Buon venerdì Booklovers.
Torna la rubrica intitolata I love regency, che condivido con la mia amica Susy del blog I miei magici mondi e dedicata al bellissimo mondo dei romanzi storici che non possono mancare tra le mie letture.
Torna la rubrica intitolata I love regency, che condivido con la mia amica Susy del blog I miei magici mondi e dedicata al bellissimo mondo dei romanzi storici che non possono mancare tra le mie letture.
Oggi vi parleremo del romanzo Un’istitutrice per il Barone di Deborah Hale, primo volume autoconclusivo della serie Le cronache della scarpetta di cristallo.
La serie Le cronache della scarpetta di cristallo:
Un’istitutrice per il Barone
Un Conte dalle nobili intenzioni
Un’istitutrice per il Barone
Un Conte dalle nobili intenzioni
Titolo: Un’istitutrice per il Barone
Autore: Deborah Hale
Editore: Self Publishing
Genere: Historical Romance
Autore: Deborah Hale
Editore: Self Publishing
Genere: Historical Romance
Serie: Le cronache della scarpetta di cristallo
Pagine: 216
Formato: e-book
Prezzo e-book: 0,89 €
Data di pubblicazione: 4 giugno 2023
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Pagine: 216
Formato: e-book
Prezzo e-book: 0,89 €
Data di pubblicazione: 4 giugno 2023
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐
Trama:
Lord Steadwell è furioso per la recente fuga d’amore dell’ultima istitutrice delle sue tre figliolette. Charlotte, Phoebe e Sophie hanno già sofferto per la perdita della loro madre, avvenuta quattro anni prima, e si meritano stabilità e affetto. Per questo Rupert decide che la prossima istitutrice che assumerà dovrà avere un importantissimo requisito: essere talmente insignificante e brutta da non risultare appetibile a nessun corteggiatore. Per questo, quando si trova di fronte Grace Ellerby crede di aver trovato proprio la persona che fa al caso suo. La giovane, dall’atteggiamento severo e il viso sempre serio, con addosso una mortificante cuffietta e sul naso un paio di sgraziati occhiali non sembra decisamente il tipo da richiamare su di sé l’attenzione di qualsivoglia corteggiatore.
Ma se Grace non fosse esattamente ciò che sembra? In un mondo in cui le regole sono dettate soltanto dagli uomini, la bellezza di una donna priva di rango, famiglia e fortuna può essere una disgrazia più che una benedizione; Grace questo lo sa bene ed è pronta a mentire a tutti per cercare di salvarsi.
Tuttavia, complice una festa in maschera, un’atmosfera da favola e tre piccole fate madrine, forse non sarà così semplice continuare a mantenere il suo segreto e soprattutto mettere a tacere i crescenti sentimenti che prova nel suo cuore.
Lord Steadwell è furioso per la recente fuga d’amore dell’ultima istitutrice delle sue tre figliolette. Charlotte, Phoebe e Sophie hanno già sofferto per la perdita della loro madre, avvenuta quattro anni prima, e si meritano stabilità e affetto. Per questo Rupert decide che la prossima istitutrice che assumerà dovrà avere un importantissimo requisito: essere talmente insignificante e brutta da non risultare appetibile a nessun corteggiatore. Per questo, quando si trova di fronte Grace Ellerby crede di aver trovato proprio la persona che fa al caso suo. La giovane, dall’atteggiamento severo e il viso sempre serio, con addosso una mortificante cuffietta e sul naso un paio di sgraziati occhiali non sembra decisamente il tipo da richiamare su di sé l’attenzione di qualsivoglia corteggiatore.
Ma se Grace non fosse esattamente ciò che sembra? In un mondo in cui le regole sono dettate soltanto dagli uomini, la bellezza di una donna priva di rango, famiglia e fortuna può essere una disgrazia più che una benedizione; Grace questo lo sa bene ed è pronta a mentire a tutti per cercare di salvarsi.
Tuttavia, complice una festa in maschera, un’atmosfera da favola e tre piccole fate madrine, forse non sarà così semplice continuare a mantenere il suo segreto e soprattutto mettere a tacere i crescenti sentimenti che prova nel suo cuore.
Quando la sua ultima istitutrice se ne va per sposarsi abbandonando le sue tre figliolette Charlotte, Phoebe e Sophie, Lord Steadwell decide che la prossima istitutrice che assumerà dovrà avere un solo requisito: essere anonima e poco attraente, in modo da non attirare l’attenzione di possibili corteggiatori. Non vuole che le sue figlie soffrano ancora dopo aver perso la madre.
E quando si trova davanti Miss Grace Ellerby pensa di aver trovato la persona giusta. La giovane donna dall’aria compita, severa e con un paio di sgraziati occhiali sembra perfetta per quel ruolo.
Ma se Grace non fosse proprio ciò che sembra? In un mondo in cui le regole sono dettate dagli uomini, a volte la bellezza di una donna priva di rango, famiglia e fortuna può essere fonte di ulteriori problemi. Questo Grace lo sa molto bene e per questo decide di mentire a tutti pur di mantenere il posto di lavoro.
Ma Lord Steadwell non è come tutti gli altri uomini che ha conosciuto e complici tre fate madrine e un ballo in maschera, mantenere il segreto diventerà sempre più difficile, soprattutto quando il cuore ci mette lo zampino.
E quando si trova davanti Miss Grace Ellerby pensa di aver trovato la persona giusta. La giovane donna dall’aria compita, severa e con un paio di sgraziati occhiali sembra perfetta per quel ruolo.
Ma se Grace non fosse proprio ciò che sembra? In un mondo in cui le regole sono dettate dagli uomini, a volte la bellezza di una donna priva di rango, famiglia e fortuna può essere fonte di ulteriori problemi. Questo Grace lo sa molto bene e per questo decide di mentire a tutti pur di mantenere il posto di lavoro.
Ma Lord Steadwell non è come tutti gli altri uomini che ha conosciuto e complici tre fate madrine e un ballo in maschera, mantenere il segreto diventerà sempre più difficile, soprattutto quando il cuore ci mette lo zampino.
La nuova istitutrice era una creatura molto singolare, rifletté Rupert mentre percorrevano le ultime miglia verso Nethercross. Un attimo prima lo insospettiva e quello dopo suscitava in lui simpatia. Proprio in quel momento era stato tentato di confidarsi con lei più di quanto avesse mai fatto con chiunque altro dopo la morte della moglie. Ma per il bene delle sue figlie non poteva permettersi di abbassare la guardia troppo facilmente.
Un’istitutrice per il Barone è un dolce e romantico romanzo storico con tutti quegli elementi che mi piacciono sempre tantissimo. Adoro le storie che hanno come protagoniste delle istitutrici o governanti e quando ci sono di mezzo dei bambini le possibilità che il libro mi piaccia sono molto alte e questo libro è stato davvero godibile. I due protagonisti, Rupert e Grace mi sono piaciuti e mi hanno convinto.
Grace Ellerby è una giovane donna molto bella e anche molto sfortunata e le sue brutte esperienze passate le hanno insegnato che è meglio celare il proprio aspetto per poter essere al sicuro ma al primo incontro con Lord Steadwell, anche se ancora un po’ diffidente nei confronti degli uomini, intuisce che con lui e le sue figlie potrebbe finalmente essere felice. Più il tempo passa e più Grace capisce che Rupert è un vero gentiluomo e portare avanti il suo inganno diventa sempre più difficile. Ma complici le tre figlie di Rupert e un ballo in maschera le cose per lei potrebbero cambiare. Il personaggio di Grace è davvero molto bello, la sua storia personale mi ha commosso e il suo modo di comportarsi con le piccole e con Rupert è molto dolce e leale.
Lord Steadwell ha tre figlie che ama e da quando ha perso la moglie loro sono diventate il centro della sua vita. Quando l’istitutrice che aveva assunto li abbondona per sposarsi decide che la nuova istitutrice dovrà avere un solo requisito importante: essere anonima e poco attraente. Grace sembra la persona perfetta, ma più il tempo passa e più Rupert si accorge che la giovane istitutrice non è solo bravissima con le sue figlie, in lei c’è qualcosa che lo attira e lo fa sentire a proprio agio oltre che molto protettivo nei suoi confronti. Il personaggio di Rupert mi è piaciuto tantissimo, è un gentiluomo, un padre attento e amorevole e, soprattutto, è una persona buona e molto onesta. Ho adorato il suo modo di comportarsi sia con le figlie sia con Grace.
Grace Ellerby è una giovane donna molto bella e anche molto sfortunata e le sue brutte esperienze passate le hanno insegnato che è meglio celare il proprio aspetto per poter essere al sicuro ma al primo incontro con Lord Steadwell, anche se ancora un po’ diffidente nei confronti degli uomini, intuisce che con lui e le sue figlie potrebbe finalmente essere felice. Più il tempo passa e più Grace capisce che Rupert è un vero gentiluomo e portare avanti il suo inganno diventa sempre più difficile. Ma complici le tre figlie di Rupert e un ballo in maschera le cose per lei potrebbero cambiare. Il personaggio di Grace è davvero molto bello, la sua storia personale mi ha commosso e il suo modo di comportarsi con le piccole e con Rupert è molto dolce e leale.
Lord Steadwell ha tre figlie che ama e da quando ha perso la moglie loro sono diventate il centro della sua vita. Quando l’istitutrice che aveva assunto li abbondona per sposarsi decide che la nuova istitutrice dovrà avere un solo requisito importante: essere anonima e poco attraente. Grace sembra la persona perfetta, ma più il tempo passa e più Rupert si accorge che la giovane istitutrice non è solo bravissima con le sue figlie, in lei c’è qualcosa che lo attira e lo fa sentire a proprio agio oltre che molto protettivo nei suoi confronti. Il personaggio di Rupert mi è piaciuto tantissimo, è un gentiluomo, un padre attento e amorevole e, soprattutto, è una persona buona e molto onesta. Ho adorato il suo modo di comportarsi sia con le figlie sia con Grace.
La sua devozione per le figlie era così grande che sembrava avvolgerla, come il profumo del pane appena sfornato o il calore di un fuoco acceso. Prometteva di restituirle qualcosa che era ansato perduto da tempo e di cui sentiva profondamente la mancanza.
La storia d’amore tra Rupert e Grace è uno slow burn in piena regola, un po’ come tutti i romanzi storici dovrebbero essere. I due imparano a conoscersi nel corso delle settimane e i momenti che trascorrono insieme rappresentano sempre una tappa importante per il loro rapporto.
I personaggi secondari sono pochi se si escludono le tre figlie di Rupert. La loro presenza è essenziale e ho apprezzato tantissimo che l’autrice abbia dato loro il giusto spazio.
La narrazione è in terza persona e il Pov risulta comunque alternato; la psicologia dei due protagonisti mi è piaciuta molto, penso che l’autrice sia riuscita a dare loro il giusto spessore e la giusta profondità.
La trama ha una buona evoluzione anche se il ritmo è tranquillo. Per tutta la durata del romanzo si respira un’aria molto domestica che mi ha favorevolmente impressionato.
Non è il primo romanzo di Deborah Hale che leggo e penso che questo sia uno dei migliori, soprattutto perché la storia, anche se può sembrare banale, ha una certa originalità e anche perché i due protagonisti mi sono piaciuti molto.
I dialoghi tra di loro sono molto belli e possiedono una certa vivacità, forse i momenti riflessivi sono abbastanza frequenti e spesso non portano niente di nuovo alla storia; tuttavia, l’aspetto romantico e dolce mi ha trasmesso quello che cerco da questo genere di letture, per questo sono pronta a “perdonare” quelli che considero dei difetti, come i momenti riflessivi fini a loro stessi o un finale un po’ troppo sbrigativo. L’epilogo, però, è molto romantico e mi è piaciuto.
Lo stile di scrittura di Deborah Hale è attento, romantico, vivace e l’ambientazione lontano da Londra le ha permesso di essere meno incisiva per quanto riguarda le severe regole del ton.
Un aspetto che ho apprezzato tantissimo è l’assenza dell’elemento spicy, a dimostrazione del fatto che una bella storia d’amore per risultare anche romantica e coinvolgente non ha per forza bisogno di scene passionali o eccessivamente esplicite in questo senso.
Anche l’ambientazione ha il suo fascino e l’ho trovata perfetta per le dinamiche della storia.
La narrazione è in terza persona e il Pov risulta comunque alternato; la psicologia dei due protagonisti mi è piaciuta molto, penso che l’autrice sia riuscita a dare loro il giusto spessore e la giusta profondità.
La trama ha una buona evoluzione anche se il ritmo è tranquillo. Per tutta la durata del romanzo si respira un’aria molto domestica che mi ha favorevolmente impressionato.
Non è il primo romanzo di Deborah Hale che leggo e penso che questo sia uno dei migliori, soprattutto perché la storia, anche se può sembrare banale, ha una certa originalità e anche perché i due protagonisti mi sono piaciuti molto.
I dialoghi tra di loro sono molto belli e possiedono una certa vivacità, forse i momenti riflessivi sono abbastanza frequenti e spesso non portano niente di nuovo alla storia; tuttavia, l’aspetto romantico e dolce mi ha trasmesso quello che cerco da questo genere di letture, per questo sono pronta a “perdonare” quelli che considero dei difetti, come i momenti riflessivi fini a loro stessi o un finale un po’ troppo sbrigativo. L’epilogo, però, è molto romantico e mi è piaciuto.
Lo stile di scrittura di Deborah Hale è attento, romantico, vivace e l’ambientazione lontano da Londra le ha permesso di essere meno incisiva per quanto riguarda le severe regole del ton.
Un aspetto che ho apprezzato tantissimo è l’assenza dell’elemento spicy, a dimostrazione del fatto che una bella storia d’amore per risultare anche romantica e coinvolgente non ha per forza bisogno di scene passionali o eccessivamente esplicite in questo senso.
Anche l’ambientazione ha il suo fascino e l’ho trovata perfetta per le dinamiche della storia.
Cominciò a sospettare di essere stato mezzo innamorato di lei molto prima della fatidica festa mascherata. Che avesse volontariamente ignorato ogni fugace scorcio della sua bellezza con il segreto timore che ciò potesse costringerlo a riconoscere i suoi sentimenti per quello che erano.
Consiglio la lettura di Un’istitutrice per il Barone a chi sia un amante del genere storico e che sia alla ricerca di una storia romantica, originale e due personaggi principali convincenti.
Buona lettura.
Buona lettura.
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