Buon venerdì Booklovers, torna l’appuntamento con una rubrica che mi piace tantissimo e a cui tengo particolarmente: Quattro Lady per un libro, dedicata al bellissimo mondo dei romanzi storici. Condivido questa mia passione con tre ragazze splendide: Lara de La nicchia letteraria, Susy de I miei magici mondi e Tania de My Crea Bookish Kingdom e ogni mese vi parleremo di un romanzo storico recensendolo e soffermandoci su un aspetto particolare.
Gli aspetti sono quattro: trama, personaggi, ambientazione e stile di scrittura.
Questa volta, mi soffermerò maggiormente sui personaggi.
Vi raccomando di leggere anche le altre recensioni per avere un quadro più completo del romanzo.
Gli aspetti sono quattro: trama, personaggi, ambientazione e stile di scrittura.
Questa volta, mi soffermerò maggiormente sui personaggi.
Vi raccomando di leggere anche le altre recensioni per avere un quadro più completo del romanzo.
Il libro che abbiamo scelto di leggere e recensire questo mese si intitola I misteri di Wulfdale un Regency scritto da Patricia Frances Rowell e pubblicato da HarperCollins Italia.
Titolo: I misteri di Wulfdale
Autore: Patricia Frances Rowell
Editore: HarperCollins Italia
Collana: Harmony
Genere: Historical Romance/Regency
Pagine: 222
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: // €
Data di uscita: 1 febbraio 2021 (ristampa)
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Autore: Patricia Frances Rowell
Editore: HarperCollins Italia
Collana: Harmony
Genere: Historical Romance/Regency
Pagine: 222
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: // €
Data di uscita: 1 febbraio 2021 (ristampa)
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐ 1/2
Trama:
Quando il perfido zio, con cui vive da quando i suoi genitori sono morti, le annuncia di aver dilapidato la sua eredità, Catherine Maury si trova costretta ad accettare la proposta di matrimonio dell'enigmatico Charles Randolph, Conte di Caldbeck, e a seguirlo in una remota tenuta dello Yorkshire. La vita nel castello di Wulfdale riserva tuttavia alla riluttante Kate parecchie sorprese, prima fra tutte il fatto che l'uomo taciturno e gelido che ha sposato nasconde un'insospettabile natura passionale e generosa ed è disposto a tutto pur di renderla felice. Ma proprio quando iniziano ad assaporare le delizie del loro amore appena sbocciato, Kate e Charles vengono risucchiati in una spirale di orrore: uno spietato assassino si aggira nei pressi di Wulfdale, prendendo di mira proprio Kate.
Quando il perfido zio, con cui vive da quando i suoi genitori sono morti, le annuncia di aver dilapidato la sua eredità, Catherine Maury si trova costretta ad accettare la proposta di matrimonio dell'enigmatico Charles Randolph, Conte di Caldbeck, e a seguirlo in una remota tenuta dello Yorkshire. La vita nel castello di Wulfdale riserva tuttavia alla riluttante Kate parecchie sorprese, prima fra tutte il fatto che l'uomo taciturno e gelido che ha sposato nasconde un'insospettabile natura passionale e generosa ed è disposto a tutto pur di renderla felice. Ma proprio quando iniziano ad assaporare le delizie del loro amore appena sbocciato, Kate e Charles vengono risucchiati in una spirale di orrore: uno spietato assassino si aggira nei pressi di Wulfdale, prendendo di mira proprio Kate.
Ho letto questo romanzo qualche anno fa (poiché questa è una ristampa) e sono stata molto contenta di averlo riletto. Mi sono accorta che la seconda lettura di un libro che mi era già piaciuto mi permette di cogliere quei dettagli che mi erano sfuggiti la prima volta, o di confermare la prima impressione avuta. In questo caso non solo ho confermato la prima impressione, ma ho anche apprezzato maggiormente i piccoli dettagli e i protagonisti.
L’idea che è alla base del romanzo è molto semplice: per colpa di uno zio decisamente antipatico che ha pensato bene di dilapidare l’eredità della nipote, la giovane Catherine si vede costretta a sposare Charles Randolph, Conte di Caldbeck, un uomo molto freddo nei modi di fare e seguirlo al castello di Wulfdale, nello Yorkshire. La nostra Kate non è per niente contenta di questo matrimonio, anche perché dotata di un caratterino focoso e passionale, teme che i loro caratteri siano inconciliabili.
Tuttavia Charles dimostra ben presto che dietro i suoi modi rigidi, enigmatici e controllati, si nasconde non solo una persona molto buona, ma anche un uomo che intende rendere felice la propria sposa. Tuttavia a Wulfdale hanno iniziato a capitare fatti inquietanti e Charles e Kate vengono improvvisamente coinvolti in una spirale pericolosa perché pare che uno spietato assassino non solo si aggiri per i possedimenti del conte, ma ha preso di mira proprio la giovane e bella contessa.
«Vi sto semplicemente proponendo un accordo conveniente per entrambi.»
«E voi cosa sperate di ottenere?»
«La vostra bellezza, la vostra energia, la vostra superba eleganza. Voi… mi riscaldate.» Anche se cercava la parola giusta, Caldbeck non si scompose.
Da quello che possiamo intuire dalla trama Charles e Catherine sono diametralmente opposti.
Kate è una giovane donna molto passionale, dopo la prematura scomparsa dei suoi amati genitori è cresciuta con degli zii che non le hanno trasmesso poco amore e che non l’hanno considerata particolarmente. Ha un carattere molto fiero, indipendente e non si vergogna di vivere intensamente i propri sentimenti, qualunque essi siano. Un piccolo fiammifero che si incendia facilmente.
Charles, al contrario, è abituato a mantenere la calma per affrontare ogni cosa con la dovuta lucidità. Abituato a non mostrare i reali sentimenti è considerato un uomo gelido e taciturno.
Catherine è assolutamente convinta che tra loro non potrà funzionare e che si troveranno intrappolati in una relazione che porterà entrambi alla rovina. Charles, al contrario, è convito che la futura moglie possieda proprio tutte le qualità che cerca in una donna. Se al primo impatto Charles dà l’impressione di essere il classico duca severo, la realtà dei fatti è ben diversa perché dietro ai suoi modi controllati batte un cuore non solo buono e generoso, ma anche una persona molto attenta e che desidera rendere felice la propria sposa.
Questi due personaggi insieme funzionano proprio bene perché si compensano e poi, si scoprirà, non sono così diversi come sembra. Devo dire che dopo la prima lettura, il personaggio di Catherine non mi aveva propriamente fatto impazzire, soprattutto perché l’ho trovato un pochino troppo sopra le righe per certi suoi atteggiamenti. In realtà, la seconda lettura, mi ha permesso di guardarla con occhi diversi. Ammetto che resta un personaggio sopra le righe, tuttavia è perfetta per il conte e l’autrice ha puntato molto sulle loro differenze caratteriali. Inoltre Catherine è anche una donna molto onesta, sensibile, materna e che si preoccupa di quegli aspetti che la società dell’epoca tendeva a ignorare.
Charles è un personaggio favoloso, mi è piaciuto proprio tanto perché è tra i due quello che compie un’evoluzione maggiore, pur restando federe alla propria indole. Inoltre ho apprezzato tantissimo la sua attenzione nei confronti di Catherine e anche dei suoi fittavoli. Catherine è per lui così importante proprio perché riesce a vivere in un modo in cui lui non è abituato, non per cattiveria ma perché è stato educato così. In questo senso è molto interessante il prologo, aiuta a capire la psicologia del conte. L’epilogo, invece, permette di apprezzare questa sua evoluzione.
Sin dal loro primo incontro dimostrano di essere tosti entrambi ma Charles non dà l’idea di voler prevaricare Kate, semplicemente ha un modo diverso di approcciarsi alla vita. Insieme mi hanno strappato più di un sorriso e un sospiro.
Kate è una giovane donna molto passionale, dopo la prematura scomparsa dei suoi amati genitori è cresciuta con degli zii che non le hanno trasmesso poco amore e che non l’hanno considerata particolarmente. Ha un carattere molto fiero, indipendente e non si vergogna di vivere intensamente i propri sentimenti, qualunque essi siano. Un piccolo fiammifero che si incendia facilmente.
Charles, al contrario, è abituato a mantenere la calma per affrontare ogni cosa con la dovuta lucidità. Abituato a non mostrare i reali sentimenti è considerato un uomo gelido e taciturno.
Catherine è assolutamente convinta che tra loro non potrà funzionare e che si troveranno intrappolati in una relazione che porterà entrambi alla rovina. Charles, al contrario, è convito che la futura moglie possieda proprio tutte le qualità che cerca in una donna. Se al primo impatto Charles dà l’impressione di essere il classico duca severo, la realtà dei fatti è ben diversa perché dietro ai suoi modi controllati batte un cuore non solo buono e generoso, ma anche una persona molto attenta e che desidera rendere felice la propria sposa.
Questi due personaggi insieme funzionano proprio bene perché si compensano e poi, si scoprirà, non sono così diversi come sembra. Devo dire che dopo la prima lettura, il personaggio di Catherine non mi aveva propriamente fatto impazzire, soprattutto perché l’ho trovato un pochino troppo sopra le righe per certi suoi atteggiamenti. In realtà, la seconda lettura, mi ha permesso di guardarla con occhi diversi. Ammetto che resta un personaggio sopra le righe, tuttavia è perfetta per il conte e l’autrice ha puntato molto sulle loro differenze caratteriali. Inoltre Catherine è anche una donna molto onesta, sensibile, materna e che si preoccupa di quegli aspetti che la società dell’epoca tendeva a ignorare.
Charles è un personaggio favoloso, mi è piaciuto proprio tanto perché è tra i due quello che compie un’evoluzione maggiore, pur restando federe alla propria indole. Inoltre ho apprezzato tantissimo la sua attenzione nei confronti di Catherine e anche dei suoi fittavoli. Catherine è per lui così importante proprio perché riesce a vivere in un modo in cui lui non è abituato, non per cattiveria ma perché è stato educato così. In questo senso è molto interessante il prologo, aiuta a capire la psicologia del conte. L’epilogo, invece, permette di apprezzare questa sua evoluzione.
Sin dal loro primo incontro dimostrano di essere tosti entrambi ma Charles non dà l’idea di voler prevaricare Kate, semplicemente ha un modo diverso di approcciarsi alla vita. Insieme mi hanno strappato più di un sorriso e un sospiro.
I singhiozzi presero a crescere, mentre il dolore sgorgava da lei come un torrente. Pianse finché non le parve d’aver raggiunto la profondità del suo essere e poi pianse ancora. Si rese conto che suo marito la stava cullando lentamente in un abbraccio tenero e rassicurante. Com’era strano, trovare conforto nel taciturno conte di Caldbeck.
La trama mi è piaciuta molto soprattutto per quella venatura puramente thriller che non mi aspettavo all’inizio, penso che l’autrice sia stata molto attenta a nascondere fino alla fine l’identità dell’assassino che si aggira per le terre del conte, inoltre la narrazione ha un crescendo di intensità quando il lato più giallo prende il sopravvento senza dimenticare, però, la parte puramente rosa. Poi questo mistero che aleggia attorno al castello alimentato anche dai racconti e dalle credenze popolari mi è piaciuto molto, penso che sia un’ottima lettura da fare nel periodo di Halloween, per intenderci. Io poi adoro le atmosfere un po’ cupe, con vecchi castelli infestati e misteri da risolvere.
I personaggi secondari restano più sfocati, anche se mi sono piaciuti perché hanno dimostrato di avere una certa potenzialità. In alcuni punti si ha l’impressione che l’autrice avrebbe potuto soffermarsi di più, tuttavia il risultato finale mi ha molto soddisfatta. L’interesse che ha Catherine per gli orfani mi è particolarmente piaciuta, così come l’impegno che entrambi hanno nei confronti della comunità.
Lo stile si scrittura Patricia Frances Rowell mi è piaciuto molto: scorrevole, diretto e attento ai sentimenti dei protagonisti. Mi piace la sua penna e ho deciso che leggerò altri suoi romanzi perché penso che abbia molto potenziale. In generale sono molto contenta di questa lettura perché è un romanzo che ha tutte le caratteristiche che cerco in uno storico leggero, e che fa trascorrere qualche ora piacevole grazie a una bella trama e a due protagonisti che convincono.
I personaggi secondari restano più sfocati, anche se mi sono piaciuti perché hanno dimostrato di avere una certa potenzialità. In alcuni punti si ha l’impressione che l’autrice avrebbe potuto soffermarsi di più, tuttavia il risultato finale mi ha molto soddisfatta. L’interesse che ha Catherine per gli orfani mi è particolarmente piaciuta, così come l’impegno che entrambi hanno nei confronti della comunità.
Lo stile si scrittura Patricia Frances Rowell mi è piaciuto molto: scorrevole, diretto e attento ai sentimenti dei protagonisti. Mi piace la sua penna e ho deciso che leggerò altri suoi romanzi perché penso che abbia molto potenziale. In generale sono molto contenta di questa lettura perché è un romanzo che ha tutte le caratteristiche che cerco in uno storico leggero, e che fa trascorrere qualche ora piacevole grazie a una bella trama e a due protagonisti che convincono.
«Credo di aver bisogno di voi, Kate, della vostra passione, delle vostre emozioni. Voi esprimete ciò che per me è impossibile palesare.»
Catherine si alzò a sedere e gli prese le mani nelle sue.
«Questa incapacità vi turba molto?»
«A volte. Come avete potuto constatare, può portare all’incomprensione.»
Consiglio la lettura de I misteri di Wulfdale a chi ami il genere storico e a chi sia alla ricerca di una bella storia d’amore, con due protagonisti particolari e che prediliga gli scenari un po’ cupi e misteriosi, con un pizzico di suspense che non guasta mai.
Buona lettura e alla prossima recensione.
Buona lettura e alla prossima recensione.
Il protagonista maschile sicuramente spicca maggiormente e sono d'accordissimo con te.
RispondiEliminaE' stata una lettura piacevole che sono contenta di aver fatto perchè mi ha davvero rilassato e certe letture aiutano proprio tanto in alcuni periodi.
Sei stata bravissima a delinare entreambi i personaggi