martedì 29 dicembre 2020

Quattro Lady per un libro: “C’era una volta un duca” di Erica Ridley

Buon martedì Booklovers!
Torna anche questo mese l’appuntamento con la rubrica Quattro Lady per un libro, dedicata al favoloso mondo dei romanzi storici. Io, insieme a Lara de La nicchia letteraria, Susy de I miei magici mondi e Tania de My Crea Bookish Kingdom, ogni mese vi parleremo di un romanzo storico recensendolo e soffermandoci su un aspetto particolare. Gli aspetti sono: trama, personaggi, ambientazione e stile di scrittura.
Questa volta mi soffermerò maggiormente sullo stile di scrittura, Lara sulla trama, Susy sui personaggi e Tania sull’ambientazione.
Vi raccomando di leggere anche le altre recensioni per avere un quadro più completo del romanzo.

Il bellissimo banner è stato realizzato da Tania de My Crea Bookish Kingdom

Il libro scelto per il mese di dicembre, è C’era una volta un duca, di Erica Ridley, primo volume della saga Regency I Duchi di Natale.


Titolo: C’era una volta un duca
Autore: Erica Ridley
Editore: Self Publishing
Genere: Historical Romance
Serie: I Duchi di Natale #1
Pagine: 210
Prezzo e-book: 0,99 €
Prezzo cartaceo: 10,99 €
Data di uscita: 4 ottobre 2019
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto sul titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐

Trama:

Attenzione ai romantici spiriti dei Natali passati…

A causa delle condizioni previste dal testamento di un parente ormai a lui estraneo, il duca di Silkridge si vede costretto a rivisitare le fredde e spietate montagne in cui ha perso tutto ciò che amava un tempo. Non appena avrà recuperato l’eredità della sua famiglia se ne tornerà a Londra, dove è il suo posto. Di certo non riaccenderà la scintilla proibita che crepita tra di lui e l’irresistibile peperina che si è lasciato alle spalle…

Noelle Pratchett è immune agli affascinanti farabutti della schiatta dell’arrogante duca. Lui le ha rubato il cuore, le ha rubato un bacio e poi se n’è andato di notte per non tornare mai più. Ora ha fatto ritorno… ed entrambi sanno che non resterà. Ma come farà Noelle a mantenere i suoi gelidi scudi quando ogni singola occhiata ardente la scioglie fin nel profondo?

“I Duchi di Natale” è una serie di commoventi avventure Regency ambientate in un pittoresco villaggio innevato. Dopotutto, nulla scalda una notte invernale come trovarsi tra le braccia di un duca!



Recensione


Benjamin War, quinto duca di Silkridge, non ama il Natale, e ama ancora di meno il villaggio sperduto tra le montagne inglesi, Nashtale, chiamato anche dai suoi abitanti Natale, dove la festività si celebra tutto l'anno. Quando suo nonno muore, Benjamin è costretto a tornare a Nashtale per l’apertura del testamento. La sola cosa che desidera è recuperare un oggetto a lui prezioso e fare ritorno a Londra. Anche se a Nashtale c’è Noelle, la sola donna che non è mai riuscito a dimenticare. Noelle pensa di essere immune al fascino del duca, ma rivedere Benjamin la colpirà molto più di quanto possa immaginare, e tutti i suoi buoni propositi di mantenere le distanze risultano improvvisamente vani. Perché la vecchia scintilla non si è mai spenta, tuttavia lui non è tornato per restare e resistere al dolce richiamo dell’amore sarà molto difficile per entrambi.
Era l’ultimo Natale che Benjamin riconosceva come tale. Ora si rifiutava di santificare la festa… o di ammettere la sua esistenza.
Fino a ora. Fino a lì. Fino a lei.

Era da moltissimo tempo che desideravo leggere un romanzo storico della Ridley, e ora che ci sono riuscita mi sento molto soddisfatta. Come resistere al fascino di un duca, per di più nel magico periodo di Natale? È assolutamente impossibile.
Come ho accennato nell’introduzione al post, in questa recensione mi soffermerò maggiormente sullo stile di scrittura dell’autrice. Uno stile che, tutto sommato, mi è piaciuto molto. La penna di Erica Ridley, infatti, è molto scorrevole e frizzante e i personaggi sono tratteggiati molto bene. Nonostante l’ampio spazio dato ai due protagonisti, l’autrice non manca di dare qualche accenno interessante ai personaggi che incontreremo nei prossimi romanzi. Ammetto che all’inizio ho un pochino faticato a entrare pienamente nell’atmosfera storica, ma dopo aver compreso il ritmo narrativo dell’autrice, è stato molto più semplice.
Quello che mi ha maggiormente colpito è quanto l’autrice abbia cercato di mettere in risalto l’aspetto puramente fiabesco del romanzo. E lo ha fatto puntando i riflettori sul villaggio stesso di Nashtale e sui suoi abitanti. In generale, il tono un po’ sopra le righe adottato dalla Ridley è stato utile ai fini stessa della storia che, secondo il mio punto di vista, non si prende troppo sul serio, ma che sa definire molto bene i sentimenti dei due protagonisti. Quello che forse stona leggermente è quel modo molto statunitense di vivere il periodo natalizio che, a mio parere, mal si sposa con una realtà totalmente inglese in piena epoca Regency. Tuttavia, l’atmosfera natalizia che fa da sfondo alla bella storia d’amore tra Benjamin e Noelle è promossa a pieni voti.
Stare con lei significava provare un senso di soddisfazione talmente profondo da spingerlo a chiedersi se fosse mai stato davvero felice prima di conoscerla. Noelle era la sua serra; il suo colore, la sua luce, il suo calore. Anche quando all’esterno infuriava l’inverno, lei faceva sì che la sua anima si sentisse come se fosse estate.

Il grande merito che va alla Ridley è di aver saputo ben caratterizzare i due protagonisti, rendendo il nostro duca tormentato al punto giusto e Noelle gelida e distaccata ma con un certo garbo e molta sensibilità.
Benjamin è un uomo che sa mostrare molto bene il suo buon cuore, e lo fa in un modo che ben si sposa con il suo titolo. Ha i suoi validi motivi per non amare il Natale e per amare ancora meno il villaggio di Nashtale, e per quanto lui sia un duca con tanto di annessi e connessi, ho molto apprezzato il suo modo di comportarsi, trovandolo sempre coerente con il suo carattere e mai banale o troppo scontato.
Noelle incarna il vero spirito natalizio e di lei mi hanno molto colpito la sua vivacità, l’intelligenza e la grande sensibilità d’animo.
La loro storia d’amore è molto carina e il loro modo di stare insieme mi è molto piaciuto, e anche se i dialoghi tra loro non sono tanti, penso che siano stati strutturati con modo giusto.
La trama è scorrevole, forse la prima parte è un pochino più lenta della seconda, ma una volta capito lo spirito con cui deve essere letto, allora diventa tutto più semplice.
Ammetto che ora sono molto curiosa di conoscere meglio anche i due cugini del duca di Skridge, e di scoprire chi saranno le rispettive dame.
La mano dell’uomo le toccò un lato del viso. Noelle faticò a non sfregare la guancia contro il palmo di Silkridge. La mano di lui era calda, il suo corpo troppo vicino eppure non abbastanza vicino.
“Sto facendo appello a tutte le mie forze,” mormorò l’uomo con voce roca, “per non baciarvi.” Noelle non si allontanò. Nemmeno lui lo fece. “Vi prego di schiaffeggiarmi prima che io perda la battaglia.”

Consigliato a chi sia alla ricerca di una lettura leggera e piena di spirito natalizio.
Buona lettura.

Voto



1 commento:

  1. Sono contenta anch'io di aver letto un suo libro, ero curiosa a riguardo e direi che abbiamo cominciato bene. E' una storia semplice e carina senza avere nulla di spettacolare, ma lo stile è scorrevole ed è una perfetta fiaba natalizia

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