Eccomi nuovamente tra voi cari Booklovers!
Ho il piacere di partecipare al Review Party del terzo volume della Saga dei Bridgerton di Julia Quinn, intitolato La proposta di un gentiluomo, pubblicato da Mondadori lo scorso primo settembre.
Il bellissimo banner è stato realizzato da Tania del blog My Crea Bookish Kingdom
I Libri della Saga dei Bridgerton:
Da pubblicare
Un uomo da conquistare
A sir Phillip, con amore
Amare un libertino
Tutto in un bacio
Il vero amore esiste
È finalmente giunto il momento di conoscere Benedict, il secondogenito della famiglia Bridgerton, la Quinn nei precedenti due romanzi della serie non ci ha dato tante informazioni su di lui, tuttavia la sola peculiarità di essere un Bridgerton lo rende estremamente affascinante.
Ringrazio infinitamente Susy del blog I miei magici mondi per aver organizzato l’evento e avermi dato la possibilità di prendervi parte.
E ringrazio la CE per la copia digitale del romanzo.
E ringrazio la CE per la copia digitale del romanzo.
Titolo: La proposta di un gentiluomo
Autore: Julia Quinn
Editore: Mondadori (Oscar Bestsellers)
Genere: Historical Romance/Regency
Serie: Saga dei Bridgerton #3
Pagine: 395
Prezzo e-book: 6,99 €
Prezzo cartaceo: 14,50 €
Data di uscita: 1 settembre 2020
Disponibile su Amazon (link di acquisto nel titolo)
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama:
Sophie Beckett discende da una nobilissima famiglia, ma non ha mai avuto una vita facile. Niente feste, coccole, agi per lei: è infatti la figlia illegittima del conte di Penwood ed è sempre stata trattata come una domestica, soprattutto dopo che il padre, morendo, l'ha lasciata sola con la matrigna e le sorellastre.
Mai e poi mai avrebbe immaginato di partecipare un giorno al celebre ballo in maschera di Lady Bridgerton. Né tanto meno di incontrarvi un principe azzurro che stesse aspettando proprio lei. Eppure, mentre volteggia leggera tra le forti braccia del bellissimo Benedict, secondogenito della famiglia, le sembra quasi impossibile che quell'incantesimo debba dissolversi allo scoccare della mezzanotte. Non dimenticherà mai quella serata, ne è sicura.
Neanche Benedict potrà scordare la sensazione provata danzando con quella sconosciuta.
Chi si celava dietro quella maschera?
Il giovane ha giurato a se stesso che l'avrebbe scoperto, per poi sposarla. Ma quando, anni dopo, conosce casualmente Sophie, che crede una cameriera, il suo proposito vacilla: è giunta l'ora di porre fine alla ricerca della misteriosa ragazza che gli ha rapito il cuore e abbandonarsi a un nuovo sentimento?
Perché certo Sophie non poteva essere al ballo… oppure sì?
Mai e poi mai avrebbe immaginato di partecipare un giorno al celebre ballo in maschera di Lady Bridgerton. Né tanto meno di incontrarvi un principe azzurro che stesse aspettando proprio lei. Eppure, mentre volteggia leggera tra le forti braccia del bellissimo Benedict, secondogenito della famiglia, le sembra quasi impossibile che quell'incantesimo debba dissolversi allo scoccare della mezzanotte. Non dimenticherà mai quella serata, ne è sicura.
Neanche Benedict potrà scordare la sensazione provata danzando con quella sconosciuta.
Chi si celava dietro quella maschera?
Il giovane ha giurato a se stesso che l'avrebbe scoperto, per poi sposarla. Ma quando, anni dopo, conosce casualmente Sophie, che crede una cameriera, il suo proposito vacilla: è giunta l'ora di porre fine alla ricerca della misteriosa ragazza che gli ha rapito il cuore e abbandonarsi a un nuovo sentimento?
Perché certo Sophie non poteva essere al ballo… oppure sì?
Recensione
La particolarità dei romanzi della Quinn è che riesce a farmi innamorare anche di quelle trame che, all’apparenza, stonano con il mio gusto personale.
Sono una lettrice molto esigente, specialmente quando si parla di romanzi storici, in generale non amo molto le mezze verità e mal gestisco i segreti. Tuttavia, se si tratta della Quinn, un piccolo (grande) sforzo di volontà è giusto farlo, mettere da parte le proprie preferenze e buttarsi a capofitto nella lettura.
E poi stiamo parlando dei Bridgerton.
Sono una lettrice molto esigente, specialmente quando si parla di romanzi storici, in generale non amo molto le mezze verità e mal gestisco i segreti. Tuttavia, se si tratta della Quinn, un piccolo (grande) sforzo di volontà è giusto farlo, mettere da parte le proprie preferenze e buttarsi a capofitto nella lettura.
E poi stiamo parlando dei Bridgerton.
Come di consueto, le speranze matrimoniali della schiera di debuttanti si concentrano sulla famiglia Bridgerton e, nello specifico, sul maggiore dei fratelli disponibili, Benedict. Certo, non possiede un titolo, ma tale mancanza è perfettamente compensata da suo bel volto, da una figura attraente e dal cospicuo patrimonio. Di fatto, l’Autore ha udito in più di un’occasione una madre ambiziosa dichiarare, riferendosi alla proprio figlia: «Sposerà un duca… o un Bridgerton».
Da «Le cronache mondane di Lady Whistledown»
12 luglio 1815
Sophie, proprio come Cenerentola, è orfana e costretta a vivere con la matrigna e le due sorellastre e servirle in tutto e per tutto.
Inoltre è anche la figlia illegittima del conte di Penwood, cosa che aggrava non poco ma sua situazione.
Quando la famiglia Bridgerton organizza il ballo in maschera, la buona stella di Sophie prende sembianze umane e fa in modo che la giovane possa partecipare alla festa. Ed è proprio alla festa che incontra Benedict, il secondogenito dei Bridgerton. Lui, incarna alla perfezione la sua idea di Principe Azzurro, e il turbinio di emozioni che Sophie prova nei suoi confronti è ampiamente condiviso dal giovane Bridgerton che resta letteralmente ammaliato da Sophie. Purtroppo, allo scoccare della mezzanotte tutto sarà finito, anche se Sophie, potrà conservare per sempre il ricordo della più bella serata della sua vita.
Ma chi si cela veramente dietro la maschera? Benedict ha intenzione di scoprirlo e di sposare la fanciulla.
Quando, qualche anno dopo, casualmente Benedict conosce Sophie, credendo che sia una cameriera come lei afferma di essere, si accorge che il ricordo della dama mascherata può cedere il posto alle emozioni che la giovane in carne e ossa gli fa provare.
Inoltre è anche la figlia illegittima del conte di Penwood, cosa che aggrava non poco ma sua situazione.
Quando la famiglia Bridgerton organizza il ballo in maschera, la buona stella di Sophie prende sembianze umane e fa in modo che la giovane possa partecipare alla festa. Ed è proprio alla festa che incontra Benedict, il secondogenito dei Bridgerton. Lui, incarna alla perfezione la sua idea di Principe Azzurro, e il turbinio di emozioni che Sophie prova nei suoi confronti è ampiamente condiviso dal giovane Bridgerton che resta letteralmente ammaliato da Sophie. Purtroppo, allo scoccare della mezzanotte tutto sarà finito, anche se Sophie, potrà conservare per sempre il ricordo della più bella serata della sua vita.
Ma chi si cela veramente dietro la maschera? Benedict ha intenzione di scoprirlo e di sposare la fanciulla.
Quando, qualche anno dopo, casualmente Benedict conosce Sophie, credendo che sia una cameriera come lei afferma di essere, si accorge che il ricordo della dama mascherata può cedere il posto alle emozioni che la giovane in carne e ossa gli fa provare.
Aprì la bocca per replicare, però si accorse con sorpresa che non sapeva cosa dire. Rimase lì a guardare quegli occhi scuri e penetranti che scrutavano da dietro la maschera. Parlare era impossibile. Perfino respirare le era difficile.
Con La proposta di un gentiluomo, la Quinn ha deciso di smentirmi senza indugio, mi spiego meglio. Nelle precedenti recensioni ho più volte rimarcato che i veri protagonisti fossero gli uomini, ne Il duca e io Simon è il fulcro della storia, così come lo è Anthony ne Il visconte che mi amava. Ma ne La proposta di un gentiluomo la vera protagonista è Sophie. Intendiamoci, Benedict è favoloso come solo un Bridgerton può essere, ma la storia personale di Sophie è tutta un’altra storia.
Nei precedenti volumi, di Benedict l’autrice ha sempre parlato pochissimo per questo non vedevo l’ora di leggere il suo romanzo. Se nel secondo volume la famiglia Bridgerton resta più sullo sfondo, in questo nuovo capitolo possiamo apprezzare il grande senso di unità e la coesione che unisce i membri della famiglia.
Come sempre i personaggi che la Quinn tratteggia hanno il potere di entrarmi direttamente nel cuore, l’idea di prendere spunto dalla favola di Cenerentola mi è piaciuta molto, anche se io non sono una grande fan del cartone animato della Disney.
Sophie è una donna veramente in gamba, ha trascorso un’infanzia difficile soprattutto dopo la morte del padre. Essere figli illegittimi non è piacevole ma avere una matrigna che ti tratta peggio di una sguattera, è ancora peggio. È impossibile non restare affascinati dal suo coraggio e forza di volontà. Nonostante tutta la sofferenza, non ha lasciato che questa le prosciugasse il cuore.
Benedict, all’apparenza può sembrare meno irruento rispetto ai suoi fratelli tuttavia l’apparenza inganna perché è impulsivo, passionale e oltremodo testardo. Imparare a conoscerlo è stato veramente favoloso e anche lui, come gli altri, quando il bisogno lo richiede è in grado di prendere in mano la situazione e dare il meglio di sé.
Il colpo di fulmine che scatta tra Benedict e Sophie è molto romantico, tuttavia la loro storia sarà irta di ostacoli e prove continue da superare. E se il colpo di fulmine è alla scintilla che fa divampare il fuoco tra loro, ad alimentarlo ci penseranno il tempo e le varie vicissitudini. Questo è indubbiamente uno dei tanti pregi del romanzo.
Nei precedenti volumi, di Benedict l’autrice ha sempre parlato pochissimo per questo non vedevo l’ora di leggere il suo romanzo. Se nel secondo volume la famiglia Bridgerton resta più sullo sfondo, in questo nuovo capitolo possiamo apprezzare il grande senso di unità e la coesione che unisce i membri della famiglia.
Come sempre i personaggi che la Quinn tratteggia hanno il potere di entrarmi direttamente nel cuore, l’idea di prendere spunto dalla favola di Cenerentola mi è piaciuta molto, anche se io non sono una grande fan del cartone animato della Disney.
Sophie è una donna veramente in gamba, ha trascorso un’infanzia difficile soprattutto dopo la morte del padre. Essere figli illegittimi non è piacevole ma avere una matrigna che ti tratta peggio di una sguattera, è ancora peggio. È impossibile non restare affascinati dal suo coraggio e forza di volontà. Nonostante tutta la sofferenza, non ha lasciato che questa le prosciugasse il cuore.
Benedict, all’apparenza può sembrare meno irruento rispetto ai suoi fratelli tuttavia l’apparenza inganna perché è impulsivo, passionale e oltremodo testardo. Imparare a conoscerlo è stato veramente favoloso e anche lui, come gli altri, quando il bisogno lo richiede è in grado di prendere in mano la situazione e dare il meglio di sé.
Il colpo di fulmine che scatta tra Benedict e Sophie è molto romantico, tuttavia la loro storia sarà irta di ostacoli e prove continue da superare. E se il colpo di fulmine è alla scintilla che fa divampare il fuoco tra loro, ad alimentarlo ci penseranno il tempo e le varie vicissitudini. Questo è indubbiamente uno dei tanti pregi del romanzo.
La fissò, cercando di prolungare quel momento, di aggrapparsi a quegli attimi di assoluta perfezione. Lo sguardo di Sophie si addolcì e il verde dei suoi occhi sembrò virare dai toni brillanti dello smeraldo a quelli soavi del mischio. Dischiuse le labbra e Benedict capì che doveva baciarla. Non era una volontà, ma una necessità.
Ho particolarmente apprezzato questo romanzo non solo per la bella storia d’amore che soddisfa ampiamente il mio lato da inguaribile romantica, ma soprattutto perché la Quinn questa volta ha messo in risalto tutto il potenziale che la famiglia Bridgerton ha e che, in parte, mi era mancato nel volume precedente. Ciò che appare agli occhi del lettore è una famiglia unita e capace di affrontare ogni genere di problema con una coesione impressionante. In particolare ho avuto modo di apprezzare ancora di più Violet, Lady Bridgerton, che si conferma una madre eccezionale nonostante i suoi tentativi di far sposare i propri figli. Inoltre ha introdotto anche i protagonisti dei prossimi romanzi (che non vedo l’ora di leggere).
La penna della Quinn si conferma una garanzia, il romanzo si legge in pochissimo tempo e, se questa volta l’ironia e il sarcasmo non sono così nettamente evidenti, non mancato momenti divertenti e che fanno sorridere e i dialoghi tra Benedict e Sophie sono assolutamente perfetti, anche quando avreste voglia di strozzarli entrambi! I momenti intensi e ricchi di emotività sono un marchio della Quinn, impossibile farne a meno. Indubbiamente il suo stile è in grado di infondermi una grande pace e tanto buon umore. Il romanzo si legge velocemente, grazie anche alla prosa leggera, scorrevole, ironica e ricca di sentimento.
Inoltre, pare che staremo per scoprire chi sia la famigerata Lady Whistledown o comunque, questa volta la Quinn ci ha dato un sacco di ulteriori indizi. Io ancora non sono sicura della risposta, anche se una qualche idea ammetto di averla.
Ora non vedo l’ora di leggere il romanzo di Colin il quarto figlio se la memoria non m’inganna.
E per finire, anche questa volta Julia Quinn ci regala un epilogo e un bellissimo approfondimento che mi ha fatto terminare la lettura con un sorriso smagliante tra le labbra.
La penna della Quinn si conferma una garanzia, il romanzo si legge in pochissimo tempo e, se questa volta l’ironia e il sarcasmo non sono così nettamente evidenti, non mancato momenti divertenti e che fanno sorridere e i dialoghi tra Benedict e Sophie sono assolutamente perfetti, anche quando avreste voglia di strozzarli entrambi! I momenti intensi e ricchi di emotività sono un marchio della Quinn, impossibile farne a meno. Indubbiamente il suo stile è in grado di infondermi una grande pace e tanto buon umore. Il romanzo si legge velocemente, grazie anche alla prosa leggera, scorrevole, ironica e ricca di sentimento.
Inoltre, pare che staremo per scoprire chi sia la famigerata Lady Whistledown o comunque, questa volta la Quinn ci ha dato un sacco di ulteriori indizi. Io ancora non sono sicura della risposta, anche se una qualche idea ammetto di averla.
Ora non vedo l’ora di leggere il romanzo di Colin il quarto figlio se la memoria non m’inganna.
E per finire, anche questa volta Julia Quinn ci regala un epilogo e un bellissimo approfondimento che mi ha fatto terminare la lettura con un sorriso smagliante tra le labbra.
«Magnifico» mormorò Benedict. «Adesso io tornerò a casa. E tu, in mia assenza, dovrai fare solo una cosa. Restare qui e continuare a sorridere. Perché mi si spezza il cuore quando vero una qualsiasi altra espressione sul tuo viso.»
Prima di salutarvi il consiglio che desidero lasciarvi è di leggere questo romanzo e di recuperare tutta la saga, specialmente se amate i romanzi storici come li amo io.
Buona lettura.
Buona lettura.
Continuo a pensare che Simon e la prima storia sia la mia preferita ma devo dire che questo retelling regency mi è piaciuto molto
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