Buongiorno Booklovers.
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Cristiano Pedrini intitolato Il mio primo inverno con Haru uscito il self publishing ieri 29 novembre.
Ringrazio Cristiano Pedrini per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Cristiano Pedrini intitolato Il mio primo inverno con Haru uscito il self publishing ieri 29 novembre.
Ringrazio Cristiano Pedrini per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: Il mio primo inverno con Haru
Autore: Cristiano Pedrini
Editore: Self Publishing
Genere: Romance M/M
Pagine: 90
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 10,00 €
Data di pubblicazione: 29 novembre 2024
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Autore: Cristiano Pedrini
Editore: Self Publishing
Genere: Romance M/M
Pagine: 90
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 10,00 €
Data di pubblicazione: 29 novembre 2024
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ♕ ⭐⭐⭐⭐⭐ ♕
Trama:
Haru e Jayce, un oceano li divide, eppure il loro incontro ad Aoshima, “l’isola dei gatti”, un lembo di terra nel mar del Giappone, è il dono che il destino offre loro per superare la distanza che separa i loro cuori. Per Jayce, giornalista televisivo americano, la scoperta della piccola località, dove il tempo segue un ritmo diverso, è una sorpresa che lo fa ricredere sull’opportunità di visitare quel luogo remoto. Per Haru, nato ad Aoshima, subentrato da poco tempo a sua madre nella gestione di un ryokan, una tipica locanda giapponese, l’arrivo di Jayce gli offre possibilità accettare il suo passato, accogliere il presente ed osare immaginare un futuro diverso, vivendo una dolce favola d'inverno. A vegliare su di loro, seguendo i loro primi approcci, dettati dalla timidezza e dalla paura di non comprendersi appieno, la colonia felina che da decenni vive e prospera sull’sola e che l’ha resa unica al mondo.
Haru e Jayce, un oceano li divide, eppure il loro incontro ad Aoshima, “l’isola dei gatti”, un lembo di terra nel mar del Giappone, è il dono che il destino offre loro per superare la distanza che separa i loro cuori. Per Jayce, giornalista televisivo americano, la scoperta della piccola località, dove il tempo segue un ritmo diverso, è una sorpresa che lo fa ricredere sull’opportunità di visitare quel luogo remoto. Per Haru, nato ad Aoshima, subentrato da poco tempo a sua madre nella gestione di un ryokan, una tipica locanda giapponese, l’arrivo di Jayce gli offre possibilità accettare il suo passato, accogliere il presente ed osare immaginare un futuro diverso, vivendo una dolce favola d'inverno. A vegliare su di loro, seguendo i loro primi approcci, dettati dalla timidezza e dalla paura di non comprendersi appieno, la colonia felina che da decenni vive e prospera sull’sola e che l’ha resa unica al mondo.
I protagonisti di questo bellissimo libro sono Haru e Joyce.
Joyce è un giovane autore televisivo originario di San Francisco. Si trova in Giappone per lavoro e quando approda sull’isola di Aoshima, chiamata anche “l’isola dei gatti”, ne resta affascinato. E proprio mentre sta esplorando l’isola che incontra Haru un giovane ragazzo originario del luogo e che gestisce un ryokan, una tipica locanda giapponese. Questo incontro sarà determinante per entrambi per tanti aspetti, anche se apparentemente sembrano provenire da mondi troppo distanti e diversi per trovare un punto di congiunzione. Ma a vegliare sui loro primi approcci, dettati dalla timidezza e dalla paura di non comprendersi fino in fondo, c’è la colonia felina che da decenni vive sull’isola e che l’ha resa unica al mondo.
Joyce è un giovane autore televisivo originario di San Francisco. Si trova in Giappone per lavoro e quando approda sull’isola di Aoshima, chiamata anche “l’isola dei gatti”, ne resta affascinato. E proprio mentre sta esplorando l’isola che incontra Haru un giovane ragazzo originario del luogo e che gestisce un ryokan, una tipica locanda giapponese. Questo incontro sarà determinante per entrambi per tanti aspetti, anche se apparentemente sembrano provenire da mondi troppo distanti e diversi per trovare un punto di congiunzione. Ma a vegliare sui loro primi approcci, dettati dalla timidezza e dalla paura di non comprendersi fino in fondo, c’è la colonia felina che da decenni vive sull’isola e che l’ha resa unica al mondo.
Haru gli stava offrendo qualcosa che mai avrebbe pensato di trovare su quella piccola isoletta. Trovava piacevole l’idea che vi fossero ancora luoghi in cui poter gustare appieno quelle sensazioni che lo accompagnarono fino al momento di andare a letto.
Il mio primo inverno con Haru è un romanzo perfetto per questo periodo, perché anche se non è ambientato a Natale, ha tra le sue pagine quella tipica magia che si respira nell’aria durante i giorni di festa.
Ancora una volta Cristiano Pedrini mi ha regalato una storia dolcissima e romantica con un’ambientazione spettacolare da rendere la storia di Haru e Jayce ancora più speciale e unica.
Questo è un libro che colpisce per la sua intensità e profondità, con la capacità di guardare oltre le differenze tra due mondi all’apparenza troppo diversi e distanti.
L’autore è riuscito a caratterizzare tutti i personaggi molto bene, a partire dai due protagonisti che mi sono entrati nel cuore praticamente subito. Joyce è un giovane autore di testi televisivi statunitense, proviene da San Francisco e si trova in Giappone per lavoro. Mentre aspetta che il resto della troupe arrivi, decide di recarsi sull’isola di Aoshima, famosa per la presenza di una colonia felina che ogni anno attira molti visitatori. Fin da subito resta rapito dall’aria che si respira, dove sembra che il tempo segua un ritmo diverso. E mentre sta esplorando l’isola si imbatte in un caratteristico ryokan, una tipica locanda giapponese, e qui conosce Haru, il giovane che la gestisce. L’incontro con Haru sarà determinante per Jayce e lo porterà a pensare alla sua vita in un modo diverso. Il personaggio di Jayce è davvero molto dolce, ha un animo sensibile e altruista, impossibile non restare affascinati dalla sua timida delicatezza.
Haru ha solo diciannove anni e gestisce il ryokan appartenente alla sua famiglia da quando la mamma è morta a causa di un male incurabile. Nato e cresciuto ad Aoshima ama vivere sull’isola ed è profondamente legato anche alla piccola locanda, anche se gli affari non sempre vanno bene. L’incontro con Joyce gli permetterà di accettare il peso che si porta sulle spalle e ad affrontare in modo diverso il futuro. Anche il personaggio di Haru mi è piaciuto tanto. Ha un animo complesso e affascinante allo stesso tempo.
Ancora una volta Cristiano Pedrini mi ha regalato una storia dolcissima e romantica con un’ambientazione spettacolare da rendere la storia di Haru e Jayce ancora più speciale e unica.
Questo è un libro che colpisce per la sua intensità e profondità, con la capacità di guardare oltre le differenze tra due mondi all’apparenza troppo diversi e distanti.
L’autore è riuscito a caratterizzare tutti i personaggi molto bene, a partire dai due protagonisti che mi sono entrati nel cuore praticamente subito. Joyce è un giovane autore di testi televisivi statunitense, proviene da San Francisco e si trova in Giappone per lavoro. Mentre aspetta che il resto della troupe arrivi, decide di recarsi sull’isola di Aoshima, famosa per la presenza di una colonia felina che ogni anno attira molti visitatori. Fin da subito resta rapito dall’aria che si respira, dove sembra che il tempo segua un ritmo diverso. E mentre sta esplorando l’isola si imbatte in un caratteristico ryokan, una tipica locanda giapponese, e qui conosce Haru, il giovane che la gestisce. L’incontro con Haru sarà determinante per Jayce e lo porterà a pensare alla sua vita in un modo diverso. Il personaggio di Jayce è davvero molto dolce, ha un animo sensibile e altruista, impossibile non restare affascinati dalla sua timida delicatezza.
Haru ha solo diciannove anni e gestisce il ryokan appartenente alla sua famiglia da quando la mamma è morta a causa di un male incurabile. Nato e cresciuto ad Aoshima ama vivere sull’isola ed è profondamente legato anche alla piccola locanda, anche se gli affari non sempre vanno bene. L’incontro con Joyce gli permetterà di accettare il peso che si porta sulle spalle e ad affrontare in modo diverso il futuro. Anche il personaggio di Haru mi è piaciuto tanto. Ha un animo complesso e affascinante allo stesso tempo.
Quegli istanti sembrarono eterni, immersi nel silenzio ovattato di quella nevicata che stava ammantando tutto intorno a loro con il suo colore candido e uniforme. Eppure sentiva che i loro cuori erano più vicini che mai e non volevano essere di nuovo sepolti dalle loro diversità.
La loro storia inizia in punta di piedi, attraverso piccoli gesti gentili e anche se appartengono a due mondi molto diversi tra loro quello che stanno vivendo è un vero e proprio incontro di anime.
Accanto a loro incontriamo diversi personaggi secondari che mi sono piaciuti moltissimo, a partire da Moyo amica di famiglia di Haru che tratta il ragazzo come se fosse suo figlio. E ancora Beatrix collega di Jayce e attenta osservatrice dall’animo romantico.
La narrazione è in terza persona ma il Pov alternato mi ha permesso di conoscere bene i due protagonisti e i personaggi secondari che ruotano attorno a loro e che hanno un ruolo importantissimo per loro.
La trama è originale e delicata, ho amato la sua evoluzione e il modo in cui mi ha coinvolta dalla prima all’ultima pagina. La presenza della colonia felina, poi, rende la storia ancora più speciale.
L’autore è un vero maestro nelle descrizioni di questi luoghi che custodiscono in loro qualcosa di “magico” oserei dire, mi sono innamorata dell’isola di Aoshima, del suo tempio, del ryokan e della storia legata al nome della locanda: La settima notte.
Lo stile di scrittura di Cristiano Pedrini è sempre una garanzia; la sua penna è scorrevole, attenta alle piccole sfumature, poetica e molto sensibile. Adoro la sua capacità nel dotare di grande spessore i suoi personaggi, ogni sua storia mi incanta con la sua profondità e la dolcezza. È facile immedesimarsi nei suoi protagonisti, così come è facile compiere con loro un viaggio coinvolgente. In più di un’occasione mi è sembrato di essere accanto ad Haru e Jayce, osservando da vicino l’evoluzione della loro storia che non è priva di ostacoli.
I dialoghi mi sono piaciuti moltissimo perché permettono di capire quello che si agita nei loro cuori.
In questi anni ho letto tanti romanzi di Cristiano Pedrini e ognuno di esso mi ha colpito per la forza e la delicatezza che ho trovato all’interno della storia, eppure continuo a sorprendermi dalla facilità con cui riesce a parlare direttamente al mio cuore e a farmi provare emozioni sempre uniche e nuove. E questa libro, nonostante la sua brevità, possiede tutte le caratteristiche che rendono speciale un romanzo. Penso che sia impossibile non sentirsi avvolgere da quello che Haru e Jayce possiedono.
Accanto a loro incontriamo diversi personaggi secondari che mi sono piaciuti moltissimo, a partire da Moyo amica di famiglia di Haru che tratta il ragazzo come se fosse suo figlio. E ancora Beatrix collega di Jayce e attenta osservatrice dall’animo romantico.
La narrazione è in terza persona ma il Pov alternato mi ha permesso di conoscere bene i due protagonisti e i personaggi secondari che ruotano attorno a loro e che hanno un ruolo importantissimo per loro.
La trama è originale e delicata, ho amato la sua evoluzione e il modo in cui mi ha coinvolta dalla prima all’ultima pagina. La presenza della colonia felina, poi, rende la storia ancora più speciale.
L’autore è un vero maestro nelle descrizioni di questi luoghi che custodiscono in loro qualcosa di “magico” oserei dire, mi sono innamorata dell’isola di Aoshima, del suo tempio, del ryokan e della storia legata al nome della locanda: La settima notte.
Lo stile di scrittura di Cristiano Pedrini è sempre una garanzia; la sua penna è scorrevole, attenta alle piccole sfumature, poetica e molto sensibile. Adoro la sua capacità nel dotare di grande spessore i suoi personaggi, ogni sua storia mi incanta con la sua profondità e la dolcezza. È facile immedesimarsi nei suoi protagonisti, così come è facile compiere con loro un viaggio coinvolgente. In più di un’occasione mi è sembrato di essere accanto ad Haru e Jayce, osservando da vicino l’evoluzione della loro storia che non è priva di ostacoli.
I dialoghi mi sono piaciuti moltissimo perché permettono di capire quello che si agita nei loro cuori.
In questi anni ho letto tanti romanzi di Cristiano Pedrini e ognuno di esso mi ha colpito per la forza e la delicatezza che ho trovato all’interno della storia, eppure continuo a sorprendermi dalla facilità con cui riesce a parlare direttamente al mio cuore e a farmi provare emozioni sempre uniche e nuove. E questa libro, nonostante la sua brevità, possiede tutte le caratteristiche che rendono speciale un romanzo. Penso che sia impossibile non sentirsi avvolgere da quello che Haru e Jayce possiedono.
«Io voglio essere parte di quello che ora ti limiti a osservare e aiutarti a riprendere il tuo posto da protagonista, desidero affiancarti nel tuo ritorno a casa, a quello che più ami. Possiamo fare quel passo insieme, tuo e io, devi solo volerlo davvero».
Ringrazio ancora una volta Cristiano Pedrini per avermi regalato un’altra magica lettura, per avermi permesso di viaggiare con la fantasia e di approdare in un’isola bellissima e piena di fascino in compagnia di due protagonisti che resteranno per sempre nel mio cuore.
Consiglio Il mio primo inverno con Haru a chi sia alla ricerca di una storia avvolgente dal sapore antico e unico.
Buona lettura.
Consiglio Il mio primo inverno con Haru a chi sia alla ricerca di una storia avvolgente dal sapore antico e unico.
Buona lettura.
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