Oggi il blog partecipa al Review Tour dedicato il nuovo romanzo di Paola Servente intitolato Il problema è che ti penso, pubblicato da Newton Compton il 13 maggio.
Ringrazio Sara e Monica del blog Tre gatte tra i libri per aver organizzato questo bellissimo evento.
Ringrazio anche Newton Compton per la copia digitale del libro in omaggio.
Ringrazio anche Newton Compton per la copia digitale del libro in omaggio.
Titolo: Il problema è che ti penso
Autore: Paola Servente
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 205
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Data di uscita: 13 maggio 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Autore: Paola Servente
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 205
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Data di uscita: 13 maggio 2021
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
La sfida: cento interminabili giorni… senza innamorarsi!
Discoteca con le amiche, lavoro come insegnante di educazione fisica, tanta pallavolo e uomini che non abbiano troppe pretese: ecco la vita perfetta secondo Martina De Marchi.
Dopo anni un po’ burrascosi, che le hanno lasciato qualche ferita, le cose per lei sembrano finalmente andare per il verso giusto, specialmente ora che è stata scelta come coordinatrice di un prestigioso centro estivo. Certo, al momento dell’offerta, il dirigente scolastico si è ben guardato dal farle presente tutti i dettagli. Non le ha spiegato con chi dovrà collaborare... Perché il progetto prevede cento interminabili giorni da trascorrere, possibilmente senza litigare, insieme all’insopportabile Saverio Belli.
Martina è spigliata, maliziosa e non disdegna espressioni colorite. Saverio è timido, gentile con tutti e i suoi modi sono impeccabili.
Sono due perfetti opposti e la collaborazione forzata, lo sanno entrambi, non sarà facile.
E, a complicare ulteriormente le cose, tra loro scocca una fastidiosa e inopportuna scintilla che, nonostante cerchino di ignorarla, non vuole saperne di spegnersi...
La sfida: cento interminabili giorni… senza innamorarsi!
Discoteca con le amiche, lavoro come insegnante di educazione fisica, tanta pallavolo e uomini che non abbiano troppe pretese: ecco la vita perfetta secondo Martina De Marchi.
Dopo anni un po’ burrascosi, che le hanno lasciato qualche ferita, le cose per lei sembrano finalmente andare per il verso giusto, specialmente ora che è stata scelta come coordinatrice di un prestigioso centro estivo. Certo, al momento dell’offerta, il dirigente scolastico si è ben guardato dal farle presente tutti i dettagli. Non le ha spiegato con chi dovrà collaborare... Perché il progetto prevede cento interminabili giorni da trascorrere, possibilmente senza litigare, insieme all’insopportabile Saverio Belli.
Martina è spigliata, maliziosa e non disdegna espressioni colorite. Saverio è timido, gentile con tutti e i suoi modi sono impeccabili.
Sono due perfetti opposti e la collaborazione forzata, lo sanno entrambi, non sarà facile.
E, a complicare ulteriormente le cose, tra loro scocca una fastidiosa e inopportuna scintilla che, nonostante cerchino di ignorarla, non vuole saperne di spegnersi...
Avevo conosciuto Martina, la prof di educazione fisica, e Saverio, il prof di inglese, mentre leggevo la storia di Alessandro e Nora in Il problema è che mi piaci – recensione qui.
Ero davvero curiosa di scoprire qualcosa di più su questi due personaggi e, mamma mia, mi sono perdutamente innamora di Saverio. Anche Martina è eccezionale, ma Saverio mi ha completamente stregata. Ma procediamo con ordine.
Ero davvero curiosa di scoprire qualcosa di più su questi due personaggi e, mamma mia, mi sono perdutamente innamora di Saverio. Anche Martina è eccezionale, ma Saverio mi ha completamente stregata. Ma procediamo con ordine.
Fu così che provai la prima scossa tra noi, provocata da un banale contatto. Facemmo entrambi finta che non fosse accaduto, allontanandoci di scatto l’uno dall’altra e continuando a conversare.
Saverio e Martina sono due insegnati e entrambi lavorano per una prestigiosa scuola privata. Lui è insegnante madrelingua inglese, timido e gentile con tutti, mentre lei è insegnante di educazione fisica, ex pallavolista con tanta voglia di divertirsi e con poca voglia di relazioni serie.
Si detestano cordialmente eppure sono anche molto attratti l’uno dall’altra.
Quando Martina è scelta come coordinatrice del centro estivo della prestigiosa scuola, è al settimo cielo. A smorzare il suo entusiasmo, però, è la prospettiva di dover trascorrere l’estate collaborando con Saverio. Impresa titanica se non dire impossibile. Perché Saverio riesce a destabilizzare Martina come mai è riuscito a fare con lei, grazie al suo mix fatto di timidezza e audacia.
Saranno i cento giorni più lunghi della loro vita, perché anche se lo negano con forza – specialmente a loro stessi – c’è una scintilla tra loro, destinata a divampare e a diventare un vero e proprio fuoco con il passare del tempo. Tra battibecchi, partite di tennis e momenti divertenti, questa sarà l’estate più complicata ma fantastica della loro vita.
Si detestano cordialmente eppure sono anche molto attratti l’uno dall’altra.
Quando Martina è scelta come coordinatrice del centro estivo della prestigiosa scuola, è al settimo cielo. A smorzare il suo entusiasmo, però, è la prospettiva di dover trascorrere l’estate collaborando con Saverio. Impresa titanica se non dire impossibile. Perché Saverio riesce a destabilizzare Martina come mai è riuscito a fare con lei, grazie al suo mix fatto di timidezza e audacia.
Saranno i cento giorni più lunghi della loro vita, perché anche se lo negano con forza – specialmente a loro stessi – c’è una scintilla tra loro, destinata a divampare e a diventare un vero e proprio fuoco con il passare del tempo. Tra battibecchi, partite di tennis e momenti divertenti, questa sarà l’estate più complicata ma fantastica della loro vita.
Tanto timido da arrossire ma abbastanza diretto da provocare. Solo Saverio sapeva essere così spiazzante.
«Sarà un disastro caro il mio Principino. Siamo incompatibili, questo è ormai è chiaro. Non si può fingere qualcosa di impossibile», sottolineo convinta. Sì, insomma, abbastanza convinta.
Il problema è che ti penso è una frizzante ma profonda commedia romantica, con due protagonisti profondamente diversi ma che insieme si completano alla perfezione. Anche questa volta Paola Servente è riuscita a costruire due personaggi meravigliosi e molto positivi, capaci di affrontare le sfide e di superare gli ostacoli che la vita pone loro davanti.
Paradossalmente in questo romanzo i ruoli si invertono perché invece che essere lui a non volere una storia seria è Martina che rifiuta i gesti romantici e che preferisce avere relazioni leggere per non impegnarsi troppo. Lei e i sentimenti non vanno molto d’accordo. Martina è un’esplosione di energia, una donna sempre in movimento, dalla battuta pronta e che si diverte e punzecchiare Saverio che il suo esatto opposto. Ma dietro al comportamento sbarazzino di Martina c’è una donna che ha paura di soffrire ancora. Ho amato l’esuberanza di Martina e il suo modo di fare, è un mix di forza e fragilità che la rendono molto vera e genuina. Inoltre si dimostra un’amica leale e una persona dal cuore d’oro.
Saverio, invece, è una persona tranquilla, timida ma allo stesso tempo sicura di sé che riesce a mandare in confusione il cuore della bellissima insegnante di educazione fisica. Per metà italiano e per metà inglese, custodisce un segreto che solo Martina conosce e quando lo scoprirete, immagino che resterete a bocca aperta come è successo a me. Da lì a innamorarmi di lui è stato un attimo. Ho davvero apprezzato i suoi modi di fare, il suo carattere mite ma risoluto quando serve, il suo essere insicuro e intraprendente allo stesso tempo. Un uomo di altri tempi, un gentleman come piacciono a me. Tra loro c’è una fortissima connessione eppure non riescono a viversi fino in fondo e non possono fare a meno di battibeccare e lanciarsi frecciatine.
A fare da contorno a questi due bellissimi personaggi ritroveremo anche Alessandro e Nora – mamma mia quanto li amo – e conosceremo anche Mia, migliore amica di Martina, eterna romantica, e che sogna il grande amore, e Adam, migliore amico di Saverio che sprona l’amico a essere più incisivo e a non limitarsi a vivere passivamente la propria vita e, fidatevi di me, Saverio ha veramente tantissimo da dare in questo senso. E poi ci sono loro, i ragazzini della Seconda B, e se dopo il primo romanzo abbiamo imparato ad amare il piccolo Garbarino, questa volta toccherà a Varicella… ops, volevo dire Simonetti a farci conoscere qualcosa di sé.
Paradossalmente in questo romanzo i ruoli si invertono perché invece che essere lui a non volere una storia seria è Martina che rifiuta i gesti romantici e che preferisce avere relazioni leggere per non impegnarsi troppo. Lei e i sentimenti non vanno molto d’accordo. Martina è un’esplosione di energia, una donna sempre in movimento, dalla battuta pronta e che si diverte e punzecchiare Saverio che il suo esatto opposto. Ma dietro al comportamento sbarazzino di Martina c’è una donna che ha paura di soffrire ancora. Ho amato l’esuberanza di Martina e il suo modo di fare, è un mix di forza e fragilità che la rendono molto vera e genuina. Inoltre si dimostra un’amica leale e una persona dal cuore d’oro.
Saverio, invece, è una persona tranquilla, timida ma allo stesso tempo sicura di sé che riesce a mandare in confusione il cuore della bellissima insegnante di educazione fisica. Per metà italiano e per metà inglese, custodisce un segreto che solo Martina conosce e quando lo scoprirete, immagino che resterete a bocca aperta come è successo a me. Da lì a innamorarmi di lui è stato un attimo. Ho davvero apprezzato i suoi modi di fare, il suo carattere mite ma risoluto quando serve, il suo essere insicuro e intraprendente allo stesso tempo. Un uomo di altri tempi, un gentleman come piacciono a me. Tra loro c’è una fortissima connessione eppure non riescono a viversi fino in fondo e non possono fare a meno di battibeccare e lanciarsi frecciatine.
A fare da contorno a questi due bellissimi personaggi ritroveremo anche Alessandro e Nora – mamma mia quanto li amo – e conosceremo anche Mia, migliore amica di Martina, eterna romantica, e che sogna il grande amore, e Adam, migliore amico di Saverio che sprona l’amico a essere più incisivo e a non limitarsi a vivere passivamente la propria vita e, fidatevi di me, Saverio ha veramente tantissimo da dare in questo senso. E poi ci sono loro, i ragazzini della Seconda B, e se dopo il primo romanzo abbiamo imparato ad amare il piccolo Garbarino, questa volta toccherà a Varicella… ops, volevo dire Simonetti a farci conoscere qualcosa di sé.
È ancora sospesa tra le mie braccia, gli occhi nocciola che brillano, la coda a cui è sfuggito qualche ciuffo biondo, la bocca che sorride… a me. Mio Dio, è uno spettacolo della natura.
Grazie al Pov alternato è facilissimo e molto immediato entrare in sintonia con i due protagonisti, impariamo a conoscerli e scopriamo la parte più profonda del loro animo. Non mancheranno momenti di gelosia reciproca e di scarsa obiettività che mi hanno fatto veramente sorridere. Penso che sia impossibile non divertirsi leggendo un libro della Servente perché riesce sempre a far interagire i suoi personaggi in modi divertenti e molto efficaci. Ho amato i loro battibecchi, così come ho amato vederli evolvere sotto i miei occhi. Martina, per forza di cose, ha eretto una sorta di muro attorno a sé, per proteggersi dal dolore e non soffrire ulteriormente, e vedere Saverio smontare mattone dopo mattone questo muro è stato molto dolce e toccante. Martina deve imparare a fidarsi di più degli uomini e dei propri sentimenti, ad accettarli e accoglierli. Mentre Saverio deve imparare a lasciarsi andare e farsi coinvolgere dall’amore vero e a “buttarsi” senza paura.
La trama è avvincente e non ci sono tempi morti, un susseguirsi di battute irriverente e situazioni potenzialmente imbarazzanti. Tuttavia non mancano i momenti toccanti e che colpiscono per la loro genuinità, in questo libro non c’è niente di artefatto. Una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere e il libro si legge veramente in fretta e finisce troppo presto.
Lo stile di scrittura di Paola Servente mi piace tantissimo perché è sempre scorrevole, divertente, a tratti anche spensierato ed è un toccasana per l’animo del lettore. Leggere un suo libro mette proprio di buon umore e la sua abilità comunicativa è disarmante. Non mancano anche i momenti più profondi che danno un certo spessore alla storia, arricchendola ed esaltandola.
Mi piacerebbe tantissimo leggere un romanzo che ci parli della coppia formata da Mia e Adam, li vedrei davvero bene insieme… chissà, forse l’autrice ci regalerà un bel libro proprio su di loro.
La trama è avvincente e non ci sono tempi morti, un susseguirsi di battute irriverente e situazioni potenzialmente imbarazzanti. Tuttavia non mancano i momenti toccanti e che colpiscono per la loro genuinità, in questo libro non c’è niente di artefatto. Una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere e il libro si legge veramente in fretta e finisce troppo presto.
Lo stile di scrittura di Paola Servente mi piace tantissimo perché è sempre scorrevole, divertente, a tratti anche spensierato ed è un toccasana per l’animo del lettore. Leggere un suo libro mette proprio di buon umore e la sua abilità comunicativa è disarmante. Non mancano anche i momenti più profondi che danno un certo spessore alla storia, arricchendola ed esaltandola.
Mi piacerebbe tantissimo leggere un romanzo che ci parli della coppia formata da Mia e Adam, li vedrei davvero bene insieme… chissà, forse l’autrice ci regalerà un bel libro proprio su di loro.
Dio, quanto lo detesto quando mi stupisce così. E ora come faccio a non ricambiare quello sguardo con altrettanta intensità? Davvero, non so se vorrei alzarmi e abbracciarlo oppure prenderlo a sberle per come mi fa sentire. Così… insicura. E io insicura non lo sono mai stata.
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