giovedì 9 luglio 2020

Review Tour: “La casa di incubi e stelle” di Chiara Casalini

Seconda recensione della giornata cari Booklovers!
In questo post ho il piacere di potervi parlare di un romanzo che mi ha sorpreso, sconvolto (in positivo) e che sono veramente contenta di aver potuto leggere.
Vi parlerò dell’ultimo libro di Chiara Casalini, intitolato La casa di incubi e stelle uscito pochi giorni fa in self.

Ringrazio Chiara Casalini per avermi dato in omaggio la versione digitale del romanzo.


Autore: Chiara Casalini
Editore: Self-publishing
Genere: Criminal Romance
Pagine: 334
Serie: Autoconclusivo
Prezzo e-book: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 14,90
Data di uscita: 6 luglio 2020
Disponibile su Amazon e su Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐1/2

Trama:

Simone si è costruito una nuova vita a Las Vegas assieme a Sonia, combattendo nel circuito MMA. È lei, però, a riportarlo in Italia per il funerale del padre, che ha segnato in modo indelebile la loro esistenza. In un anonimo paese di provincia, un passato di violenza e criminalità tormenta il protagonista, bussando alla porta con un nome e un regalo. Sonia scoprirà la vita da cui Simone l'ha sempre tenuta lontana, come fratello acquisito prima e come amante poi.
In bilico tra distruzione e rinascita, tra dipendenza e ossessione, a cosa li condannerà ancora il destino?


L'autrice


Chiara Casalini lavora come grafica e ha fondato, in passato, una band metal di cui è stata voce e songwriter, i Wild Angel (1998-2013). Nel 2012, ha pubblicato con Loquendo Editrice “Scarlet - Morire per vivere” e l’anno successivo “Scacco al re”, presentato a Lucca Comics & Games. Nel 2017 ha pubblicato in self-publishing “L’Ultima sfida”, capitolo conclusivo della trilogia di Scarlet.
Parallelamente all’attività di scrittrice, condivide pensieri, poesie, riflessioni e stati d’animo attraverso il proprio blog, assieme alla recensione di libri, anime, ecc., dove sono presenti anche dei racconti improvvisati nati per gioco.
Cresciuta nell’ambito della stregheria locale contadina, a 16 anni inizia un percorso di ampio respiro nello studio dell’esoterismo, sondando diversi aspetti sia teorici che pratici. Nel 2005 intraprende un percorso nell’ambito marziale tradizionale giapponese, che sposa il suo amore per le discipline spirituali guerriere, fino a riprendere nel 2011 studi sulla tradizione nordica (Norrena-Vichinga), che alla fine diviene la sua strada, assieme allo studio delle Rune e allo sciamanesimo-guerriero, decidendo di condividere il suo percorso attraverso un sito (http://ulfhildr.altervista.org).



Recensione


Prima di iniziare a parlavi di questo romanzo devo avvertirvi che non appartiene al genere che di solito leggo e che questo tipo di lettura non è adatto a tutti per gli argomenti trattati che possono urtare la sensibilità di alcuni.
Parlarvi della trama senza fare spoiler è impossibile, quindi cercherò di analizzare il romanzo senza addentrarmene e restando il più sul vago possibile. Desidero che, se e quando deciderete di leggerlo – cosa che già ora vi consiglio di fare – lo possiate fare senza conoscere niente di più e niente di meno di quello che viene riportato dalla trama.
La sua sicurezza è disarmante. La sua forza è disarmante. Il suo amore è disarmante.
Mi bacia e rimette insieme i pezzi, ancora una volta. Mi cura come allora, ma smette troppo presto.

Uscire dalla propria comfort zone, a volte, è benefico se non addirittura necessario, per questo motivo ho deciso di leggere un genere di libro che non sono solita fare.
Prima accennavo al fatto che questo libro non sia per tutti, è un romanzo particolare in cui la realtà dei personaggi è esposta in modo diretto, crudo e violento. È un libro che ti trascina in un vortice fatto di sentimenti vissuti al massimo, non importa se siano positivi o distruttivi, li senti scorrere sulla pelle ti perdi in quest’altalena di emozioni senza fine, che ti fa trattenere il fiato fino a quando non arrivi all’ultima parola.
All’inizio ho faticato a ingranare, proprio perché appartiene a un genere molto distante dalle mie letture, l’impatto è stato forte ma, dopo pochissimi capitoli, più andavo avanti e più mi sentivo emotivamente coinvolta e completamente catturata dalla storia.
Simone e Sonia mi sono entrati nel cuore con prepotenza e senza chiedere permesso e sono veramente felice che lo abbiano fatto.
Chiara Casalini ha costruito due protagonisti meravigliosi, che hanno vissuto una realtà che non oso nemmeno immaginare, in cui la rabbia genera altra rabbia e alla violenza si risponde con altrettanta violenza. Un mondo in cui i mostri esistono e sono reali, li puoi vedere, toccare, hanno un nome e un cognome. Ed è per questo motivo che i due protagonisti mi sono piaciuti tanto, nonostante il loro passato, nonostante tutto quello che sono stati costretti a vivere. Perché in mezzo alla malvagità dell’animo umano può venire fuori qualcosa di bello e importante. L’amore che li lega è forte anche se è crudo, frutto del passato che hanno vissuto e condiviso. Il passato che torna e che viene a chiedere il conto, è un passato che spaventa, che può annientare e spazzare via tutto quello che, con fatica, si è costruito, Ma, come spesso dico, il passato deve essere affrontato per poterlo lasciare andare. È necessario accettarlo e imparare ad accettarsi.
Il suo sorriso di fronte alle mie labbra serrate. La sua gioia contro la mia tristezza. La sua luce a fronteggiare la mia oscurità. Il tutto avvolto in un abbraccio di colori.

Il linguaggio utilizzato è diretto, crudo, non ha paura di mostrarsi per quello che è, con il suo bagaglio di sofferenza. Non ci sono scorciatoie, non ci sono mezze verità, fiori o cioccolatini. Ma il bello del romanzo è proprio questo, è il motivo per cui mi ha così destabilizzata e mi ha fatto vivere un’esperienza unica. Ho trovato lo stile di Chiara Casalini favoloso, mi ha conquistata con la prosa diretta, senza fronzoli ma piena di emotività, ha creato due personaggi coinvolgenti e approfonditi psicologicamente. Mi sono piaciuti tantissimo anche gli altri personaggi, ognuno di loro ha uno spessore incredibile e sono direttamente funzionali alla trama.
C’è una componente dark, e chi mi conosce, sa che io e il dark non abbiamo propriamente un buon feeling ma La casa di incubi e stelle ha fatto la sua magia, mi ha presa, mi ha demolita e poi mi ha rimesso insieme pezzo dopo pezzo. Mi ha fatto commuovere e mi ha dato speranza. La speranza è necessaria, non si può vivere senza.
Se avete intenzione di leggere questo libro prendetevi del tempo e dedicategli la giusta attenzione perché, a me è successo, una volta iniziato non mi sono sentita “bene” fino a quando non sono arrivata ai ringraziamenti. La trama si snoda in modo perfetto, tra presente e passato, più mi addentravo nella lettura e più ne volevo ancora. C’è tutto, adrenalina, sentimenti, tentativi di riscatto, voglia di andare oltre, di superare il buco nero. Ho trattenuto il fiato senza nemmeno accorgermene e ho sperato tantissimo in un lieto fine, il loro lieto fine!
Inoltre ho davvero apprezzato il modo in cui l’autrice ha parlato di argomenti difficili e ho apprezzato ancora di più il messaggio che ha voluto lasciare al lettore tra quelle pagine. Non bisogna mai smettere di arrendersi, l’amore può nascere tra le rovine dell’animo, il dolore e la sofferenza e se c’è amore allora può spazzare via la sofferenza e il dolore. Mi piace credere nella rinascita, rinascere dalle proprie ceneri, come la fenice.
«Che sei la cosa più importante della mia vita, l’unica che mi fa respirare, il mio paradiso un una merda di inferno senza fine. Sei la mia stella da sempre, se vuoi restare nel fango con me.»

Prima di salutarvi vi consiglio la lettura di questo romanzo se vi piace il genere, ma anche se non vi piace e sentite il bisogno di uscire dalla vostra comfort zone. Io sono contenta di averlo fatto. E ringrazio di cuore Chiara per avermi dato l’opportunità, senza saperlo, di mettermi in gioco, di guardare oltre e di abbandonare, per un attimo, i miei soliti panni. Ho intrapreso un bel viaggio ed è unicamente merito suo.

Voto


1 commento:

  1. Grazie infinite a te, sia per la bellissima recensione che per avermi dato una possibilità.

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