mercoledì 14 ottobre 2020

Review Party: “Un cuore in divisa” di Silvia Mero

Sono felicissima di potervi parlare dell’ultimo romanzo di Silvia Mero , intitolato Un cuore in divisa, un Military Romance uscito in self il primo ottobre.


Dopo avermi conquistata con Love and Revenge, Silvia Mero mi ha regalato un’altra incredibile lettura con due protagonisti straordinari e una storia d’amore intensa e toccante.

Ringrazio l’autrice per la copia digitale in omaggio del romanzo.


Titolo: Un cuore in divisa
Autore: Silvia Mero
Editore: Self Publishing
Genere: Military/Second chance Romance
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 172
Prezzo e-book: 1,99 €
Prezzo cartaceo: 12,00 €
Data di uscire: 1 ottobre 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

La vita toglie.
La vita dà.
Questo è ciò che mi ripeto da quando mi è stato strappato il mio più grande sogno.
Ho scelto di chiudere i sentimenti fuori dalla mia vita, concentrandomi sul lavoro e sull’obiettivo di rendere il mondo un posto migliore.
Poi...
Un tornado, forse mandato dal destino, mi ha travolto.
Sono il maggiore Matthew Gallagher e questa è la mia storia.



Recensione


Non è il primo romanzo di Silvia Mero che ho il piacere di leggere, mi aveva già emozionata con Love and Revenge (qui la mia recensione), un Romantic Suspense bellissimo che ho profondamente apprezzato. Con Un cuore in divisa tutte le mie convinzioni sulla sua bravura, sono state ampiamente confermate e, ancora una volta, mi ha regalato una lettura bellissima, un viaggio emozionante assieme a due protagonisti favolosi.

Cercavamo di essere sempre positivi, di incoraggiarci e guardarci le spalle perché, in quei luoghi dimenticati da Dio, eravamo una famiglia e avremmo dato la vita pur di proteggerci a vicenda.

Questa volta Silvia Mero ci porta in una base militare nel cuore dell’Afghanistan, dove la guerra continua a imperversare e gli orrori che si porta dietro mettono a dura prova tutti. In un contesto simile la base diventa la tua casa e i tuoi compagni sono la tua famiglia.
È così che vive il maggiore Matthew Gallagher, con il suo passato doloroso, il presente complicato e il futuro incerto. Ora tutto quello che vuole, è concentrarsi sul lavoro, servire il proprio paese e rendere il mondo un posto migliore.
Le cose, per Matthew, cambiano quando conosce Addison Pierce, un medico militare, specializzata in traumatologia e assegnata alla sua base. Anche Addison, come Matthew, conosce il dolore e la sofferenza e, forse, è il motivo per cui tra loro si crei una sorta di connessione .
L’amore, si sa, arriva quando meno te lo aspetti e, forse, per il maggiore Gallagher è arrivato il momento di chiudere il passato e aprire un nuovo capitolo della propria vita.
«Sono stato al buio per tutti questi anni, poi sei arrivata tu e hai illuminato la mia esistenza. Ti devo tutto, Addison Pierce.»

Un cuore in divisa è un romanzo bellissimo, che mi ha veramente emozionato. Durante la lettura mi ha fatto battere forte il cuore, mi ha commossa e mi ha fatto trattenere il respiro in certi passaggi.
La prima cosa a essermi piaciuta sono stati i personaggi, non solo i due protagonisti ma anche i personaggi secondari. Li ho trovati credibili, ben approfonditi e indispensabili ai fini della storia stessa.
Il maggiore Matthew Gallagher è un uomo tutto da scoprire, con il suo bagaglio fatto di sofferenza, ostacoli difficili da superare e la determinazione di dare il meglio di sé sempre, specialmente per i membri della sua squadra, che considera la propria famiglia. Non pensa all’amore, pensa solo a fare bene il suo lavoro e a proteggere i suoi uomini. Eppure, quando incontra Addison, tutte le sue certezze iniziano a crollare.
Perché anche Addison è un personaggio meraviglioso, con la sua dolcezza e solarità, pronta ad aiutare il prossimo senza risparmiarsi mai, mettendosi sempre in gioco e dando il massimo sempre. Anche lei conosce il valore delle parole sacrificio e dedizione. Ognuno di noi si porta dietro un bagaglio fatto di prove superate, di cadute, perdite e vittorie.
La vita toglie, la vita dà, lo sanno bene non solo Matt e Addison ma anche tutti gli altri personaggi.
Non posso non nominare anche il capitano Luke, il migliore amico di Matt, oppure del tenente Patrick o Amanda o, ancora, il dottor Timothy. Li ho apprezzati tutti e ognuno di loro è indispensabile per rendere la storia ancora più ricca e completa.
Come sempre Silvia Mero sa parlare non solo di amore, ma anche di famiglia, di amicizia, di lealtà e di spirito di sacrificio.
La relazione tra Matt e Addison è qualcosa di meraviglioso, un batticuore continuo, che commuove per la sua spontaneità, e che ti avvolge con il suo calore. Ho amato ogni momento tra Matt e Addison, ogni loro pensiero, ogni loro dialogo. Mi sembrava quasi di poterli toccare da quanto li sentivo chiaramente nella mia mente. È davvero incredibile la connessione che ho provato per i due protagonisti e per la loro storia.
«Sei la stella più splendente del cosmo» sussurrai a un soffio dalle sue labbra. «E tu sei il sole che, alto nel cielo, illumina il cammino dei miei giorni».

Lo stile di scrittura dell’autrice mi piace tantissimo, è scorrevole, intenso, preciso, inoltre è stata bravissima a descrivere la base e l’aria che si respira in luoghi di guerra. Inoltre, rispetto al precedente romanzo, ho notato un’evoluzione nel suo stile, una maturità che denota un grande impegno e una particolare attenzione ai dettagli, che rendono l’intera lettura ancora più armoniosa e d’impatto. Attraverso il Pov alternato, inoltre, è semplicissimo entrare in sintonia con i due protagonisti e le rispettive storie.
Non mancano le scene più adrenaliniche dato il contesto in cui il libro è ambientato e quest’alternanza tra scene di suspense e altre più tranquille mi è piaciuta moltissimo. Vi confesso, però, che non mi sono sentita tranquilla fino a quando non sono arrivata alla parola “fine”.
Il romanzo si legge in pochissimo tempo, una volta iniziato il libro non sono riuscita a staccarmene e l’ho finito in una sola sera. Anche i personaggi secondari sviluppano una storia personale, e sarebbe davvero bello se l’autrice decidesse di scrivere altri libri con loro come protagonisti perché, come ho detto in precedenza, ognuno di loro ha spessore e personalità.
Un altro aspetto che mi è piaciuto moltissimo è stato l’abilità dell’autrice di ambientare il romanzo in una zona di guerra, e di saper descrivere così bene gli ambienti e il ritmo di vita. Mi ha ricordato, almeno in parte, una serie televisiva che ho molto amato, intitolata Army Wives, dove la vita dei vari membri dell’esercito si intrecciava, dando origine a rapporti meravigliosi e profondi.
In questo romanzo potete trovare sentimenti veri, vividi. Una storia di seconde possibilità che cattura, affascina e, soprattutto, infonde tanta speranza e sentimenti positivi, perfetta specialmente per le inguaribili romantiche come me.
Quando lei poggiò la testa sul mio petto, stringendomi la mimetica, promisi a me stesso che non l’avrei più lasciata andare.

Rinnovo i miei personali complimenti a Silvia Mero, leggere un suo romanzo, per me, è un’emozione assicurata. Dal mio punto di vista è una certezza nel panorama self e non finirò mai di ringraziarla per le favolose emozioni che è in grado di farmi provare. Attendo con ansia il prossimo romanzo, con la certezza che saprà regalarmi un’altra bellissima avventura.
Ovviamente consiglio la lettura di Un cuore in divisa a tutte le inguaribili romantiche, che abbiano un certo feeling con le storie militari e i loro personaggi.
Buona lettura.


Voto



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