mercoledì 23 dicembre 2020

Review Party: “Una storia d’inverno – Parte prima” di Sabrina Pennacchio


Oggi partecipo al Review Party del romanzo di Sabrina Pennacchio intitolato Una storia d’inverno – Parte prima, pubblicato in self il 20 dicembre.

Ringrazio Sabrina Pennacchio per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Una storia d'inverno: parte prima
Autore: Sabrina Pennacchio
Editore: Self Publishing
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 79
Prezzo e-book: 1,99 €
Prezzo cartaceo: 6,50 €
Data di uscita: 20 dicembre 2020
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

“Fin dove può spingerci il sentimento chiamato amore?”

La Principessa Troll Fēng Sì Mǎ, Padrona de La Valle dei Fiori di Loto del Mondo Immortale, ama molto visitare il mondo degli umani: come Spirito dell’Acqua, non è difficile per lei nascondersi nel lago per osservare coppie di innamorati scambiarsi dolci della luna chiamati “Bacio d’Inverno”, di cui lei stessa è ghiotta.
Ma è proprio la sua curiosità verso gli umani che la metterà nei guai, da cui verrà salvata da un misterioso pescatore di nome Guò Duàn Mù. Il loro incontro, tuttavia, crea inevitabilmente una connessione pericolosa tra i due.
Per la giovane Fēng, che ha vissuto trentamila anni senza mai provare simili sentimenti verso qualcuno, è tutto nuovo ed eccitante, ma il Mondo Mortale è per lei molto più pericoloso di quanto si possa pensare…
E quello che è successo allo Spirito con la coda di mucca ne è una dimostrazione.



Recensione


Fēng Si Mǎ è una ragazza immortale, principessa della Valle dei fiori di Loto. Il suo animo, gentile e curioso, la spinge a scoprire tutto quello che riesce sul mondo degli umani. Sfruttando le sue abilità fa spesso visita agli umani, cercando di capirne il comportamento e il loro essere.
Un giorno incontra un giovane pescatore, Guò Duàn Mù. Nonostante il carattere burbero e solitario dell’uomo, la nostra principessa si sente sempre più invaghita da Guò che le fa sperimentare emozioni mai provate prima. Tra loro nasce un amore tenero e speciale, potrà esserci un lieto fine per due mondi così distanti?
«Si dice che vi sia un filo invisibile che lega il mignolo di una persona con quella a lei destinata. Tutto ciò è voluto dai Cieli e da colui che si occupa del nostro Fato. Se viene scritto che quella persona è a noi destinata, nulla potrà cambiarlo.»

Sabrina Pennacchio torna con una novella davvero magica, speciale e diversa dal solito. Una lettura emozionante che ci trasporta in un mondo lontano, in un’epoca non ben definita in Cina.
Con poche e semplice pennellate l’autrice è riuscita a dare forma a due personaggi bellissimi, distanti tra loro ma uniti da un sentimento che è come un filo invisibile: non si vede, ma c’è, con la sua forza e la sua resistenza.
Mi è piaciuta molto l’accuratezza con cui l’autrice ha saputo descrive la Valle dei fiori di Loto, un luogo magico e incantato, abitato da esseri affascinanti e ben studiati.
Fēng è una “giovane” immortale dal cuore generoso, dolce e sensibile. Essendo anche molto curiosa e da sempre affascinata dal mondo degli esseri umani, resistere alla tentazione di spiarli da lontano è davvero difficile, anche se rischia di mettersi nei guai. Mi è piaciuto tantissimo lo spirito curioso e fresco di questo personaggio, avvolta da una luce calda e che evoca figure soavi.
Guò è un essere umano, un pescatore, abituato alla solitudine. A lui non pesa e si sente a suo agio. Nonostante il suo carattere burbero e di poche parole, quando conosce Fēng qualcosa impossibile da ignorare scatta tra loro.
La storia d’amore tra Fēng e Guò è dolce e delicata, ma allo stesso tempo anche forte e resistente e mi ha molto emozionata.
Allungò una mano verso la sua, poggiandola su di essa senza malizia alcuna, ma in modo del tutto spontaneo. Guò si voltò a guardarla e, per qualche attimo ancora, restarono semplicemente così.

Lo stile di scrittura di Sabrina Pennacchio mi piace tantissimo: scorrevole, evocativo, delicato e pieno di sentimento. Anche questa volta ha saputo regalarmi una storia molto emozionante e toccante, che si legge tutto d’un fiato.
Affascinante la mitologia cinese, molto evocativa e ricca di emotività, ho adorato il modo in cui l’autrice sia riuscita a esaltarla. Inoltre, ho trovato particolarmente interessante la storia da cui prende spunto il racconto, adoro la mitologia ed è stato molto bello conoscere e imparare qualcosa di nuovo.
Le descrizioni che l’autrice ci regala sono perfette, il finale mi ha profondamente colpito regalandomi un gusto agrodolce che trovo adatto a questo genere di racconto.
Tuttavia questa è solo la prima parte, e ora sono davvero curiosa di leggere anche la seconda parte, scritta da Giulia Stefanini.
Le morse dispettosamente le labbra e la Principessa scoppiò a ridere. Quelli erano piccoli momenti che Fēng avrebbe voluto conservare tutta la vita, e che la rendevano la persona più felice del mondo.

Ringrazio Sabrina Pennacchio per avermi regalato un altro piccolo gioiello.
Ne consiglio la lettura a tutti gli amanti della mitologia cinese e delle storie delicate e forti allo stesso tempo.
Buona lettura.

Voto






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