giovedì 13 agosto 2020

Recensione: “Dolci disastri” di Daniela Saviozzi

Buongiorno Booklovers, come procede la vostra estete? Siete anche voi in ferie? Onestamente sono un po' stanca di questo caldo opprimente e non vedo l'ora che arrivi l'autunno che è, da sempre, la mia stagione preferita. Per fortuna, posso sempre contare sui miei amati libri a farmi compagnia. 
A proposito di libri, oggi ho il piacere di parlarvi del romanzo di Daniela Saviozzi, intitolato Dolci disastri e pubblicato da More Stories che mi ha tenuto per mano in queste calde giornate e sono davvero contenta di essere inciampata nella vita di Alessia e Christian.


Titolo: Dolci disastri
Autore: Daniela Saviozzi
Editore: More Stories
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 383
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 10,99 €
Data di uscita: giugno 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐1/2

Trama:

Alessia, giovane pasticciera pisana dalle grandi aspirazioni, odia solo due cose al mondo: gli uomini e gli aristocratici.
Mossa da un sacrosanto spirito di conservazione emotiva, li evita come la peste, fatta eccezione per l’amico del cuore e il saggio del quartiere.
Ma la vita si diverte a mischiare le carte, e Alessia dovrà fare un’eccezione se non vorrà perdere l’occasione di rivalsa più importante della sua vita. Certo, sarebbe tutto più semplice se non ci fossero i fratelli McManaman a disturbare i suoi progetti di odio totale.

Complici momenti imbarazzanti ed esilaranti, Alessia dovrà fare i conti con le proprie paure e desideri. Perché anche l’amore ha la sua ricetta: servono tanti ingredienti diversi per un risultato perfetto. O per un perfetto disastro?



Recensione


Avevo messo questo romanzo nel mirino non appena era stato pubblicato. Poi, tra un impegno e un altro, non sono riuscita a iniziarlo in tempi brevi ma, finalmente, ci sono riuscita e sono molto contenta di averlo letto.

La protagonista è Alessia Dini, una giovane pasticcera pisana ironica, con la lingua tagliente e, al mondo odia due cose: gli uomini e gli aristocratici.
Dopo aver avuto una storia per lei importante e naufragata nei peggiori dei modi, ha deciso di chiuderla per sempre con l’amore.  Si dedica con passione al suo lavoro di pasticcera ma, a trent’anni si rende conto di non avere vita sociale; ha un solo grande amico, Danny, che è anche la sua spalla nel suo sport preferito: il tennis. Ma la vita, ormai lo sappiamo, è imprevedibile e quella di Alessia cambia nel momento in cui conosce Christian McManaman, un uomo aristocratico, bello, cupo, misterioso e per lei è… odio a prima vista. Ma sarà veramente così? E se sotto tutto quell’odio ostentato dovesse nascondersi la fiamma, quella vera, che riaccende i sensi?
«Ma ricorda, bimba mia, non permettere che la vita passata sia da ostacolo a ciò che potrebbero essere il presente e il futuro. D’altra parte, non devi aver fretta. Aspetta. Perché le cose più belle sono quelle che accadono dopo un percorso difficile.»

Come ho anticipato prima, sono molto contenta di aver letto questo romanzo, soprattutto per il messaggio che l’autrice ci vuole dare attraverso la storia di Alessia.
Alessia è una donna, intelligente, sveglia, caparbia – forse troppo, ama il suo lavoro ma è rimasta ferita dalla vita e ora fatica a fidarsi non solo degli altri ma anche di se stessa.
Ammetto che entrare in sintonia con lei non è stato facile, tuttavia, a un certo punto della lettura, ho iniziato a comprenderla meglio e questo me l’ha fatta rivalutare. Inoltre, in lei, ho apprezzato lo spirito di indipendenza e la voglia di non lasciarsi abbattere dai fatti dolorosi.
Quando succede qualcosa di brutto, che sia una separazione dolorosa o la perdita di una persona amata, molto spesso tendiamo a isolarci, per evitare di soffrire o di prendere decisioni sbagliate, lasciamo che la vita scorra senza afferrarla davvero. È quello che capita ad Alessia. Rimanere troppo concentrati su noi stessi, lasciare che i pregiudizi e i nostri ideali ci guidino sempre e comunque a discapito di tutto il resto può precluderci qualcosa di speciale e importante.
L’incontro con i fratelli McManaman e in particolare con Christian aiuterà Alessia a guardare la propria vita da un’altra prospettiva.
Il personaggio di Christian mi ha veramente affascinato sin dalla sua comparsa. È molto bello, carismatico, elegante, abituato ad avere tutto sotto controllo e appare anche freddo e distaccato ma lo sarà davvero o, anche lui come Alessia, indossa una sorta di armatura per difendersi dal mondo esterno?
Quando lui e Alessia si conoscono le cose non vanno in modo proprio magnifico, tuttavia in lui c’è qualcosa che affascina Alessia e lei fatica a lasciarsi andare non solo perché Christian le sembra irraggiungibile ma anche perché lui rappresenta tutto ciò che lei rifiuta da sempre.
Molto belli i personaggi di Anna, la mamma di Alessia, e Danny, il suo migliore amico. Inoltre ho infinitamente apprezzato la saggezza di Luciano, un cliente storico e affezionato della pasticceria di Alessia.
Ho apprezzato il modo in cui la storia d’amore tra i due protagonisti si è sviluppata, diciamo che mi hanno fatto disperare un po’ entrambi ma, alla fine, n’è valsa proprio la pena.
Avverte una strana sensazione di calore provenire dalle mani, salirle lungo le braccia e crearle un vuoto nello stomaco. Si stanno toccando. Le loro mani, sotto il contenitore, si stanno toccando. E lei si sente inspiegabilmente attratta da quel calore, da quelle mani dal tocco leggero, dolce e forte nel contempo, da quegli occhi neri e dall’espressione del suo volto…

Un aspetto che ho veramente amato di questo libro è l’ambientazione, i fatti si svolgono a Pisa, una città stupenda di cui conservo un bellissimo ricordo da turista. Ammetto di avere un debole per la toscana, per le sue colline, il suo verde, il suo mare, la sua arte e la parlata. I miei genitori hanno degli amici di Livorno e sentirli parlare è veramente divertentissimo. C’è molta toscanità nei dialoghi e mi è piaciuto moltissimo questo tocco squisitamente locale e caratteristico.
Lo stile di scrittura di Daniela Saviozzi è molto corposo, preciso, ricco di sfumature, il libro si legge piuttosto velocemente e ho trovato originale la narrazione in terza persona e al presente. I personaggi sono costruiti e caratterizzati molto bene e non solo quelli principali. Non mancano momenti divertenti e che fanno sorride, così come non mancano i momenti che fanno sospirare e battere forte il cuore. Ciò che risulta evidente, durante la lettura, è l’accuratezza dei dettagli, niente è lasciato al caso specialmente nelle descrizioni. Inoltre, una particolare menzione, va al tennis, uno sport molto British e che adoro guardare in televisione, sono una grande fan di Roger Federer e Fabio Fognini.
Come accennavo prima, ho immensamente apprezzato il messaggio racchiuso nel racconto di Alessia e Christian, è importante non smettere mai di rimettersi in gioco anche quando tutto sembra remare contro. Così come diventa fondamentale “non fare di tutta l’erba un fascio”; i pregiudizi sono sbagliati, le apparenze ingannano troppo spesso. Chiudere la vita fuori, rintanarsi nel proprio bozzolo può essere una via di fuga ma non il fine ultimo. Il dolore e le delusioni non devono guidare le nostre scelte, a volte diventa terapeutico prendere un bel respiro e lasciarsi andare, imbarcarsi in un’avventura e cercare sempre di fare del proprio meglio senza nascondersi dietro giudizi affrettati o reticenze più o meno valide.
Christian le prende il volto tra le mani, di nuovo, e la guarda negli occhi. Occhi neri contro occhi verdi. La sovrasta con la sua altezza, e lei lo fissa, completamente vinta.

Mi sento di consigliare questa lettura perché, una volta arrivata ai ringraziamenti, mi sono sentita molto soddisfatta e avvolta da una piacevole sensazione di dolcezza e buon umore. Ringrazio l’autrice per aver scritto la storia di Alessia e per avermi lasciato un messaggio intenso e che condivido al cento per cento. Spero di leggere presto altri suoi romanzi.
Buona lettura.

Voto



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