venerdì 9 aprile 2021

Review Party: “Io non ho più paura” di Niccolò Palombini


Buongiorno Booklovers.
Oggi partecipo al Review Party dedicato al bellissimo libro di Niccolò Palombini intitolato Io non ho più paura, pubblicato ieri da Newton Compton.
In questo libro autobiografico, Niccolò ci parla del suo calvario, della sua caduta e, soprattutto, della sua rinascita.

Ringrazio Sara del blog Tre gatte tra i libri per aver organizzato l’evento.
Ringrazio anche Newton Compton per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Io non ho più paura
Autore: Niccolò Palombini
Editore: Newton Compton
Genere: Narrativa/Autobiografico
Pagine: 98
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 10,00 €
Data di uscita: 8 aprile 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Cosa succede quando la malattia irrompe, improvvisa e devastante, nella vita di un ragazzo di sedici anni?
Niccolò (Nicco, per gli amici) vive la sua adolescenza tra le gioie e le preoccupazioni della sua età, tra scuola, amici, fidanzata, sport… È fortunato, Nicco: circondato da una famiglia amorevole e sostenuto dalla complicità di due fratelli gemelli, può guardare con fiducia a un futuro pieno di promesse. All’improvviso però tutto cambia. Sul campo da calcio, la sua passione più grande, Nicco sente un dolore alla gamba, insistente, insidioso. I giorni passano, ma quel dolore no, non passa, anzi, si fa sempre più intenso, finché un giorno la gamba cede e le cose precipitano. Osteosarcoma: questa è la terribile sentenza che colpisce Niccolò come un pugno in pieno viso. È la primavera dei suoi sedici anni e lui ha un cancro. Inizia così una lenta discesa agli inferi tra biopsie, operazioni, ricoveri, terapie e devastanti effetti collaterali. Mentre i suoi coetanei si godono l’estate, Nicco, in una stanza d’ospedale, è costretto a crescere in fretta, solo contro un nemico implacabile e subdolo. E proprio quando la stanchezza sembra prendere il sopravvento, Niccolò scopre il potere del sorriso, di un atteggiamento positivo, della resilienza…
In questa lettera accorata che è un incitamento a non darsi mai per vinti, Nicco non nasconde nulla, non il dolore, non la rabbia, non il senso di sconfitta. Nel labirinto dei suoi pensieri, delle sue altalenanti emozioni, ci prende per mano e ci apre il suo cuore, che ha scoperto essere più forte e coraggioso di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Perché essere coraggiosi non significa non avere paura, ma andare avanti nonostante la paura.

Mi chiamo Niccolò, ho sedici anni e un tumore maligno. E questo è il mio diario. Alcuni ragazzi a sedici anni si fanno le canne. Io mi sono fatto la chemio. Quando mi hanno diagnosticato un tumore maligno ho pensato di morire. E qualcosa è morta davvero: la paura.
Non ho scelto di avere il cancro, ma ho scelto come combatterlo.
Ho scelto di sorridere sempre.
Ho scelto di sorridere dei miei dolori, della mia stanchezza, della mia testa senza capelli.
Ho scelto di continuare a mostrarmi per quello che sono.

I proventi dei diritti d’autore di questo libro saranno devoluti a Busajo Onlus, che si occupa di recuperare, rieducare e reinserire bambine e bambini di strada in Etiopia. www.busajo.org



Recensione


Leggere la storia di Niccolò Palombini è stato infinitamente toccante e commovente, perché in questa lettera che il giovane scrive al lettore, ci sono sentimenti veri, potenti, che spaventano ma che sanno comunque darti una grandissima forza e la voglia di non mollare, andare sempre avanti.

Ho giurato a me stesso che niente e nessuno mi avrebbe mai tolto la voglia di scherzare, anche nei momenti peggiori. Non era facile, ma volevo provarci. Bisognava reagire altrimenti non si guariva. E comunque essere forti è semplice quando è l’unica scelta che hai.

Niccolò ha solo sedici anni quando scopre di avere un osteosarcoma al femore della gamba destra. La diagnosi e una sentenza devastante, un pugno che ti spezza il respiro e ti annebbia la vista.
Prima di ammalarsi Nicco era un ragazzo come tanti altri, grande appassionato di calcio e della Roma, trascorre le sue giornate tra scuola, amici, allenamenti di calcio e divertimento. A sedici anni non ti fermi a pensare a parole come cancro, chemioterapia o effetti collaterali. Pensi solo a vivere al massimo, a formarti come persona, a fare nuove esperienze. Poi, all’improvviso arriva un dolore persistente a una gamba e più passano i giorni e più il dolore aumenta. C’è sicuramente qualcosa che non va, quindi inizia le visite, gli esami ed ecco che arriva una verità agghiacciante, parole che non vorresti mai sentire pronunciare.
La vita di Nicco e della sua famiglia cambia improvvisamente tra dolore che non ti fa dormire la notte, cicli continui di chemioterapia, effetti collaterali che debilitano. Precipitare all’inferno è un attimo, la risalita è molto più lenta e dolorosa, ma raggiungere il traguardo procura una gioia immensa.
Niccolò ci racconta il suo viaggio tramite una lettera molto intima e personale, ci mostra la sua rabbia, la sua disperazione ma, soprattutto, ci mostra il suo coraggio e la voglia di sorridere sempre. Essere coraggiosi non significa non avere paura, ma andare avanti nonostante la paura.
La chemio ti dice chi sei e quanto hai costruito dentro te stesso fino a quel momento. Le risposte sono implacabili e possono risultare anche più dolorose della terapia stessa.
La verità sa far male. Con me, invece, la verità è stata benevola. Davanti a quello specchio mi sorpresi a scoprire che sotto la maschera da guerriero c’era un guerriero vero.

Il caso ha voluto che iniziassi a leggere questo meraviglioso libro proprio mentre mi trovavo fuori dal pronto soccorso dell’ospedale della città in cui sono nata. Purtroppo, in regime di Covid, non puoi nemmeno stare fisicamente vicino alle persone che ami, le devi affidare agli specialisti e sperare che tutto vada per il meglio.
E mentre ero fuori dal triage, al freddo, e aspettavo notizie su mio padre, le parole di Niccolò hanno iniziato a farmi compagnia, mi sono entrate dentro con una forza tale da lasciarmi completamente sbalordita. E la sua lettera mi ha aiutato ad affrontare alcune ore che, altrimenti, sarebbero state interminabili. La vita è davvero bizzarra, riesce sempre a sorprenderti, in un modo o nell’altro.
Tutto quello che Nicco racconta al lettore, sono sentimenti veri, autentici ed io gli sono immensamente grata per aver deciso di condividere il suo viaggio, per aver deciso di mettersi a nudo e incitarci a non mollare mai, ad andare sempre avanti anche quando tutto sembra andare in pezzi.
Sono tanti gli aspetti che mi hanno colpito di questa lettura, primo fra tutti l’enorme coraggio e la forza di volontà che Niccolò ha dimostrato di possedere. Ha deciso con grande determinazione di essere forte non solo per se stesso, ma anche e soprattutto per la sua famiglia. Nicco ha un rapporto speciale con la sua famiglia, sua madre e suo padre sono un punto di riferimento solido, affidabile, un porto sicuro in cui approdare. Vasco e Tommaso, i suoi due gemelli, sono parte integrante della sua vita, hanno affrontato sempre tutto insieme ed è inconcepibile per loro pensare alla propria vita senza la presenza degli altri due.
Ho ammirato tantissimo il coraggio e la voglia con cui ha cercato di essere forte per loro, vederli soffrire e preoccuparsi era, per lui, inconcepibile.
Lui e la sua famiglia hanno dovuto superare momenti devastanti, Nicco parla molto e dettagliatamente dei suoi sentimenti, della rabbia che ha provato, delle lacrime che ha versato, del dolore fisico e mentale che i cicli di chemioterapia gli hanno procurato. Ogni momento, ogni emozione, ogni gioia e dolore che ha condiviso sono dei doni preziosi che ha deciso di fare al lettore e io gli sarà sempre immensamente grata per questo. Ha dimostrato di essere un vero guerriero, nel momento più difficile ha scelto di continuare a lottare e di metterci tutta la grinta che possedeva.
Sorridi e lascia che questo tuo sorriso ti cambi l’umore, non che il tuo umore cambi il tuo sorriso. Non perdere tempo a soffrire, a piangerti addosso. Un sorriso può salvarti la vita e potrebbe essere il motivo del sorriso di qualcun altro, fidati delle tue capacità. Abbi cura del tuo coraggio. In fonda la vita è questo: affondare per ore e riemergere in un minuto. Precipitare nove volte e rialzarsi dieci. Soffrire tanto e sorridere il doppio. Dillo a te stesso, ogni giorno. Dio benedica chi non perde mai il coraggio di sorridere alla vita. Dio benedica quelle persone che quando incroci il loro sguardo per sbaglio o per scelta sorridono.

Nel corso della lettura mi sono commossa tante volte e ho sottolineato tantissimi passaggi perché sono uno più bello dell’altro, uno più intenso dell’altro e uno più vero dell’altro.
Io non ho più paura è una romanzo intenso, emozionante, che fa riflettere e ti sprona a non smettere mai di sorridere, anche quando tutto sembra impossibile.
Lo stile di scrittura di Niccolò è forte e potente, di grande impatto e capace di arrivare dritto al cuore. Mi sono sentita completamente rapita dalle sue parole, ho letto e riletto più volte certi passaggi perché li sentivo particolarmente vicini. In questa lettera ha raccontato, senza timore, il calvario che ha vissuto, la solitudine che ha provato negli interminabili giorni trascorsi in ospedale durante i cicli di chemioterapia. Le persone che ha “perso” lungo il cammino, e altre che, al contrario, ha imparato a conoscere e apprezzare.
Sono tantissimi i messaggi che lascia e i concetti su cui invita a riflettere; quando ci capita qualcosa di imprevisto e terribile abbiamo solo due possibilità di scelta: lasciarsi andare e arrendersi, oppure continuare a lottare, mettercela tutta fino alla fine, assumendosi la responsabilità di cambiare la situazione. E lui ha deciso di assumersela la responsabilità, ha scelto di lottare, di essere un vero guerriero. Perché anche se non hai la certezza che tutto vada per il meglio è meglio rischiare piuttosto che avere rimpianti. Tutto merita un tentativo, indipendentemente dal risultato finale.
Durante il decorso della sua malattia Nicco ha imparato a essere forte, ma non solo, è anche maturato tantissimo perché certe esperienze ti fanno crescere e diventare adulto. Essere adulti non equivale ad avere un certo numero di anni, piuttosto vuol dire avere accumulato un certo numero di esperienze che ti hanno cambiato. Impari a discernere tra le cose che contano davvero nella vita e tra quelle di cui puoi fare a meno. Inoltre impari anche che sono le piccole cose che possono e che ti regalano tanto, come un big match visto in compagnia degli amici, davanti a una pizza gigante e a un bicchiere di birra, o una vacanza con i tuoi genitori e fratelli in un luogo di montagna, o un abbraccio che arriva nel momento giusto e che vale più di mille parole.
Durante la lettura e anche ora, ho provato una grandissima ammirazione non solo nei confronti di Niccolò ma anche della sua famiglia. Dalle sue parole si capisce come siano tutte persone speciali, unite e che non si sono mai perse d’animo nonostante tutto.
Questo è un romanzo che fa riflettere e che lascia davvero tanto in termini di emozioni ed empatia, la considero una piccola guida perfetta per ognuno di noi. Spesso mi sono ritrovata tra le sue parole, specialmente quando ha parlato degli attacchi d’ansia di cui anche io ho sofferto in passato. Inoltre è dannatamente vero quando afferma che certe cose le puoi capire fino in fondo solo quando le vivi sulla tua pelle, non è mancanza di fiducia nella buona volontà dell’altro, è un semplice dato di fatto.
Ma, soprattutto, le parole di Niccolò insegnano quanto sia importante continuare a combattere tutte le prove che la vita ci presenta, anche quelle più difficili e che spaventano, tenendosi strette le persone che si amano e che sono veramente impartanti perché “gli ostacoli sono solo mentali, tutto è possibile”.
Non sei morto davvero finché il tuo cuore batte, stanco, afflitto, disilluso ma presente e costante. Chi combatte ha un cuore forte, più di qualsiasi altra cosa. Ti potranno mancare le energie per compiere anche un solo passo, e certi giorni non avrai braccia forti abbastanza per abbracciare le persone o per allontanarle, ma il tuo cuore no, impercettibile, silenzioso, lui sa fare il suo lavoro.

Io non ho più paura è un romanzo che merita di essere letto e lo consiglio caldamente. Inoltre, sono convinta che sia una lettura perfetta sia per gli adolescenti, sia per gli adulti perché è terapeutico, ti aiuta a vedere le cose dalla giusta prospettiva, ti regala speranza laddove vedi solo ombre cupe e disperazione. Mai arrendersi, mai sentirsi vinti ma continuare a lottare sempre, con tutta la forza e tutto il coraggio che possediamo, come ha fatto Niccolò un giovane e forte guerriero, un vero supereroe.
Buona lettura.

Voto




4 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie a te, Monica. Sono felicissima davvero di averlo letto, mi ha dato proprio tanto.

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  2. Ci vorrebbero più letture così, bellissime parole Catia

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