venerdì 7 maggio 2021

Rediscovery Party: “Il problema è che mi piaci” di Paola Servente

In occasione dell’uscita del nuovo romanzo di Paola Servente, intitolato Il problema è che ti penso, previsto per il 13 maggio, partecipo al Rediscovery Party dedicato a Il problema è che mi piaci, pubblicato da Newton Compton nel marzo del 2020.


Ringrazio Sara e Monica del blog Tre gatte tra i libri per aver organizzato questo bellissimo evento.
Ringrazio anche Newton Compton per la copia digitale del libro in omaggio.


Titolo: Il problema è che mi piaci
Autore: Paola Servente
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 264
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 7,90 €
Data di uscita: 5 marzo 2020
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Non è mai troppo tardi per innamorarsi.

Le cose non sono mai state troppo semplici per Nora, un’insegnante di musica in una prestigiosa scuola privata, che cresce da sola suo figlio di cinque anni, Michelangelo.
Può contare solo su sé stessa, perché Filippo, il padre di suo figlio, vive a Santo Domingo, terrorizzato all’idea di diventare una persona adulta e responsabile. Nora però ha mantenuto con lui un legame forte, nella speranza che un giorno la loro famiglia possa riunirsi definitivamente. Ma quando la scuola rischia la chiusura, le preoccupazioni di Nora si moltiplicano. Possibile che la sfortuna abbia deciso di perseguitarla? Oppure il destino le sta dando una seconda opportunità? Nella sua vita piomba Alessandro, consulente aziendale e papà di una delle sue alunne, che si offre di studiare un piano di rilancio per salvare l’istituto e che la vuole nel suo team di lavoro. Il fatto che sia terribilmente affascinante di sicuro complica le cose… Se vuole davvero fare ordine una volta per tutte nella propria vita, Nora dovrà imparare a fidarsi del proprio cuore.



Recensione


È strano, ma capita di diventare grande mentre ti stai ancora domandando cosa diavolo vorresti fare da grande.

La protagonista di questo frizzante e divertente romanzo è Nora, una mamma single che lavora come insegnante di musica in una prestigiosa scuola privata.
È da sempre abituata a contare su se stessa poiché il padre di Michelangelo, Filippo, vive a Santo Domingo. Filippo è un eterno Peter Pan all’apparenza, ma nonostante la separazione lui e Nora sono rimasti in ottimi rapporti perché a legarli, è un legame molto forte. E, chissà, un giorno potrebbero tornare a essere una famiglia.
Quando la scuola in cui lavora rischia di essere chiusa nella sua vita piomba improvvisamente Alessandro, consulente aziendale e padre di Chiara, una delle sue alunne più promettenti.
Alessandro è un consulente aziendale e potrebbe diventare determinante per salvare il destino della scuola e, con essa, anche il lavoro di Nora. Quando lui la vuole nel suo team, le cose si complicano per la nostra mamma single, perché Alessandro è affascinante, anche se un pelino arrogante e Nora non riesce proprio a stare lontana da Alessandro, e tra scambi di battute divertenti e sguardi che sanno scavare in profondità, la vita di Nora diventerà sempre più movimentata.
Per un istante mi perdo confusa in quegli occhi verdi che mi fissano senza allontanarsi di un millimetro… Seri e intensi, incapaci come i miei di guardare altrove. E la sua mano che mi stringe dietro la schiena mi dà una strana sensazione. Ma è solo un attimo, poi ritorno in me. Più o meno.

Il problema è che mi piaci è un romanzo veramente frizzante, divertente, ironico e commovente.
Paola Servente ha fatto un lavoro davvero ottimo nella caratterizzazione dei personaggi, sia i principali sia i secondari.
Quando ho iniziato a leggerlo sono rimasta letteralmente folgorata dalla personalità di Nora. Una donna incredibile con la passione per la musica, capace di crescere da sola un figlio e di dare corpo e anima ai suoi studenti. È una protagonista positiva, solare, simpatica, testarda e assolutamente dolcissima. Ha un rapporto stupendo con il figlio, ma anche con il padre. Inoltre è circondata dall’affetto della sua famiglia e dall’amicizia costante di Beatrice, zia di Michelangelo, e sorella di Filippo.
Nonostante Filippo se ne sia andato da tempo tra loro esiste veramente un rapporto speciale, quasi unico direi. Filippo non è solo il padre di suo figlio, ma è stato anche il suo primo amore. Tuttavia, Fil, è anche un eterno Peter Pan, un giocherellone e, a volte, un pochino inaffidabile, anche se pare che abbia deciso di crescere veramente, questa volta. E poi c’è Alessandro, consulente esperto, padre amorevole, con un carattere intrigante fatto di sarcasmo, battuta sempre pronta e solarità. Insomma, è proprio un bel vedere. Alessandro si insinua pian piano nella vita di Nora, tra loro c’è un’alchimia pazzesca fatta di sguardi maliziosi, battibecchi e collaborazione.
È innegabile che tra Nora e Alessandro ci sia tanto, anzi tantissimo, ma sarà il momento giusto, per lei, di lasciarsi andare e seguire il proprio cuore?
Tra i personaggi secondari, oltre a Fil, c’è Beatrice un’amica solida, sincera, sempre presente.
Anche Beatrice è un personaggio molto positivo e divertente, nel corso del romanzo seguiremo da vicino anche le sue vicende. Poi ci sono i vari colleghi di Nora, per non parlare dei suoi studenti, del figlio Michelangelo (divertentissimo), della sua migliore studentessa Chiara e del suo pupillo, Garbarino.
Un aspetto che adoro in una lettura è proprio la caratterizzazione di tutti i personaggi, è fondamentale che sappiano dare qualcosa al lettore e, personalmente, Nora e compagnia mi hanno dato proprio tantissimo.
«Tu sei intelligente... Sei originale, empatica. Piaci a tutti, vai d'accordo con tutti. Sai dire qualsiasi cosa a chiunque, a odiosi ragazzini di dodici anni come un adulto. E poi sei una che si dà da fare quando c'è bisogno».

Ho amato l’evoluzione della storia d’amore tra Nora e Alessandro, il loro modo di rapportarsi, di comunicare e di essere, in qualche modo, sempre presenti.
I dialoghi tra loro due, le frequenti discussioni sono esilaranti e divertenti. Nora sprizza vitalità da tutti i pori e Alessandro è assolutamente perfetto per lei. Ho riso tantissimo in loro compagnia e, lasciate che ve lo dica, ne avevo tanto bisogno. Ho apprezzato molto anche il rapporto che Nora ha con Filippo, in questo mi sono molto rivista in lei. Ciò che li lega è una forma d’amore che farà per sempre parte delle loro vite.
Lo stile di scrittura di Paola Servente mi è piaciuto tantissimo: scorrevole, coinvolgente, divertente, frizzante, ma anche commovente e, a tratti, molto profondo.
La trama corre velocissima e in compagnia di Nora non ci si annoia mai. La narrazione in prima persona mi ha permesso di entrare in perfetta sintonia con lei, mi sono lasciata contagiare dalla sua genuinità e solarità. Adoro i personaggi positivi e, in questo libro, di positività ce n’è tantissima.
Un vero toccasana per il cuore e per l’anima del lettore.
Una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere e in un paio di sere l’ho finito. Troppo in fretta per i miei gusti.
La musica ricopre un ruolo fondamentale, è il modo che Nora utilizza per comunicare e per lasciare qualcosa di sé. Avrei tanto voluto avere un’insegnante come lei quando frequentavo le medie. Inoltre la musica è un po’ il filo conduttore che lega, sin dal principio, Nora e Alessandro. E questa peculiarità mi è piaciuta veramente tanto perché la musica ha sempre avuto un ruolo centrale nella mia vita, sempre presente. Non riuscirei a vivere in un modo privo di note musicali, senza la loro magia e il conforto che una melodia riesce a dare, così come la spensieratezza. Tantissimi momenti, nella mia vita, sono associati a una determinata canzone. Anche in questo momento, mentre sto scrivendo la recensione, le note di una famosa colonna sonora mi stanno tenendo compagnia.
Non conoscevo la freschezza di Paola Servente e la sua grande abilità comunicativa e mi ha veramente conquistata. E, soprattutto, mi ha fatto ridere e stare bene. E, al mondo, non esiste un regalo migliore di questo.
Il momento in cui scorgo in qualche mio alunno un paio d’occhi smarriti, persi in suoni di cui non potranno fare a meno, è il momento in cui capisco che il mio ruolo è terminato. Hanno sentito la loro musica, ne faranno ciò che vorranno. Potranno condividerla, custodirla gelosamente oppure, nella peggiore delle ipotesi, ignorarla.

Consiglio la lettura del romanzo Il problema è che mi piaci a chi sia alla ricerca di una storia piena di brio, divertente – a volte fino alle lacrime – ma anche romantica e molto positiva. Una lettura che mette di buon umore e aiuta a vedere il futuro più serenamente.
Buona lettura.

Voto



1 commento:

  1. Adesso che ho letto la trama ho capito a quale libro ti riferivi ieri e in effetti l'avevo puntato e messo in lista proprio perchè mi ispirava molto e dopo la tua recensione ne sono convinta ancora di più

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