lunedì 11 gennaio 2021

Review Party: “La luce dell’alba” di Liliana D’Angelo


In questo post ho il piacere di parlarvi del libro di Liliana D’Angelo intitolato La luce dell’alba, pubblicato da Words Edizioni il 7 gennaio scorso.
L’autrice ci porta nell’Italia del 1943, quando l’armistizio dell’otto settembre getta il nostro paese allo sbando e la vita di tre amici Lorenzo, Emma e Lavinia cambia per sempre.

Ringrazio la Words Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: La luce dell’alba
Autore: Liliana D’Angelo
Editore: Words Edizioni
Genere: Narrativa storica
Pagine: 268
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 15,90 €
Data di uscita: 7 gennaio 2021
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐ 1/2

Trama:

La luce dell’alba è una storia di amore e di guerra, di forti nodi affettivi e di inganni. Protagonista l’Italia degli ultimi anni della Seconda guerra mondiale e della Resistenza, insieme a Emma, Lavinia e Lorenzo, tre bambini inseparabili ma che poi saranno costretti a dividersi. Quando anni dopo si rivedranno, si scopriranno diversi e presto il loro rapporto imploderà. La violenza della guerra avrà un’influenza determinante sulle loro vite e li spingerà a compiere scelte drammatiche e imprevedibili, fino alla scoperta di un segreto che cambierà per sempre la vita a uno di loro.



Recensione


Scrivere un romanzo che parli di guerra non è mai semplice, eppure Liliana D’Angelo riesce a farlo molto bene, trasportandoti nel passato e facendoti vivere le stesse sensazioni dei suoi protagonisti. E lo fa con delicatezza e forza, con coraggio e passione. L’Italia fascista è un argomento di cui non parlo mai molto volentieri, perché il carico emotivo che si porta dietro è molto grande e, a volte, destabilizzante per chi, come me, crede in certi valori. Sono cresciuta con i racconti di mio nonno che all’epoca dello scoppio della guerra aveva solo tredici anni di come l’ha vissuta, delle cose che ha fatto, di come siano sopravvissuti. Poi ho avuto la fortuna di parlare con chi l’ha Resistenza l’ha vissuta davvero, chi dopo l’otto settembre ha deciso di cercare di tornare a casa (provincia di Modena) passando per l’Appennino Tosco-Emiliano e unendosi alla Resistenza. Nel libro di Liliana D’Angelo ho ritrovato le stesse sensazioni che i racconti di chi l’ha guerra l’ha vissuta mi avevano trasmesso. E di questo non posso che ringraziarla.

«Perché vuoi diventare una di noi?»
«Perché voglio essere libera in un paese libero. Perché mai ho sentito la forza che sento adesso, la volontà di combattere per un ideale che è al di sopra di tutto.»

Parlare della trama per un romanzo di questo tipo è praticamente impossibile senza correre il rischio di rivelare troppo. Posso dirvi che seguiremo da vicino la vita di Emma, Lorenzo e Lavinia, tre amici sin da bambini e di come la loro vita sarà influenzata per sempre dalla guerra, portandoli a compiere scelte importanti che porteranno a conseguenze altrettanto importanti. Troviamo, dunque, tre personaggi molto diversi tra loro che suscitano nel lettore emozioni contrastanti, proprio come lo sono i loro caratteri. L’autrice, infatti, è stata bravissima nella costruzione della loro caratterizzazione, è riuscita a dargli molto spessore, a renderli reali e tangibili.
Emma, all’inizio, appare come insicura, quasi titubante, ma nel corso della lettura cambierà tantissimo, diventando non solo coraggiosa ma anche padrona del proprio destino.
Lorenzo mi ha ispirato immediatamente simpatia e ho apprezzato moltissimo le sue scelte e il suo modo di fare, ho fatto il tifo per lui fino alla fine.
Lavinia è molto diversa dagli altri suoi amici, a volte sembra fin troppo fredda e viziata, ma anche lei compirà un cammino importante che la porterà a rivedere molte delle sue idee. Del resto è questo che fa la guerra, cambia le persone a volte irrimediabilmente, nel bene o nel male.
Tuttavia non sono solo i tre protagonisti a essere speciali, in realtà tutti i personaggi incontrati – e sono tanti – sono di vitale importanza e hanno dato un contributo fondamentale alla storia rendendola, del resto, quel piccolo gioiello che il libro è.
Vide l’ombra di un sorriso indugiare nei suoi occhi e la consapevolezza di quello sguardo le entrò dentro, dolce e affilata insieme. Si lasciò attraversare e fu come se lo vedesse per la prima volta. Era Lorenzo, ma non era più lui.

Per buona parte della lettura sono stata in ansia e mi sono sentita completamente rapita dalle vicende affrontate dai protagonisti, sembrava quasi di essere accanto a loro.
Le emozioni che essa suscita sono tante e si rincorrono velocemente: paura, sconforto, dolore, ma anche forza, coraggio, orgoglio. Lo stile di scrittura di Liliana D’Angelo è molto accurato, preciso e scorrevole. Grazie alla sua penna diretta e fluida riesce a far provare al lettore tantissime sensazioni. Inoltre si percepisce l’accuratezza storica che denota uno studio meticoloso e un grande lavoro di ricerca. La narrazione è in terza persona ed è facile entrare pienamente nella vita di Emma, Lorenzo e Lavinia, imparare a conoscerli e fare nostre le loro emozioni.
La trama evolve in modo, a volte, inaspettato ed è facile trattenere il respiro. La tensione sale di capitolo in capitolo, tra colpi di scena e suspense. Liliana D’Angelo è stata bravissima a trasmettere angoscia, dolore ma, allo stesso tempo, dare anche speranza e un pizzico di fiducia nel domani.
La Luce dell’alba è un tributo all’amicizia, all’amore e, soprattutto, alla speranza. Un tributo che passa attraverso l’orrore della guerra, il dolore della perdita, paura dell’ignoto e attraverso quella Resistenza che ha fatto la storia, grazie a tutti quegli uomini e quelle donne che, con le loro gesta, sono riusciti a fare la differenza.
«Hai mai sentito la luce dell’alba? La luce che spunta all’orizzonte ti sfiora come una carezza. Se chiudi gli occhi, puoi sentirla.»

Ringrazio Liliana D’Angelo per aver scritto un romanzo di questa portata emotiva e ringrazio anche Words Edizioni che continua a regalarmi letture meravigliose.

Voto



1 commento:

  1. Come sai aspettavo di conoscere il tuo parere su questo libro. Mi fa piacere ti sia piaciuto e sono d'accordo con te quando dici che la Words ci regala sempre storie bellissime, soprattutto diverse dalle solite. Per quanto comunque la trama e la storia sembrano belle, temo comunque qualcosa e per il momento non credo che la leggerò

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