonda e precisa, che non dà mai niente per scontato.
È molto interessante e, personalmente l’ho trovato anche stimolante e intenso, il modo in cui l’autrice mette in risalto la donna, mostrandola in ogni sua sfaccettatura, con quella contrapposizione di fragilità e forza che spesso caratterizza l’universo femminile. Ho apprezzato anche la delicatezza con cui ci parla di sentimenti profondi e contrastanti tra loro, tutti molto veri e genuini.
Questo libro, per me, è stato una bellissima scoperta e sono molto contenta di averlo letto e vissuto attraverso gli occhi di tre donne straordinarie che non hanno paura di mostrare le loro imperfezioni, quelle imperfezioni che le esaltano e le mettono sotto a una luce decisamente splendente.
“Grazie anche per la tua sofferenza, che ci ha aiutate a crescere, per la tua malinconia, che ci ha rese più belle, per tutto quello che ha rafforzato il sistema immunitario dei nostri sentimenti. Grazie per come ci hai aiutate a spezzare le catene del dolore.”

Prima di salutarvi, desidero consigliare la lettura di questo libro a chi non ha paura di fare un viaggio intenso e profondo, in uno spaccato di una famiglia completamente al femminile.

Voto

4 commenti:

  1. Che bella recensione Catia.
    Sono felice ti sia piaciuta questa lettura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa il ritardo Susy, grazie mille per aver commentato. Sono contenta di averlo letto.

      Elimina
  2. Cara Catia, tengo a dirti che quello che hai scritto da’ un senso al mio lavoro. Ti stringo al cuore
    Marida

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Marida, grazie infinte per aver commentato la mia recensione. Mi hai fatto un regalo bellissimo.

      Elimina