È con immenso piacere che prendo parte al BlogTour dedicato a Note d’amore, nato dalla favolosa penna di Susy Tomasiello autrice che sa sempre regalarmi bellissime emozioni ma, soprattutto, una persona (e un'amica) incredibile.
Forse qualcuno ricorderà che un anno fa (mamma mia quanto passa in fretta il tempo) ne ho parlato in occasione della sua uscita. A distanza di un anno, vi posso assicurare, lo ricordo perfettamente. In questi giorni ho avuto l’occasione di rileggerlo e confermo la prima impressione: stupendo. Come spesso mi accade con i romanzi di Susy, anche Thomas e Laura mi sono rimasti nel cuore.
Nel post di oggi ho il piacere di parlarvi di Maiori, luogo paradisiaco in cui la storia è ambientata. Vi confesso che, pur non essendoci mai stata, mi sono innamorata di quel comune della costiera amalfitana grazie alle bellissime descrizioni di Susy. Mi sono ripromessa di andarci, prima o poi.
Prima di raccontarvi di Maiori, vi lascio qualche informazione sul libro; inoltre, in fondo al post, troverete il banner con tutte le date e i nomi dei blog che hanno preso parte all’evento.
Se siete curiosi di leggere la mia recensione la trovare QUI.
Prima di raccontarvi di Maiori, vi lascio qualche informazione sul libro; inoltre, in fondo al post, troverete il banner con tutte le date e i nomi dei blog che hanno preso parte all’evento.
Se siete curiosi di leggere la mia recensione la trovare QUI.
Titolo: Note d'amore
Autrice: Susy Tomasiello
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 428
Prezzo e-book: 0,99 €
Prezzo cartaceo: 11,44 €
Data di uscita: 5 aprile 2019
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link nel titolo)
Trama:
Quest'estate Thomas ha deciso che sarà indimenticabile per suo figlio John. Sceglie una meta lontana perché sa che così potrà avere pace e tranquillità almeno per un mese. Laura è a Maiori perché sta attraversando un periodo difficile e desidera soltanto rilassarsi. Due anime sole che intrecciano le loro vite quasi per caso. Due persone che capiranno quanto la vita che credevano decisa, può subire una scossa enorme se s'incontra la persona giusta. Se Thomas è coinvolto dalla sua dolcezza, Laura trova in lui quello che ha sempre desiderato in un uomo. Potrebbe sembrare tutto perfetto se Thomas non cercasse di tenerla lontana. Cerca di nascondere i suoi segreti perché sa che una volta scoperta la verità, niente sarà più lo stesso. Il cuore però, è capace di seguire anche le strade più difficili pur di arrivare alla meta. E poi Thomas non ha tenuto conto della caparbietà di Laura, né dell'importanza di una semplice canzone...
Il cielo è limpido e sereno, sgombro di nuvole e accecante nella sua perfezione. Non c’è un alito di vento e il sole infiamma, instancabile con i suoi raggi, tutto ciò su cui posa lo sguardo.
Il mare così calmo che sembra una tavola, le poche onde che riesco a vedere sono quelle che le barche creano col loro passaggio.
Maiori vista dal suo porto turistico. |
In una delle più ampie vallate della costa d’Amalfi sorge la città di Maiori. Essa, di assai remota e splendida origine, fu parte molto rilevante dell’antica e gloriosa Repubblica Amalfitana. «... in Majori erano i cantieri, gli arsenali, la stazione delle flotte; quivi le rappresentanze marittime, piazza d’arme, ..., i più imponenti fortilizi» (F.Cerasuoli).
La spiaggia (minore) di Erchie con una delle torri saracene che la coronano. |
L’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
Non si conosce con certezza l'identità dei fondatori del comune di Maiori. Le prime tracce evidenti d’insediamenti stabili risalgono al periodo dell'antica Roma alla quale si deve il nome originario di Reghinna Major dato al corso d'acqua che sfocia nell'insenatura dell'odierna Maiori in contrapposizione al Reghinna Minor dato al più piccolo corso d'acqua che sfocia nella vicina insenatura di Minori.
La leggenda principale, narrata dallo scrittore latino Plinio, vuole che la città di Maiori discenda dalla dea Maia che, tradotto dal latino, significa colei che porta crescita oppure "colei che è grande", in correlazione al nome stesso della città. Altre leggende dicono che a Maiori i greci avessero dedicato un tempio alla dea BoxsturaI o che Ercole fosse arrivato fino al Falerzio: pare che nell'agro dove oggi trova spazio la frazione maiorese di Erchie si ergesse un tempio dedicato all'eroe.
In realtà i primi insediamenti seguirono le alterne vicende delle popolazioni indigene colonizzate dagli Etruschi e poi definitivamente dai Romani. Furono appunto i patrizi della Roma Imperiale a cogliere per primi la vocazione turistica della Costa d’Amalfi come testimoniano i resti, rinvenuti nella vicina Minori, di una villa romana del I secolo d.C., tipico insediamento climatico-turistico dell’epoca con accesso diretto al mare come quelli di Positano e Capri.
Non si conosce con certezza l'identità dei fondatori del comune di Maiori. Le prime tracce evidenti d’insediamenti stabili risalgono al periodo dell'antica Roma alla quale si deve il nome originario di Reghinna Major dato al corso d'acqua che sfocia nell'insenatura dell'odierna Maiori in contrapposizione al Reghinna Minor dato al più piccolo corso d'acqua che sfocia nella vicina insenatura di Minori.
La leggenda principale, narrata dallo scrittore latino Plinio, vuole che la città di Maiori discenda dalla dea Maia che, tradotto dal latino, significa colei che porta crescita oppure "colei che è grande", in correlazione al nome stesso della città. Altre leggende dicono che a Maiori i greci avessero dedicato un tempio alla dea BoxsturaI o che Ercole fosse arrivato fino al Falerzio: pare che nell'agro dove oggi trova spazio la frazione maiorese di Erchie si ergesse un tempio dedicato all'eroe.
In realtà i primi insediamenti seguirono le alterne vicende delle popolazioni indigene colonizzate dagli Etruschi e poi definitivamente dai Romani. Furono appunto i patrizi della Roma Imperiale a cogliere per primi la vocazione turistica della Costa d’Amalfi come testimoniano i resti, rinvenuti nella vicina Minori, di una villa romana del I secolo d.C., tipico insediamento climatico-turistico dell’epoca con accesso diretto al mare come quelli di Positano e Capri.
Maiori possiede la spiaggia più lunga dell'intera Costa d'Amalfi (quasi 1 km di piano dovuto all'alluvione del 1954), caratterizzata da una sabbia scura di origine vulcanica e una spiaggia minore (circa 200 m), nella frazione di Erchie oltre a varie cale minori come la Spiaggia di Glauco, Capo d’Orso o Cala Bellavia.
Come ho scritto nella mia recensione, Maiori è un luogo davvero incantevole e capace di regalare grandi emozioni, non è solo un luogo è un personaggio invisibile che fa da sfondo a bellissima e romantica storia d’amore. Anche se non sono mai stata sulla costiera amalfitana, è come se ci fossi andata perché grazie alle sapienti parole di Susy l’ho potuta vedere nitidamente nella mia mente e spero tanto di poterla vedere “dal vivo” prima o poi. È bellissimo il modo in cui parla di questo paradiso in terra, non ho faticato a vederlo con gli occhi dell’immaginazione e quando sono andata a cercare qualche foto in rete ho pensato “wow, è proprio come l’ero immaginata”.
«Credevo di essere la sola in giro a quest’ora, anche tu mattiniero?»
«Negli ultimi tempi sì» rispondo guardandola posare le braccia sulla ringhiera accanto a me dove il panorama del mare con quel cielo ancora poco chiaro è davvero splendido. Le montagne ai lati regalano un panorama ancora più completo che diventerà bellissimo quando il sole si alzerà in cielo e creerà i suoi giochi di luce da far invidia a chiunque.
Maiori – Veduta |
Maiori ha goduto nel corso dei secoli di numerosi attestati e privilegi da parte di Re e Pontefici dell’epoca tra cui vanno menzionati: il titolo di “Città Regia”, del quale venne insignita da Re Filippo IV di Spagna nel 1662 e il titolo di "Insigne Collegiata", tuttora riconosciuto, con cui venne insignita dal Pontefice Giulio II nel 1505 l’allora Basilica, sede di Rettoria, di S. Maria a Mare.
Dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo del neo-realismo, Maiori fu scelta da Roberto Rossellini come set per alcuni dei suoi film: “Paisà, Viaggio in Italia, Miracolo, La macchina ammazzacattivi”.
Molti maioresi hanno partecipato come attori, secondo i dettami del neorealismo, ai film di Rossellini, certamente non ultimo il famoso scugnizzo del film Paisà.
Le tappe e i blog che hanno partecipato al BlogTour
Grazie per questa bellissima tappa Catia e grazie per aver preso parte al blogtour <3
RispondiEliminaSono proprio contenta che ti sia piaciuto. Io mi sono divertita a partecipare anche perché ho scoperto un sacco di cose interessanti
Eliminache posto meraviglioso!
RispondiEliminaHai assolutamente ragione, mi piacerebbe tanto porteci andare
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