lunedì 8 febbraio 2021

Review Party: “L’ultimo Dorcha: La maledizione del primo nato” di Arianna Colomba


Oggi vi parlo dell’ultimo romanzo di Arianna Colomba intitolato L’ultimo Dorcha: La maledizione del primo nato, secondo volume della serie Le Cronache dell’Equilibrio. Nel sequel de L’ultimo Dorcha ritroveremo Gareth alle prese con una nuova missione.

La serie Le Cronache dell’Equilibrio è composta da:
L’ultimo Dorcha
L’ultimo Dorcha: La maledizione del primo nato

Ringrazio Arianna Colomba per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: L’ultimo Dorcha: La maledizione del primo nato
Autore: Arianna Colomba
Editore: Self Publishing
Genere: Dark Fantasy
Serie: Le Cronache dell’Equilibrio #2
Pagine: 244
Prezzo e-book: 2,90 €
Prezzo cartaceo: 14,56 €
Data di uscita: 15 Gennaio 2021
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Sono passati sette anni da quando la pioggia senza fine ha smesso di cadere e Gareth il Dorcha è divenuto una leggenda nelle ballate del Grande Nord.
Eppure, un’ombra scura sembra intenzionata ad allungare le dita tra le trame del Destino, giungendo fino al monastero delle Shùil, sacerdotesse madri dei Dorcha.
Che fine hanno fatto i primi nati?
Chi è il Demone col Cappello e perché l’Equilibrio è stato di nuovo spezzato?
La Maledizione del Primo Nato vi condurrà in un viaggio fatto di oscurità, amore e mistero, attraverso un mondo fantastico, tra luce e tenebra.

A seguito del grande successo del Best-seller Dark Fantasy “L’Ultimo Dorcha”, Gareth si troverà ad affrontare una nuova prova in questo volume autoconclusivo, fruibile anche a chi si approccia per la prima volta a “Le Cronache dell’Equilibrio”.



Recensione


Arianna Colomba torna a parlarci di Gareth, l’ultimo Dorcha, che ho avuto il piacere di conoscere un anno fa – trovate qui la mia recensione – e lo fa nel modo splendido con cui ci ha abituati.
Anche se La maledizione del primo nato è fruibile anche da chi non ha letto L’ultimo Dorcha, il mio consiglio è di leggere comunque per apprezzare fino in fondo le mille sfaccettature del carattere di Gareth.

Sono passati sette anni da quando la pioggia senza fine ha smesso di cadere, e sono sette anni che Gareth ha perso l’amore della sua vita, Sive.
Ora il suo nome è leggenda, ma la parte umana del Dorcha continua a sentire la mancanza di ciò che ha perduto. In compagnia di John Doe, un demone sui generis, il compito del Dorcha è sempre lo stesso: mantenere l’Equilibrio tra il mondo degli umani e quello dei demoni. Tuttavia qualcosa di misterioso sta accadendo, e quando Gareth giunge al monastero delle Shùil, sacerdotesse madri dei Dorcha, scopre che l’Equilibrio è stato di nuovo spezzato. Il monastero delle Shùil è il luogo dove i Dorcha hanno origine, nati dall’unione di una prescelta con un demone. Ma che fine hanno fatto i primi nati? Come mai le donne muoiono insieme ai loro bambini? Chi ha spezzato l’Equilibrio?
Riuscirà Gareth a portare a termine questa nuova missione o il suo ciclo sta per concludersi per sempre?
Perché, per quanto desiderasse la morte, mai avrebbe potuto autoinfliggersela. Era anche questa la sua condanna: la consapevolezza che lui stesso fosse una pedina dell’Equilibrio che non poteva essere toccata.

La maledizione del primo nato è un romanzo che, rispetto al suo predecessore, possiede un alone di decadenza, un’ambientazione molto più Dark e una struttura da romanzo giallo.
Gareth è un Dorcha, un ibrido nato dall’unione di un’umana e un demone ma, a differenza degli altri Dorcha, lui non è nato al monastero delle Shùil. Il compito che hanno i Dorcha è di preservare l’Equilibrio tra gli Uomini e l’Oltremondo dove si trovano le creature oscure. Tuttavia non può intervenire autonomamente a favore di un mondo a discapito di un altro, anzi il suo compito è di restare neutrale, interviene solo se l’equilibrio dovesse venire a mancare. Se l’Equilibrio si spezza le conseguenze possono essere nefaste e distruttive.
Ancora una volta Arianna è stata bravissima non solo a spiegare alla perfezione l’universo del Dorcha, ma a fare in modo che la lettura risultasse omogenea, ben distribuita anche per chi si avvicini per la prima volta alle Cronache dell’Equilibrio.
È stato molto emozionante ritrovare Gareth, anche se l’ho trovato cambiato dopo la morte di Sive. Tuttavia questa nuova versione mi è piaciuta tanto quanto la prima. Il suo animo è più tormentato che mai, ma non può rinnegare se stesso o smettere di fare ciò per cui è nato. Diciamo che in questo capitolo il suo lato umano è particolarmente sopito, per lui è più naturale lasciarsi abbracciare dal sangue demoniaco.
Molto divertenti i siparietti con John Doe, il demone e compagno di mille avventure di Gareth. Di John ho apprezzato la complessità che, di tanto in tanto, è emerso nel corso della lettura. Non solo una spalla straordinaria ma un personaggio interessante e pensato in modo splendido.
Anche i personaggi “secondari” mi sono piaciuti, soprattutto perché ognuno di loro dà un contribuito sostanziale all’intera vicenda, niente è lasciato al caso.
Attinse al potere del sangue paterno e violò la promessa che aveva fatto a Sive: abbandonò la natura umana, volgendo a quella demoniaca. Obliò i sentimenti, l’empatia e il dolore, rifugiandosi nel benessere dell’apatia e solo quando fu sicuro che niente più l’avrebbe potuto scalfire, riaprì gli occhi.

Adoro lo stile di scrittura di Arianna Colomba, sempre pulito, diretto e, questa volta, particolarmente introspettivo. Il Dorcha è un personaggio complesso per sua natura, ed è fondamentale che la sua ambivalenza sia messa in risalto. La costante lotta interiore tra due universi distanti ma interconnessi. Arianna ci fa respirare questa ambivalenza per tutto il romanzo, impossibile non restare imbrigliati nella fitta maglia dell’universo personale di Gareth.
L’ambientazione è un altro punto fondamentale del romanzo, seppure l’epoca non sia ben definita, l’autrice è riuscita a trasmettere un’impronta di decadenza medievale che mi ha affascinato.
La trama è interessante, il suo sviluppo mi ha convinto e penso che sia stato pressoché perfetto. I colpi di scena e rivelazioni importanti, rendono la lettura molto scorrevole, una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere. Interessanti anche i dialoghi, specialmente per comprendere in modo più completo la caratterizzazione di Gareth e John Doe.
Il mio lato da inguaribile romantica avrebbe preferito che il corso degli eventi avesse preso un’altra piega e non nego di aver sentito molto la mancanza di Sive, anche se sapevo che la sua storia era già conclusa.
«E per quale motivo la morte dovrebbe avanzare davanti alla vita?»
«Perché ogni azione che compiamo è inesorabilmente finalizzata a quel momento. Noi viviamo in funzione dell’idea di come moriremo. La morte è più forte ed essa stessa racchiude l’essenza della vita.»

L’ultimo Dorcha: La maledizione del primo nato è un romanzo che consiglio di leggere a tutti gli amanti del mondo Fantasy, che abbiano ambientazioni cupe, misteri e creature straordinarie.
Buona lettura.

Voto



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