lunedì 27 maggio 2024

I love Regency: “Una donna in fuga” di Candace Camp

Buon inizio di settimana Booklovers.
Torna anche questo mese la rubrica I love regency, che condivido con la mia amica Susy del blog I miei magici mondi, dedicata al bellissimo mondo dei romanzi storici che non possono mancare tra le mie letture.


Oggi vi parleremo del romanzo intitolato Una donna in fuga di Candace Camp, primo volume della serie Tra le mura di Stonecliffe pubblicato per noi da HarperCollins Italia nella collana Harmony I Grandi Romanzi Storici Special.

Ringrazio HarperCollins Italia per la copia digitale del romanzo in omaggio.


Titolo: Una donna in fuga
Autore: Candace Camp
Editore: HarperCollins Italia
Collana: Harmony I Grandi Romanzi Storici Special
Genere: Historical Romance
Serie: Tra le mura di Stonecliffe #1
Pagine: 328
Formato: e-book e cartaceo
Prezzo e-book: 6,99 €
Prezzo cartaceo: 7,90 €
Data di pubblicazione: 11 maggio 2024
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:

Si sono detestati sin dal primo istante, ma ora devono collaborare per proteggere ciò che è loro più caro.

Inghilterra, inizi ‘800
Noelle Rutherford è disperata. Ha appena perso l'amato marito, un aristocratico con l'anima di un artista che la famiglia ha allontanato per avere sposato lei, e ora si ritrova sola e senza mezzi ad affrontare l'irascibile Carlisle Thorne, un familiare del marito che le offre con disprezzo del denaro per portare via il suo bambino affinché cresca nel mondo a cui appartiene. Certa che lui non accetterà un no, Noelle decide di fuggire con il piccolo Gil, e lo fa per cinque lunghi anni. Ma quando Carlisle riesce infine a trovarla, appare chiaro che sono stati entrambi vittime di un pericoloso malinteso...



Recensione


I protagonisti di questo bel romano storico sono Carlisle Thorne e Noelle Rutherford.
Quando Noelle resta improvvisamente vedova dell’amato marito, Adam, morto prematuramente, è disperata. L’uomo era un aristocratico con l’animo di un artista che aveva rotto i rapporti con la famiglia perché aveva deciso di sposare lei, una donna comune anche se dotata di una buonissima educazione. Ora è senza mezzi e completamente sola a doversi prendere cura del piccolo Gilbert, suo figlio. L’arrivo di Carlisle Thorne, amico di famiglia di Adam e quasi come un fratello per quest’ultimo, la getta ancora di più nella disperazione. L’uomo, infatti, le offre con disprezzo del denaro per portare via l’amato figlio e Noelle decide di fuggire con il piccolo. Resta in fuga per cinque lunghi anni, ma quando Carlisle riesce finalmente a trovarla, i due hanno modo di conoscersi e di scoprire di essere stati entrambi vittime di un pericoloso malinteso. Inoltre, si rendono conto che dovranno imparare a fidarsi l’uno dell’altra e unire le forze per proteggere ciò che è loro più caro e, nel frattempo, scoprire che il sentimento che provano potrebbe essere amore.
Doveva riconoscere che Thorne faceva la sua figura a cavallo. Gli donavano i pantaloni da equitazione e gli stivali lucidi e appariva molto virile e potente in sella al suo grande stallone grigio, che lui controllava con facilità stringendo le ginocchia. Qualcosa si agitò dentro di lei, un fremito sopito da molto tempo.

Una donna in fuga è un bel regency con un pizzico di suspense che mi ha tenuta incollata al libro dalla prima all’ultima pagina e, non posso non menzionare, una dolce e turbolenta – al punto giusto – storia d’amore.
Inoltre, se vi piacciono i romanzi con tanti personaggi, alcuni dei quali, con pochi peli sulla lingua, questo libro potrebbe fare al caso vostro. L’autrice ha fatto un bel lavoro nella caratterizzazione dei personaggi, soprattutto dei due protagonisti.
La vita di Noelle Rutherford subisce un fortissimo scossone alla morte improvvisa dell’amato marito Adam, un giovane aristocratico con l’animo di un artista che ha perso i contatti con la famiglia quando ha deciso proprio di sposare lei, una donna comune anche se dotata di una buonissima educazione. Sola e senza mezzi, la sua priorità è prendersi cura del piccolo Gilbert. L’arrivo di Carlisle Thorne, amico di famiglia di Adam, la getta ancora di più nella disperazione e quando pensa che l’uomo sia disposto a pagarla pur di portarle via il figlio. Decide così di fuggire e resta lontana da Londra per cinque lunghi anni, e se fosse tutto un fraintendimento? Il personaggio di Noelle mi è piaciuto. È una donna intelligente, dolce e coraggiosa. Mi è piaciuto il suo modo di agire nei confronti di Carlisle, non si lascia mettere i piedi in testa, ma senza diventare irragionevole come volte accade in questo genere di dinamiche.
Carlisle Thorne è un amico di famiglia di Adam, alla morte del padre, infatti, il conte lo ha accolto in casa sua come se fosse un figlio e Carlisle e Adam sono cresciuti come due fratelli. Quando Adam muore, Carlisle e la famiglia Rutherford sono sconvolti dal dolore, soprattutto perché il matrimonio di Adam con Noelle lo aveva fatto allontanare dalla famiglia. Preoccupati per la sorte del piccolo Gil, Carlisle agisce con avventatezza nei confronti di Noelle, inducendola a fuggire. Dopo averla cercata per cinque lunghi anni, finalmente ha l’occasione di confrontarsi con lei ed entrambi si rendono conto di essere rimasti vittime di un pericoloso malinteso. Carlisle mi è piaciuto tantissimo, all’apparenza sempre molto freddo e distaccato, dimostra di possedere un bel fuoco dentro e, soprattutto, è disposto a fare qualsiasi cosa per le persone che ama e quando scopre che qualcuno sta cercando di fare del male al piccolo Gil farà il possibile per tenere al sicuro lui e anche Noelle.
«Lo so.» Ne era sempre più convinta. «Vi credo.»
Carlisle le sorrise. «Grazie.»
In quel momento qualcosa, Noelle non sapeva cosa, ma qualcosa di profondo passò tra di loro.

La storia d’amore tra Carlisle e Noelle può essere considerata un classico enemies to lovers; i due, infatti, all’inizio si detestano, ma quando si rendono conto di essersi fraintesi, imparano a conoscersi e si rendono conto di provare dei sentimenti molto più simili all’amore che all’odio. Uno slow burn che ho apprezzato e che mi ha divertito.
Come accennavo a inizio recensione i personaggi secondari sono tanti e questo penso che sia un elemento a favore del romanzo. Tra quelli più importanti menziono la contessa, Lady Drewsbury, madre di Adam e nonna di Gilbert, una donna davvero dolce a cui ci si affeziona in fretta, Nathan Dunbridge, amico di lunga data di Carlisle e Lady Lockwood, bisnonna di Gilbert, una donna forte e senza peli sulla lingua e che mi ha strappato più di una risata nel corso della lettura.
La narrazione in terza persona ha il Pov alternato e questo mi ha permesso di conoscere bene entrambi i protagonisti, all’inizio Carlisle dà l’impressione di essere arrogante e moralista, ma in realtà è un uomo buono, forse un po’ razionale ma Noelle riesce a toccare le corde giuste del suo animo. I momenti tra di loro sono molto belli, ho adorato il legame che pian piano riescono a instaurare tra di loro nonostante un inizio difficile dovuto soprattutto a un grandissimo malinteso di fondo. In questo senso l’evoluzione dei due protagonisti l’ho trovato convincente, anche perché penso che l’autrice sia stata molto brava a dare un certo equilibrio al loro comportamento, senza tirare troppo per lunghe un certo modo di fare oppure dando per scontato altre cose importanti.
La trama ha una bella evoluzione, merito anche della parte più “suspense” che ha movimentato, dal mio punto di vista, gli avvenimenti. Ho adorato tutta la parte dedicata alle indagini, anche perché Carlisle e Noelle uniscono le loro forze per cercare di capire chi stia cercando di fare loro del male e per quale motivo.
Ho apprezzato molto anche come tutti i personaggi abbiano un ruolo preciso nell’evoluzione della trama e come interagiscono tra loro; i legami, infatti hanno una grande importanza.
Lo stile di scrittura di Candace Camp mi è piaciuto molto; la sua penna è scorrevole, attenta, vivace ed equilibrata. I dialoghi sono molto belli e rivelano tantissimo della psicologia del personaggi. Il finale è molto avvincente, ricco di colpi di scena che mi hanno piacevolmente sorpreso.
Inutile negare di essere attratta da quell’uomo. Esprimeva forza e un equilibrio rassicuranti e quando sorrideva… o, quando sorrideva appariva un uomo completamente diverso, l’uomo che era che era buono con Gil e che amava la contessa. E le poche volte in cui rivolgeva a lei quel sorriso, Noelle si sentiva cedere le ginocchia.

Consiglio la lettura di Una donna in fuga a tutte le amanti del genere storico e a chi piacciano le storie con un pizzico di suspense. Io mi sento di promuoverlo a pieni voti.
Buona lettura.

Voto



Nessun commento:

Posta un commento