Buongiorno Booklovers.
Oggi il blog partecipa al Review Tour dedicato a Il Re della Caccia Immortale di Ben Alderson, secondo volume autoconclusivo della serie Darkmourn Universe, pubblicato per noi da Queen Edizioni lo scorso 21 giugno.
Oggi il blog partecipa al Review Tour dedicato a Il Re della Caccia Immortale di Ben Alderson, secondo volume autoconclusivo della serie Darkmourn Universe, pubblicato per noi da Queen Edizioni lo scorso 21 giugno.
La serie Darkmourn Universe:
Il Signore della Notte Eterna – Recensione
Il Re della Caccia Immortale
Alpha of Mortal Flesh
Prince of Endless Tides
Il Signore della Notte Eterna – Recensione
Il Re della Caccia Immortale
Alpha of Mortal Flesh
Prince of Endless Tides
Ringrazio Queen Edizioni per la copia digitale del romanzo in omaggio.
Titolo: Il Re della Caccia Immortale
Autore: Ben Alderson
Editore: Queen Edizioni
Genere: Fantasy Romance M/M
Serie: Darkmourn Universe #2
Pagine: 390
Formato: e-book e copertina flessibile
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo: 17,90 €
Data di pubblicazione: 21 giugno 2024
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo), in tutti gli store online e in libreria.
Autore: Ben Alderson
Editore: Queen Edizioni
Genere: Fantasy Romance M/M
Serie: Darkmourn Universe #2
Pagine: 390
Formato: e-book e copertina flessibile
Prezzo e-book: 5,99 €
Prezzo cartaceo: 17,90 €
Data di pubblicazione: 21 giugno 2024
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo), in tutti gli store online e in libreria.
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
Arlo Gray farebbe di tutto per mantenere la promessa fatta ai suoi genitori: restare in vita e proteggere la sorella dal mondo e dai suoi pericoli. Soprattutto se i pericoli arrivano da un altro regno, quello degli elfi.
Faenir Evelina è disprezzato per l’omicidio della sua famiglia. Costretto dalla sua regina a prendere parte alla Scelta, scopre che soltanto una persona riesce a resistere alla grazia mortale del suo tocco. E lui ne ha un disperato bisogno.
Quando viene rapito dal principe della morte, Arlo si ritrova invischiato in una rete di segreti, politiche familiari e magia fuori controllo, trovandosi faccia a faccia con il suo destino imminente... e un amore che metterà a rischio il suo cuore.
Arlo Gray farebbe di tutto per mantenere la promessa fatta ai suoi genitori: restare in vita e proteggere la sorella dal mondo e dai suoi pericoli. Soprattutto se i pericoli arrivano da un altro regno, quello degli elfi.
Faenir Evelina è disprezzato per l’omicidio della sua famiglia. Costretto dalla sua regina a prendere parte alla Scelta, scopre che soltanto una persona riesce a resistere alla grazia mortale del suo tocco. E lui ne ha un disperato bisogno.
Quando viene rapito dal principe della morte, Arlo si ritrova invischiato in una rete di segreti, politiche familiari e magia fuori controllo, trovandosi faccia a faccia con il suo destino imminente... e un amore che metterà a rischio il suo cuore.
Ho atteso con grande trepidazione l’uscita di questo libro perché, dopo aver amato Il Signore della Notte Eterna – recensione qui –, ero davvero curiosa di scoprire cosa avesse in serbo per noi il secondo romanzo autoconclusivo di Ben Alderson. E ora che l’ho finito di leggerlo posso assicurarvi che è bello tanto quanto il primo, anche se Marius e Jak avranno per sempre un posto speciale nel mio cuore.
Faenir. Il suo nome si posò su di me come neve fresca. Si sciolse sulla mia pelle, penetrando a fondo, gelandomi le ossa, facendomi dolere il corpo.
I protagonisti sono Arlo e Faenir.
Arlo Gray vive e Tithe insieme a sua sorella Auriol. Alla morte dei loro genitori il ragazzo ha fatto loro una solenne promessa: restare in vita e proteggere sua sorella dal mondo e dai suoi pericoli. E uno di questi pericolo arriva proprio dagli elfi che ogni anno si recano a Tithe per fare la Scelta.
Tra questi elfi c’è anche Faenir Evelina, principe degli elfi e della morte, disprezzato dalla sua stessa famiglia perché ha causato l’omicidio dei suoi genitori. Faenir è, infatti, un elfo particolare perché ogni persona o essere vivente che tocca muore. Costretto da Claria, sua regina, a prendere parte alla Scelta, scopre che Arlo riesce a resistere al suo tocco mortale. E si accorge di averne un disperato bisogno.
Quando Arlo viene così rapito dal principe della morte, si trova invischiato in una rete di segreti, faide familiari e magia fuori controllo. Anche se il desiderio di Arlo è di tornare a Tithe da sua sorella, più tempo trascorre con Faenir più capisce di tenere a lui. Ma Arlo sa che il suo destino potrebbe essere già segnato per sempre.
Arlo Gray vive e Tithe insieme a sua sorella Auriol. Alla morte dei loro genitori il ragazzo ha fatto loro una solenne promessa: restare in vita e proteggere sua sorella dal mondo e dai suoi pericoli. E uno di questi pericolo arriva proprio dagli elfi che ogni anno si recano a Tithe per fare la Scelta.
Tra questi elfi c’è anche Faenir Evelina, principe degli elfi e della morte, disprezzato dalla sua stessa famiglia perché ha causato l’omicidio dei suoi genitori. Faenir è, infatti, un elfo particolare perché ogni persona o essere vivente che tocca muore. Costretto da Claria, sua regina, a prendere parte alla Scelta, scopre che Arlo riesce a resistere al suo tocco mortale. E si accorge di averne un disperato bisogno.
Quando Arlo viene così rapito dal principe della morte, si trova invischiato in una rete di segreti, faide familiari e magia fuori controllo. Anche se il desiderio di Arlo è di tornare a Tithe da sua sorella, più tempo trascorre con Faenir più capisce di tenere a lui. Ma Arlo sa che il suo destino potrebbe essere già segnato per sempre.
Avrei tanto voluto aggrapparmi alla sensazione del tocco di Arlo, almeno abbastanza a lungo da poterlo imprimere nelle memoria, proprio come quando mi aveva afferrato il polso a Tithe. Ma desso non era più che un sogno, e io ero ancora il mostro il cui tocco poteva uccidere.
Il Re della Caccia Immortale è il secondo volume autoconclusivo della bellissima serie Fantasy Romance di Ben Alderson Darkmourn Universe. Se il primo romanzo – Il Signore della Notte Eterna – era ispirato alla storia di La bella e la Bestia, questo secondo libro non è un retelling, anche se al suo interno troverete alcune particolarità che possono richiamare qualcosa che già conoscete. Se vi state chiedendo il motivo di tanto riserbo la risposta è una sola: spoiler.
L’autore ha fatto un bel lavora nella caratterizzazione dei personaggi e devo dire che sono davvero tanti, a partire dai due protagonisti Arlo e Faenir.
Arlo vive a Tithe insieme a sua sorella Auriol. Quando i suoi genitori sono morto ha promesso loro che sarebbe rimasta in vita per proteggere sua sorella dal mondo e dai suoi pericoli. Soprattutto se essi arrivano da un altro regno, quello degli elfi. Ogni anno, infatti, gli elfi si recano a Tithe per fare la Scelta e lui non vuole in nessun modo che questa ricada proprio sull’amata sorella. Il giorno della Scelta, Arlo si trova di fronte a Faenir un elfo tanto bello quanto temibile e quando quest’ultimo lo rapisce, nonostante la rabbia e l’odio iniziale, si accorge ben presto che Faenir fa nascere in lui emozioni diverse dall’odio, ma forse il suo destino potrebbe essere già segnato. Il personaggio di Arlo è molto interessante, anche se in certi momenti avrei voluto poter dirgliene quattro. All’inizio, infatti, nei confronti di Faenir è stato davvero ottuso, ma una volta avuto il quadro generale lui si è ricreduto e io ho iniziato ad apprezzarlo di più. È un giovane uomo combattivo, scaltro e capace di grande tenerezza verso il principe degli elfi.
Faenir Evelina è il principe degli elfi e della morte, disprezzato dalla sua stessa famiglia perché ha causato morte dei suoi genitori. Qualsiasi cosa che tocca, infatti, inevitabilmente muore. Per questo è stato allontanato da quasi tutti e quando la sua regina, Claria, lo obbliga a partecipare alla Scelta, resta spiazzato quando si accorge che un essere umano è in grado di sopravvivere al suo tocco mortale. Rapire Arlo diventa per lui una necessità, ha bisogno di lui in un modo che non avrebbe mai immaginato. Ma la sua famiglia trama contro di lui, tutti lo odiano e lo temono ma tra quegli elfi tanto belli e magici, Faenir è il solo a non essere un vero mostro. Penso di essermi innamorata di Faenir sin dalla sua comparsa, non è affatto un mostro, è solo abituato a vivere nelle ombre e con la morte perché nessuno gli ha mai mostrato un minimo di affetto, lo hanno sempre odiato e disprezzato. È sicuramente pericoloso, ma è ben lungi dall’essere crudele o malvagio.
L’autore ha fatto un bel lavora nella caratterizzazione dei personaggi e devo dire che sono davvero tanti, a partire dai due protagonisti Arlo e Faenir.
Arlo vive a Tithe insieme a sua sorella Auriol. Quando i suoi genitori sono morto ha promesso loro che sarebbe rimasta in vita per proteggere sua sorella dal mondo e dai suoi pericoli. Soprattutto se essi arrivano da un altro regno, quello degli elfi. Ogni anno, infatti, gli elfi si recano a Tithe per fare la Scelta e lui non vuole in nessun modo che questa ricada proprio sull’amata sorella. Il giorno della Scelta, Arlo si trova di fronte a Faenir un elfo tanto bello quanto temibile e quando quest’ultimo lo rapisce, nonostante la rabbia e l’odio iniziale, si accorge ben presto che Faenir fa nascere in lui emozioni diverse dall’odio, ma forse il suo destino potrebbe essere già segnato. Il personaggio di Arlo è molto interessante, anche se in certi momenti avrei voluto poter dirgliene quattro. All’inizio, infatti, nei confronti di Faenir è stato davvero ottuso, ma una volta avuto il quadro generale lui si è ricreduto e io ho iniziato ad apprezzarlo di più. È un giovane uomo combattivo, scaltro e capace di grande tenerezza verso il principe degli elfi.
Faenir Evelina è il principe degli elfi e della morte, disprezzato dalla sua stessa famiglia perché ha causato morte dei suoi genitori. Qualsiasi cosa che tocca, infatti, inevitabilmente muore. Per questo è stato allontanato da quasi tutti e quando la sua regina, Claria, lo obbliga a partecipare alla Scelta, resta spiazzato quando si accorge che un essere umano è in grado di sopravvivere al suo tocco mortale. Rapire Arlo diventa per lui una necessità, ha bisogno di lui in un modo che non avrebbe mai immaginato. Ma la sua famiglia trama contro di lui, tutti lo odiano e lo temono ma tra quegli elfi tanto belli e magici, Faenir è il solo a non essere un vero mostro. Penso di essermi innamorata di Faenir sin dalla sua comparsa, non è affatto un mostro, è solo abituato a vivere nelle ombre e con la morte perché nessuno gli ha mai mostrato un minimo di affetto, lo hanno sempre odiato e disprezzato. È sicuramente pericoloso, ma è ben lungi dall’essere crudele o malvagio.
«Io voglio te.» E lo volevo davvero, con la stessa disperazione con cui lui voleva me; di questo, ero sicuro. Avevo la testa piena di lui, non c’era spazio per qualsiasi altro pensiero. In quel momento, c’eravamo solo noi e il mondo, e i domini fuori da quella stanza non contavano più.
Il rapporto tra Faenir e Arlo si sviluppa nel tempo e la vera svolta avverrà quando quest’ultimo comprenderà fino in fondo la vita di Faenir e il tormento che si porta dentro.
Oltre ai due protagonisti incontriamo tantissimo personaggi secondari, i cugini di Faenir elfi bellissimi e dotati di grandi poteri. E mi sono ritrovata, così come Arlo, al centro di intrighi familiari, segreti e questioni politiche molto complesse.
Il Pov può considerarsi alterato anche se Faenir interviene di meno rispetto ad Arlo. Dal mio punto di vista questa scelta ha il duplice vantaggio di farci scoprire gli intrighi attraverso Arlo e di farci apprezzare ancora di più Faenir perché i suoi interventi sono davvero potenti e mi hanno fatto innamorare sempre un po’ di più di lui. Quello che ho apprezzato tantissimo è stato il percorso evolutivo di Arlo perché mentre lui cambiava io modificavo il mio parere su di lui e alla fine ne sono rimasta conquistata. Anche Faenir appare cambiato, soprattutto perché cresce emotivamente grazie alla presenza del giovane umano.
La trama è molto ricca e corposa e non manca di certo di originalità, merito anche dei tanti personaggi secondari che movimentano parecchio la sua evoluzione. Ho apprezzato molto questo aspetto e i diversi colpi di scena presenti che mi hanno fatto restare con il naso incollato al Kindle. Nel corso di tutta la lettura ho respirato una sorta di attesa crescente fino a scoprire il perché di certi avvenimenti e chi ci fosse dietro. Se alcune cose le avevo immaginate, altre mi hanno preso molto in contropiede ed è stato molto piacevole.
L’ambientazione è un altro punto di forza, l’autore è stato davvero molto bravo a descrivere il regno degli elfi e il maniero in cui vive Faenir. Le interazioni tra Faenir e Arlo sono molto belle e tutt’altro che banali o scontate, nelle parole di Faenir, soprattutto, si percepiscono spesso se sue emozioni, e forse è anche per questo che mi sono ritrovata in sintonia con lui, perché in lui c’è tanto amore anche se non riesce a rendersene conto.
Le emozioni e i sentimenti hanno un grandissimo valore e si esprimeranno con forza nel momento di massima tensione della trama. Anche gli intrighi hanno una grande importanza e penso che l’autore sia riuscito a calibrare bene questi due aspetti molto importanti.
Lo stile di scrittura di Ben Alderson mi è piaciuto molto; la sua penna è asciutta, scorrevole, attenta, capace di alternare momenti cupi ad altri più romantici che coinvolgano ed emozionano anche se motivi diversi. Le sfumature sono tante e ho apprezzato molto soprattutto i dialoghi che svelano molto dei due protagonisti e delineano bene il loro legame.
Un piccolo appunto che mi sento di fare riguarda il finale, forse un pelino troppo veloce, ma la presenza inaspettata di Marius e Jak mi ha fatto molto piacere.
Oltre ai due protagonisti incontriamo tantissimo personaggi secondari, i cugini di Faenir elfi bellissimi e dotati di grandi poteri. E mi sono ritrovata, così come Arlo, al centro di intrighi familiari, segreti e questioni politiche molto complesse.
Il Pov può considerarsi alterato anche se Faenir interviene di meno rispetto ad Arlo. Dal mio punto di vista questa scelta ha il duplice vantaggio di farci scoprire gli intrighi attraverso Arlo e di farci apprezzare ancora di più Faenir perché i suoi interventi sono davvero potenti e mi hanno fatto innamorare sempre un po’ di più di lui. Quello che ho apprezzato tantissimo è stato il percorso evolutivo di Arlo perché mentre lui cambiava io modificavo il mio parere su di lui e alla fine ne sono rimasta conquistata. Anche Faenir appare cambiato, soprattutto perché cresce emotivamente grazie alla presenza del giovane umano.
La trama è molto ricca e corposa e non manca di certo di originalità, merito anche dei tanti personaggi secondari che movimentano parecchio la sua evoluzione. Ho apprezzato molto questo aspetto e i diversi colpi di scena presenti che mi hanno fatto restare con il naso incollato al Kindle. Nel corso di tutta la lettura ho respirato una sorta di attesa crescente fino a scoprire il perché di certi avvenimenti e chi ci fosse dietro. Se alcune cose le avevo immaginate, altre mi hanno preso molto in contropiede ed è stato molto piacevole.
L’ambientazione è un altro punto di forza, l’autore è stato davvero molto bravo a descrivere il regno degli elfi e il maniero in cui vive Faenir. Le interazioni tra Faenir e Arlo sono molto belle e tutt’altro che banali o scontate, nelle parole di Faenir, soprattutto, si percepiscono spesso se sue emozioni, e forse è anche per questo che mi sono ritrovata in sintonia con lui, perché in lui c’è tanto amore anche se non riesce a rendersene conto.
Le emozioni e i sentimenti hanno un grandissimo valore e si esprimeranno con forza nel momento di massima tensione della trama. Anche gli intrighi hanno una grande importanza e penso che l’autore sia riuscito a calibrare bene questi due aspetti molto importanti.
Lo stile di scrittura di Ben Alderson mi è piaciuto molto; la sua penna è asciutta, scorrevole, attenta, capace di alternare momenti cupi ad altri più romantici che coinvolgano ed emozionano anche se motivi diversi. Le sfumature sono tante e ho apprezzato molto soprattutto i dialoghi che svelano molto dei due protagonisti e delineano bene il loro legame.
Un piccolo appunto che mi sento di fare riguarda il finale, forse un pelino troppo veloce, ma la presenza inaspettata di Marius e Jak mi ha fatto molto piacere.
«Quanto sono stato fortunato a trovarti.»
«Detesto correggerti, tesoro mio, ma sono stato io a trovare te. E giuro di non perderti mai… né in questa eternità né nella prossima.»
Consiglio Il Re della Caccia Immortale a chi sia alla ricerca di un bel Fantasy Romance M/M in cui i sentimenti hanno enorme importanza e non mancano elementi secondari che rendono molto vivace la storia. Non vedo l’ora di proseguire la lettura di questa bellissima serie che mi sta piacendo sempre di più.
Buona lettura.
Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento