Oggi il blog partecipa, con grandissimo piacere, al Review Party organizzato dalla meravigliosa Susy del blog I miei magici mondi, dedicato al romanzo storico di Georgette Heyer intitolato La vedova riluttante, pubblicato lo scorso 3 giugno da Astoria Edizioni.
Il bellissimo banner è a cura di Tania del blog My Crea Bookish Kingdom
Ringrazio di cuore Susy per aver organizzato un altro fantastico evento e per avermi coinvolta.
Ringrazio Astoria per la bellissima copia del romanzo in omaggio.
Ringrazio Astoria per la bellissima copia del romanzo in omaggio.
Titolo: La vedova riluttante
Autore: Georgette Heyer
Editore: Astoria Edizioni
Traduzione: Anna Luisa Zazo e Cecilia Vallardi
Genere: Historical Romance/Regency
Pagine: 247
Prezzo e-book: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Data di uscita: 3 giugno 2021 (edizione originale 1946)
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Autore: Georgette Heyer
Editore: Astoria Edizioni
Traduzione: Anna Luisa Zazo e Cecilia Vallardi
Genere: Historical Romance/Regency
Pagine: 247
Prezzo e-book: 9,99 €
Prezzo cartaceo: 18,00 €
Data di uscita: 3 giugno 2021 (edizione originale 1946)
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ♕ ⭐⭐⭐⭐⭐ ♕
Trama:
Un nuovo romanzo dalla regina del Regency
Convinta di prendere servizio come governante, la giovane Elinor Rochdale deve fronteggiare un’incredibile vicenda: al termine di un lungo viaggio che dovrebbe condurla nella dimora della temibile signora Macclesfield, si trova invece in una casa signorile ma decadente, al cospetto di un elegante gentiluomo, lord Carlyon, che le chiede di sposare il cugino Eustace. Elinor capisce presto di essere arrivata nella casa sbagliata e teme di essere in presenza di un pazzo. Ma così non è. Grazie all’irresistibile fascino e alla lucida logica di lord Carlyon e alla sventatezza del suo giovane fratello Nicholas, Elinor si sorprende a diventare sposa e vedova nel breve corso di una notte e a trovarsi al centro di una singolarissima vicenda di documenti segreti, agenti inglesi al servizio di Napoleone, spie e assassini.
Una rocambolesca trama gialla e gli immancabili colpi di fulmine ci regalano una Heyer al suo meglio.
Un nuovo romanzo dalla regina del Regency
Convinta di prendere servizio come governante, la giovane Elinor Rochdale deve fronteggiare un’incredibile vicenda: al termine di un lungo viaggio che dovrebbe condurla nella dimora della temibile signora Macclesfield, si trova invece in una casa signorile ma decadente, al cospetto di un elegante gentiluomo, lord Carlyon, che le chiede di sposare il cugino Eustace. Elinor capisce presto di essere arrivata nella casa sbagliata e teme di essere in presenza di un pazzo. Ma così non è. Grazie all’irresistibile fascino e alla lucida logica di lord Carlyon e alla sventatezza del suo giovane fratello Nicholas, Elinor si sorprende a diventare sposa e vedova nel breve corso di una notte e a trovarsi al centro di una singolarissima vicenda di documenti segreti, agenti inglesi al servizio di Napoleone, spie e assassini.
Una rocambolesca trama gialla e gli immancabili colpi di fulmine ci regalano una Heyer al suo meglio.
Quando ho scoperto che Astoria avrebbe pubblicato un romanzo della Heyer ho immediatamente deciso di leggerlo senza nemmeno conoscerne la trama, perché la fiducia che provo per questa autrice è vastissima e assolutamente ben riposta. Se siete curiosi, trovate qui la mia recensione di Frederica.
Questa volta Georgette Heyer mi ha conquistata con una storia ricca di sorprese, con personaggi squisitamente caratterizzati e un intreccio giallo che tiene incollato il lettore al libro dalla prima all’ultima pagina. Avrei voluto che questo libro non finesse mai, il finale mi ha sorpreso talmente tanto che sono rimasta una mezzora buona con un sorriso gongolante tra le labbra. Ma procediamo con ordine.
Questa volta Georgette Heyer mi ha conquistata con una storia ricca di sorprese, con personaggi squisitamente caratterizzati e un intreccio giallo che tiene incollato il lettore al libro dalla prima all’ultima pagina. Avrei voluto che questo libro non finesse mai, il finale mi ha sorpreso talmente tanto che sono rimasta una mezzora buona con un sorriso gongolante tra le labbra. Ma procediamo con ordine.
“Avete una risposta ragionevole per tutto, signore. È questo che più mi indispone di voi.”
La giovane Elinor Rochdale è convinta di prendere servizio come governante per la temibile signora Macclesfield quando, improvvisamente, si accorge di essere arrivata presso la dimora di lord Carlyon, un elegante e affascinante gentiluomo che le chiede di diventare la moglie di suo cugino Eustace. Elinor capisce di essere arrivata nella casa sbagliata ed è anche convinta che lord Carlyon stia dando i primi segni di pazzia. Tuttavia, quando sta per rifiutare categoricamente di prendere parte a tale piano, ecco che accade qualcosa di assolutamente imprevisto ed Elinor, nel giro di una sola notte, si ritrova sposata e vedova. Come se non bastasse, scopre anche di essere finita al centro di una fitta vicenda che vede coinvolti documenti segreti, spie, agenti inglesi al servizio di Napoleone, spie e assassini.
Ma grazie al fascino e alla logica inconfutabile di lord Carlyon, alla voglia di avventura di Nicholas e ai modi burberi ma efficaci di John, entrambi fratelli di Carlyon, Elinor sta per vivere un’avventura che le cambierà per sempre la vita, e potrebbe anche farle trovare l’amore.
Ma grazie al fascino e alla logica inconfutabile di lord Carlyon, alla voglia di avventura di Nicholas e ai modi burberi ma efficaci di John, entrambi fratelli di Carlyon, Elinor sta per vivere un’avventura che le cambierà per sempre la vita, e potrebbe anche farle trovare l’amore.
Carlyon le rivolse uno altro dei suoi sguardi scrutatori. “Ebbene, prima che voi decidiate di recarvi a Five Mile Ash potrebbe non essere male pensare al posto che vi offro.”
“Ma voi non avete bisogno di una governante, signore.”
“No. Ho bisogno di una donna – preferibilmente rispettabile – disposta, a determinate condizioni, a sposare un mio giovane parente.”
Per alcuni istanti la giovane non riuscì a parlare. Infine, ritrovando la favella, chiese: “Dite sul serio, signore?”.
“Certamente.”
“Credo siate davvero pazzo.”
“No, non lo sono, ma comprendo che io possa parervi tale.”
La vedova riluttante è un romanzo sublime che tutte le amanti del genere storico dovrebbero leggere. In questo libro la storia d’amore resta più sullo sfondo e cede il passo a una fitta trama gialla, ricca di colpi di scena, dialoghi sferzanti e assolutamente logici, momenti rocamboleschi e un sentimento che nasce e matura silenziosamente, rivelandosi in tutto il suo splendore al momento opportuno.
Georgette Heyer, ancora una volta, ha saputo caratterizzare i suoi personaggi con grande cura e meticolosità. Sono tante le figure che appaino nel corso della lettura, anche se i principali protagonisti sono Elinor e lord Carlyon, affiancati da spalle favolose come Nick e John, fratelli minori di Carlyon.
Lord Carlyon è un uomo dal forte senso pratico, una logica ferrea e razionale, con un grandissimo potere persuasivo e un carattere calmo e riflessivo. I suoi modi di fare sono molto galanti, da perfetto gentiluomo, con quei modi molto algidi ed efficienti che ci si aspetta da un uomo nella sua posizione. Abituato a prendersi cura dei suoi fratelli e delle sue sorelle, sa gestire ogni imprevisto e ogni problema con grande efficienza, senza mai perdere la calma che lo contraddistingue. Lord Carlyon o Ned, come lo chiamano i suoi fratelli, mi è piaciuto tantissimo, specialmente perché è sempre padrone di se stesso e sembra sempre un passo avanti rispetto a tutti gli altri. La sua famiglia conta moltissimo su di lui e le sue azioni ponderate e ricche di buon senso hanno sempre risolto qualsiasi genere di problema.
Elinor è una donna di ventisei anni, convinta che il suo futuro sia già segnato dopo essersi ritrovata a fronteggiare situazioni spiacevoli e una certa povertà. È dotata di una spiccata ironia e di una lingua pronta a dire le cose come stanno, senza mai perdere il garbo o la compostezza che la contraddistingue. Elinor mi ha sorpreso tantissimo perché ha sempre reagito nel modo in cui credevo più logico, quando si ritrova sposata e vedova nel giro di pochissime ore non cede all’isterismo e, allo stesso tempo, non finge di essere una eroina impavida e senza paura. Al contrario ho trovato un grandissimo equilibrio in lei. Inoltre ho amato il suo modo di conversare con Carlyon e il giovane Nick ha su di lei un’influenza positiva, che la sprona all’avventura e a lasciarsi andare.
I rapporti tra i vari personaggi sono stati gestiti benissimo e hanno una grandissima importanza, vedere il modo in cui Ned si prende cura dei suoi fratelli, è molto bello e altrettanto emozionante è la dedizione che loro hanno nei suoi confronti. Non è semplice avere a che fare con lui perché tende a essere un tantino dispotico e autoritario, di questo se ne rende immediatamente conto Elinor quando si ritrova ad accettare una situazione bizzarra e insolita. L’aspetto che più mi ha affascinato è il modo in cui lord Carlyon riesca sempre a preoccuparsi di tutti senza darlo realmente a vedere.
I segnali di una storia tra lui ed Elinor ci sono, anche se non spiccano immediatamente, ma a un lettore attento e pronto a cogliere le sfumature non possono di certo sfuggire.
Georgette Heyer, ancora una volta, ha saputo caratterizzare i suoi personaggi con grande cura e meticolosità. Sono tante le figure che appaino nel corso della lettura, anche se i principali protagonisti sono Elinor e lord Carlyon, affiancati da spalle favolose come Nick e John, fratelli minori di Carlyon.
Lord Carlyon è un uomo dal forte senso pratico, una logica ferrea e razionale, con un grandissimo potere persuasivo e un carattere calmo e riflessivo. I suoi modi di fare sono molto galanti, da perfetto gentiluomo, con quei modi molto algidi ed efficienti che ci si aspetta da un uomo nella sua posizione. Abituato a prendersi cura dei suoi fratelli e delle sue sorelle, sa gestire ogni imprevisto e ogni problema con grande efficienza, senza mai perdere la calma che lo contraddistingue. Lord Carlyon o Ned, come lo chiamano i suoi fratelli, mi è piaciuto tantissimo, specialmente perché è sempre padrone di se stesso e sembra sempre un passo avanti rispetto a tutti gli altri. La sua famiglia conta moltissimo su di lui e le sue azioni ponderate e ricche di buon senso hanno sempre risolto qualsiasi genere di problema.
Elinor è una donna di ventisei anni, convinta che il suo futuro sia già segnato dopo essersi ritrovata a fronteggiare situazioni spiacevoli e una certa povertà. È dotata di una spiccata ironia e di una lingua pronta a dire le cose come stanno, senza mai perdere il garbo o la compostezza che la contraddistingue. Elinor mi ha sorpreso tantissimo perché ha sempre reagito nel modo in cui credevo più logico, quando si ritrova sposata e vedova nel giro di pochissime ore non cede all’isterismo e, allo stesso tempo, non finge di essere una eroina impavida e senza paura. Al contrario ho trovato un grandissimo equilibrio in lei. Inoltre ho amato il suo modo di conversare con Carlyon e il giovane Nick ha su di lei un’influenza positiva, che la sprona all’avventura e a lasciarsi andare.
I rapporti tra i vari personaggi sono stati gestiti benissimo e hanno una grandissima importanza, vedere il modo in cui Ned si prende cura dei suoi fratelli, è molto bello e altrettanto emozionante è la dedizione che loro hanno nei suoi confronti. Non è semplice avere a che fare con lui perché tende a essere un tantino dispotico e autoritario, di questo se ne rende immediatamente conto Elinor quando si ritrova ad accettare una situazione bizzarra e insolita. L’aspetto che più mi ha affascinato è il modo in cui lord Carlyon riesca sempre a preoccuparsi di tutti senza darlo realmente a vedere.
I segnali di una storia tra lui ed Elinor ci sono, anche se non spiccano immediatamente, ma a un lettore attento e pronto a cogliere le sfumature non possono di certo sfuggire.
“Ha deciso che devo andare in campagna, e sono certa che Carlyon lo appoggerebbe. Vi piace?”
“Lord Flint”, disse Elinor colta di sorpresa, “mi è parso un gentiluomo assai amabile…”
“Sciocca! Non Flint, Carlyon.”
Con profonda irritazione, Elinor si sentì arrossire. “Senza alcun dubbio,” disse, “i suoi modi e la sua educazione non possono non essere graditi…”
Lady Flint mise il broncio e le rivolse un’occhiata maliziosa. “Oh, quante sciocchezze! Fate baruffa con lui? Vi fa arrabbiare?” “Se volete la verità è l’uomo più odioso, dispotico, insensibile, abominevole che abbia mai conosciuto!”
Lady Flint la abbracciò. “Splendido! Quante volte ho detto le stesse cose! Siete perfetti insieme! Sono lieta di avervi vista.”
L’aspetto che colpisce maggiormente del romanzo è il fitto intreccio che la Heyer ha saputo costruire, con quel tocco giallo che cattura immediatamente l’attenzione del lettore. Buona parte della vicenda ruota attorno ad alcuni documenti di vitale importanza, ricordiamo che il periodo storico è quello concernente le guerre Napoleoniche, siamo in piena epoca Regency e i protagonisti delle Heyer sono perfettamente calati nel contesto storico. Lei è sempre molto attenta e meticolosa a dare il giusto risalto a certi particolari e a inserire nei suoi libri fatti e persone realmente esistite.
Lo stile di scrittura di Georgette Heyer è fantastico: preciso, curato, con quella ironia tipicamente inglese che conquista il lettore sin dalle primissime pagine. Adoro il modo in cui i suoi personaggi interagiscono tra di loro, i dialoghi sono pieni e strutturati benissimo, con quel brio tipico della prosa della Heyer. La vivacità della sua penna riesce sempre a mettermi di buon umore e una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a staccarmi dal libro fino a quando non sono arrivata all’ultima pagina. Il finale mi ha sorpreso e quando sono arrivata alle battute finali, mi sono ritrovata con un sorriso estasiato tra le labbra. Ho seriamente intenzione di rileggere il romanzo perché sono certa che, alcune sfumature mi siano sfuggite e una seconda lettura, in questi casi, rendono ancora più emozionante una lettura che lo è stata dopo la prima volta.
Il modo di scrivere di Georgette Heyer crea una certa dipendenza e sono felicissima che Astoria ci proponga i romanzi di questa favolosa autrice storica. Il genere storico è fantastico e non è un segreto quanto io lo adori, e quando ho la possibilità di leggere opere come quelle della Heyer non posso che sentirmi fortunata e un po’ più ricca.
Inoltre adoro le edizioni Astoria perché i loro libri sono sempre maneggevoli e molto piacevoli al tatto, tenerli tra le mani è un vero piacere.
Ora non mi resta che attendere con ansia il prossimo romanzo delle Heyer, la mia indiscussa autrice storica preferita.
Lo stile di scrittura di Georgette Heyer è fantastico: preciso, curato, con quella ironia tipicamente inglese che conquista il lettore sin dalle primissime pagine. Adoro il modo in cui i suoi personaggi interagiscono tra di loro, i dialoghi sono pieni e strutturati benissimo, con quel brio tipico della prosa della Heyer. La vivacità della sua penna riesce sempre a mettermi di buon umore e una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a staccarmi dal libro fino a quando non sono arrivata all’ultima pagina. Il finale mi ha sorpreso e quando sono arrivata alle battute finali, mi sono ritrovata con un sorriso estasiato tra le labbra. Ho seriamente intenzione di rileggere il romanzo perché sono certa che, alcune sfumature mi siano sfuggite e una seconda lettura, in questi casi, rendono ancora più emozionante una lettura che lo è stata dopo la prima volta.
Il modo di scrivere di Georgette Heyer crea una certa dipendenza e sono felicissima che Astoria ci proponga i romanzi di questa favolosa autrice storica. Il genere storico è fantastico e non è un segreto quanto io lo adori, e quando ho la possibilità di leggere opere come quelle della Heyer non posso che sentirmi fortunata e un po’ più ricca.
Inoltre adoro le edizioni Astoria perché i loro libri sono sempre maneggevoli e molto piacevoli al tatto, tenerli tra le mani è un vero piacere.
Ora non mi resta che attendere con ansia il prossimo romanzo delle Heyer, la mia indiscussa autrice storica preferita.
“Volete permettermi di sollevarvi così che possiate venir medicata?” le chiese Carlyon passandole nuovamente la mano dietro le spalle.
Lei glielo permise senza protestare, ma fu colta da un capogiro e dovette posargli la fronte contro il braccio. La signorina Beccles stava preparando un impacco freddo e lo avrebbe messo sulla nuca di Elinor se Carlyon non glielo avesse preso di mano posandolo lui con dolcezza. Elinor diede in un sospiro di sollievo e mormorò: “Vi ringrazio; siete molto buono”.
Consiglio la lettura de La vedova riluttante a tutte le amanti del genere storico, che abbiano voglia di emozionarsi con una storia ricca di colpi di scena e con dei personaggi meravigliosi sotto ogni punto di vista. L’epoca passata, tra le sapienti mani delle Heyer, conserva tutto il suo indiscusso fascino capace di resistere allo scorrere del tempo e ai mutamenti sociali.
Buona lettura.
Buona lettura.
Adoro adoro adoro la Heyer e assolutamente dobbiamo recuperare tutti i suoi libri
RispondiElimina