martedì 1 settembre 2020

Review Party: “Il duca e io” di Julia Quinn

Sono di nuovo qui, cari Booklovers. Non so a voi, ma a me il mese di agosto è letteralmente volato via dalle mani senza che me ne rendessi conto. Ammettiamolo, è stata un’estate decisamente atipica e, una parte di me, è contenta che stia finendo perché non me la sono goduta quanto avrei voluto.

Il bellissimo banner è stato realizzato da Tania del blog My Crea Bookish Kingdom

Ma non sono qui per tediarvi con i miei pensieri noiosi, tutt’altro: oggi ho l’immenso piacere di parlarvi di un romanzo che mi ha conquistata sin dal prologo. Uscito originariamente in Italia nel 2006, vede oggi nuova vita con una nuova grafica e traduzione sempre grazie a Mondadori il primo romanzo Regency della Saga dei Bridgerton di Julia Quinn, intitolato Il duca e io, in uscita proprio oggi.

Ringrazio infinitamente Susy del blog I miei magici mondi per aver organizzato l’evento e avermi dato la possibilità di prendervi parte. 
E ringrazio la CE per la copia digitale del romanzo.


Titolo: Il duca e io
Autore: Julia Quinn
Editore: Mondadori (Oscar Bestsellers)
Genere: Historical Romance/Regency
Serie: Saga dei Bridgerton #1
Pagine: 341
Prezzo e-book: 6,99 €
Prezzo cartaceo: 14,50 €
Data di uscita: 1 settembre 2020
Disponibile su Amazon (link di acquisto presente sul titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Londra, 1813.
Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d'Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato.
A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell'alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito.
E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi.
Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d'anni e che rischia di rimanere - Dio non voglia! - zitella.
Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del "mercato matrimoniale", Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace.
Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà.
Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento…



Recensione


Nonostante io legga tantissimi romanzi storici, non è un caso se il mio Kindle ne sia pieno, mi sono accorta che solo raramente li recensisco e, sinceramente, non so spiegarvi il motivo.
Per questo, quando mi capita di partecipare a un Review Party di uno storico mi sento sempre al settimo cielo e se si parla di Julia Quinn, allora, il successo è pressoché assicurato.
Il duca e io è il primo romanzo di una saga, composta da otto libri in tutto, dedicata alla splendida, chiassosa e divertente famiglia Bridgerton. Ad aprire le danze sono Daphne Bridgerton e Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, duca di Hastings.

I Bridgerton sono la famiglia più prolifica dell’alta società. Tale peculiarità è encomiabile anche se si può ritenere banale la scelta dei nomi fatta a suo tempo dall’ormai defunto visconte e dalla viscontessa per i loro figli: Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Elise, Francesca, Gregory e Hyacinth. Avere metodo è cosa meritoria, ma si pensa che dei genitori intelligenti riescano a ricordare il nome dei propri figli anche senza metterli in ordine alfabetico.
Da «Le cronache mondane di Lady Whistledown»
26 aprile 1813

Simon Basset, nuovo duca di Hastings, torna a Londra dopo la morte del padre con cui non ha mai avuto un rapporto. Oltre  a essere titolato, e già per questo molto ambito, è anche un uomo pieno di fascino, arguto, intelligente, ironico e con il tipico sguadro di ghiaccio che ogni buon duca dovrebbe avere. Per questo motivo è preso di mira da tutte le ragazze in età da marito o, per lo meno, dalle loro madri.
Durante un evento mondano, in una situazione alquanto atipica e divertente, Il duca fa la conoscenza di Daphne Bridgerton, sorella minore del suo miglior amico dai tempi di Eton Anthony.
Anche la madre di Daphne si sta dando da fare in modo che la maggiore delle sue figlie femmine, faccia un buon matrimonio. Ma l’impresa è più complicata di quanto sembri perché, anche se i corteggiatori non le manchino, la vedono come la migliore amica, ma non di più.
Tra Simon e Daphne si instaura immediatamente un feeling particolare, diventando amici in pochissimo tempo e per questo decidono di fingersi innamorati; così facendo Simon troverà un po’ di pace, senza vedersi costretto ad accettare qualsiasi richiesta con la paura di ferire il prossimo e Daphne diventerà presto la donna più ambita di tutta la stagione e, per lei, sarà più facile trovare un buon partito.
Peccato solo che ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ciò che era nato come una finzione diventa presto realtà. Tuttavia Simon non ha nessuna intenzione di sposarsi e Daphne sogna un marito e una famiglia numerosa, e questo sì che è un bel problema.
Per un momento, Daphne si dimenticò di respirare. Proprio quando aveva deciso che il suo salvatore era un arrogante senza pari, ecco che le sorrideva in quel modo. Era un sorriso da discolo, di quelli che inteneriscono il cuore delle donne nel raggio di miglia.

Il duca e io è un perfetto e sicuramente riuscito Regency, uno di quei romanzi che restano impressi nella memoria e che ti trovi a rileggere quasi senza rendertene conto. Come dicevo all’inizio della recensione, di romanzi storici ne ho letti moltissimi, alcuni molto belli, altri meno ma pur sempre gradevoli e quando hai tra le mani un libro speciale te ne accorgi immediatamente. Personalmente mi sono innamorata di questo romanzo sin dal prologo.
La trama può sembrare banale ma, fidatevi, non lo è affatto perché a un certo punto, l’intera vicenda prende una piega del tutto inaspettata; sicuramente niente di nuovo per chi ha dimestichezza con il genere, ma non per questo priva di passione e batticuore.
I due protagonisti sono semplicemente splendidi, perfetti nonostante le loro imperfezioni e sbagli.
Simon è il perfetto duca, sa essere arrogante e dolce allo stesso tempo. Agevolato dagli occhi azzurri, ha il tipico cipiglio che ogni uomo titolato dovrebbe avere, tuttavia è un uomo molto corretto, buono e c’è un motivo se non desidera affatto sposarsi ma non posso rivelarvelo. Inoltre è intelligente, divertente, arguto e ironico. Un uomo di successo che ha faticato per diventare tale.
Daphne non è la solita donzella in difficoltà, cresciuta con quattro fratelli maschi, ha una certa esperienza, tuttavia la sua dolcezza e la sana ingenuità mi hanno proprio conquistata. Riesce a essere dolce e sarcastica allo stesso tempo e poi ha una famiglia straordinaria.
Tra Simon e Daphne la connessione è immediata, si trovano immediatamente sulla stessa lunghezza d’onda e il loro rapporto si evolve in modo costante e naturale. Nonostante siano così diversi, riescono sempre a trovare un punto d’incontro e sono sicura che la loro storia vi farà sorridere e stringere il cuore in diverse occasioni. Perché con i due protagonisti emerge anche tutta la bravura della Quinn che, senza colpi di scena o altri escamotage, riesce a far provare a lettore una miriade di emozioni diverse.
Oltre a Simon e Daphne faremo anche la conoscenza degli altri membri della famiglia Bridgerton, in particolare di Anthony, il primogenito e protagonista del prossimo romanzo della serie.
Personalmente mi sono piaciuti tutti, anche i più piccoli. Violet, la madre di Daphne è eccezionale e spero di vederla attiva anche nei prossimi libri.
Lui le accarezzò una mano e sorrise, e Daphne notò con sollievo che i suoi occhi azzurri erano di nuovo sereni. Poi il suo sollievo si tramutò in qualcosa di più prezioso: pura gioia. Perché era stata lei a scacciare le ombre dai suoi occhi e in quel momento aveva capito di volerle allontanare per sempre.

Lo stile di scrittura di Julia Quinn è favoloso, leggero, scorrevole, ironico, divertente e ricco di sentimento. I dialoghi sono pieni di brio e sarcastici al punto giusto, sono riusciti a strapparmi più di un sorriso. Non mancano anche i momenti di dolcezza in cui l’amore, in ogni sua forma ed espressione, diventa tangibile. Inoltre mi è piaciuto molto come sia riuscita a far evolvere la trama, nonostante qualche piccola scelta che ha incontrato, solo in parte, il mio personale gusto. Quello che ho apprezzato di più è la vivacità dei sentimenti presenti durante tutta la lettura. Indubbiamente Simon è il personaggio che percorre più strada di tutti, del resto la sua infanzia è stata tutt’altro che ricca d’amore a differenza di Daphne.
Il grande merito che va all’autrice, oltre alla costruzione di situazioni brillanti e dialoghi ricchi d’ironia, è aver saputo connotare di spessore ogni personaggio presente nel libro, anche quello vagamente accennato. E sono felice che, uno tra questi personaggi, avrà un romanzo tutto suo. Altra particolarità è la presenza di un doppio epilogo che ha reso ancora più ricca e interessante una bella e intensa storia d’amore. Nonostante il romanzo abbia più di trecento pagine, ho impiegato poco tempo a finirlo, le emozioni corrono veloci e la curiosità di scoprire cosa il futuro avesse in serbo per i due protagonisti me lo ha fatto finire in un lampo.
Onestamente non vedo l’ora di leggere il secondo romanzo della saga, quello che ho potuto scoprire di Anthony e del suo carattere impetuoso e iperprotettivo, è stata una bellissima scoperta e sono sicura che Julia Quinn avrà in serbo per noi altre bellissime sorprese. Inoltre spero anche di ritrovare Simon e Daphne perché mi sono piaciuti proprio tantissimo, specialmente il duca di Hastings.
Quando finalmente le sue labbra toccarono quelle di lei, il bacio non fu delicato. Simon non era crudele, ma la pulsione del suo sangue era troppo urgente e il suo bacio risultò come quello di un amante affamato, non come quello di un corteggiatore garbato.

In conclusione, se siete amanti come me dei romanzi storici e, in particolar modo, dell’epoca Regency, vi consiglio di leggere la storia di Simon e Daphne, con la speranza che faccia trascorrere anche a voi ore liete e ricche di passione.
Buona lettura.

Voto



10 commenti:

  1. Che stupenda analisi, Catia! Hai spiegato benissimo il tuo apprezzamento per il libro e per la Quinn e di questo ne sono felice. Io la adoro dai tempi dell'adolescenza ed è stato davvero bello rileggere i suoi libri in occasione di questa nuova veste Mondadori.

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    1. Ciao Tania, chissà come mai credeo di averti risposto. Avendo visto il suo stile credo proprio che diventerà un punto di riferimento per me.

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  2. L'ingenuità di lei in alcune occasioni era dolcissima. Lui mi ha spezzato il cuore con la sua storia. Non vedo l'ora di leggere anche la storia dei fratelli. Ho apprezzato anche io che la Quinn non si sia inventata delle trame piene di impedimenti esterni, visti e rivisti. Ottima la tua analisi. Bellissima la tua recensione.

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    1. Grazie mille Silvia, non vedo l'ora di leggere tutta la serie. Devo recuperare i cartacei perché merita.

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  3. Sono sempre più decisa a leggerlo! :D

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  4. Quanto mi piacciono le tue recensioni Catia, invogli proprio alla lettura!!
    Questo libro l'ho davvero, davvero adorato mi è piaciuto tanto lo stile di quest'autrice che diventa divertente e profondo in un mix di emozioni stupende.
    Sono tanto contenta che sia piaciuto anche a te

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    1. Tu sei sempre dolcissima con me Susy, adoro condividere insieme a voi le letture storiche. E sono felicissima che la Quinn ti abbia conquistata.

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  5. È una serie veramente bellissima 😊

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    1. Hai ragione Gabriella, sono contenta che la Mondadori abbia deciso di ristamparla.

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