Oggi prende il via il Blog Tour organizzato da Tania del blog My Crea Bookish Kingdom e dedicato a La figlia di Mr Bennet scritto da Timothy Underwood e pubblicato da Vintage Editore nella collana Variazioni.
I bellissimi banner sono stati realizzati da Tania da My Crea Bookish Kingdom
L’evento ci terrà compagnia per tutta la settimana, fino a venerdì e toccherà vari argomenti. In questa prima tappa troverete alcuni estratti, una Playlist che ho creato come colonna sonora del romanzo e la mia recensione.
In fondo al post, inoltre, troverete il banner con le date del tour, tutti gli argomenti trattati e i blog che prenderanno parte all’evento.
Ringrazio Tania per la fantastica organizzazione e per avermi coinvolta nellevento, inoltre ringrazio Vintage Editore per la copia digitale del romanzo in omaggio.
In fondo al post, inoltre, troverete il banner con le date del tour, tutti gli argomenti trattati e i blog che prenderanno parte all’evento.
Ringrazio Tania per la fantastica organizzazione e per avermi coinvolta nellevento, inoltre ringrazio Vintage Editore per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: La figlia di Mr Bennet
Autore: Timothy Underwood
Editore: Vintage Editore
Genere: Historical Romance/Regency
Collana: Variazioni
Pagine: 589
Prezzo e-book: //€
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Data di uscita: 12 gennaio 2021
Autore: Timothy Underwood
Editore: Vintage Editore
Genere: Historical Romance/Regency
Collana: Variazioni
Pagine: 589
Prezzo e-book: //€
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Data di uscita: 12 gennaio 2021
Voto: ♕⭐⭐⭐⭐⭐♕
Trama:
Due mesi dopo la nascita di Elizabeth, Mrs Bennet fugge via portando con sé Jane e lasciando la neonata al marito. Mr Bennet dedica la sua intera vita a crescere Elizabeth nel miglior modo possibile, amandola con tutto il cuore. Quando a Netherfield fa il suo arrivo Mr Bingley, Elizabeth inizia a innamorarsi del suo amico, Mr Darcy. Ma cosa succederebbe se la madre scomparsa di Elizabeth tornasse con la sorella Jane a Meryton dopo essere stata assente per vent’anni? Un romanzo commovente e romantico sulla famiglia e sull’amore.
La temeraria penna di Timothy Underwood arriva a ribaltare la storia della famiglia Bennet in un gioco di ruoli originale dove non mancheranno i colpi di scena a cui la collana Variazioni ci ha abituati.
Due mesi dopo la nascita di Elizabeth, Mrs Bennet fugge via portando con sé Jane e lasciando la neonata al marito. Mr Bennet dedica la sua intera vita a crescere Elizabeth nel miglior modo possibile, amandola con tutto il cuore. Quando a Netherfield fa il suo arrivo Mr Bingley, Elizabeth inizia a innamorarsi del suo amico, Mr Darcy. Ma cosa succederebbe se la madre scomparsa di Elizabeth tornasse con la sorella Jane a Meryton dopo essere stata assente per vent’anni? Un romanzo commovente e romantico sulla famiglia e sull’amore.
La temeraria penna di Timothy Underwood arriva a ribaltare la storia della famiglia Bennet in un gioco di ruoli originale dove non mancheranno i colpi di scena a cui la collana Variazioni ci ha abituati.
Prendete tutto quello che sapete di Orgoglio e Pregiudizio e mettetelo da parte perché Timothy Underwood, con La figlia di Mr Bennet, ci presenta uno scenario completamente nuovo, con dinamiche familiari particolari, personaggi ricchi di sfaccettature, una spolverata abbondante di filosofia e tanto amore.
Elizabeth è cresciuta unicamente con il padre, Mr Bennet, dopo che la madre ha deciso di fuggire con un altro uomo portando con sé la piccola Jane, sorella maggiore di Elizabeth.
Dopo l’adulterio della moglie, Mr Bennet dedica tutta la sua vita alla piccola Lizzy, amandola profondamente, cercando di darle una buona istruzione e senza farle mancare niente. Trascorrono vent’anni, Elizabeth è ora una giovane donna intelligente, vivace, ironica, colta e completamente aperta alla vita. Quando a Netherfield giungono Mr Bingley e il suo amico Mr Darcy, la vita di Elizabeth diventa ancora più piena e interessante, perché dietro i modi riservati e, a tratti, cupi di Mr Darcy, lei intravede un’anima affine alla sua.
Il destino, però, ha in serbo altre sorprese per Lizzy, e il ritorno a Meryton della madre e della sorella maggiore Jane, minano la serenità di Mr Bennet e sua figlia, gettando nuove ombre sul passato della giovane e portandola a confrontarsi con i propri dubbi e incertezze.
Dopo l’adulterio della moglie, Mr Bennet dedica tutta la sua vita alla piccola Lizzy, amandola profondamente, cercando di darle una buona istruzione e senza farle mancare niente. Trascorrono vent’anni, Elizabeth è ora una giovane donna intelligente, vivace, ironica, colta e completamente aperta alla vita. Quando a Netherfield giungono Mr Bingley e il suo amico Mr Darcy, la vita di Elizabeth diventa ancora più piena e interessante, perché dietro i modi riservati e, a tratti, cupi di Mr Darcy, lei intravede un’anima affine alla sua.
Il destino, però, ha in serbo altre sorprese per Lizzy, e il ritorno a Meryton della madre e della sorella maggiore Jane, minano la serenità di Mr Bennet e sua figlia, gettando nuove ombre sul passato della giovane e portandola a confrontarsi con i propri dubbi e incertezze.
Il libro La figlia di Mr Bennet appartiene al filone del “What If”, che traduciamo come “cosa sarebbe accaduto se” e appartiene al genere letterario ucronico, dal greco “senza tempo”. Un romanzo ucronico racconta, infatti, quello che sarebbe potuto accadere se un determinato avvenimento storico fosse andato diversamente. Timothy Underwood, quindi, prende tutto ciò che conosce di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, modificandolo e plasmandolo a suo piacimento, cambiando alcune cose e lasciandone invariate altre. Il risultato è sorprendete.
Sono diversi gli aspetti che mi hanno colpito di questo romanzo, primo fra tutti le diverse dinamiche familiari che l’autore ha deciso di toccare, affrontando argomenti sensibili ma perfettamente consoni al contesto da lui stesso creato. Ogni personaggio incontrato porta con sé tratti originali e variazioni interessanti, ambivalenze che rendono ancora più ricco e colorato l’universo creato da Jane Austen.
Elizabeth è cresciuta senza madre, potendo contare unicamente sull’amore totale del padre e degli amici che non le hanno mai fatto mancare niente. È una giovane donna solare, vivace, piena di vita, intelligente e colta. Poco si cura del pensiero altrui, forte di quella serenità che il signor Bennet ha costruito per lei. Amante di Shakespeare e dei testi degli antichi romani intrattiene con il padre discorsi filosofici. Tuttavia, il ritorno della madre farà mostrare un lato completamente nuovo del carattere di Lizzy, più fragile, venato di rammarico, dubbi e incertezze. E se la sua felicità fosse preclusa a causa del suo retaggio familiare?
Mr Darcy, al pari di Elizabeth, mostra un lato di sé completamente nuovo. È un gentiluomo molto serio, dall’aria un po’ cupa e poco incline ai divertimenti mondani, tuttavia sa essere anche molto ironico, attento e pronto al dialogo. Sta attraversando un periodo particolare della sua vita, soprattutto a causa delle recenti scoperte legate alla sua famiglia che hanno contribuito a minare la propria tranquillità. È stato bello ed emozionante poter vedere da vicino l’animo di Darcy, scorgere i suoi tormenti prima e la determinazione dopo.
Tra lui ed Elizabeth nasce immediatamente un rapporto particolare, quasi esclusivo, basato sul confronto reciproco, sulle confidenze e su quei discorsi filosofici che toccano il comportamento umano. Imparano molto l’uno dall’altra su come affrontare i propri demoni personali e cercare di superare i dubbi e le incertezze che provano.
Devo dire che questa versione alternativa di Elizabeth e Mr Darcy mi è piaciuta molto, anche perché l’autore è stato molto attento a tratteggiarli nel mondo migliore possibile e a dare loro un grande spessore emotivo, a concerdergli lo spazio necessario per potersi mostrare al lettore.
Lo stesso impegno lo possiamo notare anche negli altri personaggi, specialmente nella psicologia di Mr Bennet, anche lui affronterà un percorso personale che, in qualche modo, lo farà cambiare.
Elizabeth è cresciuta senza madre, potendo contare unicamente sull’amore totale del padre e degli amici che non le hanno mai fatto mancare niente. È una giovane donna solare, vivace, piena di vita, intelligente e colta. Poco si cura del pensiero altrui, forte di quella serenità che il signor Bennet ha costruito per lei. Amante di Shakespeare e dei testi degli antichi romani intrattiene con il padre discorsi filosofici. Tuttavia, il ritorno della madre farà mostrare un lato completamente nuovo del carattere di Lizzy, più fragile, venato di rammarico, dubbi e incertezze. E se la sua felicità fosse preclusa a causa del suo retaggio familiare?
Mr Darcy, al pari di Elizabeth, mostra un lato di sé completamente nuovo. È un gentiluomo molto serio, dall’aria un po’ cupa e poco incline ai divertimenti mondani, tuttavia sa essere anche molto ironico, attento e pronto al dialogo. Sta attraversando un periodo particolare della sua vita, soprattutto a causa delle recenti scoperte legate alla sua famiglia che hanno contribuito a minare la propria tranquillità. È stato bello ed emozionante poter vedere da vicino l’animo di Darcy, scorgere i suoi tormenti prima e la determinazione dopo.
Tra lui ed Elizabeth nasce immediatamente un rapporto particolare, quasi esclusivo, basato sul confronto reciproco, sulle confidenze e su quei discorsi filosofici che toccano il comportamento umano. Imparano molto l’uno dall’altra su come affrontare i propri demoni personali e cercare di superare i dubbi e le incertezze che provano.
Devo dire che questa versione alternativa di Elizabeth e Mr Darcy mi è piaciuta molto, anche perché l’autore è stato molto attento a tratteggiarli nel mondo migliore possibile e a dare loro un grande spessore emotivo, a concerdergli lo spazio necessario per potersi mostrare al lettore.
Lo stesso impegno lo possiamo notare anche negli altri personaggi, specialmente nella psicologia di Mr Bennet, anche lui affronterà un percorso personale che, in qualche modo, lo farà cambiare.
L’intero libro ruota attorno alla storia d’amore tra Darcy ed Elizabeth, tuttavia ho apprezzato anche la particolare cura che è stata data anche ai vari rapporti familiari e non. Risulta lampante il rapporto speciale che lega Elizabeth al padre, inoltre il lettore assiste anche alla nascita del rapporto tra Jane ed Elizabeth e tra Elizabeth e l’ex signora Bennet. Allo stesso modo vediamo anche l’atteggiamento di Darcy nei confronti della propria famiglia, specialmente nei confronti della madre e di Georgiana.
Come accennavo all’inizio sono tanti gli argomenti che l’autore tocca, non solo l’adulterio e le sue conseguenze, specialmente morali, ma anche l’accettazione e il perdono, attraverso una crescita personale.
Lo stile di scrittura di Timothy Underwood mi è piaciuto molto: scorrevole, vivace, a tratti più cupo, quasi malinconico, che sa toccare le corde giuste del lettore, facendolo ridere e commuovere al momento giusto. Il libro è un susseguirsi di scene che corrono veloci, un’alternanza di momenti toccanti e commoventi, ad altri più leggeri e divertenti. I dialoghi sono ben bilanciati e interessanti, ho particolarmente apprezzato i momenti condivisi tra Elizabeth e Darcy e quelli tra Elizabeth e il padre. Molto speciale il rapporto che si crea tra questi tre personaggi.
La trama, così distante dall’originale e innovativa, mi ha catturata sin dalle prime pagine e ho letto il libro in pochissimo tempo, spinta soprattutto dalla curiosità di scoprire quale piega avrebbero preso certi eventi. I colpi di scena di certo non mancano, così come non mancano quei momenti in cui è facile sbarrare gli occhi e trattenere il respiro per ciò che sta capitando.
Sono davvero molto contenta di aver avuto la possibilità di leggere il libro e di aver conosciuto il talento di quest’autore statunitense. Spero che Vintage Editore decida di portare in Italia anche gli altri suoi romanzi, sarei molto curiosa di leggerli.
Per quanto riguarda La figlia di Mr Bennet non posso che promuoverlo a pieni voti e consigliarne la lettura a tutte le amanti del genere storico e a chi abbia voglia di leggere una versione alternativa piena di fascino e di profondità emotiva dell’amore meraviglioso tra Darcy ed Elizabeth.
Come accennavo all’inizio sono tanti gli argomenti che l’autore tocca, non solo l’adulterio e le sue conseguenze, specialmente morali, ma anche l’accettazione e il perdono, attraverso una crescita personale.
Lo stile di scrittura di Timothy Underwood mi è piaciuto molto: scorrevole, vivace, a tratti più cupo, quasi malinconico, che sa toccare le corde giuste del lettore, facendolo ridere e commuovere al momento giusto. Il libro è un susseguirsi di scene che corrono veloci, un’alternanza di momenti toccanti e commoventi, ad altri più leggeri e divertenti. I dialoghi sono ben bilanciati e interessanti, ho particolarmente apprezzato i momenti condivisi tra Elizabeth e Darcy e quelli tra Elizabeth e il padre. Molto speciale il rapporto che si crea tra questi tre personaggi.
La trama, così distante dall’originale e innovativa, mi ha catturata sin dalle prime pagine e ho letto il libro in pochissimo tempo, spinta soprattutto dalla curiosità di scoprire quale piega avrebbero preso certi eventi. I colpi di scena di certo non mancano, così come non mancano quei momenti in cui è facile sbarrare gli occhi e trattenere il respiro per ciò che sta capitando.
Sono davvero molto contenta di aver avuto la possibilità di leggere il libro e di aver conosciuto il talento di quest’autore statunitense. Spero che Vintage Editore decida di portare in Italia anche gli altri suoi romanzi, sarei molto curiosa di leggerli.
Per quanto riguarda La figlia di Mr Bennet non posso che promuoverlo a pieni voti e consigliarne la lettura a tutte le amanti del genere storico e a chi abbia voglia di leggere una versione alternativa piena di fascino e di profondità emotiva dell’amore meraviglioso tra Darcy ed Elizabeth.
Voto
📖 Qualche estratto 📖
«Allora, Mr Darcy,» disse Elizabeth con espressione provocatoria, «cosa ne pensate della Repubblica? È la prima cosa che vi ho visto guardare con un certo interesse da quando vi siete unito a noi.»
«Penso che sia scritto in greco, una lingua nella quale mi sento spaventosamente fuori allenamento. Ma credo che con un po’ di esercizio potrei riuscire a riprendere familiarità. E voi, signorina, cosa ne pensate della Repubblica?»
«Che preferisco di gran lunga Il Simposio.»
«Li avete letti entrambi?» Darcy piegò la testa colpito. «Non siete rimasta scioccata dagli argomenti trattati?»
«Mi sciocca che questi argomenti vengano considerati scioccanti. È ovvio che gli uomini preferiscano di gran lunga altri uomini rispetto alle donne. Siamo troppo carine e giudiziose per il genere maschile.»
Era Mr Darcy, invece, che trovava interessante.
Era alto e imponente, con l’aria severa: cos’era a renderlo così cupo?
Nonostante quel suo aspetto, all’apparenza inespressivo, dentro di lui c’era un fiume in piena.
E lei riusciva a farlo ridere.
Per un attimo brevissimo, Elizabeth posò la mano sul polso di lui.
Quel gesto gli provocò una scossa. «Non siete obbligato a mettere da parte le vostre riserve, se non lo desiderate. Ma credo che sia stato qualcosa più dei fatti universalmente noti ad aver fatto nascere in voi questa acredine. Intendevate sposarla?»
Il volto di Darcy ebbe un sussulto. Se c’era una donna al mondo che, in un certo senso, avrebbe potuto capire come si sentiva, questa era proprio Elizabeth. Sapeva che non avrebbe dovuto parlarne con nessuno. E si era ripromesso di non farlo.
La guardò ancora una volta negli occhi. Quegli occhi limpidi e sinceri, comprensivi e teneri.
Perché era così difficile separarsi da Elizabeth? Prese la sua piccola mano soffice tra le sue e sentì riecheggiare nelle orecchie le accuse di Bingley: Parlate come se foste innamorato di lei. Ebbene fate pure, vi do la mia benedizione. Andate pure dietro quella bisbetica. Alla fine, ritrasse la mano. Solo che lo fece tenendo stretta quella di Elizabeth, che tirò verso di lui. Lei lo guardò negli occhi, col fiato sospeso. E in quel momento, per quanto gli sembrasse ridicolo, pensò che avrebbe potuto baciarla, e lei avrebbe ricambiato con gioia il suo bacio. Perfino in presenza di suo padre.
Era Elizabeth Bennet. Era la figlia di Mr Bennet di Longbourn.
Era sé stessa.
Amava sé stessa con tutto il cuore, e aveva ottime ragioni per farlo.
Elizabeth sapeva anche di poter sempre fare affidamento su suo padre.
Non aveva alcuna importanza quello che veniva dichiarato o dimostrato sul suo conto. Lui sarebbe stato al suo fianco, l’avrebbe abbracciata e le avrebbe detto che si sarebbe preso cura di lei per sempre e che accanto a lui sarebbe sempre stata a casa sua, perché lei era la sua figlia adorata e speciale. Sapere queste cose la faceva sentire forte e piena di gioia e faceva splendere di nuova luce la sua vita a Longbourn.
Il suo cuore batteva forte e sapeva che le farfalle che sentiva nello stomaco erano proprio come quelle che sentivano le eroine dei romanzi. Pur pensando in continuazione a Mr Darcy, vedendolo nei suoi sogni e nei ricordi, aveva dimenticato quanto fosse bello di persona.
Ovviamente era una cosa difficile da ricordare, i ricordi erano solo delle pallide imitazioni della realtà, così come lo era la descrizione a parole di una cosa rispetto alla cosa in sé; o, se Platone aveva ragione, ogni cosa era solo una pallida imitazione dell’immutabile perfezione eterna.
In ogni caso, se la teoria di Platone era esatta, allora Darcy era davvero un’ottima riproduzione della forma platonica di un Mr Darcy.
In quel momento per Elizabeth rivederlo fu come essere trasportata fuori da una caverna, mentre le ombre della realtà giocavano con la sua memoria e fu come essere capace di vedere nuovamente a colori e in tutto il suo splendore quella realtà, il cui solo ricordo era stato sufficiente per logorarla.
🎵 Playlist 🎵
Prima di salutarvi vi lascio il banner con tutte le date, gli argomenti e i blog che hanno preso parte a questo meraviglioso Blog Tour.
Mi raccomando, non perdetevi nemmeno una tappa e nemmeno una recensione.
Mi raccomando, non perdetevi nemmeno una tappa e nemmeno una recensione.
Ci troviamo in sintonia perfetta con questo libro. Le tue parole le condivido in pieno perchè contrariamente a questo credevo, questa storia mi è piaciuta molto. Pensavo che stravolgere un libro come Orgoglio e Pregiudizio significasse fare soltanto disastri e invece l'autore mi ha sorpreso e in modo positivo ed è stata una piacevolissima lettura.
RispondiEliminaPerfetti gli estratti che hai scelto e bellissima la tua recensione