martedì 4 dicembre 2018

Teaser Tuesday #3


Io e le rubriche proprio non riusciamo ad andare d'accordo.
Mi piacerebbe essere una blogger seria e professionale ma proprio non ci riesco, sarà che le giornate volano in fretta e il tempo libero scarseggia... oppure semplicemente dovrei arrendermi al fatto di essere così e basta. Almeno sul blog vorrei fare le cose esclusivamente quando mi sento ispirata. E oggi mi sento molto ispirata.
Anyway, è tempo di Teaser Tuesday, la rubrica del martedì ideata da MizB del Blog Should Be Reading.

Le regole sono semplici:

Prendi il libro che stai leggendo.
Aprilo in una pagina casuale.
Condividi un piccolo spezzone di quella pagina (teaser) .
Attento a non fare spoiler!
Riporta Titolo e Autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro lista dei desideri se sono rimasti colpiti dell'estratto.


Ho iniziato un paio di giorni fa la lettura di Linea 97: Appuntamento con il destino di Chiara Venturelli, si tratta di un new adult autoconclusivo del quale avevo sentito parlare veramente molto bene.
Quello che posso dire è che, al momento, mi sento di concordare con le recensioni positive lette in rete, il new adult mi sta inaspettatamente regalando belle emozioni.
L'estratto che vi propongo viene dal secondo capitolo.


Quando arrivò l'ora di rientrare a casa, si sentiva ormai insofferente. Probabilmente nemmeno vedere Peter avrebbe migliorato il suo umore, si disse. Fu il cuore a rivelarle il suo errore di giudizio, iniziando a battere più forte quando lui salì sull'autobus e si diresse alla sua solita postazione.
Le fece solo un cenno del capo, non un vero saluto. Era stupido illudersi di averlo incuriosito al punto da fermarsi nel sedile accanto a lei per scambiare qualche parola.
Il 97 procedeva lento nel suo abituale percorso mentre Danielle si divideva tra la visione del paesaggio e qualche occhiata a Peter, che stava scrivendo qualcosa nel suo inseparabile taccuino.
La sua fermata era ormai vicina e le sembrava di aver sprecato un'altra occasione. Era a un passo dalla porta, quando l'autista inchiodò facendole perdere l'equilibrio.
«Mi scusi.»
L'uomo, contro cui era finita, si limitò a borbottare e guardarla male.
«Stai bene?» Udire la sua voce fu una sorpresa.
Si girò, trovandosi a fissarlo negli occhi per un breve istante, poi lui distolse lo sguardo.
«Si, sì. Grazie, Peter.» Le piaceva pronunciare il suo nome, perchè era stata una conquista conoscerlo. «Tu stai bene?» Le venne spontaneo domandarlo, perchè sembrava sempre così triste, nel suo rimanere a testa bassa, con le spalle incurvate e il cappuccio alzato.
«Sei arrivata, Danielle.» Ignorò la sua domanda.
Delusa, si affrettò a scendere prima che l'autobus ripartisse. Rimase però a osservare Peter per qualche secondo, al di là della porta meccanica. Lui non si girò più a guardarla.

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Qui lo dico e lo sottoscrivo: sono già innamprata di Peter e di Danielle e non vedo l'ora di scoprire come andrà a finire la loro storia.
Alla prossima!!!

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