Buon sabato Booklovers.
Oggi ho il piacere di parlarvi del libro di Giordano Alfonso Ricci intitolato Come le ali del pettirosso, prima pubblicazione della casa editrice Sàga Edizioni, uscito lo scorso 23 aprile.
Ringrazio Sàga Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Oggi ho il piacere di parlarvi del libro di Giordano Alfonso Ricci intitolato Come le ali del pettirosso, prima pubblicazione della casa editrice Sàga Edizioni, uscito lo scorso 23 aprile.
Ringrazio Sàga Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: Come le ali del pettirosso
Autore: Giordano Alfonso Ricci
Editore: Sàga Edizioni
Genere: Narrativa
Pagine: 486
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: 15,90 €
Data di uscita: 23 aprile 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Autore: Giordano Alfonso Ricci
Editore: Sàga Edizioni
Genere: Narrativa
Pagine: 486
Prezzo e-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: 15,90 €
Data di uscita: 23 aprile 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
Augusto è un uomo ordinato, metodico, soddisfatto e orgoglioso dei suoi risultati. Ma anche eccessivamente razionale, capace di ingabbiare le sue emozioni. È il destino, il ricordo di un amore lasciato in sospeso, che un giorno rompe la tranquilla routine fatta di lezioni in università – e discussioni con Rodica, la sua governante. Colei che tenta di rompere i suoi muri argini a emozioni considerate pericolose per il suo equilibrio. Il passato torna ed esige di essere ascoltato. Sullo sfondo struggente e malinconico di un Venezuela piegato da una profonda crisi economica e sociale, Augusto si trova a scegliere: se seguire il suo istinto e abbattere la barriera dei sentimenti o rifugiarsi ancora una volta nella razionalità.
Augusto è un uomo ordinato, metodico, soddisfatto e orgoglioso dei suoi risultati. Ma anche eccessivamente razionale, capace di ingabbiare le sue emozioni. È il destino, il ricordo di un amore lasciato in sospeso, che un giorno rompe la tranquilla routine fatta di lezioni in università – e discussioni con Rodica, la sua governante. Colei che tenta di rompere i suoi muri argini a emozioni considerate pericolose per il suo equilibrio. Il passato torna ed esige di essere ascoltato. Sullo sfondo struggente e malinconico di un Venezuela piegato da una profonda crisi economica e sociale, Augusto si trova a scegliere: se seguire il suo istinto e abbattere la barriera dei sentimenti o rifugiarsi ancora una volta nella razionalità.
Il protagonista di questo libro è Augusto D.B., un uomo molto metodico e convinto che la sua vita vada bene così. La sua razionalità e tutti i paletti che ha messo nel corso degli anni lo hanno convinto che la sua vita stia procedendo su binari giusti, quelli che si era prefissato. L’amore non fa parte del pacchetto, può vivere tranquillamente anche senza.
Tuttavia, in una domenica come tante riceverà una telefonata che, come una folata di vento, spazzerà via ogni sua certezza, mischiando le carte e rompendo quei solidi equilibri su cui si basava tutta la sua vita.
Il ricordo di un amore appartenente al passato, un passato mai del tutto dimenticato e che ha ancora qualcosa da raccontare anche per il presente, lo porterà a intraprendere un viaggio non solo emotivo ma anche fisico. E lo riporterà in Venezuela, terra che lo ha visto crescere e a cui è molto affezionato anche perché parte della sua famiglia vive ancora lì.
Il suo cammino non sarà facile, al contrario si troverà spesso in bilico, diviso se seguire il proprio istinto e lasciarsi avvolgere dai sentimenti, oppure rimanere fedele alla propria razionalità.
La sola cosa certa è che niente sarà più come prima.
Tuttavia, in una domenica come tante riceverà una telefonata che, come una folata di vento, spazzerà via ogni sua certezza, mischiando le carte e rompendo quei solidi equilibri su cui si basava tutta la sua vita.
Il ricordo di un amore appartenente al passato, un passato mai del tutto dimenticato e che ha ancora qualcosa da raccontare anche per il presente, lo porterà a intraprendere un viaggio non solo emotivo ma anche fisico. E lo riporterà in Venezuela, terra che lo ha visto crescere e a cui è molto affezionato anche perché parte della sua famiglia vive ancora lì.
Il suo cammino non sarà facile, al contrario si troverà spesso in bilico, diviso se seguire il proprio istinto e lasciarsi avvolgere dai sentimenti, oppure rimanere fedele alla propria razionalità.
La sola cosa certa è che niente sarà più come prima.
Si era barricato dietro il bisogno di sopravvivere, perché l'amore che non aveva lasciato libero, in seguito lo avrebbe dapprima inseguito, poi di nuovo maledetto.
L’ultima volta decise che l’amore in fondo era una cosa inutile.
Una roba a tempo che ha una parabola e che inevitabilmente spegne le sue passioni prima o poi.
Aveva dedotto che l’uomo alla fine, anche il più straordinario, finisce per triturare ogni cosa nella ripetitività delle cose quotidiane. E scelse per lui il destino del deserto dei sentimenti.
Come suo esordio nel panorama editoriale Sàga Edizioni ha deciso di partire con il botto, pubblicando un libro emozionante, alla ricerca dei sentimenti e che invita a riflettere su diversi aspetti, peraltro molto importanti, della vita di ognuno di noi.
Come le ali del pettirosso è un libro complesso, pieno di sfaccettature ma anche molto intenso e in grado di arrivare direttamente al cuore del lettore. Un viaggio alla scoperta dei sentimenti e della loro forza, una forza che spaventa specialmente per chi, come il nostro protagonista, è abituato a non lasciarsi trascinare dal loro impeto, ma di vivere una vita basata, più che mai, sulla solidità di quei muri che ha saputo costruire mattone dopo mattone, per non lasciarsi troppo coinvolgere e rimanere sempre un po’ distaccati. In realtà Augusto è sì un uomo razionale e metodico, che ha commesso diversi errori nel passato, errori dettati più che mai da una sorta di egoismo emotivo, ma che dentro di sé ha veramente tanto ma proprio tanto da dare e quando gli si presenta l’occasione va avanti, nonostante i timori e le paure.
È un personaggio veramente complesso che compie un viaggio a dir poco unico ed emozionante che lo porterà a confrontarsi con quei sentimenti che ha sempre cercato di tenere, in qualche modo, sigillati in compartimenti stagni. L’impressione che ho avuto è che lui abbia tantissimo amore dentro di sé da dare ma non sappia di preciso come fare a darlo ed è profondamente spaventato dall’amore stesso.
L’occasione di riscatto gli arriverà direttamente da un amore lasciato in sospeso che lo ha segnato e che, soprattutto, non ha mai saputo dimenticare veramente.
Devo dire di essermi molto affezionata ad Augusto, al suo modo di fare caparbio e deciso, l’ho visto tentennare ma quando ha compiuto la sua scelta, non ha avuto nessuna paura di arrivare fino in fondo.
Augusto intraprende un viaggio fisico ed emotivo alla riscoperta di quei sentimenti che ha sempre cercato di tenere ingabbiati, ma che lo hanno comunque contraddistinto come persona.
Lungo il suo cammino conoscerà diverse persone che, in un modo o nell’altro, gli lasceranno qualcosa di importante e arricchente. Quello che colpisce è la grande abilità dell’autore di saper dare enorme spessore a ogni personaggio, sia quelli positivi sia quelli negativi. Augusto, per esempio, è un protagonista completo sotto molti punti di vista e quello che ho maggiormente apprezzato in lui è stato il suo rimanere fedele a se stesso anche nel cambiamento. Perché è vero che intraprenderà un percorso che lo porterà ad abbattere i muri che ha faticosamente costruito e a togliere tutti quei paletti che guidavano la sua vita, ma è anche vero che non ne esce stravolto, semplicemente più consapevole e completo.
Come le ali del pettirosso è un libro complesso, pieno di sfaccettature ma anche molto intenso e in grado di arrivare direttamente al cuore del lettore. Un viaggio alla scoperta dei sentimenti e della loro forza, una forza che spaventa specialmente per chi, come il nostro protagonista, è abituato a non lasciarsi trascinare dal loro impeto, ma di vivere una vita basata, più che mai, sulla solidità di quei muri che ha saputo costruire mattone dopo mattone, per non lasciarsi troppo coinvolgere e rimanere sempre un po’ distaccati. In realtà Augusto è sì un uomo razionale e metodico, che ha commesso diversi errori nel passato, errori dettati più che mai da una sorta di egoismo emotivo, ma che dentro di sé ha veramente tanto ma proprio tanto da dare e quando gli si presenta l’occasione va avanti, nonostante i timori e le paure.
È un personaggio veramente complesso che compie un viaggio a dir poco unico ed emozionante che lo porterà a confrontarsi con quei sentimenti che ha sempre cercato di tenere, in qualche modo, sigillati in compartimenti stagni. L’impressione che ho avuto è che lui abbia tantissimo amore dentro di sé da dare ma non sappia di preciso come fare a darlo ed è profondamente spaventato dall’amore stesso.
L’occasione di riscatto gli arriverà direttamente da un amore lasciato in sospeso che lo ha segnato e che, soprattutto, non ha mai saputo dimenticare veramente.
Devo dire di essermi molto affezionata ad Augusto, al suo modo di fare caparbio e deciso, l’ho visto tentennare ma quando ha compiuto la sua scelta, non ha avuto nessuna paura di arrivare fino in fondo.
Augusto intraprende un viaggio fisico ed emotivo alla riscoperta di quei sentimenti che ha sempre cercato di tenere ingabbiati, ma che lo hanno comunque contraddistinto come persona.
Lungo il suo cammino conoscerà diverse persone che, in un modo o nell’altro, gli lasceranno qualcosa di importante e arricchente. Quello che colpisce è la grande abilità dell’autore di saper dare enorme spessore a ogni personaggio, sia quelli positivi sia quelli negativi. Augusto, per esempio, è un protagonista completo sotto molti punti di vista e quello che ho maggiormente apprezzato in lui è stato il suo rimanere fedele a se stesso anche nel cambiamento. Perché è vero che intraprenderà un percorso che lo porterà ad abbattere i muri che ha faticosamente costruito e a togliere tutti quei paletti che guidavano la sua vita, ma è anche vero che non ne esce stravolto, semplicemente più consapevole e completo.
Certe volte alcune convinzioni andrebbero accantonate e alcune impostazioni andrebbero ribaltate. Davanti a situazioni contingenti, bisognerebbe avere la saggezza e il buon senso di rivisitare i dogmi sui quali si basa la propria esistenza.
Non servono le giustificazioni, i timori, le paure ammantate di cinismo quando i fatti parlano per noi. Però anche ai temerari a volte manca il coraggio. Ma può mancare il coraggio di azzerare un personaggio costruito per difesa e lasciare spazio al buon senso, appunto.
Tra i personaggi secondari mi è piaciuta tantissimo Rodica una sorta di grillo parlante che gli è particolarmente affezionata e che non smette mai di preoccuparsi per lui e per il suo benessere emotivo.
Vorrei parlarvi anche degli altri personaggi ma ho davvero paura di fare spoiler, in generale quello che vi posso dire è che ognuno di loro porterà un contributo necessario al percorso di Augusto e alla sua storia.
La trama corre veloce, l’intreccio narrativo spinge il lettore a volerne sapere sempre di più, a cercare di sbrogliare il bandolo della matassa. Il ritmo della narrazione cresce di pari passo con l’evoluzione della storia stessa, diventando sempre più appassionante e accattivante.
Lo stile di scrittura di Giordano Alfonso Ricci è diretto, efficace e molto emozionante. Invita il lettore a riflettere, lo prende per mano e lo pone di fronte a certi interrogativi che possono essere tranquillamente condivisi con Augusto.
Come vi ho accennato il nostro protagonista torna in Venezuela, un Paese che ha amato e a cui è profondamente legato. Ma il Venezuela di oggi è completamente cambiato, ora la corruzione, la povertà, i processi frettolosi e sommari la fanno da padrone. Eppure è un Paese che, nonostante tutto, è ancora in grado di dare tanto. La comunità italiana in Venezuela è molto grande tanto è vero che dopo lo spagnolo è la seconda lingua più parlata. Questa particolarità mi ha molto colpita perché è una parte della nostra storia di cui si parla sempre troppo poco, ma che ha una importanza enorme. Tutta la parte ambientata in Venezuela mi è particolarmente piaciuta, l’ho trovata molto arricchente a livello umano e culturale.
E poi ci sono loro i sentimenti, c’è l’amore, ci sono le decisioni e le scelte difficili da prendere, c’è quel sottile velo di malinconia che accompagna il lettore per tutto il libro. Ma c’è anche un finale splendido che dona tantissima forza e speranza.
Ultimamente mi soffermo spesso sulla speranza, un sentimento che reputo fondamentale e che, in questo periodo della mia storia personale, non voglio e non posso farne a meno. Nel corso della lettura mi sono commossa, mi sono emozionata e, certi passaggi, mi hanno anche strappato una risata. Mi sono ritrovata completamente presa dalla storia di Augusto, mi è parso davvero di accompagnarlo nel suo lungo viaggio e questo mi ha dato tantissimo.
Vorrei parlarvi anche degli altri personaggi ma ho davvero paura di fare spoiler, in generale quello che vi posso dire è che ognuno di loro porterà un contributo necessario al percorso di Augusto e alla sua storia.
La trama corre veloce, l’intreccio narrativo spinge il lettore a volerne sapere sempre di più, a cercare di sbrogliare il bandolo della matassa. Il ritmo della narrazione cresce di pari passo con l’evoluzione della storia stessa, diventando sempre più appassionante e accattivante.
Lo stile di scrittura di Giordano Alfonso Ricci è diretto, efficace e molto emozionante. Invita il lettore a riflettere, lo prende per mano e lo pone di fronte a certi interrogativi che possono essere tranquillamente condivisi con Augusto.
Come vi ho accennato il nostro protagonista torna in Venezuela, un Paese che ha amato e a cui è profondamente legato. Ma il Venezuela di oggi è completamente cambiato, ora la corruzione, la povertà, i processi frettolosi e sommari la fanno da padrone. Eppure è un Paese che, nonostante tutto, è ancora in grado di dare tanto. La comunità italiana in Venezuela è molto grande tanto è vero che dopo lo spagnolo è la seconda lingua più parlata. Questa particolarità mi ha molto colpita perché è una parte della nostra storia di cui si parla sempre troppo poco, ma che ha una importanza enorme. Tutta la parte ambientata in Venezuela mi è particolarmente piaciuta, l’ho trovata molto arricchente a livello umano e culturale.
E poi ci sono loro i sentimenti, c’è l’amore, ci sono le decisioni e le scelte difficili da prendere, c’è quel sottile velo di malinconia che accompagna il lettore per tutto il libro. Ma c’è anche un finale splendido che dona tantissima forza e speranza.
Ultimamente mi soffermo spesso sulla speranza, un sentimento che reputo fondamentale e che, in questo periodo della mia storia personale, non voglio e non posso farne a meno. Nel corso della lettura mi sono commossa, mi sono emozionata e, certi passaggi, mi hanno anche strappato una risata. Mi sono ritrovata completamente presa dalla storia di Augusto, mi è parso davvero di accompagnarlo nel suo lungo viaggio e questo mi ha dato tantissimo.
La verità come al solito è una questione di ricerca. Questa si svela soltanto agli occhi dei curiosi e non è mai un fatto scontato.
La verità a volte per nascondersi si mimetizza con il falso perché è solo dalla confusione delle cose che l’uomo trae al forza per rimuovere l’inutile.
La curiosità e il bisogno non sempre lavorano insieme per il raggiungimento della verità.
Come le ali del pettirosso è un romanzo che sa conquistare e che invita il lettore a fare profonde riflessioni; i sentimenti e le emozioni hanno un ruolo centrale, tutto in questo libro ruota attorno all’amore.
Una lettura che mi sento di consigliare a ognuno di voi perché sono convinta che possa regalarvi tantissimo ed emozionarvi come ha saputo emozionare anche me.
Buona lettura.
Una lettura che mi sento di consigliare a ognuno di voi perché sono convinta che possa regalarvi tantissimo ed emozionarvi come ha saputo emozionare anche me.
Buona lettura.
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