giovedì 24 settembre 2020

Review Party: “Sabbia bianca” di Pitti Duchamp


Seconda recensione della mattinata cari Booklovers.
In questo post vi parlerò del nuovissimo romanzo di Pitti Duchamp intitolato Sabbia bianca, primo volume della tetralogia I Giganti del Calcio Storico, pubblicato da Words Edizioni.

Ringrazio la Words Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Sabbia bianca
Autore: Pitti Duchamp
Editore: Words Edizioni
Genere: Contemporary Romance
Serie: I giganti del Calcio Storico #1
Pagine: 250
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 15,90 €
Data di uscita: 16 settembre 2020
Disponibile su Amazon, su Kindle Unlimited (link sul titolo) e in tutte le librerie

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐


Trama:

Lei è un’anima fragile. Lui un gladiatore moderno disposto a tutto per averla.
Sullo sfondo Firenze. Vera, cruda. Meravigliosa.


La perfezione, ecco cosa pretende l’avvocato Leopoldo Carsini dalla vita. Quando conosce Olimpia, quello a cui mira in ogni cosa che si fa si concretizza nell’azzurro intenso dei suoi occhi. Lei ha tutte le carte in regola per stargli accanto e lui la vuole, spinto da un desiderio razionale distante da ogni sentimentalismo. Ma la complessità di Olimpia si svela a poco a poco, durante la ricerca di un fratello sparito nel nulla, mentre riaffiorano dispiaceri e solitudine da un passato familiare sofferto. E così, il cuore di Leo, impantanato nella sabbia di piazza Santa Croce, là dove le partite del calcio storico fiorentino danno vita a leggendari scontri tra gladiatori moderni, comincia a battere più forte. Una storia d’amore e di cambiamento con tre protagonisti: un avvocato dalla doppia faccia, una ragazza di buoni sentimenti e una Firenze sospesa tra il presente e un passato attualissimo, vissuta, graffiata, leccata e amata.



Recensione


Sono davvero felice di potervi parlare di questo romanzo, non solo perché mi è piaciuto tantissimo ma, soprattutto, perché mi ha fatto scoprire un’autrice poliedrica, versatile che sa raccontare storie meravigliose. Purtroppo, mea culpa, è il primo romanzo di Pitti Duchamp che leggo anche e dovrò assolutamente rimediare. D’ora in poi non me ne lascerò fuggire nemmeno uno.

I calcianti erano da sempre considerati i gladiatori di Firenze, titani spesso cattivi, quasi sempre poco affidabili, matti in stile Fight Club.

Leopoldo Carsini è un avvocato affermato, un uomo sicuro di sé, un vero stacanovista e desidera la perfezione. Non è un uomo sentimentale, ma sicuramente è molto passionale. Olimpia è una donna molto raffinata e bella che ha bisogno dell’avvocato Leo per risolvere una situazione che le sta creando non pochi problemi.
Leo desidera Olimpia perché è convinto che sia perfetta per lui, non ci sono motivi sentimentali ma solo razionali. Ciò che non si aspettava, invece, è che la vicinanza di quella donna bellissima e complicata potesse instillare nel suo cuore un sentimento più profondo e pericoloso. Complice anche la scomparsa del fratello maggiore di Olimpia, i due impareranno a conoscersi e affrontare le proprie paure, sotto la presenza rassicurante di una Firenze che, come il loro amore, non può fare altro che essere vissuta.
Perché alla fine Leo poteva essere un bastardo attaccabrighe, un po’ bipolare e stronzo fino a perderci la ragione, ma lei si era innamorata, una trenata in piena faccia.

Sabbia bianca è un romanzo stupendo, una storia d’amore meravigliosa tra due persone diverse ma che si incastrano alla perfezione. Il personaggio di Leopoldo mi ha veramente impressionato, non solo è un avvocato affermato, consapevole delle sue capacità e che vive per il proprio lavoro, dotato di un grande senso dell’umorismo e di “savoir faire”; ha anche un lato molto più selvaggio che non ha a che fare con la razionalità ma che lo spinge a vivere nuove avventure senza timori. È un gladiatore moderno, un calciante fiorentino, che non ha paura di sporcarsi le mani e di tirare qualche pugno, e questa sua passione lo fa entrare in contatto con persone di diverse classi sociali e, in qualche modo, lo rende completo. Nel corso della lettura impariamo a conoscerlo sempre meglio e lo vedremo cambiare, entrare in contatto con quel lato sentimentale che nemmeno lui pensava di possedere e che lo farà maturare e diventare più consapevole.
Olimpia è una donna complessa e meravigliosa non solo nell’aspetto fisico, anzi. È intelligente, spiritosa, molto dolce e all’apparenza sicura di sé, ma nasconde una fragilità profonda, legata a un’infanzia complicata che l’ha resa insicura specialmente nei rapporti sociali. La solitudine e la paura di soffrire l’hanno resa pavida e poco incline a concedere fiducia al prossimo. La presenza di Leo le darà modo di affrontare le proprie paure e di imparare a fidarsi non solo degli altri ma soprattutto di se stessa.
La storia tra Leo e Olimpia è come le montagne russe, un’esplosione di sentimenti e di voglia di tracciare nuovi confini, di andare oltre le paure e di lasciarsi invadere dall’amore anche se spaventa, anche se ti chiede in cambio un salto nel buio.
«Riempi la mia parte razionale e quella irrazionale. Voglio progettare una vita insieme a te, voglio che sia bella per tutti e due, e se per un attimo ho avuto una stupida debolezza è stato perché non avevo capito quanto tengo a te. Adesso che lo so, tra me e te non dovrà mai più entrare neanche un chicco di riso.»

La terza protagonista è, indubbiamente, Firenze con la sua storia, la sua magia, i suoi monumenti e il suo cuore pulsante che fa da sfondo a una storia altrettanto pulsante di passione, fatta di sbagli, di cadute e di nuovi inizi.
La penna di Pitti Duchamp è scorrevole, armoniosa, pennellate di sentimenti ingarbugliati ma che si snodano in modi inaspettati. Il suo stile coinvolge il lettore, gli fa provare emozioni contrastanti, palpitanti e ricche di attese che non vengono deluse. Lo spessore psicologico che è riuscita a dare ai protagonisti mi ha affascinato e ha reso la lettura scorrevole.
La trama non è scontata, il giallo dietro la scomparsa del fratello di Olimpia mi è piaciuto tantissimo, così come mi sono piaciuti i personaggi secondari. I dialoghi sono corposi, divertenti ma anche intensi e profondi. La piega inaspettata che prendono gli eventi mi ha lasciato molto soddisfatta e sono felicissima di averlo letto. Inoltre ho scoperto l’esistenza del calcio fiorentino, e devo assolutamente chiedere venia perché da amante del calcio moderno avrei dovuto conoscerlo e, grazie all’autrice, ho scoperto e riempito una falla veramente grossolana.
Leggendo i ringraziamenti (sono una parte essenziale del romanzo) sono felicissima che la Words Edizioni abbia deciso di investire su questa storia uscita in self qualche anno fa. I Giganti del Calcio Storico ha il potenziale per diventare una bellissima serie e non vedo l’ora di leggere il prossimo romanzo. Ora devo assolutamente recuperare gli storici di questa talentuosa scrittrice.
Firenze era l’Arno e la sua forza devastante quando s’incazzava e portava via tutto, e i bomboloni di via del Corso che scendevano allo scivolo e finivano nello zucchero. Era la Fiorentina di Giancarlo Antognoni, Dunga, Roberto Baggio, Rui Costa, Toldo, Gabriel Omar Batistuta, Luca Toni. Era la curva Fiesole e la Ferrovia ed era la Vecchia Guardia, il club di tifosi di cui Leo faceva parte.

Consigliato quindi? Assolutamente, e spero che vi piaccia tanto quanto è piaciuto a me.
Buona lettura e alla prossima recensione.

Voto



Vi lascio il banner con tutti i blog che hanno preso parte al Review Party, non perdetevi nemmeno una recensione.



2 commenti:

  1. Ed ecco una nuova e bellissima recensione che spiega appieno la tua passione per la lettura. Bravissima Catia.

    Pitti è bravissima e sì devi assolutamente recuperare tutti i suoi libri, lei è una garanzia soprattutto negli storici ma con questo libro ha saputo far valere la sua versatilità come autrice

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    1. Grazie mille Susy, le tue parole mi riempiono sempre di gioia.
      Cercherò di recuperare tutti i suoi romanzi storici che, come sai, adoro!

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