Buon venerdì Booklovers.
Ritorna l’appuntamento con una rubrica che adoro e a cui tengo moltissimo: Tre Lady per un libro, dedicata al favoloso mondo dei romanzi storici.
Condivido questa mia passione con tre amiche splendide: Lara de La nicchia letteraria e Susy de I miei magici mondi e, ogni volta in cui ci sarà possibile, vi parleremo di un romanzo storico soffermandoci su un aspetto particolare. Gli aspetti sono quattro: trama, personaggi, ambientazione e stile di scrittura. Questa volta, mi soffermerò sui personaggi.
Mi raccomando, leggete anche le altre recensioni per avere un quadro più completo del romanzo.
Ritorna l’appuntamento con una rubrica che adoro e a cui tengo moltissimo: Tre Lady per un libro, dedicata al favoloso mondo dei romanzi storici.
Condivido questa mia passione con tre amiche splendide: Lara de La nicchia letteraria e Susy de I miei magici mondi e, ogni volta in cui ci sarà possibile, vi parleremo di un romanzo storico soffermandoci su un aspetto particolare. Gli aspetti sono quattro: trama, personaggi, ambientazione e stile di scrittura. Questa volta, mi soffermerò sui personaggi.
Mi raccomando, leggete anche le altre recensioni per avere un quadro più completo del romanzo.
Il romanzo scelto per questo nuovo appuntamento si intitola Il duca e Cenerentola di Virginia Dellamore, pubblicato in self lo scorso marzo.
Titolo: Il duca e Cenerentola
Autore: Virginia Dellamore
Editore: Self Publishing
Genere: Historical Romance
Pagine: 535
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 2,69 €
Prezzo cartaceo: 15,00 €
Data di uscita: 28 marzo 2022
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Genere: Historical Romance
Pagine: 535
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 2,69 €
Prezzo cartaceo: 15,00 €
Data di uscita: 28 marzo 2022
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐
Trama:
Il giorno in cui lascia il collegio londinese nel quale ha studiato, Claire Marshall è felicissima: non vede l’ora di tornare nel Derbyshire per riabbracciare il padre, al quale è legata da un profondo affetto.
Il destino, però, ha in serbo per lei due eventi non proprio piacevoli: l’incontro, o meglio lo scontro, con Lord Braxton Cornwell, che ha da poco ereditato il titolo di duca di Woburn, e la scoperta che suo padre, vedovo da tempo, si è risposato all’improvviso con una perfetta sconosciuta, anche lei vedova e con una figlia di diciassette anni.
L’antipatia immediata che Claire prova nei confronti di Lord Woburn è più che motivata: Sua Grazia è un uomo superbo e arrogante e, poiché Claire non è tipo da subire l’altrui tracotanza senza reagire, fra i due divampa fin da subito una guerra verbale piena di scintille, in cui nessuno vuole concedere all’altro l’ultima parola.
Invece l’avversione per la matrigna e la sorellastra parrebbe priva di fondamento. Le due donne, infatti, si dimostrano molto cordiali e premurose. E allora perché Claire non riesce a sopportarle? Forse, a differenza del padre, ha intuito che non sono poi così simpatiche?
Lord Woburn si porta dentro il ricordo di un’infanzia senza affetti che lo ha trasformato nella quintessenza dell’aristocratico altezzoso. Trent’anni, troppo bruno e oscuro per poter essere considerato bello, tende a trattare con disprezzo chiunque reputi inferiore. Claire Marshall, per esempio, che si permette di sconfinare nei terreni di sua proprietà e di rispondergli a tono, nonostante sia una nullità sociale tutt’altro che bella.
Ma se quella bizzarra ragazza è così brutta e insignificante, come mai ogni volta che la incontra Braxton sente fremere un’attrazione inconfessata, e avverte il bisogno, via via sempre più intenso, di incontrarla ancora?
Un romance storico ambientato nel periodo Regency, liberamente ispirato alla fiaba di Cenerentola, con una protagonista forte e indipendente, un ricco duca che non è affatto un principe azzurro, un magnifico castello in mezzo ai boschi, un gran ballo organizzato per cercare moglie, una matrigna e una sorellastra subdole e meschine, una fata madrina che non fa incantesimi ma sa comunque il fatto suo, e nessuna scarpetta di cristallo persa a mezzanotte.
La storia di un amore speciale, tormentato e appassionato, tra due protagonisti apparentemente incompatibili, ma fermamente intenzionati a vincere orgogli e pregiudizi per restare insieme.
Il giorno in cui lascia il collegio londinese nel quale ha studiato, Claire Marshall è felicissima: non vede l’ora di tornare nel Derbyshire per riabbracciare il padre, al quale è legata da un profondo affetto.
Il destino, però, ha in serbo per lei due eventi non proprio piacevoli: l’incontro, o meglio lo scontro, con Lord Braxton Cornwell, che ha da poco ereditato il titolo di duca di Woburn, e la scoperta che suo padre, vedovo da tempo, si è risposato all’improvviso con una perfetta sconosciuta, anche lei vedova e con una figlia di diciassette anni.
L’antipatia immediata che Claire prova nei confronti di Lord Woburn è più che motivata: Sua Grazia è un uomo superbo e arrogante e, poiché Claire non è tipo da subire l’altrui tracotanza senza reagire, fra i due divampa fin da subito una guerra verbale piena di scintille, in cui nessuno vuole concedere all’altro l’ultima parola.
Invece l’avversione per la matrigna e la sorellastra parrebbe priva di fondamento. Le due donne, infatti, si dimostrano molto cordiali e premurose. E allora perché Claire non riesce a sopportarle? Forse, a differenza del padre, ha intuito che non sono poi così simpatiche?
Lord Woburn si porta dentro il ricordo di un’infanzia senza affetti che lo ha trasformato nella quintessenza dell’aristocratico altezzoso. Trent’anni, troppo bruno e oscuro per poter essere considerato bello, tende a trattare con disprezzo chiunque reputi inferiore. Claire Marshall, per esempio, che si permette di sconfinare nei terreni di sua proprietà e di rispondergli a tono, nonostante sia una nullità sociale tutt’altro che bella.
Ma se quella bizzarra ragazza è così brutta e insignificante, come mai ogni volta che la incontra Braxton sente fremere un’attrazione inconfessata, e avverte il bisogno, via via sempre più intenso, di incontrarla ancora?
Un romance storico ambientato nel periodo Regency, liberamente ispirato alla fiaba di Cenerentola, con una protagonista forte e indipendente, un ricco duca che non è affatto un principe azzurro, un magnifico castello in mezzo ai boschi, un gran ballo organizzato per cercare moglie, una matrigna e una sorellastra subdole e meschine, una fata madrina che non fa incantesimi ma sa comunque il fatto suo, e nessuna scarpetta di cristallo persa a mezzanotte.
La storia di un amore speciale, tormentato e appassionato, tra due protagonisti apparentemente incompatibili, ma fermamente intenzionati a vincere orgogli e pregiudizi per restare insieme.
Il duca e Cenerentola è un Regency liberamente ispirato alla favola di Cenerentola, ma non aspettatevi un Retelling che ricalchi la storia del Principe e di Cenerentola, perché Virginia Dellamore ha introdotto dei cambiamenti che lo hanno reso un romanzo godibile anche se non privo di difetti.
«Io sono un duca! A me sono concesse moltissime cose che voi non potete neanche pensare!»
«Essere insopportabile è senz’altro la prima!»
I protagonisti sono Claire Marshall e Lord Braxton Cornwell, Duca di Woburn.
Quando Claire lascia il collegio in cui ha studiato negli ultimi anni è davvero felice, non vede l’ora di tornare nel Derbyshire e di riabbracciare il padre con cui ha un legame molto profondo. Ma quando torna a casa, due soprese non proprio bellissime l’attendono. La prima è che l’amato padre si è risposato con una perfetta sconosciuta, anche lei vedova e con una figlia di diciassette anni. Il padre sembra sempre più distante e l’avversione per la matrigna e la sorellastra all’inizio pare immotivata, le due si comportano in modo cortese con lei, ma basta scavare di poco la superficie per scoprire che le cose non sono proprio come appaiano.
La seconda “sorpresa” è l’incontro/scontro con Lord Braxton Cornwell, nuovo Duca di Woburn. Tra i due l’antipatia è immediata. Del resto, Lord Woburn non ha un carattere semplice: è arrogante, altezzoso, freddo come il ghiaccio. Claire e Braxton danno il via a una sorta di guerra fredda ma con tanto di scintille e un’attrazione reciproca che non tarda arrivare. Ma è possibile un amore tra due persone così tanto diverse?
Quando Claire lascia il collegio in cui ha studiato negli ultimi anni è davvero felice, non vede l’ora di tornare nel Derbyshire e di riabbracciare il padre con cui ha un legame molto profondo. Ma quando torna a casa, due soprese non proprio bellissime l’attendono. La prima è che l’amato padre si è risposato con una perfetta sconosciuta, anche lei vedova e con una figlia di diciassette anni. Il padre sembra sempre più distante e l’avversione per la matrigna e la sorellastra all’inizio pare immotivata, le due si comportano in modo cortese con lei, ma basta scavare di poco la superficie per scoprire che le cose non sono proprio come appaiano.
La seconda “sorpresa” è l’incontro/scontro con Lord Braxton Cornwell, nuovo Duca di Woburn. Tra i due l’antipatia è immediata. Del resto, Lord Woburn non ha un carattere semplice: è arrogante, altezzoso, freddo come il ghiaccio. Claire e Braxton danno il via a una sorta di guerra fredda ma con tanto di scintille e un’attrazione reciproca che non tarda arrivare. Ma è possibile un amore tra due persone così tanto diverse?
Pensò un milione di cose mentre l’alba lo avvolgeva e lo riscaldava. Le sue riflessioni erano confuse e, allo stesso tempo, assolutamente chiare. Voleva quella ragazza. Doveva stare lontano da quella ragazza.
Come ho accennato, in questa recensione mi concentrerò soprattutto sui personaggi.
Claire Marshall è una giovane donna, se vogliamo, atipica. Ci viene dipinta come una ragazza non molto bella ma pura di cuore, dolce, altruista e con una vera passione per le Scienze, passione che l’è stata trasmessa dall’amato padre. Per volere della defunta madre ha frequentato il collegio in modo che diventasse una signorina per bene e che sa come comportarsi in società, attenta alle severe regole del ton.
Claire non è la classica eroina ribelle, penso che sia soprattutto molto limpida e genuina, abituata a parlare liberamente di argomenti puramente maschili, ma sono proprio queste sue peculiarità che la fanno apprezzare così tanto. Ha sempre avuto un rapporto molto profondo con il padre, ma quando quest’ultimo si sposa con una perfetta sconosciuta, la loro relazione si deteriora pian piano. È conscia di non essere molto bella, del resto non fanno altro che ripeterle di essere un po’ bruttina, cosa che non sembra poi così vera, e si interessa poco anche di moda e del suo aspetto. I suoi modi di fare possono trarre in inganno ed è proprio quello che succede a Lord Woburn. La prima volta in cui si incontrano lui la scambia per qualcun altro, ma anche lei resta sorpresa dal nuovo Duca, soprattutto per i suoi modi di fare tutt’altro che cordiali e amichevoli.
Braxton, infatti, ha un carattere tutt’altro che semplice, è freddo come il ghiaccio, altezzoso, superbo, non molto bello, oscuro e, come Claire, è abituato a parlar chiaro. Lui non vede la giovane di buon occhio ma, a quanto pare, il sentimento è reciproco e tra loro sono subito scintille. Scopriamo presto che l’infanzia di Braxton non è stata molto felice, quando la madre muore, inoltre, il padre si è rispostato con una giovane donna del popolo e lui non ha mai visto di buon occhio la nuova duchessa. Il suo modo di approcciarsi agli altri è tipico del suo rango, anche se spesso il suo sembra soprattutto un’arma di difesa nei confronti del prossimo. Tuttavia, nonostante le differenze dei due protagonisti, mentre il libro scorre, scopriamo che non sono poi così diversi come sembra, anzi sono diversi gli aspetti che hanno in comune. Ma starà a voi scoprire quali siano.
Claire Marshall è una giovane donna, se vogliamo, atipica. Ci viene dipinta come una ragazza non molto bella ma pura di cuore, dolce, altruista e con una vera passione per le Scienze, passione che l’è stata trasmessa dall’amato padre. Per volere della defunta madre ha frequentato il collegio in modo che diventasse una signorina per bene e che sa come comportarsi in società, attenta alle severe regole del ton.
Claire non è la classica eroina ribelle, penso che sia soprattutto molto limpida e genuina, abituata a parlare liberamente di argomenti puramente maschili, ma sono proprio queste sue peculiarità che la fanno apprezzare così tanto. Ha sempre avuto un rapporto molto profondo con il padre, ma quando quest’ultimo si sposa con una perfetta sconosciuta, la loro relazione si deteriora pian piano. È conscia di non essere molto bella, del resto non fanno altro che ripeterle di essere un po’ bruttina, cosa che non sembra poi così vera, e si interessa poco anche di moda e del suo aspetto. I suoi modi di fare possono trarre in inganno ed è proprio quello che succede a Lord Woburn. La prima volta in cui si incontrano lui la scambia per qualcun altro, ma anche lei resta sorpresa dal nuovo Duca, soprattutto per i suoi modi di fare tutt’altro che cordiali e amichevoli.
Braxton, infatti, ha un carattere tutt’altro che semplice, è freddo come il ghiaccio, altezzoso, superbo, non molto bello, oscuro e, come Claire, è abituato a parlar chiaro. Lui non vede la giovane di buon occhio ma, a quanto pare, il sentimento è reciproco e tra loro sono subito scintille. Scopriamo presto che l’infanzia di Braxton non è stata molto felice, quando la madre muore, inoltre, il padre si è rispostato con una giovane donna del popolo e lui non ha mai visto di buon occhio la nuova duchessa. Il suo modo di approcciarsi agli altri è tipico del suo rango, anche se spesso il suo sembra soprattutto un’arma di difesa nei confronti del prossimo. Tuttavia, nonostante le differenze dei due protagonisti, mentre il libro scorre, scopriamo che non sono poi così diversi come sembra, anzi sono diversi gli aspetti che hanno in comune. Ma starà a voi scoprire quali siano.
In sua presenza sperimentava ogni possibile sfumatura della parola inquietudine. In sua assenza… le mancava. Era assurdo, ma le mancava. Non vedeva l’ora di tornare al castello, di raggiungere la biblioteca, ma non più soltanto perché le piaceva il lavoro che stava svolgendo. Perché le piaceva lui.
I personaggio secondari sono molti, il padre di Claire, la zia Charlotte, la matrigna, Helen, e la sorellastra, Danielle, – davvero odiose, parola mia –, Belle, la nuova duchessa, Godric, amico di Braxton e anche altri. Devo dire che sono tutti caratterizzati molto bene e ognuno di loro dà un contributo importante alla storia.
La relazione tra Lord Woburn e Claire procede per gradi, sono tante che schermaglie tra di loro a cui assistiamo e creano una sorta di attesa che, forse a causa delle molte pagine, mi è parsa sin troppo pesante. Del resto, Braxton quando scopre i sentimenti che prova per la giovane Claire sono molto più forti e intensi di quanto pensasse prova a fare di tutto per tenerla a distanza e Claire spesso fraintende il suo modo di fare, anche perché lui, a volte, è davvero difficile di leggere. Questo, però, non le nega la possibilità di conoscerlo a fondo e di avanzare delle ipotesi su di lui che, poi, si riveleranno corrette.
Anche se Il duca è Cenerentola è una specie di Retelling della favola resa famosa dalla Disney, l’autrice ha introdotto molti aspetti originali che si discostano dalla storia che conosciamo e che rendono il romanzo unico e abbastanza godibile.
La trama scorre abbastanza bene, il ritmo non è velocissimo e, a volte, ho avuto l’impressione che certi concetti venissero ribaditi troppo spesso. Questo, però, non mi ha impedito di leggere in modo scorrevole il libro, anche se non sono stata così veloce come sono di solito. I capitoli sono molto lunghi e corposi e, forse, è stato anche questo a darmi la percezione di impiegare più tempo del solito.
L’ambientazione mi è piaciuta molto, soprattutto grazie alle descrizioni attente dell’autrice dei paesaggi, del castello di Lord Woburn e di Londra. Le relazioni presenti sono curate bene, anche se avrei preferito assistere al riavvicinamento tra Claire e il padre.
Entrambi i protagonisti evolvono parecchio nel corso della storia e questo è sempre un aspetto che mi piace molto, cambiano pur restando fedeli a loro stessi.
Lo stile di scrittura di Virginia Dellamore è scorrevole, attento e frizzante. Molto belli i battibecchi tra Braxton e Claire, anche quando generano fraintendimenti.
La relazione tra Lord Woburn e Claire procede per gradi, sono tante che schermaglie tra di loro a cui assistiamo e creano una sorta di attesa che, forse a causa delle molte pagine, mi è parsa sin troppo pesante. Del resto, Braxton quando scopre i sentimenti che prova per la giovane Claire sono molto più forti e intensi di quanto pensasse prova a fare di tutto per tenerla a distanza e Claire spesso fraintende il suo modo di fare, anche perché lui, a volte, è davvero difficile di leggere. Questo, però, non le nega la possibilità di conoscerlo a fondo e di avanzare delle ipotesi su di lui che, poi, si riveleranno corrette.
Anche se Il duca è Cenerentola è una specie di Retelling della favola resa famosa dalla Disney, l’autrice ha introdotto molti aspetti originali che si discostano dalla storia che conosciamo e che rendono il romanzo unico e abbastanza godibile.
La trama scorre abbastanza bene, il ritmo non è velocissimo e, a volte, ho avuto l’impressione che certi concetti venissero ribaditi troppo spesso. Questo, però, non mi ha impedito di leggere in modo scorrevole il libro, anche se non sono stata così veloce come sono di solito. I capitoli sono molto lunghi e corposi e, forse, è stato anche questo a darmi la percezione di impiegare più tempo del solito.
L’ambientazione mi è piaciuta molto, soprattutto grazie alle descrizioni attente dell’autrice dei paesaggi, del castello di Lord Woburn e di Londra. Le relazioni presenti sono curate bene, anche se avrei preferito assistere al riavvicinamento tra Claire e il padre.
Entrambi i protagonisti evolvono parecchio nel corso della storia e questo è sempre un aspetto che mi piace molto, cambiano pur restando fedeli a loro stessi.
Lo stile di scrittura di Virginia Dellamore è scorrevole, attento e frizzante. Molto belli i battibecchi tra Braxton e Claire, anche quando generano fraintendimenti.
La strinse a sé, e Claire si sentì come se non ci fossero un’altra vita e un altro tempo, a parte la vita racchiusa in quella stanza e quel momento. A un tratto le girò talmente la testa che dovette appoggiarsi al suo petto in un modo fin troppo confidenziale. Braxton la accolse, la abbracciò. Le posò le labbra tra i capelli e sussurrò: «Profumate di gelsomino…» e Claire trattenne il respiro, frastornata e sconvolta.
Il duca e Cenerentola è un romanzo storico godibile e originale, il mio non è un giudizio negativo, anzi; tuttavia, in questi ultimi libri di Virginia Dellamore non sono riuscita a trovare la stessa magia e alchimia con le sue prime storie. Nonostante le mie personali difficoltà, lo consiglio a tutte le amanti del genere.
Buona lettura.
Buona lettura.
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