Oggi vi parlo di un romanzo che ho atteso con molta trepidazione e che mi è piaciuto tantissimo.
Si intitola A Touch of Darkness nato dalla bellissima penna di Scarlett St. Clair, primo volume della serie Urban Fantasy Ade e Persefone, portato in Italia e pubblicato da Queen Edizioni lo scorso 14 febbraio.
Si intitola A Touch of Darkness nato dalla bellissima penna di Scarlett St. Clair, primo volume della serie Urban Fantasy Ade e Persefone, portato in Italia e pubblicato da Queen Edizioni lo scorso 14 febbraio.
Ringrazio Queen Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: A Touch of Darkness
Autore: Scarlett St. Clair
Editore: Queen Edizioni
Genere: Urban Fantasy
Serie: Ade e Persefone #1
Pagine: 400
Formato: E-book – copertina flessibile
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo rigida: 18,90 €
Data di uscita: 14 febbraio 2022
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo) e su tutti gli store online
Autore: Scarlett St. Clair
Editore: Queen Edizioni
Genere: Urban Fantasy
Serie: Ade e Persefone #1
Pagine: 400
Formato: E-book – copertina flessibile
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo rigida: 18,90 €
Data di uscita: 14 febbraio 2022
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo) e su tutti gli store online
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a New Athens, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere... Ed è proibito.
Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a New Athens, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere... Ed è proibito.
Alzi la mano chi non conosce il mito di Persefone. Il dio dei morti, Ade, che si innamora della figlia della dea Demetra, Persefone, e che la rapisce portandola negli Inferi per farla diventare la sua sposa. Una donna contesa tra due mondi e da qui l’alternanza delle stagioni: autunno e inverno Persefone scende nell’Oltretomba con il marito, mentre in primavera ed estate si ricongiunge alla madre Demetra. Io l’ho fatta molto breve, in realtà il mito di Persefone non è solo affascinante, ma tra le sue diverse versioni racconta una storia anche molto romantica.
A Touch of Darkness è il retelling di questo mito e l’autrice ha in serbo per noi alcune sorprese. Ma andiamo con ordine.
A Touch of Darkness è il retelling di questo mito e l’autrice ha in serbo per noi alcune sorprese. Ma andiamo con ordine.
Persefone poteva anche essere la dea della primavera e la figlia della dea del raccolto, ma non era in grado di far crescere proprio un bel niente.
Persefone è la dea della primavera, ma solo sulla carta perché la realtà è che, quando era bambina, ha scoperto che i fiori avvizziscono se lei li tocca. Una dea sprovvista di magia e quindi molto più vulnerabile. La madre Demetra è molto protettiva nei suoi confronti, per questo motivo l’ha tenuta lontana dagli altri dèi e dai mortali fino a quando ha potuto. Ma il desiderio di Persefone è di vivere tra gli uomini e condurre una vita normale, fingendosi una ragazza come tante. Si trasferisce così a New Athens per frequentare l’università e diventare giornalista. Una sera, per festeggiare con la sua amica Lexa l’inizio del tirocinio presso una prestigiosa testata giornalistica, si reca in uno dei più esclusivi locali della Nuova Grecia, il Nevernight, di proprietà di Ade, il dio dei morti. Ade ha costruito un impero del gioco d’azzardo e si vocifera che le sue scommesse preferite siano quelle che non posso essere realizzate. Quando la vita di Persefone si imbatte in quella di Ade, la ragazza si ritrova a stringere un patto con lui, un patto all’apparenza impossibile: Persefone dovrà, infatti, far nascere la vita nell’Oltretomba, in caso contrario perderà la sua libertà. E mentre Persefone cerca di portare a termine la sua missione, stare a contatto con il bellissimo e misterioso Ade farà nascere in lei un sentimento strano e sconosciuto. Ma tutti sanno che è proibito innamorarsi del dio dei morti.
«Puoi anche incolpare me per le tue scelte, ma questo non cambia nulla. Tu sei mia per i prossimi sei mesi, e questo significa che, se scriverai su di me, farò in modo che ci siano delle conseguenze.»
A Touch of Darkness è un romanzo pieno, articolato, ricco di simbologia e che richiama tantissimo la mitologia greca, questo è un aspetto che ho apprezzato molto, così come ho apprezzato la piega che l’autrice ha fatto prendere alla storia, mai scontata o banale ma che, al contrario, mi ha incuriosito e affascinato. Ci sono inganni, ricatti, verità taciute, ma c’è soprattutto un percorso intrapreso da Persefone per prima, quella dea della primavera che, al contrario di donare vita alle piante, le fa avvizzire.
Ma non solo, perché anche lo stesso Ade, in tutta la sua potenza di dio dell’Oltretomba, imparerà qualcosa di fondamentale stando a contatto con Persefone.
I protagonisti, così come i personaggi secondari, sono caratterizzati davvero bene.
Persefone ha vissuto buona arte della sua vita celata agli atri, per volere della madre, una madre che non è mai riuscita a dare l’amore di cui la piccola aveva bisogno. Per questo decide di voler vivere tra gli esseri umani, fingendosi una ragazza come tante. È stato emozionate vedere l’evoluzione in Persefone, ho amato la sua curiosità, la sua voglia di avventura, il coraggio e la determinazione, farebbe qualsiasi cosa per le persone che ama, e dimostra anche di possedere un grande cuore. Ha molto da imparare su se stessa e sull’Oltretomba ed ho amato certi suoi comportamenti, mentre altri mi hanno lasciata con una punta di apprensione. Penso che lei abbia ancora molto da rivelare di sé.
E cosa dire di Ade? È semplicemente magnifico: oscuro, potente, manipolatore, ma anche giusto a modo suo, è un protagonista che si delinea lentamente attraverso i suoi discorsi a volte criptici e i suoi gesti che spiazzano e fanno accelerare i battiti del cuore e non solo alla protagonista. C’è un alone di mistero che lo avvolge, un dio complesso come tutti gli dèi. Impossibile non restarne affascinati e anche lui, come Persefone, penso abbia ancora tanto da rivelare.
Ho apprezzato il modo in cui i due si conoscono e come Persefone venga attirata a stipulare un patto con Ade. E mentre il tempo passa entrambi imparano a conoscersi, innegabile è l’attrazione tra di loro, ma se sotto questa attrazione ci fosse anche la scintilla di un sentimento diverso dalla lussuria? Amare un dio, però, è proibito. E Persefone rischia di passare da una prigione a un’altra, almeno fino a quando si accorgerà di essere molto di più di quello che crede.
Ma non solo, perché anche lo stesso Ade, in tutta la sua potenza di dio dell’Oltretomba, imparerà qualcosa di fondamentale stando a contatto con Persefone.
I protagonisti, così come i personaggi secondari, sono caratterizzati davvero bene.
Persefone ha vissuto buona arte della sua vita celata agli atri, per volere della madre, una madre che non è mai riuscita a dare l’amore di cui la piccola aveva bisogno. Per questo decide di voler vivere tra gli esseri umani, fingendosi una ragazza come tante. È stato emozionate vedere l’evoluzione in Persefone, ho amato la sua curiosità, la sua voglia di avventura, il coraggio e la determinazione, farebbe qualsiasi cosa per le persone che ama, e dimostra anche di possedere un grande cuore. Ha molto da imparare su se stessa e sull’Oltretomba ed ho amato certi suoi comportamenti, mentre altri mi hanno lasciata con una punta di apprensione. Penso che lei abbia ancora molto da rivelare di sé.
E cosa dire di Ade? È semplicemente magnifico: oscuro, potente, manipolatore, ma anche giusto a modo suo, è un protagonista che si delinea lentamente attraverso i suoi discorsi a volte criptici e i suoi gesti che spiazzano e fanno accelerare i battiti del cuore e non solo alla protagonista. C’è un alone di mistero che lo avvolge, un dio complesso come tutti gli dèi. Impossibile non restarne affascinati e anche lui, come Persefone, penso abbia ancora tanto da rivelare.
Ho apprezzato il modo in cui i due si conoscono e come Persefone venga attirata a stipulare un patto con Ade. E mentre il tempo passa entrambi imparano a conoscersi, innegabile è l’attrazione tra di loro, ma se sotto questa attrazione ci fosse anche la scintilla di un sentimento diverso dalla lussuria? Amare un dio, però, è proibito. E Persefone rischia di passare da una prigione a un’altra, almeno fino a quando si accorgerà di essere molto di più di quello che crede.
Non aveva importanza se Ade le piacesse o meno, se lo trovasse attraente o meno, se lo volesse o meno. Lui non era per lei. Era proibito.
Anche i personaggi secondari sono fantastici, come Lexa la migliore amica di Persefone, o Ecate che aiuta e sostiene la dea della primavera durante tutto il suo percorso. Non mancano anche le altre divinità e i personaggi chiave della mitologia greca come Afrodite, Apollo, Ermes e Adone.
Sul piano del worldbuilding l’autrice ha fatto un ottimo lavoro, ho trovato alcune sue scelte molto originali e interessanti, come il fatto che gli dèi non abbiano problemi a mostrarsi agli umani, anzi traggono profitto da questo. Come Ade che ha basato il suo impero sui locali in cui si possa giocare da azzardo.
Ho apprezzato tantissimo anche il modo in cui l’autrice ha saputo attingere dalla mitologia per poi adattarla alla storia e darle una nuova dimensione senza snaturarla oppure forzarla. La trama è davvero ricca e corposa, mentre i capitoli corrono veloci si delinea in modo sempre più chiaro il percorso dei protagonisti e le implicazioni di certe scoperte e colpi di scena. Perché una cosa che non manca in questo libro sono proprio i colpi di scena svelati al momento giusto.
La narrazione ha un ritmo perfetto, anche se è scritto in terza persona e il Pov è concentrato su Persefone l’autrice ha saputo rendere tutto molto chiaro. Questa scelta stilistica mi ha permesso di vedere Ade attraverso gli occhi di Persefone e non solo, mi ha anche dato l’opportunità di farmi una mia idea personale sul suo personaggio e devo dire che ho trovato questa cosa molto emozionante. Forse, in certi passaggi, ho un pochino patito l’assenza dei pensieri di Ade, ma questo non ha fatto altro che renderlo ancora più interessate e affascinante.
Lo stile di scrittura di Scarlett St. Clair mi è piaciuto molto: scorrevole, diretto, accurato e molto attento. Si nota un grande lavoro di documentazione e ho ammirato l’abilità con cui ha saputo dare alla trama un intreccio credibile e originale. Sono certa che una seconda lettura mi permetterà di cogliere anche altre sfumature, per questo ho intenzione di leggerlo in futuro. Ho apprezzato tantissimo anche il modo in cui ha descritto l’Oltretomba, con le sue regole e le sue verità. Davvero interessante.
Sono moltissimi anche i temi che il libro affronta, argomenti importanti e molto attuali.
La parte finale è un vero e proprio crescendo e quando sono arrivata all’ultima pagina ho desiderato avere tra le mani il prossimo volume, perché sono davvero curiosa di scoprire cosa l’autrice abbia ancora in serbo per noi.
Sul piano del worldbuilding l’autrice ha fatto un ottimo lavoro, ho trovato alcune sue scelte molto originali e interessanti, come il fatto che gli dèi non abbiano problemi a mostrarsi agli umani, anzi traggono profitto da questo. Come Ade che ha basato il suo impero sui locali in cui si possa giocare da azzardo.
Ho apprezzato tantissimo anche il modo in cui l’autrice ha saputo attingere dalla mitologia per poi adattarla alla storia e darle una nuova dimensione senza snaturarla oppure forzarla. La trama è davvero ricca e corposa, mentre i capitoli corrono veloci si delinea in modo sempre più chiaro il percorso dei protagonisti e le implicazioni di certe scoperte e colpi di scena. Perché una cosa che non manca in questo libro sono proprio i colpi di scena svelati al momento giusto.
La narrazione ha un ritmo perfetto, anche se è scritto in terza persona e il Pov è concentrato su Persefone l’autrice ha saputo rendere tutto molto chiaro. Questa scelta stilistica mi ha permesso di vedere Ade attraverso gli occhi di Persefone e non solo, mi ha anche dato l’opportunità di farmi una mia idea personale sul suo personaggio e devo dire che ho trovato questa cosa molto emozionante. Forse, in certi passaggi, ho un pochino patito l’assenza dei pensieri di Ade, ma questo non ha fatto altro che renderlo ancora più interessate e affascinante.
Lo stile di scrittura di Scarlett St. Clair mi è piaciuto molto: scorrevole, diretto, accurato e molto attento. Si nota un grande lavoro di documentazione e ho ammirato l’abilità con cui ha saputo dare alla trama un intreccio credibile e originale. Sono certa che una seconda lettura mi permetterà di cogliere anche altre sfumature, per questo ho intenzione di leggerlo in futuro. Ho apprezzato tantissimo anche il modo in cui ha descritto l’Oltretomba, con le sue regole e le sue verità. Davvero interessante.
Sono moltissimi anche i temi che il libro affronta, argomenti importanti e molto attuali.
La parte finale è un vero e proprio crescendo e quando sono arrivata all’ultima pagina ho desiderato avere tra le mani il prossimo volume, perché sono davvero curiosa di scoprire cosa l’autrice abbia ancora in serbo per noi.
Fu solo in quel momento che realizzò che qualcosa era cambiato tra loro. Era stato un processo graduale, ma in quell’istante lo capì quasi con violenza. Era innamorata di lui.
A Touch of Darkness è un romanzo bellissimo, una lettura perfetta per chi, come me, ama la mitologia greca, il fantasy e il romance. Un ulteriore pregio dell’autrice è stato il saper fondere insieme in modo, oserei dire, pressoché magistrali diversi elementi fra di loro.
Ringrazio Queen Edizioni per aver portato questo gioiello in Italia. E voi non lasciatevelo sfuggire.
Buona lettura.
Ringrazio Queen Edizioni per aver portato questo gioiello in Italia. E voi non lasciatevelo sfuggire.
Buona lettura.
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