sabato 16 aprile 2022

Review Tour: “Tutta colpa del gatto” di Miranda Dickinson

Buongiorno Booklovers.
Oggi vi parlo del romanzo di Miranda Dickinson intitolato Tutta colpa del gatto, pubblicato da Newton Compton il 14 aprile.


Ringrazio le Gatte del blog Tre gatte tra i libri per aver organizzato questo bellissimo evento.
Ringrazio Newton Compton per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Tutta colpa del gatto
Autore: Miranda Dickinson
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 412
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo: 9,40 €
Data di uscita: 14 aprile 2022
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

A volte il destino ci mette le zampine...
Lachlan Wallace è bloccato in casa da quando un incidente d’auto ha interrotto la sua carriera militare.
Davanti a lui ci sono ancora mesi di fisioterapia e la sola compagnia su cui può contare è quella del suo cane e del suo gatto.
La finestra è l’unico spiraglio su un mondo che sembra essersi dimenticato di lui. Una sera, la sua attenzione viene calamitata da un bellissimo vaso di fiori, poggiato sul davanzale dell’appartamento di fronte.
Quei colori sembrano risvegliare qualcosa in lui, al punto che Lachlan decide di attaccare sul vetro un cartello con un messaggio rivolto verso l’esterno.
Bethan Gwynne è arrivata da poco in città. Sta lentamente ricostruendo la sua vita, occupandosi del figlio Noah, ma la solitudine è un peso difficile da accettare. Spesso guarda fuori dalla finestra per distrarsi ed è così che nota lo splendido gatto nell’appartamento di fronte. E anche una mano che lo accarezza...
Poi un giorno vede un messaggio che sembra essere rivolto proprio a lei: «Come si chiamano quei fiori?».
Lachlan e Bethan ancora non lo sanno, ma il destino potrebbe avere in serbo per loro una nuova occasione di felicità.



Recensione


I protagonisti di questo meraviglioso romanzo sono Lachlan e Bethan.
Lachlan è un militare che, a causa di un incidente d’auto, si ritrova confinato in casa mentre cerca faticosamente di riprendersi da quella terribile notte. Davanti a sé ci sono ancora mesi di fisioterapia, sensi di colpa, paura e voglia di tornare quello di un tempo. A fargli compagnia ci sono il suo cane, Bert, e il suo gatto, Ernie. La finestra è il suo unico spiraglio sul mondo che va avanti nonostante tutto. Una sera, la sua attenzione viene catturata da un vaso di fiori bellissimo, posato sul davanzale dell’appartamento di fronte al suo. Quei colori risvegliano qualcosa in lui e, quasi senza pensarci, decide di attaccare sul vetro un foglio con un messaggio per il proprietario del vaso.
Bethan si è trasferita da poco in città. Sta faticosamente cercando di rimettere in sesto la propria vita e quella del figlio Noah, nonostante abbia un lavoro che ama e un figlio che le riempie la vita la vita, la solitudine è sempre in agguato. Un giorno, nella finestra di fronte alla sua nota un bellissimo gatto e una mano che lo accarezza, quel semplice gesto risveglia in lei qualcosa. E quando il mattino dopo trova un messaggio rivolto a lei, quasi senza accorgersene, decide di rispondere e, in questo modo, conosce Lachlan. Inizia così un’amicizia fatta di messaggi, di piccole confidenze, omissioni e voglia di tornare a vivere.
Non sapevo nemmeno il suo nome. Era folle persino pensare che potesse rispondere al mio messaggio. Ora però non c’è solo una risposta educata: è l’inizio di un legame. Non avrei potuto prevederlo. Un mondo di nuove possibilità vibra nell’aria. E se diventasse una routine? Bethan fa già parte dei miei pensieri giornalieri.

Tutta colpa del gatto è un bellissimo romanzo originale, ben pensato, con una trama appassionante e due protagonisti meravigliosi. Mi sono innamorata di Lachlan e Bethan praticamente all’istante.
Per certi aspetti sono molto simili, entrambi stanno affrontando un periodo difficile della loro vita e stanno cercando di rimettere insieme i pezzi per tornare a essere più forti di prima. Lungo il percorso, tuttavia, è facile incespicare e perdere contatto con il terreno e proprio quando tutto sembra diventare ancora più difficile, ecco che arriva un segno, non importa cosa sia, quello che conta è che sia presente. Per Lachlan sono quei fiori, per Bethan il gatto e la mano di un uomo che l’accarezza. E a fare da ponte, a legarli sempre più stretti una semplice finestra che si affaccia davanti a un’altra finestra.
Mentre le pagine corrono veloci, iniziamo a scoprire il passato dei due protagonisti, le loro vulnerabilità, le paure, i sogni e i desideri. Bethan è una madre single che ne ha passate davvero tante e, dopo aver dovuto affrontare uno dei periodi più brutti della sua vita, è riuscita a rimettersi in sesto e a trovare un nuovo inizio per lei e per l’amore della sua vita, il piccolo Noah. Lavora in un vivaio e i fiori e le piante sono la sua passione. Conoscere Lachlan, iniziare a parlare con lui tramite quei messaggi attaccati al vetro, rappresenta molto più di un semplice scambio di battute, perché c’è una cosa che accomuna entrambi: la solitudine. Bethan è un personaggio davvero incredibile, quando ho scoperto il suo passato mi si è stretto il cuore. Dimostra di avere tantissimo coraggio, dolcezza, tenacia e voglia di amare ancora.
Lachlan è un uomo meraviglioso, uno dei protagonisti maschili più belli di sempre, secondo me. Dopo un terribile incidente d’auto che ha quasi rischiato di ucciderlo, deve mettere in pausa la sua carriera militare per concentrarsi solo sul recupero fisico. Il cammino che lo attende è difficile e doloroso. Confinato a casa, con la sola compagnia di Bert ed Ernie, cane e gatto. La corrispondenza particolare con Bethan sarà per lui una vera ventata d’aria fresca. Ho amato ogni aspetto del suo carattere: la tenacia, la vulnerabilità, le paure, il senso di colpa. È un uomo buono che sta cercando di rimettere in sesto la propria vita al meglio delle sue capacità.
Non importa: adesso lo vedo. Non è uno sconosciuto che scrive strani biglietti. Non è una persona che conosco a malapena. È Lachlan: il mio nuovo amico con il più adorabile dei sorrisi.

La storia tra Lachlan e Bethan si evolve con una certa tranquillità e, anche se a volte avrei voluto scambiare con loro un paio di paroline, è stato impossibile non lasciarmi trascinare dalle loro store personali e da quello che hanno saputo costruire insieme. La storia d’amore non è centrale, ma la presenza costante dell’uno per l’altra crea un unione particolare, un filo invisibile che si rafforza di capitolo in capitolo.
Attraverso il Pov alternato entriamo prepotentemente nelle loro vite e assistiamo alla nascita e allo sviluppo di un legame che è destinato a portare con sé qualcosa di grande e meraviglioso.
Ci sono anche tantissimi personaggi secondari che arricchiscono le storie personali dei due protagonisti. Solo verso la fine molte cose verranno svelate e questa scelta penso che sia stata ottima perché mi ha spinto a leggere più di quattrocento pagine in pochissimo tempo. Mi sono sentita parte della storia come raramente accade e ogni volta in cui dovevo interrompere la lettura il mio pensiero volava da loro, come se fossero stati due amici in carne e ossa.
La trama è ben sviluppata e la sua evoluzione è una caratterista importante, la considero il perno di tutto il libro. Nel corso della lettura mi sono ritrovata più volte a ridere da sola, anche perché i due protagonisti sono stupendi, poi, nella seconda parte, l’aria che si respira è diversa e non intendo con questo più brutta, al contrario, a me ha molto colpito e appassionato e mi ha strappato anche qualche lacrima.
Lachlan e Bethan sono così meravigliosi che è impossibile non volergli bene e fare il tifo per loro.
Lo stile di scrittura di Miranda Dickinson è favoloso: scorrevole, attento, pienissimo di sfumature, ironico, intenso e divertente.
Sono tantissimi i passaggi che ho sottolineato e questo dice molto dell’intensità di queste pagine.
L’autrice affronta anche tantissimi argomenti importanti e lo fa con molta delicatezza e trasporto. È una storia che parla di seconde possibilità, che invita a non arrendersi e che la felicità può arrivare non solo quando meno te lo aspetti, ma anche in un modo incredibile.
Inoltre, ho amato la presenza dei due amici a quattro zampe, sono dolcissimi e quanto bene fanno non sono a Lachlan, ma proprio alla storia stessa.
E poi il mercoledì sera ho un motivo in più per sentirmi felice: in bagno, al fresco, ci sono tre contenitori di primule, pronte per essere piantate domani. Accanto alla siepe. Con l’uomo a cui non ho mai smesso di pensare.

Sono davvero felice di aver letto questo piccolo gioiello, è il primo romanzo di Miranda Dickinson che leggo e ne sono rimasta entusiasta.
Consiglio la lettura di Tutta colpa del gatto a chi sia alla ricerca di una storia dolce, potente e ricca di emozioni, con due protagonisti che hanno tanto da dare al lettore e che conquistano con la loro genuinità.
Buona lettura.

Voto



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